TENSIONI AMMNISTRATIVE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

TENSIONI AMMNISTRATIVE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente TENSIONI AMMNISTRATIVE - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

gazzettadelsulcis.it
from gazzettadelsulcis.it More from this publisher
25.01.2015 Views

16 Gazzetta del Sulcis n°357 del 10 Aprile 2007 Realtà Locale FERVONO I PREPARATIVI PER L’ORDINAZIONE A VESCOVO DI MONS. GIOVANNI PAOLO ZEDDA NOMINATO NUOVO ORDINARIO DI IGLESIAS L’ordinazione a Vescovo è prevista per il giorno 13 maggio ad Arbus, mentre il suo ingresso ad Iglesias è stato stabilito per il 17 giugno. In questo ruolino di impegni il designato nuovo Vescovo di Iglesias mons. Giovanni Paolo Zedda sta inserendo alcuni adempimenti, non solo formali, relativi al suo nuovo stato di Capo di una Diocesi, tra le più antiche della Sardegna. Tra questi adempimenti c’è stato il saluto che ha rivolto all’intera comunità diocesana che pur ancora non conoscendola “è entrata subito nella preghiera e nell’affetto”. E proprio partendo dal messaggio di saluto e di presentazione e di saluto alla Diocesi, mons. Giovanni Paolo Zedda ha mostrato quella sua indole di semplicità e di vicinanza che non mancherà di sviluppare dal momento in cui prenderà le redini della chiesa particolare che sta nel Sulcis Iglesiente. “Dal giorno in cui sua Eccellenza Mons. Giuseppe Bertello, Nunzio Apostolico in Italia, mi ha convocato per comunicarmi la decisione del Santo Padre Benedetto XVI, ha scritto mons. Giovanni Paolo Zedda, siete stati subito presenti nella mia preghiera e nel mio affetto. Ora desidero rivolgervi il mio saluto più cordiale e affettuoso. L’iniziale sorpresa, mista a momenti di sconcerto e di preoccupazione, ha presto lasciato spazio ad una rinnovata serenità interiore, nella consapevolezza, ancor più grande che in passato, della totale gratuità dei doni di Dio e nella ancor più chiara comprensione della parola del Signore: “ Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi”. Parola che nei miei 36 anni di presbiterato ho avuto la grazia di sperimentare come sorgente continua di libertà- senza che annullasse le mie fragilità e i miei limiti- per lasciar trasparire Lui, unico nostro Pastore e Maestro”. Dopo aver ringraziato mons. Tarcisio Pillolla, suo predecessore, ed aver rivolto un filiale pensiero a mons. Giovanni Cogoni, ha voluto abbracciare “tutti i sacerdoti: siamo i primi inviati, insieme, nella comunione del Presbiterio, per continuare l’annuncio del Vangelo in questa porzione eletta della Chiesa”. Un saluto ancora ai diaconi, ai seminaristi ai religiosi e alle religiose “per la preziosa testimonianza di consacrazione totale per il Regno”. “Il mio pensiero e la mia preghiera per ognuna delle comunità parrocchiali, ha aggiunto il neo Vescovo, per tutti i battezzati di ogni età e condizione- particolarmente i giovani e chi è più oppresso dal disagio sociale-, per ogni famiglia, per ogni associazione ecclesiale. Portate il mio saluto anche a chi non si riconosce pienamente nella comunità cristiana. Cristo Gesù ci aiuti con il suo Spirito a formare di ogni parrocchia una vera “casa di comunione”accogliente verso tutti, specialmente verso i più piccoli, i più umili e bisognosi. Un deferente e cordiale saluto a tutte le Autorità civili e militari, ai responsabili sindacali, a tutte le persone impegnate in opere sociali e nel volontariato. Cresca ancora, nel reciproco rispetto delle responsabilità, la collaborazione che so essere già presente affinché nel nostro territorio si possano superare le attuali serie difficoltà, nel riconoscimento della dignità di ogni persona e nella giustizia sociale. Ringrazio tutti per l’atteggiamento di fede con cui avete subito accolto la notizia del mio arrivo tra voi. Me ne danno buona testimonianza i messaggi augurali ricevuti in questi giorni da varie persone e comunità della nostra diocesi. Mi è di grande consolazione la vostra disponibilità- che vi prego di non abbandonare mai- a vedere in me, al di là di doti e limiti che mi caratterizzano, il centro di unità mandato dal Signore senza alcun mio merito per testimoniare nella comunione ecclesiale l’amore di Dio per ogni uomo. Confido nella vostra unità di Marco Massa preghiera per me affinché, come Papa Benedetto ci ha suggerito in questa Quaresima, sappia io per primo “volgere lo sguardo a Colui che hanno trafitto” e abbia la costante volontà di prendere la croce e seguire Lui per avere tutti il dono gioioso della sua Pasqua. Ci accompagnino il santo martire Antioco nostro patrono, santa Chiara patrona della mia comunità in San Gavino Monreale e della nostra cattedrale di Iglesias, santa Barbara patrona dei minatori, nella cui chiesa ad Ingurtosu ho ricevuto il Battesimo, e tutti i santi e le sante di Dio”. Il messaggio si conclude col richiamo alla Madonna di cui il consacrando Vescovo è devotissimo. Mons. Giovanni Paolo Zedda Nato A Ingurtosu, frazione di Arbus, l’8 Settembre del 1947 (ha quindi quasi sessant’anni), mons. Giovanni Paolo Zedda ha frequentato le scuole medie ed il liceo al Seminario Diocesano di Villacidro, quindi Filosofia e Teologia al Seminario Regionale di Cagliari, conseguendo la licenza in Teologia nel 1970. Don Zedda è stato ordinato sacerdote ad Arbus il 28 Agosto 1971. Nella sua missione sacerdotale ha ricoperto diversi incarichi: insegnante di Religione nelle scuole medie-superiori dal 1971 al 1972; Viceparroco a San Gavino Monreale dal 1972 al 1983; Rettore del Seminario Diocesano in Villacidro dal 1983 al 1992; direttore del centro Diocesano di Pastorale Vocazionale dal 1984 fino ad oggi; Parroco di Santa Barbara in Gonnosfanadiga dal 1991 al 1997. Dal 1992 è stato Direttore Spirituale del Seminario Diocesano; dal 1997 al 2005 Parroco di San Sebastiano in Arbus; Iglesias - Episcopio dal 1999 Vicario Foraneo e dal 2005 è Parroco di “Santa Chiara Vergine” a San Gavino Monreale. Ma mons. Giovanni Paolo Zedda è stato anche docente all’istituto di Scienze Religiose, Consultore Diocesano, membro del Consiglio Presbiterale e di quello Pastorale. “Primo impegno, ha detto il furto Vescovo di Iglesias ancora visibilmente emozionato, sarà quello di conoscere a fondo la realtà ecclesiale alla cui guida sono stato chiamato”. Con la nomina di mons. Zedda a Iglesias, va a composizione il quadro della Chiesa sarda dopo gli arrivi di monsignor Sanna a Oristano, di Lanzetti ad Alghero–Bosa, di Pintor ad Ozieri ed il conseguente “passaggio” di Sanguinetti a Tempio–Ampurias. Un episcopato che si è profondamente rinnovato, compresa la sua guida, monsignor Giuseppe Mani, nuovo Presidente della Conferenza Episcopale Sarda. (Chorus) IL PRIMO GIORNALE DI TUTTI I TEMPI NATO NEL SUD - OVEST SARDO SOSTIENILO CON L’ABBONAMENTO E LA PUBBLICITÀ TEL. 0781-675289 - 333-6077645 MECPOLIRES WORKINGS GROUP S.p.a. Mecpolires Workings Group è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001 per garantire sempre il top qualitativo dei propri prodotti e servizi.

Realtà Locale FEDE ARTE E MONUMENTALITA’ NELLE ANTICHE CHIESE DI IGLESIAS Marco Massa La monumentali chiese di Iglesias, soprattutto quelle comprese dentro le mura medioevali pisane, sono state al centro di un convegno di cultura promosso, come ogni anno per statuto, dall’associazione “Maria Cristina di Savoia”, una regina sabauda nata a Cagliari e deceduta a Napoli nel 1836 in odore di santità. L’associazione, la prima nata in Sardegna e che ha tra le sue finalità quella di promuovere la cultura, percorre il filone di “Fede e Arte” e si è proposta, nel convegno di Iglesias, col tema “Camminando a ritroso nel tempo: tra Fede e Arte nelle chiese dell’antica Villa di Chiesa”, che è stato egregiamente sviluppato da Celestina Sanna, nota archivista paleografa e studiosa del medioevalismo iglesiente e sardo. L’interesse per la parte storica ha in parte eclissato l’aspetto di fondo del convegno (Fede e Arte) che tuttavia è stato ugualmente vissuto, dal numeroso pubblico presente, con grande partecipazione. Tra gli altri, era presente anche il già Prefetto di Cagliari Enrico Parodi. La nota introduttiva, che è servita a far conoscere ai presenti l’Associazione e le finalità che essa porta avanti, è stata fatta dalla Presidente Maria Teresa Giandon, cui hanno fatto seguito i brevi cenni di saluto del Vescovo Tarcisio Pillolla e dell’Assistente can. Giovanni Poddigue. L’attenzione iniziale della relazione di Celestina Sanna si è soffermata a chiarire che la prima chiesa nata nella medioevale Villa di Chiesa è stata quella dedicata a S. Saturno (Saturnino) e, dopo il 1735, dedicata a S.Maria delle Grazie. In epoche successive alla sua erezione, a questa chiesa, venne annessa una comunità di suore Clarisse, la cui presenza è testimoniata ancora dalla “gratta” attraverso la quale le religiose seguivano i riti e le celebrazioni. Tuttavia la grande chiesa iglesiente è sempre stata ritenuta la cattedrale, anche perché, ufficialmente dal 1503, divenne la chiesa sede vescovile che in precedenza era stata ospitata a Sulcis (S.Antioco) e quindi a Tratalias. E’ una chiesa in stile romanico-pisano, cui successivamente sono state aggiunte impronte gotiche, ed ha una sola navata con quattro cappelle laterali, di cui la più importante è quella dedicata a S.Antioco martire. Secondo gli storici il tempio venne eretto per espressa volontà di Ugolino della Gherardesca signore di Villa di Chiesa. Non meno carico di fascino spirituale è l’altra chiesa, quella dedicata a S.Francesco, costruita intorno al 1324-26 ed affidata ai frati Francescani. In essa, architetture e disegni progettuali, sono perfettamente rispondenti allo spirito che ha caratterizzato i “Figli di Francesco” per tanti secoli. Di stile decisamente barocco, comunque collegata al periodo della Controriforma, è la chiesa secentesca dedicata alla “Purissima”, costruita con sottoscrizione popolare degli Iglesienti, perché i Gesuiti gestissero nell’attiguo “Collegio” la più antica scuola dell’intera Provincia del Sulcis Iglesiente. Dentro le mura pisane ci sono ancora altre chiese, costruite in varie epoche: S.Marcello, S.Giuseppe, S.Domenico, S.Michele, S.Nicolò, S.Lucia. Tra queste, quella più antica, appare S.Lucia perché alcuni documenti l’affiancano al primo ospedale cittadino iglesiente che risalirebbe a metà del 13° secolo. Ma se le chiese, costruite dentro le mura medioevali dell’antica città, possono rappresentare la caratteristica da cui prese il nome la stessa Villa di Chiesa, non meno artistiche e piene di storia sono alcune altre realtà che sorgono appena “fuori le mura”. Sono la bizantina S.Salvatore (recentemente in parte recuperata), Vergine di Valverde, S.Antonio, S.Sebastiano, cui potrebbero aggiungersi alcuni altri nomi abbastanza vicini alla città. Com’è stato evidenziato dalla relatrice Celestina Sanna, Iglesias ha nelle chiese monumentali e storiche la sua essenza originaria, come Villa di Chiesa, ma soprattutto la sua più preziosa caratura artistico culturale di cui non sempre si tien conto nella dovuta importanza. Iglesias - Convegno “Maria Cristina” Una ricca dotazione di sussidi, utili per gli spostamenti di soggetti con problemi di deambulazione (4 carrozzine acquatiche, 5 carrozzine terrestri, 1 elevatore manuale ed alcuni cuscini antidecubito) sono stati donati da Alcoa Foundation alla Unitalsi della sottosezione della Diocesi di Iglesias. Alla cerimonia di consegna, col Direttore di Alcoa Trasformazioni di Portovesme Frank Briganti, ha preso parte anche il Vescovo mons. Tarcisio Pillolla il quale ha ringraziato per la sensibilità dimostrata dalla Fondazione Alcoa, affermando che “il profitto non è l’unico elemento perseguito dalle società che operano a Portovesme”. Col Direttore Frank Briganti c’era anche il responsabile Alcoa delle Relazioni Esterne Sergio Vittori e il Responsabile Amministrativo Antonio Pintore. Dal canto suo don Elio Tinti ha ringraziato Alcoa per aver donato due pompe di calore per l’oratorio della parrocchia “Gesù Divino Operaio” di Carbonia. A nome di Unitalsi ha Radio Iglesias 17 Gazzetta del Sulcis n°357 del 10 Aprile 2007 Iglesias - Convegno “Maria Cristina” ALCOA FOUNDATION PER L’UNITALSI ringraziato Paolo Pinna, il quale ha sostenuto che i sussidi ricevuti saranno particolarmente utili sia nei viaggi che ogni anno vengono compiuti a Lourdes, e sia per consentire ai soggetti con problemi di deambulazione di potersi fare il bagno in mare o in piscina, grazie alle carrozzine acquatiche. Soluzioni di apparecchiature e arredamento per l’ufficio 30 anni di esperienza al vostro servizio

16<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°357 <strong>del</strong> 10 Aprile 2007<br />

Realtà Locale<br />

FERVONO I PREPARATIVI PER L’ORDINAZIONE<br />

A VESCOVO DI MONS. GIOVANNI PAOLO ZEDDA<br />

NOMINATO NUOVO ORDINARIO DI IGLESIAS<br />

L’ordinazione a Vescovo è prevista<br />

per il giorno 13 maggio ad<br />

Arbus, mentre il suo ingresso<br />

ad Iglesias è stato stabilito per<br />

il 17 giugno. In questo ruolino<br />

di impegni il designato nuovo<br />

Vescovo di Iglesias mons. Giovanni<br />

Paolo Zedda sta inserendo<br />

alcuni adempimenti, non solo<br />

formali, relativi al suo nuovo<br />

stato di Capo di una Diocesi, tra<br />

le più antiche <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Tra questi adempimenti c’è<br />

stato il saluto che ha rivolto<br />

all’intera comunità diocesana<br />

che pur ancora non conoscendola<br />

“è entrata subito<br />

nella preghiera e nell’affetto”.<br />

E proprio partendo dal messaggio<br />

di saluto e di presentazione<br />

e di saluto alla Diocesi,<br />

mons. Giovanni Paolo Zedda<br />

ha mostrato quella sua indole<br />

di semplicità e di vicinanza che<br />

non mancherà di sviluppare<br />

dal momento in cui prenderà<br />

le redini <strong>del</strong>la chiesa particolare<br />

che sta nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

“Dal giorno in cui sua Eccellenza<br />

Mons. Giuseppe Bertello,<br />

Nunzio Apostolico in Italia, mi<br />

ha convocato per comunicarmi<br />

la decisione <strong>del</strong> Santo Padre<br />

Benedetto XVI, ha scritto mons.<br />

Giovanni Paolo Zedda, siete<br />

stati subito presenti nella mia<br />

preghiera e nel mio affetto. Ora<br />

desidero rivolgervi il mio saluto<br />

più cordiale e affettuoso.<br />

L’iniziale sorpresa, mista a momenti<br />

di sconcerto e di preoccupazione,<br />

ha presto lasciato<br />

spazio ad una rinnovata serenità<br />

interiore, nella consapevolezza,<br />

ancor più grande che in passato,<br />

<strong>del</strong>la totale gratuità dei doni<br />

di Dio e nella ancor più chiara<br />

comprensione <strong>del</strong>la parola <strong>del</strong><br />

Signore: “ Non voi avete scelto<br />

me, ma io ho scelto voi”. Parola<br />

che nei miei 36 anni di presbiterato<br />

ho avuto la grazia di sperimentare<br />

come sorgente continua<br />

di libertà- senza che annullasse<br />

le mie fragilità e i miei limiti-<br />

per lasciar trasparire Lui,<br />

unico nostro Pastore e Maestro”.<br />

Dopo aver ringraziato mons.<br />

Tarcisio Pillolla, suo predecessore,<br />

ed aver rivolto un filiale<br />

pensiero a mons. Giovanni Cogoni,<br />

ha voluto abbracciare “tutti<br />

i sacerdoti: siamo i primi inviati,<br />

insieme, nella comunione <strong>del</strong><br />

Presbiterio, per continuare l’annuncio<br />

<strong>del</strong> Vangelo in questa<br />

porzione eletta <strong>del</strong>la Chiesa”.<br />

Un saluto ancora ai diaconi,<br />

ai seminaristi ai religiosi e<br />

alle religiose “per la preziosa<br />

testimonianza di consacrazione<br />

totale per il Regno”.<br />

“Il mio pensiero e la mia preghiera<br />

per ognuna <strong>del</strong>le comunità<br />

parrocchiali, ha aggiunto il<br />

neo Vescovo, per tutti i battezzati<br />

di ogni età e condizione- particolarmente<br />

i giovani e chi è più<br />

oppresso dal disagio sociale-,<br />

per ogni famiglia, per ogni associazione<br />

ecclesiale. Portate<br />

il mio saluto anche a chi non si<br />

riconosce pienamente nella comunità<br />

cristiana. Cristo Gesù ci<br />

aiuti con il suo Spirito a formare<br />

di ogni parrocchia una vera<br />

“casa di comunione”accogliente<br />

verso tutti, specialmente verso<br />

i più piccoli, i più umili e bisognosi.<br />

Un deferente e cordiale<br />

saluto a tutte le Autorità civili e<br />

militari, ai responsabili sindacali,<br />

a tutte le persone impegnate in<br />

opere sociali e nel volontariato.<br />

Cresca ancora, nel reciproco<br />

rispetto <strong>del</strong>le responsabilità, la<br />

collaborazione che so essere<br />

già presente affinché nel nostro<br />

territorio si possano superare le<br />

attuali serie difficoltà, nel riconoscimento<br />

<strong>del</strong>la dignità di ogni<br />

persona e nella giustizia sociale.<br />

Ringrazio tutti per l’atteggiamento<br />

di fede con cui avete subito<br />

accolto la notizia <strong>del</strong> mio<br />

arrivo tra voi. Me ne danno<br />

buona testimonianza i messaggi<br />

augurali ricevuti in questi giorni<br />

da varie persone e comunità<br />

<strong>del</strong>la nostra diocesi. Mi è di<br />

grande consolazione la vostra<br />

disponibilità- che vi prego di<br />

non abbandonare mai- a vedere<br />

in me, al di là di doti e limiti che<br />

mi caratterizzano, il centro di<br />

unità mandato dal Signore senza<br />

alcun mio merito per testimoniare<br />

nella comunione ecclesiale<br />

l’amore di Dio per ogni uomo.<br />

Confido nella vostra unità di<br />

Marco Massa<br />

preghiera per me affinché, come<br />

Papa Benedetto ci ha suggerito<br />

in questa Quaresima, sappia io<br />

per primo “volgere lo sguardo a<br />

Colui che hanno trafitto” e abbia<br />

la costante volontà di prendere la<br />

croce e seguire Lui per avere tutti<br />

il dono gioioso <strong>del</strong>la sua Pasqua.<br />

Ci accompagnino il santo martire<br />

Antioco nostro patrono, santa<br />

Chiara patrona <strong>del</strong>la mia comunità<br />

in San Gavino Monreale e<br />

<strong>del</strong>la nostra cattedrale di Iglesias,<br />

santa Barbara patrona dei<br />

minatori, nella cui chiesa ad Ingurtosu<br />

ho ricevuto il Battesimo,<br />

e tutti i santi e le sante di Dio”. Il<br />

messaggio si conclude col richiamo<br />

alla Madonna di cui il consacrando<br />

Vescovo è devotissimo.<br />

Mons. Giovanni Paolo Zedda<br />

Nato A Ingurtosu, frazione di<br />

Arbus, l’8 Settembre <strong>del</strong> 1947<br />

(ha quindi quasi sessant’anni),<br />

mons. Giovanni Paolo Zedda ha<br />

frequentato le scuole medie ed<br />

il liceo al Seminario Diocesano<br />

di Villacidro, quindi Filosofia e<br />

Teologia al Seminario Regionale<br />

di Cagliari, conseguendo la licenza<br />

in Teologia nel 1970. Don<br />

Zedda è stato ordinato sacerdote<br />

ad Arbus il 28 Agosto 1971.<br />

Nella sua missione sacerdotale<br />

ha ricoperto diversi incarichi:<br />

insegnante di Religione nelle<br />

scuole medie-superiori dal 1971<br />

al 1972; Viceparroco a San Gavino<br />

Monreale dal 1972 al 1983;<br />

Rettore <strong>del</strong> Seminario Diocesano<br />

in Villacidro dal 1983 al<br />

1992; direttore <strong>del</strong> centro Diocesano<br />

di Pastorale Vocazionale<br />

dal 1984 fino ad oggi; Parroco<br />

di Santa Barbara in Gonnosfanadiga<br />

dal 1991 al 1997.<br />

Dal 1992 è stato Direttore Spirituale<br />

<strong>del</strong> Seminario Diocesano;<br />

dal 1997 al 2005 Parroco<br />

di San Sebastiano in Arbus;<br />

Iglesias - Episcopio<br />

dal 1999 Vicario Foraneo e<br />

dal 2005 è Parroco di “Santa<br />

Chiara Vergine” a San Gavino<br />

Monreale. Ma mons. Giovanni<br />

Paolo Zedda è stato anche<br />

docente all’istituto di Scienze<br />

Religiose, Consultore Diocesano,<br />

membro <strong>del</strong> Consiglio Presbiterale<br />

e di quello Pastorale.<br />

“Primo impegno, ha detto il<br />

furto Vescovo di Iglesias ancora<br />

visibilmente emozionato,<br />

sarà quello di conoscere a<br />

fondo la realtà ecclesiale alla<br />

cui guida sono stato chiamato”.<br />

Con la nomina di mons. Zedda<br />

a Iglesias, va a composizione il<br />

quadro <strong>del</strong>la Chiesa sarda dopo<br />

gli arrivi di monsignor Sanna a<br />

Oristano, di Lanzetti ad Alghero–Bosa,<br />

di Pintor ad Ozieri<br />

ed il conseguente “passaggio”<br />

di Sanguinetti a Tempio–Ampurias.<br />

Un episcopato che si<br />

è profondamente rinnovato,<br />

compresa la sua guida, monsignor<br />

Giuseppe Mani, nuovo<br />

Presidente <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Episcopale Sarda. (Chorus)<br />

IL PRIMO GIORNALE<br />

DI TUTTI I TEMPI<br />

NATO NEL SUD - OVEST SARDO<br />

SOSTIENILO CON L’ABBONAMENTO<br />

E LA PUBBLICITÀ<br />

TEL. 0781-675289 - 333-6077645<br />

MECPOLIRES WORKINGS GROUP S.p.a.<br />

Mecpolires Workings Group è certificata secondo la norma UNI EN ISO 9001<br />

per garantire sempre il top qualitativo dei propri prodotti e servizi.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!