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25.01.2015 Views

novembre 2010 – la Biblioteca di via Senato Milano 63 Dal fondo Emeroteca in BvS Arts et Métiers Graphiques, perla francese tra le due guerre I 68 numeri di una delle più approfondite riviste di arti grafiche GIACOMO CORVAGLIA Arts et Métiers Graphiques (AMG) è stata un’importante rivista francese di arti grafiche che ha pubblicato un totale di sessantotto numeri, su base bimestrale, da settembre del 1927 a maggio del 1939. La rivista trattava diverse tematiche che hanno influito sulle arti grafiche, tra cui la storia della stampa, la storia della tipografia, la grafica pubblicitaria, la fotografia e l’evoluzione tecnica del tempo. AMG è stata ideata da Charles Peignot, capo della fonderia francese Deberny et Peignot (azienda leader nel suo settore in Francia). In AMG, Peignot ha voluto unire tutti gli argomenti riguardanti la stampa, la sua storia e le diverse manifestazioni contemporanee. In oltre dieci anni di pubblicazione, l’ampio obiettivo editoriale di Peignot arrivò a comprendere diversi temi che spaziavano dall’illustrazione alla storia del libro, dalle varie tecniche di stampa alle discipline in espansione come la grafica pubblicitaria e l’arte fotografi- ca moderna. Inoltre, la rivista si caratterizzava per periodiche recensioni di libri in edizione limitata e ristampe di brani della letteratura classica in vesti tipograficamente innovative. Ogni edizione veniva stampata su carta di alta qualità con frequenti tip-in e inserti. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, AMG ha mantenuto uno dei più alti standard qualitativi per le riviste del suo tempo. Nel 1927, Peignot pubblicò il primo numero di AMG, una rivista che sarebbe diventata un punto di riferimento mondiale per le tendenze nel campo delle arti grafiche. L’obbiettivo di Peignot era quello di stampare «la rivista d’arte più interessante e lussuosa del mondo». Lo ha fatto unendo un organico degno di nota e trattando argomenti che vanno dalla storia della scrittura alla fotografia, e alle ultime tele di Picasso. La rivista aveva una tiratura di circa 4.000 copie e veniva pubblicata bimestralmente il 15 del mese. Questa tiratura esigua rendeva il magazine un ricercato oggetto da collezione. La vendita avveniva principalmente tramite abbonamenti, un terzo dei quali stranieri, provenienti da Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania ed Europa dell’est. Per questo motivo, molti dei primi numeri includevano un inserto che riassumeva gli articoli in inglese e durante l’ultimo anno di pubblicazione l’indice degli argomenti e delle immagini erano tra-

novembre 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 63<br />

Dal fondo Emeroteca in BvS<br />

<br />

Arts et Métiers Graphiques,<br />

perla francese tra le due guerre<br />

I 68 numeri <strong>di</strong> una delle più approfon<strong>di</strong>te riviste <strong>di</strong> arti grafiche<br />

GIACOMO CORVAGLIA<br />

Arts et Métiers Graphiques<br />

(AMG) è stata un’importante<br />

rivista francese <strong>di</strong> arti<br />

grafiche che ha pubblicato un totale<br />

<strong>di</strong> sessantotto numeri, su base bimestrale,<br />

da settembre del 1927 a<br />

maggio del 1939. La rivista trattava<br />

<strong>di</strong>verse tematiche che hanno influito<br />

sulle arti grafiche, tra cui la storia<br />

della stampa, la storia della tipografia,<br />

la grafica pubblicitaria, la fotografia<br />

e l’evoluzione tecnica del<br />

tempo.<br />

<br />

AMG è stata ideata da Charles<br />

Peignot, capo della fonderia francese<br />

Deberny et Peignot (azienda<br />

leader nel suo settore in Francia).<br />

In AMG, Peignot ha voluto unire<br />

tutti gli argomenti riguardanti la<br />

stampa, la sua storia e le <strong>di</strong>verse manifestazioni<br />

contemporanee.<br />

In oltre <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> pubblicazione,<br />

l’ampio obiettivo e<strong>di</strong>toriale<br />

<strong>di</strong> Peignot arrivò a comprendere<br />

<strong>di</strong>versi temi che spaziavano dall’illustrazione<br />

alla storia del libro, dalle<br />

varie tecniche <strong>di</strong> stampa alle <strong>di</strong>scipline<br />

in espansione come la grafica<br />

pubblicitaria e l’arte fotografi-<br />

ca moderna. Inoltre, la rivista si caratterizzava<br />

per perio<strong>di</strong>che recensioni<br />

<strong>di</strong> libri in e<strong>di</strong>zione limitata e<br />

ristampe <strong>di</strong> brani della letteratura<br />

classica in vesti tipograficamente<br />

innovative.<br />

Ogni e<strong>di</strong>zione veniva stampata<br />

su carta <strong>di</strong> alta qualità con frequenti<br />

tip-in e inserti. Fino allo<br />

scoppio della seconda guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />

AMG ha mantenuto uno dei<br />

più alti standard qualitativi per le<br />

riviste del suo tempo.<br />

Nel 1927, Peignot pubblicò il<br />

primo numero <strong>di</strong> AMG, una rivista<br />

che sarebbe <strong>di</strong>ventata un punto <strong>di</strong><br />

riferimento mon<strong>di</strong>ale per le tendenze<br />

nel campo delle arti grafiche.<br />

L’obbiettivo <strong>di</strong> Peignot era quello<br />

<strong>di</strong> stampare «la rivista d’arte più interessante<br />

e lussuosa del mondo».<br />

Lo ha fatto unendo un organico degno<br />

<strong>di</strong> nota e trattando argomenti<br />

che vanno dalla storia della scrittura<br />

alla fotografia, e alle ultime tele<br />

<strong>di</strong> Picasso.<br />

<br />

La rivista aveva una tiratura<br />

<strong>di</strong> circa 4.000 copie e veniva pubblicata<br />

bimestralmente il 15 del mese.<br />

Questa tiratura esigua rendeva il<br />

magazine un ricercato oggetto da<br />

collezione. La ven<strong>di</strong>ta avveniva<br />

principalmente tramite abbonamenti,<br />

un terzo dei quali stranieri,<br />

provenienti da Gran Bretagna, Stati<br />

Uniti, Germania ed Europa dell’est.<br />

Per questo motivo, molti dei<br />

primi numeri includevano un inserto<br />

che riassumeva gli articoli in<br />

inglese e durante l’ultimo anno <strong>di</strong><br />

pubblicazione l’in<strong>di</strong>ce degli argomenti<br />

e delle immagini erano tra-

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