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TENSIONI AMMNISTRATIVE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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20<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

Cultura<br />

n°357 <strong>del</strong> 10 Aprile 2007<br />

IGLESIAS<br />

LE MUSICHE DI ASTOR PIAZZOLA<br />

IN CONCERTO A “VILLA CORRIAS”<br />

Sabato 21 aprile, alle 19 nella<br />

splendida cornice di Villa Corrias,<br />

si terrà un concerto pro<br />

Fondazione Rotary. La serata,<br />

organizzata dal Club di Iglesias,<br />

grazie alla gentile concessione<br />

di Angelo Corrias che ha offerto<br />

gratuitamente la villa, ha<br />

la finalità di raccogliere fondi<br />

da devolvere alla Fondazione.<br />

Il programma <strong>del</strong> concerto monografico<br />

sarà incentrato sulla<br />

musica <strong>del</strong> grande compositore<br />

Astor Piazzolla, considerato il<br />

più grande musicista di tango<br />

<strong>del</strong>la seconda metà <strong>del</strong> ventesimo<br />

secolo. Nei sobborghi di Buenos<br />

Aires, popolati di immigrati, rapidamente<br />

passati dalla speranza<br />

di una vita nuova, alla disperazione<br />

di un destino di miseria e di<br />

rimpianti, la canzone era uno dei<br />

pochi strumenti per poter esprimere<br />

e sfogare tali stati d’animo.<br />

Presto al canto, come completamento<br />

espressivo, venne affiancata<br />

la danza: nacque così, nei<br />

vicoli di Buenos Aires, il tango,<br />

che con Carlos Gar<strong>del</strong> troverà<br />

una seconda patria a Parigi, e con<br />

Piazzolla incontrerà differenti<br />

forme musicali, quali il jazz, la<br />

canzone colta, la musica contemporanea<br />

e di ricerca; introdurrà<br />

inoltre nuovi strumenti che non<br />

venivano utilizzati nel tango tradizionale,<br />

come il sassofono, la<br />

chitarra elettrica, la batteria jazz.<br />

Astor Piazzola con il suo Bandoneon,<br />

e il suo “nuevo tango”<br />

ha rinnovato e rivoluzionato un<br />

genere, assumendo in tal modo<br />

il ruolo di un personaggio assai<br />

scomodo e controverso per<br />

l’Argentina, dove tutto si poteva<br />

cambiare, tranne il tango. La<br />

sua musica ha ottenuto consensi<br />

in Europa e in America <strong>del</strong><br />

Nord, prima che nel suo paese.<br />

Il concerto di Iglesias prevede<br />

un programma<br />

interessante,stimolante e molto<br />

vario. La suite “L’histoire du<br />

tango” composta da brani tra<br />

loro armonicamente e ritmicamente<br />

differenti che ripercorrono<br />

tutto il cammino che questo<br />

genere musicale ha fatto durante<br />

tutto il 1900 e “le quattro stagioni<br />

Portene”, eseguite da Claudi<br />

Arimany al flauto e Fabio Furia<br />

al clarinetto, due solisti apprezzati<br />

nel panorama concertistico<br />

internazionale, e dal quartetto<br />

d’archi Accademia, che ha al suo<br />

attivo una ricca attività cameristica<br />

all’interno di importanti festival<br />

e istituzioni concertistiche.<br />

C A P P U C C E T T O R O S S O<br />

N U O VA T R A S P O S I Z I O N E<br />

D E L L A F A V O L A G R I M M<br />

“Cappuccetto rosso” è la divertente<br />

trasposizione di una <strong>del</strong>le più<br />

celebri favole dei Fratelli Grimm,<br />

dove il gioco e l’allegria sono i<br />

protagonisti. A metterla in scena<br />

ci ha pensato la compagnia “La<br />

Bottega dei teatranti”, che conta<br />

sulla regia di Rosario Morra.<br />

L’organizzazione è di Akroama.<br />

La storia. C’era una volta una cara<br />

ragazzina: solo a vederla le volevan<br />

tutti bene, e specialmente la<br />

nonna, che non sapeva più cosa<br />

regalarle. Una volta le regalò un<br />

cappuccetto di velluto rosso, e,<br />

poiché le donava tanto ch’essa non<br />

volle più portare altro, la chiamarono<br />

sempre Cappuccetto Rosso.<br />

Note: l’obiettivo è quello di stimolare<br />

nei bambini la fantasia<br />

e scoprire qual è il loro modo di<br />

far fronte alle difficoltà attraverso<br />

l’uso di storie. Il mondo <strong>del</strong>le<br />

fiabe è uno spazio che permette ai<br />

bambini di esprimere le loro emozioni,<br />

le loro idee, le loro paure,<br />

la loro rabbia semplicemente giocando<br />

con la fantasia. Per quanto<br />

riguarda i protagonisti, la piccola<br />

Cappuccetto Rosso rappresenta<br />

l’ingenuità e la purezza d’animo<br />

dei bimbi, il lupo, le insidie ed il<br />

pericolo nascosti dietro l’angolo<br />

nel mondo degli adulti, la mamma<br />

(la saggezza), i cacciatori (gli uomini<br />

che devono far rispettare<br />

le leggi) e la nonna (la fiducia).<br />

Alla parola “fine” ci si accorge che,<br />

in questo caso, sono i grandi, ad aver<br />

imparato qualcosa dai bambini.<br />

Altra proposta di Akroama è stata<br />

“Cipollino”. In questo caso si è<br />

trattato di uno spettacolo di marionette<br />

che guidate dai fili invisibili,<br />

prendono improvvisamente vita e<br />

diventano personaggi straordinariamente<br />

caratterizzati. Lo spettacolo,<br />

per la regia di Agostino Cacciabue,<br />

si ispira liberamente alle “Avventure<br />

di Cipollino” di Gianni Rodari.<br />

“C’è un bambino che non riesce<br />

a dormire. Allora dai tanti<br />

cuscini immagina venir fuori le<br />

sue paure, ma anche i suoi sogni.<br />

Fate, folletti e clowns, lo prendono<br />

per mano per aiutarlo a sorridere”.<br />

Domenica 15 aprile arriverà<br />

al Teatro “Le Saline” di Cagliari<br />

“Dormi…veglia”, <strong>del</strong><br />

Teatro Libero di Palermo.<br />

Il 29 aprile, la rassegna Famiglie a<br />

Teatro proporrà un altro spettacolo<br />

<strong>del</strong> regista Rosario Morra: Fiabe<br />

in libertà. Citazioni da Cappuccetto<br />

Rosso a Biancaneve, in uno<br />

spettacolo entusiasmante, ricco<br />

di gags e spunti di riflessione.<br />

Dulcis in fundo, Aladino. Dopo<br />

aver girato l’Italia, con uno straordinario<br />

successo di pubblico, lo spettacolo,<br />

prodotto dal teatro Akròama<br />

per la regia <strong>del</strong>l’attrice Alice<br />

Capitanio, verrà rappresentato domenica<br />

06 maggio, sempre a “Le<br />

Saline” in chiusura <strong>del</strong>la rassegna.<br />

RIPARTIZIONE FONDI BORSE DI STUDIO<br />

PER STUDENTI IN CONDIZIONI DISAGIATE<br />

E’ in arrivo un contributo economico<br />

importante per garantire il<br />

diritto allo studio degli studenti<br />

sardi che appartengono a famiglie<br />

disagiate. Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore<br />

regionale <strong>del</strong>la Pubblica<br />

Istruzione, Carlo Mannoni, la<br />

Giunta ha approvato il Piano di<br />

riparto in favore dei Comuni sardi<br />

<strong>del</strong> finanziamento di 6 milioni<br />

729 mila euro per l’assegnazione<br />

di borse di studio per alunni <strong>del</strong>le<br />

scuole primarie e secondarie per<br />

l’anno scolastico 2006/2007. I<br />

fondi sono la quota destinata alla<br />

Sardegna nella ripartizione tra<br />

le diverse Regioni dal Dipartimento<br />

per l’Istruzione <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Pubblica Istruzione.<br />

L’Assessore <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione<br />

Carlo Mannoni ha disposto<br />

che il finanziamento venga ripartito<br />

tra tutti i Comuni <strong>del</strong>l’Isola in<br />

base alla popolazione residente<br />

in eta’ scolare e, nel rispetto <strong>del</strong>la<br />

legge 62/2000 sulla parita’ scolastica<br />

e norme per il diritto allo studio<br />

e all’istruzione, ha stabilito che<br />

possono beneficiare <strong>del</strong>le borse di<br />

studio i genitori, o chi ne abbia la<br />

patria potesta’, degli alunni <strong>del</strong>la<br />

scuola <strong>del</strong>l’obbligo o secondaria<br />

superiore, sia statali che paritarie, o<br />

gli stessi studenti se maggiorenni, il<br />

cui Indicatore <strong>del</strong>la Situazione economica<br />

non sia superiore a 14.650<br />

Fabio Furia - Clarinetto<br />

euro. Le borse di studio serviranno<br />

a coprire i costi sostenuti dalle<br />

famiglie per la frequenza, sussidi<br />

e attrezzature didattiche, trasporti,<br />

mense, viaggi e visite di istruzione.<br />

La data di presentazione <strong>del</strong>la<br />

domanda per ottenere la borsa di<br />

studio e’ stata fissata al 31 ottobre<br />

2007. I Comuni, che dovranno<br />

emanare i bandi con le indicazioni<br />

per la presentazione <strong>del</strong>le domande,<br />

dovranno rispettare i seguenti<br />

importi massimi da erogare: borsa<br />

di 100 euro per gli alunni <strong>del</strong>la<br />

scuola elementare; borsa di 250<br />

euro per quelli <strong>del</strong>la scuola media<br />

inferiore; borsa di 400 euro per gli<br />

studenti <strong>del</strong>la secondaria superiore.<br />

BEL LIBRO SUL FILM “PROIBITO”<br />

EDITO DALLA PRO LOCO DI TISSI<br />

La Pro Loco di Tissi (piccolo<br />

paese a meno di 10 chilometri<br />

da Sassari), presieduta dal dinamico<br />

Giovanni Sanna, negli<br />

ultimi anni si è fatta un punto<br />

di onore di proporre una rivisitazione<br />

a 360° gradi <strong>del</strong> film<br />

“Proibito” di Mario Monicelli,<br />

<strong>del</strong> 1954, interpretato da<br />

Mel Ferrer, Amedeo Nazzari,<br />

Lea Massari, Ornella Spegni,<br />

Germaine Kerjean. L’interesse<br />

dei Tissesi per questa pellicola,<br />

che i titoli di coda indicano<br />

come tratto dal romanzo<br />

“La madre” (1920) di Grazia<br />

Deledda ma che, in realtà, si<br />

ispira a diverse novelle e romanzi<br />

<strong>del</strong>la scrittrice sarda, si<br />

spiega con il fatto che molte<br />

scene sono state girate nel loro<br />

paese, con ampia partecipazione<br />

di comparse <strong>del</strong> luogo.<br />

Per il 2004 (50° anniversario<br />

<strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong> film),<br />

l’Associazione turistica tissese,<br />

con il patrocinio <strong>del</strong>la Regione<br />

Sardegna, <strong>del</strong> Comune<br />

di Tissi e <strong>del</strong>la Provincia di<br />

Sassari, ha voluto produrre,<br />

con le immagini desunte<br />

dalla pellicola e con le foto di<br />

scena ritrovate, una serie di<br />

cartoline-ricordo e un calendario<br />

che contiene anche una<br />

presentazione di Sanna e un<br />

inquadramento storico-critico<br />

di Dario Bertini, giovane<br />

olbiese laureatosi nel 2002 al<br />

DAMS di Bologna con una<br />

tesi proprio su “Proibito”.<br />

Nel 2005 la Pro Loco di Tissi,<br />

con il contributo <strong>del</strong> Comune<br />

e <strong>del</strong>la Fondazione Banco di<br />

Sardegna, ha editato un bel<br />

volumetto (che ricorda nel formato<br />

i classici “Il Castoro Cinema”<br />

<strong>del</strong>le edizioni La Nuova<br />

Italia) con le presentazioni di<br />

Giovanni Sanna e di Tore Patatu.<br />

Quest’ultimo, scrittore<br />

nato a Chiaramonti (Sassari),<br />

esperto di cultura e di lingua<br />

sarda, ha potuto offrire un<br />

importante contributo di testimonianza<br />

storico-documentaria<br />

(con rivelazione di trucchi<br />

<strong>del</strong>la regia; con il racconto di<br />

simpatici aneddoti) in quanto<br />

è stato giovane spettatore <strong>del</strong>la<br />

effettuazione di molte riprese<br />

a Tissi (come si è detto, luogo<br />

centrale <strong>del</strong>l’ambientazione<br />

<strong>del</strong>la vicenda narrata), a Martis,<br />

a Ploaghe, a Chiaramonti.<br />

Il volume (corredato da quasi<br />

140 foto) contiene un estratto<br />

<strong>del</strong>la tesi di laurea di Bertini;<br />

raccoglie una serie di testimonianze<br />

di Mario Monicelli<br />

Paolo Pulina<br />

(regista), Suso Cecchi D’Amico<br />

(sceneggiatrice), Ansano<br />

Giannarelli (assistente alla<br />

regia), Lea Massari (attrice<br />

protagonista) e Ornella Spegni<br />

(attrice non protagonista).<br />

Inoltre sono trascritte le considerazioni<br />

risultanti da un<br />

dialogo tra Bertini e il critico<br />

cinematografico Gianni Olla.<br />

Il film “Proibito” intreccia i<br />

temi <strong>del</strong>la faida tra due famiglie<br />

e <strong>del</strong>la conseguente via obbligata<br />

<strong>del</strong> “banditare” per quella<br />

soccombente; affronta le questioni<br />

<strong>del</strong> rapporto tra giustizia<br />

umana e giustizia divina; offre<br />

una spettacolare visione <strong>del</strong>la<br />

religiosità popolare sarda con<br />

le scene di un pellegrinaggio di<br />

massa verso un santuario campestre<br />

di forte richiamo storico.

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