0264_BvS n.3 marzo_ok - Fondazione Biblioteca di via Senato
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<strong>marzo</strong> 2010 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano 17<br />
ultime ore del presidente dell’ENI in Sicilia, prima <strong>di</strong> salire<br />
sull’aereo poi scoppiato su Bescapè. De Mauro è stato<br />
ucciso ufficialmente dalla mafia; per Mattei si parla <strong>di</strong> un<br />
solido intreccio che potrebbe portare fino alla Nato passando<br />
per mafia, potentati petroliferi internazionali e politici<br />
italiani, mentre le ombre sull’uccisione <strong>di</strong> Pasolini si<br />
sono consolidate dopo le ammissioni su altri uomini, mai<br />
identificati, che intervennero a massacrare lo scrittore sul<br />
lido <strong>di</strong> Ostia.<br />
<br />
In quel capitolo mancante (o mai scritto) <strong>di</strong> Petrolio<br />
Pasolini avrebbe potuto, <strong>di</strong>etro il velo dell’allegoria, attribuire<br />
la morte <strong>di</strong> Mattei alla regia <strong>di</strong> Cefis, uscito dall’ENI<br />
poco prima della morte del suo fondatore (per ragioni<br />
mai chiarite) e rientrato poco dopo lo scoppio dell’aereo<br />
del presidente. Forse a ricollocare le connessioni<br />
tra le tre vicende possono aiutare una testimonianza resa<br />
nel settembre dello scorso anno dal sottufficiale dei carabinieri<br />
Enrico Guastino al processo per la morte <strong>di</strong> De<br />
Mauro, e anche quello che scrisse Dario Bellezza poco<br />
prima <strong>di</strong> morire per Aids.<br />
Il fascicolo su De Mauro - ha spiegato Guastino - è<br />
arrivato a Calia “manomesso”. Sono scomparsi una serie<br />
<strong>di</strong> atti che avrebbero potuto ricollegare Fanfani, Cefis e<br />
l’avvocato Vito Guarrasi alla morte <strong>di</strong> Mattei. Il fascicolo<br />
venne depurato a Palermo e i riferimenti scomparvero<br />
anche dall’atto <strong>di</strong> trasmissione a Pa<strong>via</strong>. Dal cassetto della<br />
scrivania <strong>di</strong> Mattei sarebbero stati presi una serie <strong>di</strong> appunti<br />
solo in parte poi ricollocati.<br />
Mentre Bellezza rivelò che Pasolini, prima <strong>di</strong> morire,<br />
gli aveva fatto una confidenza: «Mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> aver ricevuto<br />
documenti compromettenti su un notabile Dc. Il<br />
potente democristiano era amico dei neofascisti, della<br />
polizia. Controllava i servizi segreti, nelle sue mani c’era<br />
Gla<strong>di</strong>o. Pasolini poteva essere eliminato in qualsiasi momento.<br />
Così è finito ammazzato come un cane all’idroascalo<br />
<strong>di</strong> Ostia».<br />
A margine <strong>di</strong> tutto ciò, vale infine segnalare che in<br />
base a un appunto del Sismi rintracciato alcuni anni fa<br />
dallo stesso magistrato Vincenzo Calia, la Loggia P2 sarebbe<br />
stata fondata in realtà da Cefis, che l’avrebbe <strong>di</strong>retta<br />
sino a quando fu presidente della Monte<strong>di</strong>son; poi sarebbe<br />
subentrato il duo Umberto Ortolani - Licio Gelli...<br />
Ma le “trame” d’Italia <strong>di</strong>ventano così troppo vischiose.<br />
Come il petrolio.