N.1 Settembre 2010 - Servizio di hosting - Università degli Studi ...
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QUADERNI<br />
DEL MUSEO<br />
42<br />
Didattica<br />
naturali, siano stati oggetto <strong>di</strong> venerazione,<br />
e in molti casi continuino ad esserlo.<br />
Lo stesso vale per l’acqua, portatrice<br />
<strong>di</strong> vita e per i punti <strong>di</strong> emissioni<br />
gassose, spesso letali, che hanno assunto<br />
connotazioni soprannaturali e legami<br />
con il mondo sotterraneo, considerato il<br />
regno dei morti. Tutte queste sono informazioni<br />
sull’evoluzione della regione<br />
locale che oggi, vagliate con la dovuta<br />
cautela, forniscono dati persino sulla ciclicità<br />
<strong>di</strong> alcuni eventi della quale non<br />
era noto il periodo <strong>di</strong> ritorno, come frane,<br />
alluvioni e terremoti. Tutti questi<br />
fenomeni oggi vengono visti solo come<br />
un ostacolo per l’uomo mentre nella<br />
preistoria questi erano guardati sì con<br />
terrore, ma anche con grande sacralità e<br />
rispetto. La figura principale in tutte le<br />
religioni era infatti la Grande Dea Madre.<br />
La sua rappresentazione principale<br />
era quella <strong>di</strong> Gea, la Madre Terra, ma è<br />
nota anche con molti altri nomi. I Romani<br />
la conoscevano col nome <strong>di</strong> Tellus o<br />
Terra (fig. 1), i Celti la chiamavano Dea<br />
Oscura o Dea Nera e in Messico Tonantzin,<br />
la dea Azteca della Terra. Tutte le<br />
preghiere ed i riti erano quin<strong>di</strong> rivolti<br />
verso il basso, verso Terra, e l’elemento<br />
fondamentale che la caratterizzava era<br />
la fertilità.<br />
Col passare del tempo vennero associati<br />
vari dèi ai singoli fenomeni naturali: i<br />
più noti sono quelli greci e romani, ma<br />
si hanno altrettante figure mitologiche<br />
legate ai culti sud americani e orientali.<br />
Particolare attenzione era rivolta agli dèi<br />
associati ai terremoti. Da sempre queste<br />
enormi e soprattutto inaspettate liberazioni<br />
<strong>di</strong> energia erano viste come una<br />
punizione per l’uomo o peggio ancora<br />
come avvertimento <strong>di</strong> catastrofi maggiori.<br />
Una delle principali figure legate<br />
al mito era Ercole (Heracle), figlio <strong>di</strong><br />
Zeus, che percuoteva con la sua enorme<br />
clava il suolo creando montagne, capace<br />
ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> deviare il corso dei fiumi.<br />
La presenza mitica è rintracciabile attraverso<br />
i numerosi templi a lui de<strong>di</strong>cati:<br />
questi infatti sono posizionati lungo la<br />
famosa Via Eraclea, sulla parte sismica<br />
del territorio nazionale che coincide con<br />
linee tettonico-strutturali (lungo le quali,<br />
cioè, affiorano gran<strong>di</strong> lacerazioni – note<br />
come faglie – che tagliano fino a grande<br />
profon<strong>di</strong>tà le masse rocciose). Noto è il<br />
Tempio <strong>di</strong> Ercole Curino (Sulmona), del<br />
IV secolo a.C., dove si può osservare il<br />
posizionamento dell’area sacra a cavallo<br />
della traccia <strong>di</strong> una faglia attiva, lungo la<br />
quale le masse rocciose che essa taglia si<br />
muovono a intervelli più o meno lunghi,<br />
provocando terremoti. Si può quin<strong>di</strong><br />
pensare che proprio particolari fenomeni<br />
naturali lungo questa traccia abbiano<br />
influenzato l’ubicazione dei luoghi<br />
sacri. Dopotutto oggi la cosa non<br />
deve sorprendere.<br />
Sulmona è nota per il catastrofico terremoto<br />
del 1706 <strong>di</strong> magnitudo 6.6 in cui le<br />
vittime furono più <strong>di</strong> 1000. Tutta l’area<br />
dell’Appennino abruzzese è considerata<br />
ad alto rischio sismico e le prove <strong>di</strong><br />
eventi passati sono da ricercare anche in<br />
siti archeologici <strong>di</strong> costruzioni pagane<br />
<strong>di</strong> questo tipo, grazie alle quali possiamo<br />
ricavare informazioni utili. Il <strong>di</strong>o<br />
greco del mare Poseidone, in origine anche<br />
<strong>di</strong>o dei terremoti, era figlio del titano<br />
Crono e <strong>di</strong> Rea, e fratello <strong>di</strong> Zeus e <strong>di</strong><br />
Ade. Capriccioso e irascibile, non perdeva<br />
mai occasione per <strong>di</strong>mostrare il<br />
suo potere <strong>di</strong>struttivo. Troviamo molte<br />
testimonianze <strong>degli</strong> Achei, che vivevano<br />
nel terrore delle sue ire e cercavano<br />
<strong>di</strong> blan<strong>di</strong>rlo offrendogli doni e sacrifici,