N.1 Settembre 2010 - Servizio di hosting - Università degli Studi ...
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QUADERNI<br />
DEL MUSEO<br />
56<br />
Archivi della Terra: il clima<br />
III sec AC: 23°50’<br />
(me<strong>di</strong>a astronomi greci)<br />
X sec DC: 23°33’<br />
(me<strong>di</strong>a astronomi arabi, Al Battani)<br />
XXI sec DC: 23°26’<br />
(valore attuale).<br />
Figura 11 - Stonehenge: anche i monumenti<br />
archeologici forniscono preziose in<strong>di</strong>cazioni<br />
della variazione dell’inclinazione della Terra<br />
La forma dell’orbita subisce sensibili<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni, da un assetto quasi circolare<br />
a un’ellisse più spiccata. In circa 100<br />
mila anni l’eccentricità (il cui valore attuale<br />
è 0,017) varia fra i valori <strong>di</strong> 0,003<br />
e 0,057, anche in questo caso principalmente<br />
per il <strong>di</strong>sturbo gravitazionale<br />
esercitato dal pianeta Giove sul semiasse<br />
maggiore dell’orbita della Terra.<br />
Inoltre, per effetto della precessione<br />
equinozionale e del contemporaneo moto<br />
antiorario della linea <strong>degli</strong> apsi<strong>di</strong>, ogni<br />
10.500 anni si inverte la stagione in cui si<br />
verifica il passaggio al perielio.<br />
Testimonianze dall’Archeologia dell’inclinazione<br />
dell’asse <strong>di</strong> rotazione<br />
Anche i dati archeologici (fig. 11) e storici<br />
confermano l’attuale lenta <strong>di</strong>minuzione<br />
del valore dell’obliquità <strong>di</strong> circa 44’’<br />
al secolo. È interessante verificare la corrispondenza<br />
<strong>di</strong> questo decremento con<br />
i dati dell’obliquità registrati da astronomi<br />
del passato: dai mesopotamici, ai<br />
greci, agli arabi.<br />
Tabella dell’obliquità ricavata da testimonianze<br />
storiche:<br />
XV sec AC: 23°58’<br />
(me<strong>di</strong>a osservatori pre-greci)<br />
Oceani e variazioni climatiche<br />
La <strong>di</strong>stribuzione delle correnti oceaniche<br />
a sviluppo longitu<strong>di</strong>nale permette una<br />
ri<strong>di</strong>stribuzione efficace del calore intertropicale.<br />
L’interruzione delle correnti<br />
Sud-Nord (p.e. la Corrente del Golfo),<br />
che riscaldano le latitu<strong>di</strong>ni me<strong>di</strong>o-alte,<br />
può determinare irrigi<strong>di</strong>menti climatici<br />
<strong>di</strong> ampie regioni. Un’interruzione della<br />
Corrente del Golfo si verificò circa <strong>di</strong>ecimila<br />
anni fa, (fenomeno noto come<br />
“evento Dryass” dell’8000 A.C.). Il clima<br />
sulle due sponde dell’Atlantico settentrionale<br />
subì un drastico e repentino<br />
peggioramento. Le temperature me<strong>di</strong>e<br />
<strong>di</strong> una vasta porzione dell’emisfero settentrionale<br />
crollarono <strong>di</strong> 2-3 °C, forse in<br />
solo 50 anni. Il limite delle nevi perenni<br />
scese <strong>di</strong> circa 1200 metri in tutta l’Europa,<br />
favorendo un ampio sviluppo <strong>di</strong> una<br />
specie <strong>di</strong> margherita <strong>di</strong>ffusa nei climi nivali,<br />
la Dryass octopetala, fenomeno che<br />
ha dato il nome all’evento climatico.<br />
Le analisi delle “carote” dei fanghi oceanici<br />
a foraminiferi hanno confermato,<br />
con la brusca variazione delle popolazioni<br />
dei plantonici, sia il raffreddamento<br />
climatico della Dryass, sia un evento<br />
simile, verificatosi durante l’ultimo interglaciale<br />
Riss-Wurm.<br />
Le calotte glaciali, una configurazione<br />
non permanente della Terra<br />
Attualmente i ghiacciai coprono circa<br />
il 10% delle superficie delle terre emerse.<br />
All’apice dell’ultima glaciazione, la