Scarica l'edizione di giugno - Fondazione Biblioteca di via Senato
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<strong>giugno</strong> 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 25<br />
una vittima della guerra, perché la<br />
sua <strong>di</strong>chiarazione mi privò del titolo<br />
<strong>di</strong> campione del mondo;<br />
8 – Il prestigioso Fausto Coppi,<br />
mio amico, “rivale e carnefice”, è stato<br />
all’origine della mia seconda carriera.<br />
Mio supremo orgoglio è quello<br />
<strong>di</strong> non lasciargli a nessun costo il ruolo<br />
<strong>di</strong> “uomo <strong>di</strong> ferro”;<br />
9 – Non ho annientato nessuno<br />
in questo Tour de France, dove Bobet,<br />
eroico e presuntuoso, si è <strong>di</strong>strutto<br />
da solo. Il mio miglior ricordo sarà<br />
quello d’essere stato il “maestro” del<br />
piccolo Col de Porte. Un ben misero<br />
exploit!<br />
10 – Nel 1940 mi hanno dato un<br />
fucile… che doveva portarmi in prigione<br />
e poi davanti al Tribunale <strong>di</strong><br />
guerra. Le ragazze audaci passano il<br />
loro tempo con me. Ho sposato<br />
Adriana perché ha saputo nascondere<br />
il nostro amore per quattro anni;<br />
11 – In corsa sulle strade <strong>di</strong> Romagna<br />
ho dovuto trattare con Guerra<br />
lo strano contratto della mia gloria<br />
Sopra: ritagli <strong>di</strong> giornali francesi<br />
su Coppi; a sinistra, Malaparte<br />
in sella sua bici da corsa,<br />
dall’Archivio BvS<br />
<strong>di</strong> campione. Avevo 21 anni… Questo<br />
<strong>di</strong>alogo toccante e in<strong>di</strong>menticabile<br />
ispirerà formalmente la fine della<br />
mia carriera sportiva.<br />
<br />
Malaparte prova per Bartali<br />
un’amicizia fraterna per la toscanità<br />
che li accomuna e che caratterizza lo<br />
spirito polemico <strong>di</strong> entrambi. Il testo<br />
dei suoi articoli sul ciclismo comincia<br />
proprio da Bartali. Gino è per lui il<br />
corridore che meglio e più <strong>di</strong> tutti<br />
esalta le capacità umane, «campione<br />
<strong>di</strong> un mondo già scomparso, il sopravvissuto<br />
<strong>di</strong> una civiltà che la guerra<br />
ha ucciso». Coppi, al contrario, è<br />
una macchina che corre per vincere.<br />
L’anno delle Mémoires è il 1948,<br />
anno delle elezioni e dell’attentato a<br />
Togliatti. In questi scritti non si trova