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Scarica l'edizione di Novembre - Fondazione Biblioteca di via Senato

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42<br />

la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – novembre 2010<br />

ANDANDO PER MOSTRE<br />

Il “bodoni” come segno contemporaneo,<br />

bestie fantastiche e carte fotografiche<br />

<strong>di</strong> chiara bonfatti e matteo tosi<br />

ENRICO BENETTA, GIOVANE<br />

ARTISTA “DI CARATTERE”<br />

Enrico Benetta è un giovane artista<br />

- giovanissimo per l’Italia - che<br />

dopo un monumentale esor<strong>di</strong>o tra<br />

prestigiosi spazi pubblici e privati del<br />

“suo” Trevigiano sbarca oggi a Milano con<br />

una personale nello spazio “giovane” e<br />

sperimentale <strong>di</strong> una prestigiosa e ben<br />

consolidata galleria romana. Verrebbe da<br />

pensare a uno <strong>di</strong> quei nuovi guru del<br />

kitsch e della provocazione, allora, a lavori<br />

sospesi tra tubi al neon e videoarte,<br />

elaborazioni <strong>di</strong>gitali e performance<br />

se<strong>di</strong>centi <strong>di</strong>ssacranti, e invece<br />

non è niente <strong>di</strong> tutto questo. Il suo<br />

lavoro, anzi, coraggiosamente in fuga<br />

da tutto ciò che è ipertecnologico e<br />

forzatamente modernista, si sviluppa<br />

intorno a un ormai quasi ine<strong>di</strong>to incontro<br />

tra scultura e pittura, quelle vere,<br />

che prendono forma in omaggio a uno<br />

dei più classici “simboli” della bibliofilia,<br />

quei caratteri “bodoni” che ancora oggi<br />

portano il nome <strong>di</strong> quel supremo Giovan<br />

Battista che dalla sua Parma conquistò<br />

le corti dell’intera Europa.<br />

Proprio così, perché i protagonisti<br />

in<strong>di</strong>scussi delle sue opere sono proprio<br />

dei caratteri tipografici, singole lettere<br />

prima ancora che parole, che Enrico<br />

Benetta usa per dare corpo a una texture<br />

quasi monocroma, ora evidente ora più<br />

nascosta, che senza il timore<br />

<strong>di</strong> apparire decorativa nasconde in sé una<br />

riflessione profonda sul significato e<br />

sull’importanza del linguaggio verbale,<br />

anche all’interno della nostra cosiddetta<br />

civiltà dell’immagine, come cifra <strong>di</strong>stintiva<br />

dell’uomo.<br />

Lavoro etico ed estetico al tempo<br />

stesso, quin<strong>di</strong>, che infatti non scade mai<br />

né in accostamenti cromatici “shock”,<br />

né in composizioni eccessivamente ar<strong>di</strong>te,<br />

ma - pur nella sua informalità<br />

<strong>di</strong> fondo - tiene sempre conto <strong>di</strong> quel<br />

canone <strong>di</strong> armonia e <strong>di</strong> quel senso<br />

del bello che sono tutt’uno con<br />

la nostra più profonda tra<strong>di</strong>zione<br />

culturale.<br />

Il “verbo” del Principio, quin<strong>di</strong>,<br />

ma anche quello del lògos<br />

e della filosofia, parole ancora da venire<br />

che qui sono omaggiate alla ra<strong>di</strong>ce,<br />

“alla lettera”, come per sottolineare<br />

il peso <strong>di</strong> ogni singolo tassello, suono,<br />

segno o fonema che <strong>di</strong>r si voglia. Un peso<br />

non solo metaforico, ma reale a tutti<br />

gli effetti, visto che con il procedere<br />

della sua ricerca, Benetta ha dato sempre<br />

più spesso un vero e proprio corpo<br />

ai suoi “caratteri”, lavorandoli<br />

in un’apposita lega metallica<br />

che sapesse portare su <strong>di</strong> sé i segni<br />

del tempo, e liberandoli così<br />

dalla tela o facendoli sgorgare da essa<br />

per conquistare le tre <strong>di</strong>mensioni.<br />

Solo pittorici o scolpiti che siano,<br />

i “bodoni” <strong>di</strong> Enrico Benetta <strong>di</strong>alogano<br />

dolcemente con le morbide sfumature<br />

dello sfondo, spesso infittite da ulteriori<br />

segni grafici, sempre lettere e scritte,<br />

questa volta però in un corsivo molto<br />

ampio e “romantico”.<br />

ENRICO BENETTA.<br />

“VERBA MANENT<br />

SCRIPTA VOLANT”<br />

MILANO, GALLERIA<br />

RUSSO - ASSO DI QUADRI,<br />

DAL 17 NOVEMBRE<br />

AL 10 DICEMBRE<br />

info: tel. 02/3966364<br />

www.galleriarusso.it

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