Scarica l'edizione di giugno - Fondazione Biblioteca di via Senato
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58 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – <strong>giugno</strong> 2012<br />
A sinistra: tra le illustrazioni che<br />
compaiono con maggior frequenza<br />
nel testo vi sono ritratti <strong>di</strong><br />
personaggi illustri, monete, medaglie<br />
e copie <strong>di</strong> documenti del tempo, per<br />
ciascuno dei quali l’autore in<strong>di</strong>ca<br />
la collezione <strong>di</strong> provenienza.<br />
Sotto da sinistra: la Galleria Vittorio<br />
Emanuele II in Milano inaugurata<br />
il 15 settembre 1867; una vignetta<br />
satirica contenuta nel volume III<br />
rappresentante Cavour in qualità<br />
<strong>di</strong> ministro delle Finanze.<br />
Nella pagina accanto: illustrazioni<br />
che accompagnano l’inizio della<br />
sezione de<strong>di</strong>cata al 1876 (volume V):<br />
un’immagine del calendario<br />
<strong>di</strong> quell’anno e una riproduzione del<br />
“Giuoco del Tesoro delle Famiglie”<br />
(1885 – 1953), storico e <strong>di</strong>rettore per<br />
oltre un ventennio del Museo del Risorgimento<br />
<strong>di</strong> Milano, il quale si impegnò<br />
a portare a termine il lavoro,<br />
finendo, però, con l’abbassarne livello<br />
e qualità dell’informazione. 9<br />
La precisa cronologia che si<br />
snoda nei volumi permise all’autore<br />
<strong>di</strong> esporre in maniera or<strong>di</strong>nata e<br />
puntuale un’enorme quantità <strong>di</strong> informazioni,<br />
raccolte attingendo a<br />
manuali, testi, perio<strong>di</strong>ci, fonti e altri<br />
documenti coevi raffrontati tra loro<br />
in modo da emendarne gli errori e<br />
verificare eventuali incongruenze. Il<br />
metodo <strong>di</strong> lavoro seguito appare<br />
estremamente rigoroso ed è emblematico,<br />
a questo proposito, quanto<br />
lo stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong>chiara nelle pagine introduttive<br />
al volume III, laddove afferma<br />
che «la cronologia è l’aritmetica<br />
della storia», 10 aggiungendo <strong>di</strong><br />
aver lavorato mirando «preferibilmente<br />
a mettere a posto – quanto più<br />
possibile – le date». 11<br />
Attento non solo ai fatti storici<br />
più rilevanti, ma anche agli eventi <strong>di</strong><br />
minor spicco e a quelle «minuzie che<br />
troppi <strong>di</strong>sdegnano come futilità immeritevoli<br />
<strong>di</strong> fermare l’attenzione <strong>di</strong><br />
scrittori ‘alati e geniali’», 12 lo storico<br />
fu in grado <strong>di</strong> realizzare un autentico<br />
<strong>di</strong>ario del secolo XIX, zeppo <strong>di</strong> preziose<br />
informazioni che altrimenti<br />
sarebbero andate irrime<strong>di</strong>abilmente<br />
perdute. Servendosi della vivacità<br />
stilistica e narrativa che gli derivava<br />
dal suo lavoro <strong>di</strong> cronista, del metodo<br />
rigoroso e analitico dello storico<br />
e della curiosità del bibliofilo, si <strong>di</strong>mostrò<br />
colto <strong>di</strong>vulgatore, costruendo<br />
un’opera che sapientemente riesce<br />
a informare e insieme <strong>di</strong>lettare,<br />
accostando gli eventi destinati a segnare<br />
la storia alla cronaca e alla nota<br />
<strong>di</strong> costume. Nel testo si possono leggere<br />
notizie relative a cerimonie uf-