N.1 Settembre 2010 - Servizio di hosting - Università degli Studi ...
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QUADERNI<br />
DEL MUSEO<br />
32<br />
Paleoecologia<br />
Alla fine del Triassico una grande estinzione<br />
ha portato alla quasi totale scomparsa<br />
<strong>degli</strong> organismi <strong>di</strong> scogliera triassici<br />
e l’inizio del Giurassico è caratterizzato<br />
da grande rarità <strong>di</strong> scogliere. In seguito,<br />
l’innalzamento del livello marino<br />
e la frantumazione del Pangèa (23) durante<br />
questo periodo hanno portato a una<br />
proliferazione delle scogliere. La loro<br />
<strong>di</strong>stribuzione latitu<strong>di</strong>nale durante il Giurassico<br />
inferiore copriva una fascia che si<br />
estendeva da 30°N a 30°S, per ampliarsi<br />
a 35°N durante il Giurassico me<strong>di</strong>o e arrivare<br />
a 45°N durante il Giurassico superiore.<br />
Le scogliere giurassiche erano costruite<br />
principalmente dai coralli scleractini,<br />
ma partecipavano alla loro formazione<br />
anche spugne, microrganismi, e bivalvi<br />
(antenati <strong>di</strong> ostriche e <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>ste).<br />
Le scogliere del Cretacico erano caratterizzate<br />
dalla massiccia presenza <strong>di</strong> un<br />
gruppo <strong>di</strong> bivalvi dal guscio molto robusto,<br />
in grado <strong>di</strong> resistere alle sollecitazioni<br />
meccaniche, le ru<strong>di</strong>ste (24) , molto <strong>di</strong>ffuse<br />
nelle rocce <strong>di</strong> Rocca <strong>di</strong> Cave (fig. 5).<br />
Numerose specie <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>ste svolgevano<br />
un ruolo <strong>di</strong> pioniere, colonizzando fondali<br />
incoerenti e formando un substrato<br />
sul quale si sviluppavano coralli o altre<br />
specie <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>ste. Questo gruppo <strong>di</strong> bivalvi<br />
era composto da numerose specie<br />
appartenenti a varie famiglie. Specie appartenenti<br />
alle famiglie Caprinidae e Caprotinidae<br />
erano <strong>di</strong>ventate le principali<br />
costruttrici <strong>di</strong> scogliera durante il Cretacico<br />
inferiore, mentre durante la parte<br />
recente del Cretacico inferiore <strong>di</strong>ventavano<br />
abbondanti i rappresentanti della<br />
famiglia Ra<strong>di</strong>olitidae, che rimanevano<br />
fra i principali costruttori anche durante<br />
il Cretacico superiore, affiancate durante<br />
questo ultimo intervallo <strong>di</strong> tempo dai<br />
rappresentanti della famiglia Hippuritidae.<br />
Durante il Cretacico inferiore le ru<strong>di</strong>ste<br />
erano spesso associate con i coralli<br />
scleractini, mentre durante il Cretacico<br />
superiore spesso costituivano delle scogliere<br />
monotipiche (fig. 6). Infatti le scogliere<br />
a ru<strong>di</strong>ste erano caratterizzate da<br />
bassa bio<strong>di</strong>versità, poco consistenti, <strong>di</strong><br />
limitate <strong>di</strong>mensioni. Inoltre erano limitate<br />
nelle aree con abbondanti nutrienti e<br />
ristrette nella fascia della Tetide tropicale<br />
e subtropicale. La loro <strong>di</strong>stribuzione<br />
latitu<strong>di</strong>nale, che andò espandendosi durante<br />
il Cretacico, era comunque limitata<br />
fra 30°N e 30°S durante il Cretacico superiore,<br />
mentre le scogliere a coralli si<br />
estendevano <strong>di</strong> circa altri 10° a nord e a<br />
sud ed erano presenti nelle zone con<br />
bassa presenza <strong>di</strong> nutrienti anche nella<br />
zona tropicale.<br />
La grande crisi biotica della fine del Cretacico<br />
ha portato all’estinzione delle ru<strong>di</strong>ste<br />
e a un forte declino dei coralli scleractini.<br />
All’inizio del Terziario erano presenti<br />
limitati mud-mound e piccole scogliere<br />
a briozoi. Il recupero delle scogliere<br />
coralline sarà lento e attraverserà l’intero<br />
Paleocene ed Eocene, fino a ristabilirsi<br />
completamente solamente nell’Oligocene.<br />
Nel Terziario le scogliere raggiunsero<br />
la loro massima estensione verso<br />
N durante il Miocene. In questa epoca<br />
fiorenti scogliere ad alta bio<strong>di</strong>versità<br />
erano ancora presenti nel Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Verso la fine del Miocene, invece, le scogliere<br />
me<strong>di</strong>terranee erano composte dal<br />
solo genere Porites. Dall’inizio del Pliocene<br />
le scogliere scompaiono dal Me<strong>di</strong>terraneo.<br />
Le scogliere plioceniche e pleistoceniche<br />
erano quasi identiche a quelle<br />
attuali e ristrette latitu<strong>di</strong>nalmente entro<br />
gli stessi limiti (o quasi).<br />
Oltre alle bioerme sviluppatesi in acque<br />
poco profonde e calde, esistono e sono