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Scarica l'edizione di Novembre - Fondazione Biblioteca di via Senato

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novembre 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 25<br />

4<br />

7<br />

Basta scegliere qualche scheda a caso per dare un’idea<br />

della profon<strong>di</strong>tà della <strong>di</strong>samina. La descrizione della<br />

prima e<strong>di</strong>zione de La Zucca <strong>di</strong> Anton Francesco Doni<br />

(Venezia, Francesco Marcolini, 1551-1552) contiene in<br />

quattro e più pagine un riassunto dettagliato e analitico,<br />

con in<strong>di</strong>cazione delle illustrazioni e l’importante osservazione<br />

che «queste figure per la gran<strong>di</strong>ssima maggioranza<br />

sono stampate da legni che avevano già servito per<br />

le Ingeniose Sorti [sottolineato] del Marcolini, Venezia,<br />

1540: generalmente furono considerate come suo lavoro,<br />

ma invece è molto più probabile che siano opera <strong>di</strong><br />

Giuseppe Porta detto il Garfagnino, che sappiamo aver<br />

lavorato per il Marcolini» (foto 5).<br />

Martini cita con grande agio repertori sei-settecenteschi<br />

che sono <strong>di</strong> regola miniere <strong>di</strong> informazioni<br />

utili, ma oggi purtroppo spesso <strong>di</strong>menticati a favore <strong>di</strong><br />

repertori più moderni. Per esempio in una sua scheda<br />

sull’incunabolo Liber de homine, Libro del Perché (Bologna,<br />

Ugo Rugerius e Doninus Bertochus, 1474) del<br />

me<strong>di</strong>co ed astrologo bolognese Girolamo Manfre<strong>di</strong><br />

(1430-1493) Martini cita l’opera settecentesca <strong>di</strong> Johann<br />

Albert Fabricius, Bibliotheca Latina (Padova,<br />

1754) che contiene cenni sulla biografia dell’autore.<br />

Per quanto riguarda la vita del bresciano Domenico<br />

Mantova, in<strong>di</strong>ca l’opera seicentesca <strong>di</strong> Ottavio Rossi,<br />

Elogi historici <strong>di</strong> bresciani illustri (Brescia, 1620). Molti<br />

anche i repertori e le fonti anglosassoni, chiara traccia<br />

dell’importanza del soggiorno americano nella vita<br />

professionale del libraio antiquario.<br />

Del resto, una gran quantità <strong>di</strong> schede non sono<br />

redatte in italiano, ma in inglese. Oltre alla descrizione<br />

generica dell’e<strong>di</strong>zione, le schede contengono informazioni<br />

sull’esemplare, la legatura e la provenienza, e<br />

molto spesso sui prezzi d’acquisto o ven<strong>di</strong>ta. Il tema del<br />

prezzo aiuta nell’ambito <strong>di</strong> ricerche sulla valutazione<br />

storica dei libri. Sicuramente le schede erano destinate<br />

a essere inserite almeno parzialmente nei libri in ven<strong>di</strong>ta<br />

presso la libreria antiquaria.<br />

<br />

La renommée <strong>di</strong> Martini deriva anche dalla sua <strong>di</strong>mestichezza<br />

proprio in fatto <strong>di</strong> incunaboli. Il suo Catalogo<br />

della Libreria Giuseppe Martini compilato dal possessore<br />

da servire come saggio per una nuova bibliografia <strong>di</strong> storia<br />

e letteratura italiana. Parte prima Incunabuli (Prefazione<br />

del prof. Achille Pellizzari, Milano, Ulrico Hoepli,

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