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Scarica l'edizione di Novembre - Fondazione Biblioteca di via Senato

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novembre 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 39<br />

vite, soprattutto quella del mentore<br />

Antoine Augerau. Alcuni teologi<br />

intransigenti sorvegliano con la censura<br />

quanto sta avvenendo tra gli stampatori,<br />

che spinti da nuove necessità e da nuove<br />

richieste, si trovano a pubblicare testi<br />

che paiono in odore d’eresia. La censura<br />

non basta e, nonostante la richiesta<br />

<strong>di</strong> pubblicazione venga a volte da persone<br />

in alto loco – tra tutte la sorella del re,<br />

Margherita <strong>di</strong> Navarra, scrittrice<br />

e ispiratrice <strong>di</strong> una e<strong>di</strong>zione della Bibbia<br />

in volgare – i teologi cominciano<br />

a eliminare fisicamente gli eretici,<br />

stampatori compresi.<br />

Maestro Antoine viene accusato<br />

<strong>di</strong> avere stampato ed esposto alcuni<br />

manifesti blasfemi contro la messa<br />

e viene imprigionato; a nulla valgono<br />

i tentativi <strong>di</strong> chiedere la grazia al re:<br />

egli viene impiccato dal boia sulla Place<br />

Maubert nel 1534. L’amico assiste<br />

impotente al martirio <strong>di</strong> quello che<br />

definisce un “giusto”, con l’unica colpa<br />

d’essere devoto più al piombo dei<br />

caratteri e alla carta dei fogli che al resto.<br />

Claude Garamond nel 1540 viene<br />

incaricato dal re, attraverso la me<strong>di</strong>azione<br />

del grande tipografo Robert Estienne<br />

a <strong>di</strong>segnare i famosi caratteri greci «i cui<br />

punzoni, al pari <strong>di</strong> tutti in punzoni <strong>di</strong><br />

Garamond che si sono conservati, sono<br />

classificati come monumento nazionale<br />

francese». Da quella data si de<strong>di</strong>ca solo<br />

all’incisione dei caratteri. Il suo tentativo<br />

d’essere e<strong>di</strong>tore dura solo due anni, 1545<br />

e 1546: la decina <strong>di</strong> magnifici volumi<br />

pubblicati ci fa pensare che se avesse<br />

voluto sarebbe stato un gran<strong>di</strong>ssimo<br />

e<strong>di</strong>tore al pari del vecchio Aldo. Muore<br />

nel 1561, mentre si fanno più aspre<br />

le lotte <strong>di</strong> religione, e dal suo testamento<br />

si può indovinare una sua tiepida<br />

adesione al protestantesimo.<br />

Anna Cuneo, “Il maestro<br />

<strong>di</strong> Garamond”, Sironi e<strong>di</strong>tore,<br />

Milano 2010, pp. 490, €19,90<br />

EMILIO ROSETTI: 480MILA KM<br />

LUNGO TUTTO L’OTTOCENTO<br />

Certo, i racconti <strong>di</strong> <strong>via</strong>ggio, specie<br />

quando sono <strong>via</strong>ggi <strong>di</strong> formazione<br />

e quin<strong>di</strong> biografie al tempo stesso, sono<br />

una delle strade più affascinanti<br />

per conoscere anche la storia dei luoghi<br />

e delle persone, e non per niente, i <strong>di</strong>ari,<br />

se non le autobiografie sono tra i generi<br />

più ghiotti per i bibliofili. A maggior<br />

ragione se ine<strong>di</strong>ti e “segreti”, come quelli<br />

recentemente dati alle stampe per i tipi<br />

della fiorentina Polistampa,<br />

con protagonista l’ingegnere e geografo<br />

Emilio Rosetti, che annotò<br />

minuziosamente le sue innumerevoli<br />

peripezie attraverso il Vecchio<br />

Continente e il Sud America lungo tutto<br />

il secondo Ottocento.<br />

Una vera e propria passeggiata nel<br />

tempo, quin<strong>di</strong>, lunga più <strong>di</strong> 480.000<br />

chilometri percorsi in treno o in nave,<br />

ma anche a dorso <strong>di</strong> mulo da un fine<br />

intellettuale pratico sia <strong>di</strong> scienza che<br />

<strong>di</strong> cultura, spinto da una vera e propria<br />

sete <strong>di</strong> conoscenza.<br />

E così, ecco le oltre 1.500 pagine<br />

manoscritte che oggi prendono forma<br />

<strong>di</strong> libro dopo essere state stu<strong>di</strong>ate<br />

e commentate da Giulia Torri, che ridona<br />

anche alla sua patria una figura qui<br />

poco nota, ma celeberrima in Argentina,<br />

ad esempio, dove ha fondato la facoltà<br />

<strong>di</strong> Ingegneria <strong>di</strong> Buenos Aires<br />

e ha progettato <strong>di</strong>verse opere pubbliche.<br />

“Memorie” concrete come quelle<br />

appuntate nei suoi <strong>di</strong>ari, con stile<br />

limpido e avvincente, senza alcun<br />

intento <strong>di</strong> stupire chicchessia,<br />

ma semmai <strong>di</strong> lasciare tangibile<br />

testimonianza delle esotiche meraviglie<br />

incontrate nel suo incessante<br />

peregrinare fisico e non.<br />

,<br />

Giulia Torri (a cura <strong>di</strong>),<br />

“I <strong>via</strong>ggi e le memorie <strong>di</strong> Emilio<br />

Rosetti”, Polistampa, Firenze, 2010;<br />

pp. 352, €29,00<br />

POESIE SCELTE DI GABRIELA<br />

MISTRAL, PREMIO NOBEL ’45<br />

Tra le tante raccolte poetiche<br />

pubblicate ogni anno in Italia da e<strong>di</strong>tori<br />

<strong>di</strong> tutte le “taglie” vale senza dubbio<br />

la pena segnalare la prima e ine<strong>di</strong>ta<br />

raccolta <strong>di</strong> poesie scelte <strong>di</strong> Gabriela<br />

Mistral, premio Nobel 1945 e forse la più<br />

grande poetessa sudamericana <strong>di</strong><br />

sempre, oltre che uno dei personaggi<br />

ancora più cari all’intero popolo cileno.<br />

Nata nel 1889 nel cuore delle Ande,<br />

Gabriela Mistral è sempre stata autrice<br />

<strong>di</strong> una poesia musicale e avvolgente,<br />

semplice e imme<strong>di</strong>ata, ma ricca <strong>di</strong> temi<br />

anche politici e sociali, splen<strong>di</strong>damente<br />

fusi con l’amore per la propria terra<br />

e per la propria famiglia, oltre che<br />

con un’insopprimibile speranza<br />

in un mondo più generoso e attento<br />

alle sofferenze del prossimo.<br />

Il testo spagnolo a fronte<br />

si confronta con la traduzione <strong>di</strong> Matteo<br />

Lefèvre e si arricchisce <strong>di</strong> belle fotografie.<br />

Gabriela Mistral, “Canto che amavi”,<br />

Marcos y Marcos, Milano, 2010;<br />

pp. 336, €17,00

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