I 10 Comandamenti ebraici - Giano Bifronte
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7) Non commettere adulterio<br />
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Tutti i rapporti adulterini sono vietati: non devi avere rapporti né con tua madre, né<br />
con la sorella di tua madre, né con un altro uomo, né con la moglie di un altro uomo, né<br />
con tuo padre, né con la moglie di tuo padre, né con tua sorella, né con animali. Lo<br />
stesso principio vale anche per le donne. Questo comandamento è in parallelo con<br />
quello di non commettere idolatria, poiché l'idolatria è il tradimento di Dio.<br />
8) Non rubare<br />
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Questo comandamento non riguarda tanto il furto, quanto la rapina e il rapimento a<br />
scopo di lucro. E’ meno grave rubare, e quindi poi restituire il mal tolto, che rapire<br />
qualcuno per ottenere del denaro.<br />
9) Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo<br />
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Tutto quello che dici sotto giuramento deve essere la verità, altrimenti cadi nel<br />
pericolo di non rispettare il quarto comandamento, che ti impone di non pronunziare il<br />
nome di Dio invano. Talvolta una falsa testimonianza può essere pari a un assassinio.<br />
<strong>10</strong>) Non desiderare alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo<br />
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Si tratta qui dei peccati di pensiero, più importanti degli altri dinanzi a Dio perché in<br />
ogni atto è il pensiero, l’intenzione che Dio giudica. Secondo altri si tratta di azioni<br />
indirette, che spingono la persona ad appropriarsi di ciò che appartiene ad altri.<br />
Questo comandamento è parallelo al dovere di onorare i genitori, che vanno rispettati<br />
non solo negli atti ma soprattutto col pensiero. Così il quinto comandamento assume<br />
una nuova luce: non desiderare la ricchezza di tuo padre o di tua madre, e non fare<br />
niente per appropriartene. E lo stesso vale anche nei rapporti col prossimo.