Dettaglio. - CCIAA di Treviso
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LE PROSPETTIVE DI MERCATO IN LETTONIA<br />
Sommario: 1. Introduzione - 1.1 Dati e tendenze sugli sport praticati nel paese – 1.2<br />
Abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> consumo/utilizzo delle calzature sportive – 2. Dati economici del settore<br />
delle calzature sportive – 2.1 Produzione <strong>di</strong> calzature sportive – 2.2 Import delle<br />
calzature sportive – 2.3 Consumi e preferenze dei consumatori – 2.3.1 Maggiori<br />
marchi presenti e principali marchi importati – 2.3.2 Livello quantitativo dei<br />
consumi – 2.3.3 Livello qualitativo richiesto dai consumatori – 2.4 Distribuzione –<br />
2.4.1 Principali <strong>di</strong>stributori e dettaglianti – 2.4.2 Canali <strong>di</strong>stributivi per le calzature<br />
sportive − 2.4.3 In<strong>di</strong>cazioni sui prezzi delle calzature sportive − 2.5 Pubblicità –<br />
2.5.1 In<strong>di</strong>cazioni generali sulle modalità <strong>di</strong> promozione/pubblicità delle calzature<br />
sportive – 2.5.2 Maggiori marchi pubblicizzati<br />
1. Introduzione<br />
1.1. Dati e tendenze sugli sport praticati nel paese<br />
Quella lettone è una popolazione attiva e la pratica sportiva, per la maggior parte<br />
delle persone, fa parte della vita quoti<strong>di</strong>ana. Prima dell’occupazione (1941) la<br />
Lettonia, come paese in<strong>di</strong>pendente, era molto presente nel mondo degli sport<br />
professionistici; i principali erano il calcio, l’hockey su ghiaccio, la<br />
pallacanestro, la pallavolo. Durante l’era sovietica lo sport fu trascurato e molte<br />
tra<strong>di</strong>zioni sportive vennero abbandonate. Esistevano pochissime palestre e<br />
fitness center e solo i membri dell’elite o i professionisti che gareggiavano con i<br />
colori sovietici potevano avere accesso a queste strutture. La classe me<strong>di</strong>a<br />
doveva limitarsi a giocare a pallavolo in spiaggia e nuotare nei laghi;<br />
ciononostante, gli atleti e le atlete lettoni si <strong>di</strong>stinguevano nei Giochi Olimpici −<br />
nell’atletica leggera, nel tiro, nella ginnastica − ma sempre quali membri della<br />
squadra dell’Unione Sovietica. Il sistema sportivo <strong>di</strong>pendeva totalmente dai<br />
finanziamenti provenienti da Mosca. Ma la Lettonia ha comunque avuto le sue<br />
star, come Janis Lusis (1939), lancio del giavellotto, il solo atleta lettone ad aver<br />
vinto tutte le medaglie olimpiche (oro, argento e bronzo); o Uljana Semjonova<br />
(1952), la più alta giocatrice <strong>di</strong> pallacanestro nella storia delle Olimpia<strong>di</strong>, una<br />
delle più forti cestiste <strong>di</strong> sempre, due volte campionessa olimpica e tre volte<br />
campionessa del mondo; e questi solo per nominarne alcuni.<br />
Con la conquista dell’in<strong>di</strong>pendenza, nel 1991, lo sport lettone rimase senza<br />
finanziamenti e senza amministrazione. E’ stato necessario riprendere dal<br />
principio l’organizzazione <strong>di</strong> tutti le <strong>di</strong>scipline, sotto ogni aspetto:<br />
infrastrutture per gli allenamenti, equipaggiamenti, vestiario e calzature,<br />
management, sponsorizzazioni, nonché la legislazione per regolamentare<br />
tutto questo. È stato un periodo devastante per lo sport e, d’altra parte, la<br />
popolazione aveva soprattutto bisogno <strong>di</strong> lavorare e guadagnare per vivere.<br />
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