I 10 Comandamenti ebraici - Giano Bifronte
I 10 Comandamenti ebraici - Giano Bifronte
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3) Non pronunziare il nome di Dio invano<br />
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Perché il Signore non lascerà impunito chi avrà pronunciato il Suo Nome inutilmente<br />
(Esodo 20, 7). Qui si tratta di non giurare il falso, ma si condanna anche l’uso profano<br />
o frivolo del nome di Dio. Se non si pronunciasse il nome di Dio a vanvera, non ci<br />
sarebbe il pericolo di bestemmiare.<br />
4) Ricordati del Sabato per santificarlo<br />
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Sei giorni lavorerai, ma il settimo giorno sarà dedicato al tuo Dio e non farai alcun<br />
lavoro ne’ tu, ne’ tuo figlio, ne’ tua figlia, ne’ il tuo schiavo, ne’ la tua schiava, ne’ il tuo<br />
bestiame, ne’ il forestiero che si trova nella tua città. Perché in sei giorni il Signore<br />
creò il cielo e la terra, il mare e tutto quanto essi contengono, ma il settimo giorno si<br />
riposò. Per questo il Signore ha benedetto il giorno settimo e lo ha santificato (Esodo<br />
20, 8-11). Ricordati del Sabato, che Io già consacrai in occasione della caduta della<br />
manna. E ricordiamoci che il Sabato non e’ solo giorno di riposo ma soprattutto di<br />
preghiera, perché e’ dedicato a Dio. E’ stato creato il mondo solo per poter rispettare<br />
il Sabato, che e’ il fulcro della creazione. Senza il Sabato il mondo non avrebbe senso,<br />
sarebbe solo un agitarsi a vuoto, senza scopo.<br />
5) Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra<br />
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Se tu onorerai colui e colei che sono la sorgente della tua vita, la tua vita stessa si<br />
prolungherà. Alcuni pensano che qui non si tratti della vita umana individuale ma della<br />
longevità sociale, del mantenimento perpetuo di tutto il popolo ebraico.<br />
A questo punto si concludono i comandamenti riferiti al rapporto tra l’uomo e Dio.<br />
Di questi comandamenti fa parte anche quello che riguarda il rispetto per il padre e la<br />
madre, in quanto sono creatori "insieme" a Dio della nostra vita.<br />
I cinque comandamenti della seconda tavola si riferiscono al rapporto tra uomo e<br />
uomo, sono quindi il fondamento del vivere civile (Esodo 20, 13-17).<br />
Hanno anche una corrispondenza con i comandamenti che regolano il rapporto con Dio.<br />
E’ infatti possibile vedere in parallelo il primo comandamento e il sesto; il secondo e il<br />
settimo; il terzo e l’ottavo; il quarto e il nono; e il quinto e il decimo.<br />
6) Non uccidere<br />
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Nei Pirké Avot (Massime dei Padri) leggiamo: colui che uccide un essere umano è come<br />
uccidesse il mondo intero e colui che salva un essere umano è come se salvasse un<br />
mondo. Questo comandamento è parallelo al primo: Io sono il Signore Dio tuo, Io solo<br />
ho diritto di vita e di morte, tu non devi uccidere!