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SMOKE and FIRE BEAM DETECTORS<br />

I<br />

MANUALE di<br />

INSTALLAZIONE<br />

e MANUTENZIONE<br />

LINEE<br />

ARDEA - BOOMERANG


INDICE<br />

LINEA ARDEA Pagg. 2/18<br />

NORMOGRAMMA 2<br />

Istruzioni per l’uso 2<br />

SCELTA DEI MODELLI ARDEA 3<br />

Modelli 3<br />

Caratteristiche generali<br />

3, IV<br />

Dimensioni d’ingombro<br />

3, IV<br />

STAFFE 3<br />

Installazione 3<br />

Collocazione 3<br />

Posizionamento delle unità 3<br />

ARDEA S/2 2P100 4<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

4, IV<br />

Operazioni da eseguire a terra 4<br />

Operazioni da eseguire in quota 5<br />

ARDEA SF 2P100 6<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

6, IV<br />

Operazioni da eseguire a terra 6<br />

Operazioni da eseguire in quota 7<br />

ARDEA SF DUST 2P100 8<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

8, IV<br />

Operazione da eseguire a terra 8<br />

Operazione da eseguire in quota 9<br />

CALIBRAZIONE CON STRUMENTO U.T.A. 10, 11<br />

ADATTATORE ADM 12<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche 12<br />

Istruzioni per l’uso 13<br />

ERRORI DI TARATURA 14<br />

CHECK DELL’ALLARME 14<br />

SAC simulatore elettronico di fuoco e fumo 14<br />

STF4 filtro attenuatore 14<br />

INSTALLAZIONE 15<br />

Cavi 15<br />

Connettori 15<br />

Schema a blocchi 15<br />

INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 16<br />

Dimensioni, vista scatola e stampato 16<br />

Avvertenze 16<br />

Connessioni 17<br />

Reset della barriera 17<br />

Stato del relé di guasto (anomalia) e di allarme 18<br />

Condizioni di uscita del relé di guasto (anomalia) 18<br />

Opzioni di temporizzazioni sull’uscita di guasto 18<br />

CONTENUTO DELL’IMBALLAGGIO<br />

IV<br />

I<br />

setronic verona


LINEA BOOMERANG Pagg. 20/40<br />

CARATTERISTICHE PRINCIPALI 20<br />

BOOMERANG S 5P70 21<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

21, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 22<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 23<br />

Reset della barriera 24<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 24, 25<br />

BOOMERANG S 6P150 26<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

26, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 27<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 28<br />

Reset della barriera 29<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 29, 30<br />

BOOMERANG SF 5P70 31<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

31, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 32<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 33<br />

Reset della barriera 34<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 34, 35<br />

BOOMERANG SF 6P150 36<br />

Caratteristiche meccaniche e tecniche<br />

36, V<br />

Procedura di montaggio e calibrazione 37<br />

Calibrazione con strumento U.T.A. o ADM 38<br />

Reset della barriera 39<br />

Interfaccia INT8BA: caratteristiche, collegamenti, connessioni. 39, 40<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

LINEE ARDEA – BOOMERANG Pagg. 42/45<br />

Istruzioni operative di sicurezza 42<br />

Generalità 42<br />

COLLAUDO DELL’APPARECCHIATURA 42<br />

Test di GUASTO 42<br />

Test di ALLARME 43<br />

Prova di allarme incendio con simulazione dal vero 43<br />

Prova di allarme incendio con filtro di simulazione STF4 44<br />

Prova di allarme incendio con strumento di simulazione SAC 44<br />

Accorgimenti 44<br />

MANUTENZIONE dei rilevatori lineari 45<br />

Procedura 45<br />

setronic verona<br />

II


Premessa<br />

Questo manuale è un compendio di informazioni dirette a fornire dei dati d’installazione al fine di<br />

evitare alla clientela, che ha scelto i prodotti ARDEA o BOOMERANG, di incorrere in errori.<br />

Facciamo assegnamento che la norma d’impiego di questa classe di prodotto venga seguita<br />

preliminarmente, così come previsto dalla norma nazionale UNI 9795 e per quanto eventualmente<br />

pertinente nel progetto che impiegherà questo prodotto. Si consiglia vivamente di attenersi comunque alle<br />

prescrizioni indicate per le parti che riguardano l'uso dei rilevatori lineari in generale.<br />

Contemporaneamente si ricorda che oltre alle prescrizioni che si riportano in tale norma, dovranno essere<br />

seguite anche tutte le disposizioni impiantistiche previste nella legge 46/90 ed ogni altra prescrizione delle<br />

norme CEI ed UNI.<br />

IMPORTANTE<br />

☞ 1)<br />

☞ 2)<br />

Tenere questo compendio a portata di mano per riferimenti futuri.<br />

Le informazioni di questo compendio sono disponibili in file PDF presso il sito internet:<br />

www.setronicverona.com<br />

☞ 3)<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l. al fine di fornire le necessarie basi per lʼutilizzo, i criteri di scelta, la<br />

definizione dellʼinstallazione dei rilevatori lineari, organizza una serie di incontri presso la propria sede<br />

sita in <strong>Verona</strong>. I corsi sono a titolo gratuito ed hanno durata di 6 ore circa. Per informazioni dettagliate<br />

e date, si prega di fare riferimento allʼ“Area Corsi” presente sul sito www.setronicverona.com.<br />

☞ 4)<br />

I consigli installativi per le apparecchiature comprese nel presente manuale tecnico, sono<br />

disponibili nellʼ“Area Tecnica” del sito www.setronicverona.com e su una pubblicazione di<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l. disponibile dal dicembre 2007.<br />

III<br />

setronic verona


setronic verona<br />

IV


V<br />

setronic verona


NORMOGRAMMA PER L’INDIVIDUAZIONE SEMPLIFICATA DELL’ALTEZZA DI INSTALLAZIONE DEI<br />

RILEVATORI IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA SOTTO COPERTURA<br />

ARDEA<br />

a<br />

C°<br />

b<br />

m<br />

c<br />

cm<br />

d<br />

m<br />

18<br />

≥180<br />

180<br />

150<br />

130<br />

20<br />

19,5<br />

18,5<br />

Come si usa il normogramma<br />

Posizionare un righello sul trattino corrispondente alla temperatura sotto<br />

copertura (colonna a). Allineare un righello sul trattino corrispondente<br />

all’altezza del fabbricato da proteggere (colonna b). Risulterà un allineamento<br />

conseguente che indicherà sia l’altezza di installazione delle unità di rilevazione<br />

dal colmo (colonna c); sia la larghezza teorica di copertura massima laterale<br />

(colonna d).<br />

Es. temperatura in “a” 22°C; H dello stabile 6 m in “b”, posizione del rilevatore<br />

dal colmo 37 cm circa.<br />

(Gli allineamenti del righello sono quasi sempre diagonali alle colonne).<br />

9°C<br />

10°C<br />

11°C<br />

13°C<br />

16°C<br />

18°C<br />

20°C<br />

22°C<br />

23°C<br />

24°C<br />

26°C<br />

27°C<br />

28°C<br />

29°C<br />

30°C<br />

33°C<br />

35°C<br />

38°C<br />

40°C<br />

45°C<br />

55°C<br />

12,5<br />

12<br />

11,5<br />

11<br />

10,5<br />

10<br />

9,5<br />

9<br />

8,5<br />

8<br />

7,5<br />

7<br />

6,5<br />

6<br />

5,5<br />

5<br />

4,5<br />

4<br />

3,5<br />

2,8<br />

115<br />

105<br />

100<br />

98<br />

93<br />

88<br />

80<br />

73<br />

65<br />

60<br />

50<br />

45<br />

37<br />

35<br />

32<br />

30<br />

27<br />

25<br />

≤25<br />

17,5<br />

16<br />

15,5<br />

15<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

N<br />

14<br />

Si rammenta che è consentita comunque per norma una larghezza<br />

efficace di massimo 15 m.<br />

La facoltà che il rilevatore possa individuare incendi anche oltre questa<br />

larghezza, finirà con l’esaltare l’attitudine del rilevatore attiguo e quindi di<br />

entrambi, ad essere solleciti e solidali all’allarme.<br />

Legenda<br />

a Temperatura sotto copertura a 50 cm dal piano inclinato di falda.<br />

b Altezza del fabbricato al colmo.<br />

c Altezza di installazione delle unità di rilevazione dal colmo della copertura.<br />

d Larghezza totale di copertura intesa come due semiparti<br />

(a destra e a sinistra delle unità di rilevazione).<br />

N<br />

Larghezza normalizzata dalle consuetudini d’uso esistenti (15 m),<br />

ed oggi riportate nella T.S. EN 54/14<br />

e nella norma italiana UNI 9795 - ed. 2005 (15 m).<br />

Il 15% dell’altezza del fabbricato (altrove indicato come misura massima entro<br />

la quale collocare i rilevatori dalla copertura) realizza solo in parte le<br />

indicazioni del presente normogramma.<br />

Si avverte che in questo normogramma si intende tuttavia dare indicazioni<br />

tenendo conto unicamente di due variabili: temperatura sotto la copertura ed<br />

altezza del fabbricato. Le indicazioni sono rese per un edificio con copertura a<br />

doppia falda con inclinazione di 20°, privo di ventilazioni od estrazioni d’aria<br />

naturali o forzate, riscaldamenti, condizionamenti o variazioni di pressione.<br />

Sussistendo anche soltanto una di queste ultime variabili, la misura risultante,<br />

potrebbe dover essere od aumentata o diminuita. Considerazioni ulteriori vanno<br />

quindi attentamente ponderate dal progettista nel caso di sussistenza di<br />

concomitanti variabili diverse da quelle della sola temperatura sotto copertura<br />

(Es. velocità d’aria, riscaldamenti, variazioni di temperatura e pressione veloci<br />

ed improvvisi).<br />

Si consiglia comunque di procedere sempre ad una simulazione di<br />

incendio in scala reale per verificare il corretto posizionamento<br />

delle unità di rilevazione nel fabbricato protetto<br />

(vedere anche a pag. 43).<br />

2 setronic verona


SISTEMA ARDEA COME SCEGLIERE I MODELLI<br />

Il Sistema ARDEA è composto da unità Tx ed Rx e dispone nella normale configurazione di tre modelli.<br />

La loro individuazione deve essere fatta seguendo i seguenti parametri:<br />

a) Modello ARDEA S/2 (SMOKE) RILEVAZIONE SOLTANTO di FUMO<br />

b) Modello ARDEA SF (SMOKE AND FIRE) RILEVAZIONI D’INCENDIO con caratteristica<br />

dominante rappresentata da uno sviluppo di fumo seguita da un fuoco vivace di natura<br />

disomogenea. È ad esempio il caso di fuochi o combustioni prodotte da materiali plastici<br />

eventualmente nocivi.<br />

c) Modello ARDEA DUST RILEVAZIONE DI FUOCO/FUMO IN AMBIENTI POLVEROSI e/o PER<br />

COMBUSTIONI SPECIALI.<br />

Tutti i modelli devono essere equipaggiati con Interfaccia INT8BA.<br />

STAFFE E LORO INSTALLAZIONE SUL MODELLO ARDEA S/2 – SF - DUST<br />

Le unità Tx-Rx dispongono di specifiche staffe a corredo, le quali debbono essere fissate alla struttura molto<br />

rigidamente attraverso l’uso di tappi stop come mostrato nelle Figure che seguono. Se la struttura fosse in<br />

ferro il fissaggio dovrà essere assicurato da vite passante e bullone su struttura non soggetta a torsioni,<br />

movimenti e/o vibrazioni.<br />

COLLOCAZIONE DELLE STAFFE E POSIZIONAMENTO DELLE UNITÀ ARDEA S/2 - SF – DUST<br />

L’introduzione delle unità Tx-Rx sulle rispettive staffe avviene tramite una slitta solidale a ciascun<br />

equipaggio meccanico. La doppia conicità allestita sulla staffa consente il sicuro bloccaggio<br />

dell’equipaggio meccanico con una semplice pressione. In caso di rimozione dell’unità Tx o Rx, la<br />

separazione dalla staffa avviene con una trazione.<br />

Fig. 1<br />

Fig. 2<br />

ARDEA<br />

T = Tappo stop<br />

S = Alloggiamento slitta<br />

V =Vite<br />

Codice: MBP<br />

POSIZIONE ARBITRARIA DELLE UNITÀ<br />

RISPETTO AL PIANO DI FISSAGGIO DELLA<br />

STAFFA<br />

Benchè la posizione più usata sia quella<br />

mostrata in Fig. 3, posizionamenti diversi<br />

sono ugualmente possibili come mostrato<br />

nelle altre figure. L’equipaggio meccanico<br />

dispone di una vite senza fine (E), che<br />

azionata, determina un movimento<br />

micrometrico corrispondente ad 1 giro = 2<br />

gradi sull’asse verticale. Analogo movimento<br />

micrometrico è determinato sull’asse<br />

orizzontale azionando il pomello (F). Avendo<br />

quindi le possibilità, sia di montare la staffa<br />

con i più diversi orientamenti, che di operare<br />

aggiustamenti micrometrici di estrema<br />

precisione sugli assi orizzontale e verticale, si<br />

consegue facilmente lo scopo di far assumere<br />

ad entrambi gli equipaggi qualsiasi<br />

orientamento arbitrario rispetto al piano di<br />

fissaggio della staffa.<br />

La movimentazione dell’intero equipaggio,e<br />

non invece soltanto delle ottiche, consente la<br />

più veloce, pratica e precisa soluzione di<br />

fissaggio e successivo allineamento.<br />

Fig. 3<br />

min. 150 mm<br />

Fig. 5<br />

S = Alloggiamento doppio conico della Slitta<br />

M = Slitta (Maschio) solidale allʼequipaggio<br />

F = Movimento dʼanomalia (Orizzontale)<br />

E = Movimento dʼelevazione (Verticale)<br />

Fig. 8<br />

Fig. 4<br />

min. 150 mm<br />

Fig. 6<br />

Ingombri generali a Tav. IV<br />

Fig. 7<br />

setronic verona 3<br />

160 mm<br />

180 mm


ARDEA<br />

4 setronic verona


ARDEA<br />

STOP<br />

setronic verona 5


ARDEA<br />

6 setronic verona


ARDEA<br />

STOP<br />

setronic verona 7


ARDEA<br />

8 setronic verona


ARDEA<br />

STOP<br />

setronic verona 9


ARDEA<br />

10 setronic verona


ARDEA<br />

STOP<br />

setronic verona 11


ARDEA<br />

Adattatore ADM<br />

CARATTERISTICHE<br />

• Tensione di funzionamento: 8-12 V<br />

• Indicazione batteria scarica: ≤ 8 V<br />

• Formato batteria: 12 V tipo MN21, GP23A, VR22<br />

• Assorbimento tipico: 2 mA<br />

• Assorbimento: 1,6-2,2 mA max.<br />

• Tempo di funzionamento: 300 ore tipiche<br />

• Massimo offset: (+/-) 5 mV<br />

• Massima lunghezza dei conduttori da<br />

ADM a Voltmetro (suggerita):<br />

20 m<br />

• Diametro jack 3,5 mm<br />

• Misure 36x60x18 mm<br />

18 mm<br />

2<br />

1<br />

4 5<br />

LEGENDA<br />

60 mm<br />

1 Led verde: adattatore in funzione<br />

2 Led rosso: batteria scarica<br />

3 Interruttore: attivazione/spegnimento<br />

4 Spinotto negativo del Voltmetro<br />

5 Spinotto positivo del Voltmetro<br />

6 Commutatore a tre posizioni: Detector - Fire - Smoke<br />

3<br />

36 mm<br />

6<br />

L2<br />

L1<br />

C<br />

E<br />

4<br />

1<br />

3<br />

PJ<br />

F<br />

B(PJ)<br />

A<br />

L1 - tappo della feritoia di espulsione del<br />

fronte plastico<br />

L2 - feritoia di espulsione del fronte<br />

plastico<br />

C - trimmer di selezione della soglia di<br />

FUMO<br />

1 - LED ROSSO di allarme incendio<br />

3 - LED GIALLO di livello dellʼintensità di<br />

IR emesso e ricevuto<br />

PJ - connettore femmina per ingresso<br />

UTA od ADM + tester digitale<br />

4 - LED VERDE di presenza alimentazione<br />

A - Jack maschio dellʼadattatore ADM<br />

B - Presa femmina jack Ardea PJ<br />

E - movimento verticale<br />

F - movimento orizzontale<br />

NOTA 1 Dallʼadattatore ADM (e con conduttori aggiunti lunghi fino a max. 20 m) è possibile leggere con<br />

multimetro digitale le condizioni di lavoro e tarare le soglie di sensibilità del rilevatore Ardea.<br />

NOTA 2 Lʼadattatore ADM (A) va inserito nella presa jack femmina (B-PJ) prevista sui modelli Ardea S/2,<br />

SF, DUST nella posizione indicata nella figura che segue. Lʼadattatore è dotato di un cavo e di un jack<br />

d<br />

i<br />

connessione sul ricevitore.<br />

NOTA 3 Lʼadattatore ADM ha una vita indefinita e non è soggetto a taratura.<br />

NOTA 4 LʼADM consente la lettura su un oscilloscopio di tutte le turbative ambientali di picco, generalmente<br />

responsabili di falsi allarmi.<br />

12 setronic verona


Adattatore ADM<br />

L’adattatore è stato progettato e voluto allo scopo di poter adempiere nel miglior modo possibile alle<br />

funzioni di gestione delle soglie di sensibilità a volte richieste dalla natura dei disturbi ambientali presenti negli<br />

stabili da proteggere con i modelli Ardea.<br />

I modelli Ardea S/2, SF, DUST sono CERTIFICATI dal laboratorio di prova tedesco , la nostra Società,<br />

ha inteso dare la possibilità a tutta la clientela di ottenere il massimo delle prestazioni dei tre modelli<br />

attraverso uno strumento (adattatore) semplice, economico, pratico ed utilizzabile da chiunque perchè<br />

associato ad un semplice tester.<br />

ARDEA<br />

ADM USO E PROCEDURA PER LA CALIBRAZIONE DEI MODELLI ARDEA<br />

A) Verificare prima dell’uso la presenza e/o l’efficenza della batteria interna all’ADM.<br />

B) Provvedersi di un Voltmetro preferibilmente digitale.<br />

C) Inserire risolutamente il jack dell’ADM nell’apposito PJ dell’unità Rx (fig. pag. 12). Saranno quindi<br />

facilmente accessibili sull’ADM gli spinotti di connessione al tester ed il commutatore a tre posizioni.<br />

D) Inserire gli spinotti dell’ADM nelle boccole del multimetro utilizzato come voltmetro, rispettando la<br />

polarità (+/-).<br />

E) Azionare l’interruttore spostandolo su ON. Sull’ADM il led verde sarà debolmente acceso. Se il led fosse<br />

acceso in modo “brillante” l’adattatore non è appropriatamente connesso, od il contatto non è sicuro,<br />

od il jack infine è in probabile corto circuito.<br />

F) Se il led verde è spento e il led rosso è acceso, questa condizione segnala che la batteria dell’ADM è in<br />

fase di scarica. Se entrambi i led fossero spenti significa che:<br />

• la batteria non è presente o che essa è totalmente scarica.<br />

• che la batteria è stata inserita con le polarità invertite.<br />

• che uno od entrambi i contatti della batteria non sono efficienti.<br />

Nel caso che il led rosso di batteria scarica fosse acceso sono possibili errori nei valori di lettura sul<br />

Voltmetro. Potrebbe essere inoltre possibile che l’adattatore non accettasse nessuna commutazione. In<br />

questo caso sostituire la batteria e ripartire dalla lettera “C”.<br />

G) Sul fronte dell’adattatore (pos. 6) c’è un selettore a 3 posizioni. Ciascuna posizione corrisponde alle<br />

seguenti funzioni: Detector (rilevazione disturbi); Fire (soglia sensibilità fuoco); Smoke (soglia<br />

sensibilità fumo). In particolare ciascuna posizione sul tester individua in:<br />

DETECTOR: l’ammontare dei disturbi ambientali che sono letti dall’unità Rx come perturbazioni che<br />

riguardano presenze di alterazioni ambientali dovute alla temperatura, alla luce solare od artificiale, a<br />

disturbi elettromagnetici, movimenti d’aria, ecc.<br />

FIRE: individua la soglia di taratura del fuoco (dall’origine 400 mV = 400 divisioni UTA) Mod. SF<br />

SMOKE: individua la soglia di taratura del fumo (dall’origine 600 mV = 600 divisioni UTA)<br />

H) Operando sui trimmer dell’unità Rx (S/2, SF, DUST) le soglie di sensibilità (Fire/Smoke) possono essere<br />

assestate in modo difforme dall’assestamento di fabbrica che corrisponde a 400 mV sul Fire e 600 mV<br />

sullo Smoke per Ardea SF. Queste variazioni possono essere apportate laddove disturbi ambientali di<br />

carattere particolarmente intenso coinvolgessero in modo deciso il rilevatore tanto da procurare falsi<br />

allarmi.<br />

Si ricorda che in Ardea S/2 è disponibile soltanto la soglia fumo, e che in Ardea DUST le soglie di<br />

sensibilità hanno valori specifici.<br />

I) Dopo la procedura di calibrazione descritta spegnere l’adattatore ADM azionando l’interruttore (3) ed<br />

estrarlo dal jack (PJ).<br />

L) Se fosse previsto di tenere inattivo per un lungo periodo l’adattatore è consigliabile di rimuovere la<br />

batteria. Verificare nel tempo di una settimana che non si incorra in falsi allarmi. All’occorrenza ripetere<br />

la procedura di calibrazione dalla lettera D, elevando eventualmente le soglie.<br />

NOTE: per rimuovere la batteria interna all’adattatore ADM occorre esercitare una trazione tra i due gusci<br />

che compongono la scatola plastica. Il contrario per richiudere. L’intero adattatore resiste indenne a<br />

percussioni prodotte dalla sua caduta al suolo da un’altezza massima di 2 m. Attenzione a non forzare i<br />

contatti di chiusura della batteria durante il suo inserimento.<br />

setronic verona 13


I PIÙ FREQUENTI ERRORI NELLA TARATURA DEI MODELLI ARDEA CON L’USO<br />

DELL’U.T.A. e/o ADM<br />

ARDEA<br />

Sullo strumento U.T.A. e/o ADM i valori letti durante il tempo suggerito per eseguire la misura dei disturbi<br />

ambientali (10 min) possono variare molto rapidamente. Transitori che comportino impennate sul “rumore<br />

di fondo” ambientale letto su U.T.A. e/o ADM, possono essere anche fisiologici. Tuttavia se tali misure<br />

assumono valori superiori alle 800/900 divisioni (mV) su Ardea S/2, SF o DUST per un tempo mediamente<br />

più lungo di tre secondi, tali da accendere il led “1” e “2” di Rx, dovete diffidare immediatamente<br />

dell’affidabilità di quella linea perchè simili risultati di lettura sono in genere l’espressione di qualche<br />

errore e possono prodursi per le seguenti ragioni:<br />

a) La scelta delle posizioni delle unità di rilevazione potrebbero essere pessime, e comunque non adatte<br />

alla situazione ambientale per una o più delle ragioni ricordate nella parte generale.<br />

b) Il livello dell’intensità dell’IR emesso dalla Tx è insufficiente oppure fra Tx ed Rx c’è un ostacolo, magari<br />

in vibrazione (Es. un filo, una fune, un tirante d’acciaio, un cavo etc.) che indebitamente modula la<br />

radiazione infrarossa sull’unità ricevente.<br />

c) L’attività industriale che si tiene nell’edificio in quanto generatrice di intollerabili sorgenti di calori, fumi,<br />

polveri o vapori richiede: o un posizionamento delle unità diverso, oppure richiede anche un modello di<br />

rilevatore diverso (Es. Ardea DUST). In tal caso Vi preghiamo di rivolgerVi ai nostri centri di assistenza<br />

territoriali o se preferite direttamente al nostro Ufficio Tecnico. In questi casi Vi ricordiamo di inviare<br />

eventualmente per fax o per mail la pianta e la sezione dell’edificio, la descrizione dell’attività industriale,<br />

il tipo di problema riscontrato e possibilmente delle foto.<br />

Lo strumento U.T.A. o l’adattatore ADM hanno la batteria scarica. In questa situazione è possibile che i due<br />

strumenti leggano soltanto la posizione “Detector”, e che in altre posizioni, benchè selezionate sui pulsanti<br />

diano comunque soltanto la lettura dei dati del Detector.<br />

CHECK DELL’ALLARME<br />

La condizione di test di un allarme dovrebbe essere sempre e comunque prodotta da una simulazione<br />

in scala ridotta di un vero incendio nell’ambiente protetto (pag. 43). Tuttavia è altresì necessario<br />

conoscere se le connessioni elettriche sono state eseguite secondo le istruzioni, e se, una volta eseguite<br />

correttamente le connessioni elettriche, “otticamente” si è in condizione di conseguire l’allarme incendio.<br />

Allo scopo <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> ha reso disponibile il simulatore elettronico di fuoco e fumo, denominato SAC.<br />

Con tale strumento sarà possibile sul piano ottico una simulazione “strumentale” di un fuoco e di un fumo<br />

opportunamente calibrato alle condizioni ambientali di lavoro (e di gestione della sensibilità conseguente)<br />

nelle quali i rilevatori dovranno lavorare. Lo strumento applicato sul rilevatore ARDEA produrrà condizioni simulate<br />

d’incendio su base scientifica, sufficienti comunque per conseguire un allarme fumo e/o fuoco.<br />

CHECK DELL’ALLARME INCENDIO CON L’USO DI UN FILTRO ATTENUATORE (STF4)<br />

È indispensabile premettere che l’uso di filtri attenuatori , ancorchè utili a conseguire un allarme, non sono<br />

fondati sui principi di rilevazione di fumo propri dell’algoritmo studiato nel rilevatore ARDEA, oltre che non<br />

disporre di alcuna base scientifica convincente. Tuttavia, poichè risulta chiaro che l’installatore, finita la<br />

procedura di allineamento e calibrazione, debba conoscere se almeno elettricamente può ottenere un<br />

allarme, si è allestito un mezzo pratico, semplice, poco costoso, e comunque utile ad ottenere questa<br />

informazione. Abbiamo reso quindi disponibile il filtro attenuatore STF4.<br />

L’uso di tale filtro deve ridursi quindi alla breve conoscenza delle seguenti informazioni:<br />

a) Il filtro può essere usato con qualunque modello prodotto dalla nostra Società a prescindere dalla<br />

distanza operativa nella quale i rilevatori debbono lavorare.<br />

b) Il filtro deve essere usato rigidissimamente secondo la procedura, senza deviazioni od approssimazioni.<br />

Un uso errato del filtro non consegue all’unico presupposto per il quale il filtro deve essere usato:<br />

“Sapere se il rilevatore a certe condizioni commuta in incendio e/o in guasto“. È chiaro che questo punto,<br />

essendo di importanza vitale, deve essere seguito con particolare attenzione investendo una<br />

oggettiva responsabilità dell’installatore.<br />

c) Il filtro va usato sempre ed invariabilmente sull’Unità Ricevente. Mai sull’unità Trasmittente. Inoltre va<br />

usato quando si è certi che il rilevatore sia correttamente allineato e calibrato secondo le procedure<br />

descritte.<br />

d) Il supporto del filtro è un metacrilato con tre livelli specifici di attenuazione. Tali aree sono ottenute per<br />

processo fotografico e sono divise nella seguente sequenza: 1dB,4dB,8dB.<br />

e) Il filtro è particolarmente delicato: teme acqua ed umidità, non deve essere toccato con le dita<br />

sporche, non può essere pulito con detergenti od alcooli, non deve essere abraso e soprattutto non<br />

deve essere per nessun motivo piegato.<br />

La fornitura del filtro e le istruzioni per l’uso sono fornite a richiesta separatamente.<br />

N.B.! Ad allarme conseguito, il rilevatore DEVE essere ripristinato togliendo alimentazione per circa tre secondi.<br />

14 setronic verona


INSTALLAZIONE<br />

Le unità Tx ed Rx di ARDEA SF, S/2, DUST sono connesse ad una interfaccia con un cavo a 3 conduttori.<br />

È consigliato l’uso di un cavo schermato.<br />

Tx ed Rx sono alimentate attraverso un connettore Maschio / Femmina. Il connettore è provvisto di<br />

guarnizioni opportune per garantire la tenuta IP 5X, e le due parti sono solidalmente congiunte per mezzo<br />

di una vite a serrare. L’estrazione del connettore e la trazione dalla staffa dell’equipaggio consente la<br />

rimozione dell’unità senza l’uso di particolari utensili, il che consente in caso di riparazione dell’introduzione<br />

di altra apparecchiatura assolutamente compatibile per meccanica e funzioni elettriche. I cavi di<br />

alimentazione e di ritorno dei segnali partono quindi dall’interfaccia (il modello universale INT8BA) e vanno<br />

all’unità Tx ed Rx.<br />

Lo schema “a blocchi” è quello descritto nelle figure che seguono.<br />

ARDEA<br />

CONNETTORE FEMMINA<br />

Nelle figure che seguono è mostrato anche come si separa il connettore. Lo spezzone di cavo connesso al<br />

connettore è schermato e di tipo omologato e viene fornito con ciascuna unità per la lunghezza di ca 1 m.<br />

Lunghezze maggiori sono disponibili a richiesta.<br />

Tra connettore maschio e femmina è provvista una guarnizione tale da garantire una eccellente tenuta.<br />

MASSIME LUNGHEZZE DEI CAVI CONSIGLIATE E SCHEMA A BLOCCHI<br />

Per cavi certificati CEI 20-22<br />

3 x 0,5 mm 2 + Calza con lunghezza ammissibile ≤ a 1000 m<br />

Densità di maglia di protezione della Calza ≥ 95%<br />

RX<br />

TX<br />

massima lunghezza 500 m<br />

INT 8 BA<br />

Il collegamento dall’intefaccia<br />

INT8BA al Tx può essere omesso<br />

(si perde la funzione del led giallo).<br />

Il Tx può essere alimentato a parte:<br />

MARRONE .......... (positivo 24 V)<br />

VERDE-NERO ..... (negativo)<br />

BIANCO ............... (non connesso)<br />

massima lunghezza 500 m<br />

ALLA<br />

CENTRALE<br />

INGRESSO ALIMENTAZIONE RESETTABILE<br />

Negativo<br />

RRX (RTX)<br />

Lunghezza max.<br />

complessiva<br />

dei cavi ≤ 1000 m<br />

Positivo<br />

RX<br />

TX<br />

INT 8 BA<br />

COF3<br />

MARRONE (Positivo)<br />

VERDE-NERO (Negativo)<br />

BIANCO (RRX o RTX)<br />

INT 8 BA<br />

setronic verona 15


INTERFACCIA INT8BA<br />

DIMENSIONI E VISTA DELLA SCATOLA IN IP55 E DELLO STAMPATO INTERFAC-<br />

ARDEA<br />

IMPORTANTE<br />

1) Durante qualsiasi procedura di manutenzione o controllo che eseguirete in quota, ricordate che non potrete ottenere<br />

alcun istantaneo guasto in centrale se avrete lasciato posizioni di temporizzazione sullʼinterfaccia.<br />

Consigliamo quindi di portare il Jumper “A” in posizione 1 prima di accingerVi a qualsiasi operazione in<br />

quota.<br />

2) Sappiamo quanto sia facile incorrere in involontari errori. Spesso essi sono fatti per la pur necessaria disinvoltura<br />

nellʼeseguire operazioni sempre uguali e notissime in quanto familiari. Tuttavia Vi preghiamo prima di attivare<br />

i sistemi di verificare unʼ ultima volta le connessioni allʼinterfaccia da e per la centrale prima di alimentare<br />

leunitàTxedRx.Questo oltre che farVi risparmiare tempo in caso di errore, evita eventuali danneggiamenti<br />

delle unità in campo, le quali sono spesso difficili da raggiungere.<br />

Lʼinversione di RRX con RTX o con altri morsetti, crea malfunzionamenti o il guasto del rilevatore!<br />

3) Prima di accingerVi a qualsiasi operazione da eseguire in quota, ci permettiamo di ricordare che siete a molti metri<br />

da terra, accertateVi quindi che scale, trabattelli, o mezzi di sollevamento siano omologati ma ancor più che siano<br />

integri ed efficienti. ProvvedeteVi di cintura, scarpe, casco ed ogni accessorio utile per la vostra sicurezza. Evitate di<br />

collocare scale di fronte a porte o portoni, e nel caso, assicurateVi che le eventuali porte siano chiuse prima di<br />

accingerVi a salire sulla scala . Evitate di porre trabattelli o scale nei passaggi assegnati al transito di muletti o<br />

comunque in passaggi dove siano previsti transiti con merci che potrebbero urtare il mezzo di sollevamento sul<br />

quale state lavorando. Nel dubbio transennate lʼarea.<br />

4) Prima di salire sul mezzo di sollevamento accertateVi di avere con Voi tutti gli utensili che Vi occorreranno in quota,<br />

inclusi gli equipaggi da montare. Suggeriamo ad esempio di legarVi ad un polso il cacciavite da trimmer per evitare<br />

che sfuggendoVi di mano vada in un luogo nel quale potrebbe persino essere impossibile recuperarlo.<br />

Finchè operate in quota avvertite che nessuno stia sotto o comunque nei pressi della scala o del mezzo di<br />

sollevamento. Un utensile che dovesse cadere dalla quota potrebbe ferire anche gravemente un compagno.<br />

5) Se usate un trabattello a ruote, ricordate che nel suo spostamento esso potrebbe essere soggetto a vibrazioni.<br />

Le vibrazioni potrebbero procurare lo spostamento e/o la caduta di quanto avrete riposto sullʼassito del piano di<br />

lavoro. La caduta di uno degli equipaggi ARDEA o di uno degli strumenti di taratura, adesempio,nelcaso<br />

migliore, comporta la sicura perdita del prodotto. Prima di spostare il trabattello quindi ci permettiamo di<br />

suggerirVi di assicurare bene gli oggetti, gli utensili e gli attrezzi riposti sul piano di lavoro.<br />

16 setronic verona


INTERFACCIA UNIVERSALE INT8BA 24 V cc IN SCATOLA IP 55<br />

da utilizzare per il collegamento alle centrali<br />

Connessioni<br />

ARDEA<br />

CONNESSIONE CONSIGLIATA<br />

(con ripetizione del LED Giallo sul Tx)<br />

CONNESSIONE TRASMETTITORE<br />

CON DUE FILI<br />

(si perde la ripetizione<br />

del LED Giallo sul Tx)<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

A CONTATTI PULITI<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

PER CENTRALE CONVENZIONALE<br />

CONNESSIONI DI USCITA<br />

CON MODULO D’INDIRIZZAMENTO<br />

* I valori delle resistenze sono indicativi. Per i valori resistivi appropriati fare riferimento alle specifiche delle centrali (marca, modello, ecc.)<br />

setronic verona 17


STATO DEL RELÈ DʼALLARME INCENDIO<br />

Il relè di allarme incendio è normalmente non energizzato e questa condizione non può essere modificata.<br />

CONDIZIONI DI USCITA DEL RELÈ DI GUASTO (ANOMALIA)<br />

ARDEA<br />

Il relè di guasto può essere normalmente energizzato o non energizzato a seconda di una scelta che può essere<br />

eseguita sul Jumper “B”, così come mostrato nelle figure che seguono. Per NORMALMENTE si intende che lʼunità<br />

ricevente sia in normale funzionamento.<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

NON ENERGIZZATO “JB” INSERITO<br />

RELÈ GUASTO NORMALMENTE<br />

ENERGIZZATO “JB” NON INSERITO<br />

JA<br />

JA<br />

JB<br />

JB<br />

OPZIONI DI TEMPORIZZAZIONI SULLʼUSCITA DI GUASTO NELLʼINTERFACCIA INT8BA<br />

Molte delle centrali in commercio, tra le loro funzioni hanno anche la ritenzione di memoria in caso di guasto con<br />

contemporanea attivazione di un segnale acustico localmente alla centrale ed eventualmente remoto.<br />

Per evitare quindi episodi di guasto inutilmente registrati in centrale, specie se gli episodi fossero frequenti perchè i<br />

rilevatori sono interessati da ostruzioni tra Tx e Rx, è allestita una temporizzazione.<br />

La durata della temporizzazione nellʼuscita del guasto dipende dalla posizione del Jumper “A”.<br />

JA<br />

MORSETTI ESTRAIBILI<br />

I morsetti possono essere estratti con una semplice trazione e riposti con la successiva pressione a terminazioni<br />

eseguite.<br />

18 setronic verona


COLLAUDO<br />

E<br />

MANUTENZIONE<br />

PERIODICA<br />

LINEE<br />

ARDEA - BOOMERANG


Istruzioni operative di sicurezza<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

Norme vigenti nel paese di utilizzo.<br />

I prodotti sono stati progettati e costruiti in conformità con le pertinenti norme di sicurezza Europee ed Internazionali. Oltre alle<br />

norme di sicurezza indicate in questo manuale, è necessario osservare anche le eventuali norme o disposizioni di sicurezza<br />

supplementari concernenti la progettazione, assemblaggio, installazione, funzionamento e smaltimento del prodotto che siano<br />

vigenti in un determinato paese.<br />

Generalità<br />

1) Qualora fossero necessari strumenti o accessori, quali scale, trabattelli od elevatori, assicurarsi di utilizzare dispositivi sicuri ed appropriati in conformità alle<br />

normative vigenti sulla sicurezza nei cantieri e sui luoghi di lavoro.<br />

2) Prevenire le possibilità di una eventuale attivazione della trasmissione remota.<br />

3) Assicurarsi che l’attivazione delle condizioni di incendio, scopo del collaudo, non possano causare danni al sistema o a parti di esso.<br />

4) Sistemi o dispositivi di proprietà di terzi devono essere attivati solo in presenza della persona responsabile di essi.<br />

5) Prima di effettuare qualsiasi test, assicurarsi che l’impianto sia in sicurezza, vale a dire che le condizioni di guasto o di allarme provocate per verificare la<br />

corretta funzionalità del rilevatore, non portino ad attuazioni dirette come attivazione di impianti di evacuazione fumo e calore, impianti di estinzione,<br />

compartimentazioni ecc.<br />

6) Avvisare tutte le persone coinvolte che possono essere presenti fumo e rumore.<br />

7) Avvisare tutte le persone coinvolte prima di collaudare i dispositivi di allarme; prendere in considerazione la possibilità che si crei del panico.<br />

8) Prima di eseguire le prove, informare le centrali destinatarie del segnale di allarme e guasto che sono collegate al sistema.<br />

9) Controllare sempre il sistema, verificando anche eventuali modifiche di utilizzo della zona protetta.<br />

COLLAUDO DELL’APPARECCHIATURA<br />

Per garantire una corretta funzionalità di un rilevatore lineare è necessario in ogni condizione effettuare dei test di base atti a<br />

verificare l’esattezza delle operazioni di installazione, cablaggio e taratura.<br />

Come specificato nella norma UNI 9795 ed. 04-2005 riportato nel paragrafo 8.3, le prove di funzionamento possono<br />

essere effettuate con i focolari tipo o come riportato al punto 8.3.5 con apposita strumentazione indicata dal<br />

costruttore.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

TEST DI GUASTO<br />

La corretta segnalazione di guasto operativo e la relativa segnalazione deve essere verificata ad allineamento ultimato.<br />

La verifica deve essere ottenuta con la seguente procedura:<br />

• per il modello ARDEA:<br />

a) Coprire l’unità Tx con la mano o un oggetto opaco (Es. un cartone).<br />

Verificare le seguenti condizioni:<br />

l’accensione del led Giallo di guasto a luce fissa sia sul Ricevitore che sul Trasmettitore.<br />

- N.B.: se il collegamento dal cavetto RTx all’INT8BA è omesso, il led giallo presente sul Tx, non deve mai accendersi.<br />

- Nel caso di più rilevatori installati uno di fianco all’altro e a distanza ridotta (distanza di 5 metri o inferiore di interasse fra<br />

una coppia e l’altra) evitare di installare tutti i Trasmettitori da una lato ed i Ricevitori dall’altro, ma alternarli.<br />

Se ciò non fosse possibile accertarsi che lo stato di guasto di un Trasmettitore sia corrispondente al solo Ricevitore relativo.<br />

b) La commutazione del relè di guasto è data dall’interfaccia INT8BA e deve essere riportata alla centrale di controllo e<br />

rilevazione che ne darà la segnalazione.<br />

- N.B.: se è stata impostata la temporizzazione del relè di guasto sull’INT8BA, la commutazione avverrà solamente dopo<br />

il tempo impostato. Verificare che le tempistiche siano corrette.<br />

• Per il modello BOOMERANG:<br />

a) Coprire il riflettore con un oggetto opaco e verificare:<br />

l’accensione del led Giallo di guasto sul TRx.<br />

- N.B.: se il rilevatore dovesse andare in preallarme (led rosso/i) e non in condizione di guasto, verificare la presenza di<br />

superfici riflettenti lungo la tratta sorvegliata o un errato posizionamento del rilevatore (es. molto vicino a travi o<br />

soffittature


TEST DI ALLARME<br />

Il test della condizione di un allarme dovrebbe essere sempre e comunque prodotto da una simulazione<br />

in scala ridotta di un vero incendio nell’ambiente protetto.<br />

Tuttavia è comunque necessario verificare se le connessioni elettriche sono state eseguite correttamente<br />

secondo le istruzioni, e se, una volta terminate, si sia in condizione di conseguire la condizione di allarme.<br />

Allo scopo <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> rende disponibile:<br />

• il filtro attenuatore STF4 (per ARDEA / BOOMERANG)<br />

• il simulatore elettronico di allarme SAC (solo per ARDEA).<br />

Con tale strumentazione è possibile sul piano ottico una simulazione “strumentale” di un fuoco e di un fumo<br />

opportunamente calibrato alle condizioni ambientali di lavoro (e di gestione della sensibilità conseguente)<br />

nelle quali i rilevatori dovranno lavorare.<br />

Inoltre attraverso tale strumentazione, è possibile effettuare la verifica della corretta taratura del segnale<br />

infrarosso.<br />

PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA O BOOMERANG CON SIMULAZIONI DAL VERO.<br />

Dopo l'installazione, quando possibile, è consigliata una prova dal vero in scala ridotta di almeno uno dei<br />

1° TEST<br />

fuochi previsti dalla norma EN 54-12. I fuochi da preferire sono<br />

sempre quelli simili al TF4-5della norma EN 54-12, quando<br />

l'altezza dello stabile supera i 6 m, quale che sia la<br />

conformazione geometrica della copertura. (piana, a doppia<br />

falda, a shed, con travi fuori spessore etc.). Prove di grande<br />

significato operativo sono quelle di condizionare a pavimento<br />

l'equivalente di mezza tazzina da caffè di benzina commerciale<br />

in un recipiente metallico della superficie di almeno 40 cm x 40<br />

cm (1.600 cm 2 od equivalente area a forma circolare). Questa quantità va aumentata ad una tazzina da<br />

caffè se l'altezza dello stabile è tra 7 ed 11 m.<br />

2° TEST<br />

Ciò sempre nel caso che più rilevatori che compongono<br />

l'impianto dispongano ognuno di una soglia di allarme<br />

selezionata sull'Rx pressoché equivalente.<br />

Le prove da eseguire sono sempre due per ciascun rilevatore<br />

che si intende sottoporre a prova:<br />

La prima sulla verticale; la seconda disassata di 5 m ca.<br />

Il luogo nel quale può essere eseguita la prova può essere vicina<br />

al Tx oppure vicino all'Rx od in posizione mediana fra le due<br />

unità (posizione da preferire).<br />

L'allarme conseguito dovrebbe (in media) interessare sia l'allarme fuoco che l'allarme fumo nei modelli<br />

ARDEA SF, DUST o BOOMERANG SF oppure soltanto quello di fumo nei modelli ARDEA S/2 o<br />

BOOMERANG S.<br />

Tra una prova e l'altra debbono essere ristorate ogni volta e completamente le condizioni ambientali<br />

primitive e precedenti all'inizio della prima prova.<br />

Prima d'iniziare le prove è buona norma farsi autorizzare e provvedersi attorno al braciere di un<br />

estintore.<br />

Scegliete la posizione di test lontano da materiali infiammabili eventualmente presenti nello stabile protetto.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

setronic verona 43


PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA O BOOMERANG CON FILTRO DI SIMULAZIONE STF4<br />

È indispensabile premettere che l’uso di filtri attenuatori, ancorché utili a conseguire un allarme, non sono<br />

fondati sui principi di rilevazione di fumo propri dell’algoritmo studiato nel rilevatore.<br />

Tuttavia, poiché risulta chiaro che l’installatore, finita la procedura di allineamento e calibrazione, debba<br />

conoscere se almeno elettricamente può ottenere un allarme, si è allestito un mezzo pratico, di semplice<br />

utilizzo, poco costoso e comunque utile ad ottenere questa informazione.<br />

Abbiamo reso quindi disponibile il filtro attenuatore STF4.<br />

• Il filtro può essere utilizzato con qualunque modello prodotto dalla nostra Società a prescindere dalla<br />

distanza operativa nella quale i rilevatori debbano lavorare.<br />

• Il filtro deve essere utilizzato secondo la procedura indicata, senza deviazioni od approssimazioni. Un uso<br />

errato del filtro non consegue all’unico presupposto per il quale il filtro deve essere usato:<br />

“Sapere se il rilevatore a certe condizioni commuta in allarme e/o in guasto”. È chiaro che questo punto,<br />

essendo di importanza vitale, deve essere seguito con particolare attenzione, investendo di una<br />

oggettiva responsabilità l’installatore.<br />

• Il filtro va usato sempre ed inevitabilmente sul Ricevitore nel caso del modello ARDEA e sul<br />

Trasmettitore/Ricevitore nel caso del modello BOOMERANG.<br />

Mai sul Trasmettitore o sul Riflettore. Inoltre va utilizzato quando si è certi che il rilevatore sia<br />

correttamente allineato e cablato secondo le procedure descritte nel presente manuale.<br />

• Il supporto del filtro è un metacrilato con tre livelli specifici di attenuazione: 1dB, 4dB, 8dB. L’utilizzo e<br />

la conseguente risposta del rivelatore ai 3 livelli presenti sul filtro, è specificato nelle relative istruzioni<br />

allegate.<br />

• Il filtro è particolarmente delicato: non deve essere toccato con le dita sporche, non può essere pulito<br />

con detergenti od alcoli, non deve essere abraso e soprattutto non deve essere per nessun motivo<br />

piegato.<br />

La fornitura del filtro di simulazione STF4 e le istruzioni per l’uso, sono fornite a richiesta,<br />

separatamente dai rilevatori.<br />

PROVA DI ALLARME INCENDIO DI ARDEA CON STRUMENTO DI SIMULAZIONE SAC<br />

La strumentazione SAC per mezzo di uno speciale processo genera per via elettrica un ventaglio di volute<br />

condizioni ottiche sull’unità Tx sufficienti e necessarie per conseguire:<br />

• Od un allarme incendio (Fumo e/o Fuoco Mod. SF; oppure Fumo Mod. S)<br />

• Od un guasto se il rilevatore non fosse correttamente allineato e/o gestito con accettabili livelli di<br />

sensibilità. In questo caso l’allarme incendio è negato fino ad opportuno ristoro di accettabili condizioni<br />

di carattere generale.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

La fornitura dello strumento SAC e le istruzioni per l’uso, sono fornite a richiesta, separatamente dai<br />

rilevatori.<br />

ATTENZIONE!<br />

- L’accensione fissa del /dei LED ROSSO/I NON È la condizione di allarme, ma solo l’inizio della<br />

valutazione di un principio di incendio da parte del rilevatore (non c’è commutazione del relé).<br />

- In ognuno dei casi sopraesposti, il rilevatore raggiunta la condizione di operatività, segnalerà l’inizio della<br />

rilevazione con l’accensione fissa del/dei led rosso/i ogni qualvolta verrà introdotta un’attenuazione del<br />

segnale infrarosso.<br />

Tale condizione non comporta la commutazione del relè di allarme fino ad analisi ultimata.<br />

La condizione di allarme conseguita è distinguibile dall’accensione del/dei led rosso/i lampeggianti e<br />

contestualmente dallo scambio del relè.<br />

- Lo stato di normale operatività della barriera successivo ad un allarme, deve avvenire togliendo<br />

l’alimentazione all’interfaccia per almeno 3 secondi.<br />

44 setronic verona


MANUTENZIONE DEI RILEVATORI LINEARI<br />

Le normali condizioni di installazione delle barriere richiedono intervalli di manutenzione similari a quelli<br />

richiesti dalle Norme in vigore (UNI9795 ed. 2005 – punto 9.2 ed UNI 11224). Tali intervalli, di base ogni 5<br />

mesi, possono in alcuni casi essere più frequenti in considerazione delle molteplici applicazioni in cui si<br />

possa trovare il rilevatore, soprattutto se in ambiente di tipo industriale, ove siano presenti polveri e vapori<br />

stazionari o prodotti da particolari fasi di lavorazione.<br />

Raccomandazioni<br />

• La verifica fisica dei rilevatori deve essere eseguita sempre comunque almeno due volte all’anno.<br />

• È necessario sostituire i rilevatori che presentano danni meccanici o alle ottiche, con rilevatori nuovi.<br />

• Per quanto riguarda le norme e le procedure di sicurezza Vi preghiamo di fare riferimento a quanto<br />

riportato nel capitolo precedente a pag. 42.<br />

PROCEDURA DI MANUTENZIONE<br />

La procedura di manutenzione dei rilevatori lineari ARDEA e BOOMERANG non richiede particolari<br />

attrezzature e risulta semplice e veloce.<br />

Si consiglia di eseguire con attenzione le seguenti indicazioni:<br />

1) Rimuovere il tappo di chiusura sulla parte superiore della mascherina delle unità Tx, Rx o TRx ed estrarre<br />

il filtro trasparente in policarbonato.<br />

2) Pulire i filtri con acqua e sapone neutro senza utilizzare panni abrasivi. Se il filtro dovesse essere molto<br />

graffiato, ingiallito o fortemente opacizzato, questo dovrà essere sostituito. L’eventuale utilizzo di un<br />

filtro danneggiato potrebbe compromettere il buon funzionamento del rilevatore.<br />

3) Pulire con un panno morbido la superficie esterna delle lenti (Tx – Rx o TRx).<br />

N.B.: La non perfetta pulizia delle lenti potrebbe compromettere le operazioni di regolazione del livello<br />

di segnale infrarosso.<br />

4) Nel caso del modello BOOMERANG, verificare la pulizia della parte anteriore del riflettore. Passare la<br />

parte, se impolverata o sporca, con un panno umido e sapone neutro; non utilizzare solventi per questa<br />

operazione.<br />

Non rimuovere in nessun caso il filtro di protezione del riflettore!<br />

5) Verificare il corretto segnale infrarosso utilizzando il filtro STF4.<br />

Con il modello ARDEA è possibile utilizzare il simulatore SAC, seguendo le istruzioni riportate a pag. 14.<br />

6) Si consiglia in qualsiasi caso, dopo aver effettuato la manutenzione, di riportare il segnale in Saturazione<br />

e rieseguire la procedura di allineamento (vedi capitoli precedenti).<br />

7) Riposizionare i filtri anteriori e il tappo di chiusura della mascherina.<br />

8) Verificare le condizioni di Allarme e di Guasto e le relative uscite seguendo le procedure di verifica Test<br />

di Guasto e Test di Allarme come evidenziato nel capitolo precedente (pp. 42 e 43).<br />

ATTENZIONE!<br />

- In fase di manutenzione, si consiglia sempre di effettuare una verifica dell’effettiva corretta<br />

installazione dei rilevatori rispetto all’ambiente da proteggere.<br />

- Ogni scostamento dal progetto od ogni eventuale installazione non corretta (indipendentemente<br />

dalla positività del collaudo dei rilevatori) devono essere prontamente segnalati ai responsabili<br />

dell’impianto.<br />

COLLAUDO E MANUTENZIONE PERIODICA<br />

setronic verona 45


Nel quadro del miglioramento costante dei ns. prodotti si avverte che la <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> si riserva il diritto di apportare<br />

in qualsiasi momento tutte le modifiche che verranno ritenute necessarie, senza obbligo di preavviso. Uguale diritto è<br />

rivendicato per correzioni su errori di stampa, dati, misure che dovessero essere erroneamente riportati nella presente<br />

pubblicazione.<br />

I suggerimenti di applicazione impartiti nel presente compendio, qualora risultassero in tutto od in parte in contrasto con<br />

future disposizioni normative italiane e/o europee, debbono intendersi come ritirati alla stessa data dell’eventuale entrata<br />

in vigore di tali norme. Poichè i prodotti di questo compendio hanno una commercializzazione extra nazionale, dobbiamo<br />

avvertire che prescrizioni installative dei singoli paesi eventualmente difformi dai suggerimenti impartiti nel compendio,<br />

debbono essere seguiti. Noi infatti li intenderemo come seguiti nell’impianto che impiegherà i nostri prodotti, e ciò sin dalla<br />

data dell’ordine.<br />

Tenere questo compendio a portata di mano per riferimenti futuri.<br />

Le informazioni di questo compendio sono disponibili in file PDF presso il sito internet: www.setronicverona.com<br />

Copyright 2007 <strong>Setronic</strong> <strong>Verona</strong> S.r.l.<br />

- Riferimento edizione Mod. MIMAB - Rev. 00 -<br />

Si rivendica la proprietà esclusiva dei dati e delle immagini contenute nel presente compendio. È fatto<br />

esplicito divieto di duplicare in tutto od in parte anche in formula digitale le immagini e/o i dati senza una<br />

formale autorizzazione della nostra Società. Ogni abuso accertato sarà perseguito a termini di legge.<br />

I prodotti descritti godono della garanzia di un anno. I termini di garanzia contrattuali editi dalla nostra<br />

Società sono disponibili a richiesta e decorrono dalla data di consegna dei materiali. I termini di garanzia<br />

legali normalmente e universalmente usati si intendono applicati ai prodotti descritti.<br />

APPROVAZIONE MINISTERIALE 1293-3409/44<br />

RELAZIONE DELLE PROVE MINISTERIALI N° 3409/4<br />

RILEVATORE A NORMA UNI - DIN 43700<br />

APPARECCHIO COSTRUITO A NORME CEI<br />

CONFORME ALLE NORME EUROPEE EN 54/12<br />

CERTIFICAZIONI<br />

VdS Zertifikat: N° G 294043<br />

RUSSA POJTEST: N° B03881<br />

AZIENDA CERTIFICATA<br />

ASSOCIATO<br />

SETRONIC <strong>Verona</strong> S.r.l.<br />

Via F. Da Levanto, 14/b<br />

37138 VERONA (Italy)<br />

Tel. +39-0458347777 - Fax +39-0458347778<br />

www.setronicverona.com<br />

E-mail: info@setronicverona.com<br />

Mod. MIMAB - REV. 00

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