Scarica l'edizione di giugno - Fondazione Biblioteca di via Senato
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<strong>giugno</strong> 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 27<br />
Bartali e Coppi: al Giro del 1952 e prima <strong>di</strong> una partenza <strong>di</strong> tappa al Tour<br />
vittima Togliatti; ma le mie vittorie non avevano <strong>di</strong>stratto<br />
il popolo da questo fatto. Vorrei poter mostrare<br />
il messaggio che mi ha in<strong>via</strong>to De Gasperi quando ero a<br />
Cannes, cioè prima delle Alpi. Nel momento preciso<br />
della resurrezione <strong>di</strong> Louison Bobet durante la tappa<br />
Sanremo-Cannes, ero stato oggetto <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> scetticismi<br />
da parte <strong>di</strong> tutta la stampa sportiva italiana (<strong>di</strong><br />
cui darò prova in un prossimo articolo)».<br />
«Sfortunatamente, non potrò mai rendere pubblico<br />
questo telegramma, perché mi fu sottratto da un<br />
giornalista <strong>di</strong>sonesto che avevo ricevuto nella mia camera<br />
durante la giornata <strong>di</strong> riposo a Cannes». Poi, tornando<br />
a parlare della fede, <strong>di</strong>ce: «La risposta del Santo<br />
Padre mi arrivò mentre ero a Mulhouse. Era un incoraggiamento,<br />
un autentico atto <strong>di</strong> fede nella mia vittoria<br />
finale tale che mi turbò. Mai avevo percepito così<br />
fortemente, durante una gara, il suo sostegno paterno.<br />
Da Parigi, gli in<strong>via</strong>i il seguente messaggio <strong>di</strong> riconoscenza:<br />
“I buoni auguri e la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Vostra Santità<br />
mi hanno guidato sulla strada della vittoria. Ringrazio<br />
Vostra Santità della paterna benevolenza e rinnovo<br />
il mio omaggio filiale”».<br />
Tra sport, fede e politica, il racconto della sua corsa<br />
continua: «… A Tolosa, per esempio, dopo i Pirenei<br />
ero molto inquieto per i 18 minuti <strong>di</strong> ritardo che avevo<br />
su Louison Bobet […] La sua resistenza in montagna<br />
mi aveva enormemente sorpreso. Per ben che avessi<br />
fatto l’Aubisque e il Tourmalet – poiché avevo fissato<br />
l’ora del mio riscatto sulle Alpi – avevo anche vinto a<br />
Lourdes e Tolosa. Ma Bobet aveva terminato con me.<br />
Era quin<strong>di</strong> anche bravo come scalatore e non solo nelle<br />
partenze o come passista, come credevo. – Ha 23 anni,<br />
mi han detto a Tolosa. E per la prima volta mi son sentito<br />
vecchio… coi miei venti minuti <strong>di</strong> ritardo». Sul Col<br />
de Turini, vicino a Cannes, poi fu peggio. Il <strong>di</strong>stacco sul<br />
traguardo della citta<strong>di</strong>na della Costa Azzurra aumenta<br />
ancora: 21’ e 28”, al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> ogni pessimistica previsione.<br />
Secondo la stampa italiana, Gino ha perso il Tour.<br />
La tappa successiva porta da Cannes a Briançon. Gino<br />
parte calmo verso i tre colli che animano il percorso:<br />
Allos, Vars e Izoard. «È sull’Izoard che ho voluto fare la<br />
mia corsa». Robic scatta da solo e accumula un minuto <strong>di</strong><br />
vantaggio, Bartali scende «comme un fou» lo riprende<br />
presto, e lo supera quando ormai è «épuisé de froid»; in