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52 la Biblioteca di via Senato Milano – novembre 2010 13 quila per i quattro evangelisti), o anche attraverso simboli inventati dall’artista stessa, come la foglia di fico per Adamo, o la mela per Eva. La miniatura relativa al canto XXXII (Fig. 11), che illustra San Bernardo intento a spiegare a Dante la distribuzione dei beati nella Candida Rosa, racchiude molti dei simboli utilizzati dalla Beisner nelle illustrazioni della terza cantica. Il Poeta e il Santo sono ritratti al centro di un’enorme raggiera dove le uniche figure umane sono quella di Beatrice e quella, in basso a destra, di Sant’Anna. In basso a sinistra, gli occhi sul piatto simboleggiano naturalmente Santa Lucia, mentre, tra Sant’Anna e Santa Lucia, l’agnello con il vessillo è San Giovanni Battista, il 12 cordoncino e le gocce di sangue (provenienti dalle stimmate) rappresentano San Francesco, il libro bianco e nero è San Domenico, il cuore trafitto e in fiamme Sant’Agostino. Nel cerchio più esterno si riconoscono l’evangelista Giovanni (l’aquila sul libro), San Pietro (le due chiavi), Eva (la mela), Adamo (la foglia di fico) e Mosè (le Tavole della Legge). Gli altri beati sono fiamme alate. L’intera figura è dominata da una mandorla rossa (dove il rosso rappresenta la virtù teologale della carità), forma che nell’iconografia tradizionale spesso circonda la Vergine Maria; la mandorla è sormontata da un triangolo con inscritta una croce luminosa che simboleggia la Trinità. Nell’ultima miniatura, geniale sintesi del viaggio di Dante in Paradi-

novembre 2010 – la Biblioteca di via Senato Milano 53 so (Fig. 12), l’Empireo è disegnato sopra al cerchio che contiene i cieli dei vari pianeti, ed entrambi i dischi sono inscritti in una mandorla rossa perché è proprio grazie all’intercessione della Vergine che Dante riesce a penetrare con la sua vista nella luce di Dio. Altri due splendidi sunti visivi del percorso dantesco nel Paradiso sono l’illustrazione del canto VII (Fig. 13) e quella del canto XXII (Fig. 14); nella prima si vedono i quattro elementi – terra, acqua, aria e fuoco – sovrastati dal cielo della Luna e dal cielo di Venere, al quale Dante e Beatrice stanno ascendendo; nella seconda Dante e Beatrice osservano dall’alto la loro ascesa dalla Terra, raffigurata al centro, attraverso i quattro elementi e i sette cieli, fino all’ottavo cielo delle Stelle fisse e delle costellazioni dello zodiaco. Per quanto ricche di simboli e quasi astratte, le miniature che adornano il volume del Paradiso sono deliziose e geniali nella loro immediatezza, grazia, infantile vivacità. Immaginatevi di dover disegnare Dio circondato da nove cori angelici che mandano faville e ruotano a velocità differenti, e Beatrice che spiega a Dante la corrispondenza tra l’ordine degli angeli e i 14 nove cieli. Sembra un rompicapo matematico. Eppure l’illustrazione della Beisner relativa a questo canto, il XXVIII, è squisita nella sua semplicità (Fig. 15). Potrei parlare ancora a lungo della Divina Commedia di questa artista e di come persino Roberto Benigni abbia elogiato le sue miniature; della sua carriera d’illustratrice per bambini, iniziata negli anni ’70, e dei suoi progetti futuri (sta attualmente illustrando le Metamorfosi di Ovidio). Ma preferisco suggerirvi invece di procurarvi voi stessi una copia di questo straordinario lavoro, per poter gustare appieno il perfetto matrimonio tra il genio immortale di Dante e l’incantevole talento di Monika Beisner. NOTE 1 La Biblioteca di via Senato possiede un’altra edizione, rarissima, illustrata da una donna, Sofia Giacomelli, nota anche come Madame Chomel: La Divina Commedia ridotta a miglior lezione con l’aiuto di vari testi a penna da Gio. Battista Niccolini, Gino Capponi, Giuseppe Borghi, Fruttuoso Becchi, Firenze, Tipografia Borghi, 1836. Per questa edizione, che venne stampata per la prima volta a Parigi nel 1813, Sofia Giacomelli realizzò 100 incisioni su rame in uno stile tipicamente neoclassico, memore della lezione di John Flaxman. 2 Nel 2007 Livio Ambrogio ha voluto pubblicare anche un’edizione inglese della Commedia illustrata da Monika Beisner. Tale edizione, tradotta dall’eminente dantista Robert Hollander assieme alla moglie, la poetessa Jean Hollander, ha una prefazione del celebre comico Roberto Benigni ed è limitata a 500 copie, di cui 75 accompagnate da una suite delle illustrazioni. 3 Cfr. “I cinque sensi nella lettura della Divina Commedia. L’opera del Sommo Poeta, una summa della storia dell’arte”, in “La Biblioteca di via Senato” n. 1, gennaio 2010, pp. 52-59. 4 Cfr. http://www.worldofdante.org/gallery_yates_thompson.html.

novembre 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 53<br />

so (Fig. 12), l’Empireo è <strong>di</strong>segnato<br />

sopra al cerchio che contiene i cieli dei<br />

vari pianeti, ed entrambi i <strong>di</strong>schi sono<br />

inscritti in una mandorla rossa perché<br />

è proprio grazie all’intercessione della<br />

Vergine che Dante riesce a penetrare<br />

con la sua vista nella luce <strong>di</strong> Dio.<br />

Altri due splen<strong>di</strong><strong>di</strong> sunti visivi<br />

del percorso dantesco nel Para<strong>di</strong>so<br />

sono l’illustrazione del canto VII<br />

(Fig. 13) e quella del canto XXII<br />

(Fig. 14); nella prima si vedono i<br />

quattro elementi – terra, acqua, aria<br />

e fuoco – sovrastati dal cielo della<br />

Luna e dal cielo <strong>di</strong> Venere, al quale<br />

Dante e Beatrice stanno ascendendo;<br />

nella seconda Dante e Beatrice<br />

osservano dall’alto la loro ascesa dalla<br />

Terra, raffigurata al centro, attraverso<br />

i quattro elementi e i sette cieli,<br />

fino all’ottavo cielo delle Stelle fisse<br />

e delle costellazioni dello zo<strong>di</strong>aco.<br />

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Per quanto ricche <strong>di</strong> simboli e<br />

quasi astratte, le miniature che<br />

adornano il volume del Para<strong>di</strong>so<br />

sono deliziose e geniali nella loro<br />

imme<strong>di</strong>atezza, grazia, infantile vivacità.<br />

Immaginatevi <strong>di</strong> dover <strong>di</strong>segnare<br />

Dio circondato da nove cori<br />

angelici che mandano faville e ruotano<br />

a velocità <strong>di</strong>fferenti, e Beatrice<br />

che spiega a Dante la corrispondenza<br />

tra l’or<strong>di</strong>ne degli angeli e i<br />

14<br />

nove cieli. Sembra un rompicapo<br />

matematico. Eppure l’illustrazione<br />

della Beisner relativa a questo canto,<br />

il XXVIII, è squisita nella sua<br />

semplicità (Fig. 15).<br />

Potrei parlare ancora a lungo<br />

della Divina Comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> questa artista<br />

e <strong>di</strong> come persino Roberto Benigni<br />

abbia elogiato le sue miniature;<br />

della sua carriera d’illustratrice<br />

per bambini, iniziata negli anni ’70,<br />

e dei suoi progetti futuri (sta attualmente<br />

illustrando le Metamorfosi <strong>di</strong><br />

Ovi<strong>di</strong>o). Ma preferisco suggerirvi<br />

invece <strong>di</strong> procurarvi voi stessi una<br />

copia <strong>di</strong> questo straor<strong>di</strong>nario lavoro,<br />

per poter gustare appieno il perfetto<br />

matrimonio tra il genio immortale<br />

<strong>di</strong> Dante e l’incantevole talento<br />

<strong>di</strong> Monika Beisner.<br />

NOTE<br />

1<br />

La <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> possiede<br />

un’altra e<strong>di</strong>zione, rarissima, illustrata da una<br />

donna, Sofia Giacomelli, nota anche come<br />

Madame Chomel: La Divina Comme<strong>di</strong>a ridotta<br />

a miglior lezione con l’aiuto <strong>di</strong> vari testi a<br />

penna da Gio. Battista Niccolini, Gino Capponi,<br />

Giuseppe Borghi, Fruttuoso Becchi, Firenze,<br />

Tipografia Borghi, 1836. Per questa e<strong>di</strong>zione,<br />

che venne stampata per la prima volta a<br />

Parigi nel 1813, Sofia Giacomelli realizzò 100<br />

incisioni su rame in uno stile tipicamente<br />

neoclassico, memore della lezione <strong>di</strong> John<br />

Flaxman.<br />

2<br />

Nel 2007 Livio Ambrogio ha voluto pubblicare<br />

anche un’e<strong>di</strong>zione inglese della Comme<strong>di</strong>a<br />

illustrata da Monika Beisner. Tale e<strong>di</strong>zione,<br />

tradotta dall’eminente dantista Robert<br />

Hollander assieme alla moglie, la poetessa<br />

Jean Hollander, ha una prefazione del celebre<br />

comico Roberto Benigni ed è limitata a 500<br />

copie, <strong>di</strong> cui 75 accompagnate da una suite<br />

delle illustrazioni.<br />

3<br />

Cfr. “I cinque sensi nella lettura della Divina<br />

Comme<strong>di</strong>a. L’opera del Sommo Poeta,<br />

una summa della storia dell’arte”, in “La <strong>Biblioteca</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong>” n. 1, gennaio 2010, pp.<br />

52-59.<br />

4<br />

Cfr. http://www.worldofdante.org/gallery_yates_thompson.html.

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