Scarica l'edizione di Novembre - Fondazione Biblioteca di via Senato
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14 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – novembre 2010<br />
Da sinistra: Palermo, la Zisa: sala della fontana a pianterreno. Pa<strong>via</strong>, San Michele, particolare della porta <strong>di</strong> destra.<br />
fonde rapidamente, ma che, come vedremo, non avrà vita<br />
lunga, perché presto sopraffatta dal gusto “gotico”<br />
piuttosto <strong>di</strong> influenza francese.<br />
<br />
Uno dei più interessanti e precoci esempi <strong>di</strong> questa<br />
“moda” è nel bellissimo vaso che l’angelo- cariatide <strong>di</strong> Arnolfo<br />
<strong>di</strong> Cambio, ora conservato al Museo del Bargello,<br />
ma proveniente dalla tomba <strong>di</strong> san Domenico della omonima<br />
chiesa <strong>di</strong> Bologna, tiene in mano: si tratta infatti <strong>di</strong><br />
una interessante rielaborazione <strong>di</strong> un vaso <strong>di</strong> vetro, siriaco<br />
o egiziano, che reca al centro una fascia con iscrizioni<br />
cufiche. Dati gli stretti rapporti dei domenicani, e in particolare<br />
del convento <strong>di</strong> Bologna con i paesi islamici, se<br />
non altro per motivi missionari, è possibile che oggetti <strong>di</strong><br />
quei centri fossero presenti nel convento bolognese, dove<br />
Arnolfo può averli visti e copiati. Ma vedremo che<br />
questo elemento del rapporto dei domenicani con l’Islam,<br />
potrà avere anche altri interessanti esiti.<br />
Ma sembra che sui pittori abbiano avuto influenza<br />
in particolare le stoffe, sia che si tratti dei motivi ornamentali,<br />
per esempio il susseguirsi dei polilobi che imitano<br />
le “piastrelle”, sia che si tratti delle bordure formate<br />
da parole scritte con l’alfabeto islamico.<br />
Il più antico esempio dell’uso <strong>di</strong> una stoffa <strong>di</strong>pinta a<br />
ricoprire il trono della Madonna è la bellissima stoffa sericea<br />
della “Madonna Rucellai” <strong>di</strong> Duccio – e siamo al<br />
1284 – esemplata sulle tipologie delle cosiddette stoffe a<br />
“piastrelle” <strong>di</strong> uso islamico. Si viene, a partire da ora, a<br />
sostituire la tra<strong>di</strong>zionale stoffa <strong>di</strong> tipo “bizantineggiante”,<br />
con questo nuovo tipo <strong>di</strong> tessuto, sui troni delle Madonne<br />
e ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong>etro la figura del Cristo Crocefisso.<br />
L’esempio più clamoroso è il “velario” che cinge tutta<br />
la parte inferiore della Basilica superiore <strong>di</strong> san Francesco<br />
<strong>di</strong> Assisi, transetto e navata. Si tratta <strong>di</strong> una straor<strong>di</strong>naria<br />
finta stoffa i cui motivi sono variazioni dei motivi a