Scarica l'edizione di Novembre - Fondazione Biblioteca di via Senato
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novembre 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 27<br />
Schede manoscritte dell’Archivio Giuseppe Martini<br />
6<br />
1934) descrive nei dettagli 405 e<strong>di</strong>zioni. La copia del<br />
Catalogo conservata presso la nostra biblioteca contiene<br />
la firma autografa <strong>di</strong> Martini, in più trattasi dell’esemplare<br />
1 sulla tiratura totale <strong>di</strong> 300. Alla descrizione<br />
della prima e<strong>di</strong>zione commentata della Divina Comme<strong>di</strong>a,<br />
stampata nel 1477 a Venezia da Vindelino da Spira<br />
(numero 144), legata in marocchino rosa da Bredford,<br />
corrisponde nello schedario la seguente scheda manoscritta:<br />
«Folio, rose marocco, […] by the well known<br />
English binder Francis Bredford». Oltre alla copia in<br />
legatura <strong>di</strong> Bredford, lo schedario riporta altre due copie<br />
della stessa e<strong>di</strong>zione, una in «late 16th century Italian<br />
bin<strong>di</strong>ng in vellum, a very fine and large copy» e una<br />
in «18th century Italian vellum bin<strong>di</strong>ng» (foto 6).<br />
<br />
L’importanza <strong>di</strong> Martini come collezionista <strong>di</strong>viene<br />
subito chiara dai libri da lui posseduti e descritti<br />
nelle schede manoscritte. A proposito della prima e<strong>di</strong>zione<br />
seicentesca della Divina Comme<strong>di</strong>a, stampata nel<br />
1613 a Padova, leggiamo nella sua scheda che la copia<br />
fu l’«esemplare proveniente dalla biblioteca <strong>di</strong> George<br />
John Warren Vernon, quinto barone Vernon. I <strong>di</strong>segni<br />
a penna sulla copertina mostrano chiaramente la maniera<br />
<strong>di</strong> Dante Gabriel Rossetti, e con tutta probabilità<br />
sono suo lavoro; sappiamo inoltre che Lord Vernon era<br />
amicissimo del Rossetti, il quale come segno <strong>di</strong> amicizia<br />
reciproca gli avrà abbellita la legatura del Dante». Va<br />
aggiunto che lord Vernon fu il più importante collezionista<br />
dantesco dell’Ottocento.<br />
L’incunabolo Prognostico per il 1482/83 del già citato<br />
Girolamo Manfre<strong>di</strong>, stampato presumibilmente a<br />
Bologna per Henricus de Colonia nel 1483 (si trova fra<br />
l’altro anche nel Catalogo della Libreria <strong>di</strong> Giuseppe Martini,<br />
Incunaboli, scheda 245) si rivela l’unica copia conosciuta<br />
al mondo con l’in<strong>di</strong>cazione manoscritta nella<br />
scheda «Apparently the only known copy of this e<strong>di</strong>tion<br />
witherto undescribed». L’esemplare, in seguito<br />
passato nel possesso del famosissimo libraio antiquario<br />
newyorkese Hans P. Kraus, viene censito oggi nell’Incunable<br />
Short Title Catalogue della British Library sotto<br />
«Martini-Kraus copy». Achille Pellizzari in una sua citazione<br />
rende proprio omaggio alla celebrità <strong>di</strong> Martini<br />
e dei suoi clienti: «Comprava con piacere, lietamente,