Dalla Scuola dell'Infanzia: Pinocchio e la fatica di crescere (Sr ...
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<strong>Sr</strong>. Mariel<strong>la</strong><br />
Anno sco<strong>la</strong>stico<br />
2009<br />
<strong>Dal<strong>la</strong></strong> <strong>Scuo<strong>la</strong></strong> dell’Infanzia:<br />
“<strong>Pinocchio</strong> e <strong>la</strong> <strong>fatica</strong> <strong>di</strong> <strong>crescere</strong>”<br />
Continua l’avventura <strong>di</strong> <strong>Pinocchio</strong> nel vissuto <strong>di</strong> ogni giorno dei nostri bambini.<br />
Una storia voluta all’inizio dell’anno sco<strong>la</strong>stico dal collegio docenti e declinata<br />
in un progetto <strong>di</strong>dattico per aiutare i bambini a riflettere sui comportamenti e<br />
sulle scelte quoti<strong>di</strong>ane. I vari personaggi, mirabilmente interpretati dal<strong>la</strong> insegnanti,<br />
hanno accompagnato fin qui, giorno dopo giorno, le piccole conquiste dei<br />
bambini.<br />
<strong>Pinocchio</strong>: un personaggio nel quale ognuno <strong>di</strong> noi si può riconoscere, colmo <strong>di</strong><br />
mille desideri, <strong>di</strong> attese, <strong>di</strong> avventure, <strong>di</strong> capricci, <strong>di</strong> regole vissute e non vissute,<br />
<strong>di</strong> fatiche da fare, per poter <strong>crescere</strong> e finalmente <strong>di</strong>ventare un bambino<br />
vero!<br />
L’amore e <strong>la</strong> tenerezza genitoriale è ben espressa da Mastro Geppetto, che<br />
non esita a vendere l’unica giacca che aveva, per l’istruzione del figlio. Geppetto<br />
insegna al figlio i valori dell’onestà, del <strong>la</strong>voro, del<strong>la</strong> sincerità.<br />
Il Grillo Par<strong>la</strong>nte: <strong>la</strong> nostra coscienza, quel desiderio <strong>di</strong> bene che c’è in ciascuno<br />
<strong>di</strong> noi, ma sopraffatto tante volte dalle voci del<strong>la</strong> trasgressione, dagli ami-<br />
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ci non veri (Gatto e Volpe) dal<strong>la</strong> tentazione del più comodo, del non far <strong>fatica</strong>,<br />
del non impegno, delle piccole bugie…<br />
In questi giorni è arrivato Lucignolo facendo irruzione nelle sezioni e,<br />
coinvolgendo i bambini in lusinghiere promesse <strong>di</strong> gioco e <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento; li ha<br />
convinti a seguirlo nel paese dei Balocchi e ad abbandonare il proprio <strong>la</strong>voro<br />
già iniziato. Circa il 50% <strong>di</strong> essi lo ha seguito trovandosi poi delusi in una sa<strong>la</strong><br />
gioco buia, fredda e senza giochi: dove erano finite le promesse <strong>di</strong> Lucignolo<br />
Anzi, ad un tratto, avvolto da una nuvo<strong>la</strong> <strong>di</strong> fumo hanno sentito un raglio<br />
d’asino, era Lucignolo al quale stavano già spuntando le orecchie e <strong>la</strong> coda. Consapevoli<br />
dello sbaglio, i bambini delusi sono tornati nelle loro sezioni dove hanno<br />
trovato gli amici che facevano <strong>la</strong> vera festa.<br />
In seguito, insieme al<strong>la</strong> maestra, hanno riflettuto<br />
sull’accaduto, sul<strong>la</strong> qualità delle scelte da fare,<br />
sull’ importanza del bene vero delle persone che<br />
ci stanno accanto e che ci aiutano a <strong>crescere</strong> anche<br />
quando questo bene comporta <strong>fatica</strong>.<br />
L’ultima tappa sarà de<strong>di</strong>cata al<strong>la</strong> Fata Turchina,<br />
il personaggio del<strong>la</strong> storia che, come ogni<br />
mamma, desidera vedere e trasformare, con <strong>la</strong><br />
forza dell’amore, il burattino <strong>di</strong> legno in bambino<br />
vero. Sarà questo l’ultimo passaggio nel quale i<br />
nostri bambini dovrebbero aver interiorizzato,<br />
dopo tanti giochi, esperienze e vicissitu<strong>di</strong>ni, che<br />
<strong>la</strong> vita è un bene prezioso che va vissuto con impegno<br />
e coraggio per <strong>crescere</strong> e <strong>di</strong>ventare sempre<br />
<strong>di</strong> più “ bambini veri”!<br />
Avviati ormai verso <strong>la</strong> conclusione dell’ anno sco<strong>la</strong>stico, dopo una verifica tra<br />
insegnanti, abbiamo constatato come è insito nell’animo <strong>di</strong> ogni uomo scegliere<br />
il più comodo, il più facile, il più conveniente… ciò avviene anche nei nostri<br />
bambini, che rispecchiano gli adulti: aiutati poco dal<strong>la</strong> società, crescono in<br />
questo contesto <strong>di</strong> “ vita facile”.<br />
Possiamo <strong>di</strong>re, senza presunzione, che attraverso questa programmazione<br />
abbiamo aiutato i nostri piccoli a riscoprire quelle parole che rischiano <strong>di</strong><br />
scomparire dal lessico pedagogico contemporaneo: le virtù, <strong>la</strong> formazione del<br />
carattere, l’educazione del cuore, l’educazione del<strong>la</strong> volontà, l’elogio del<strong>la</strong> <strong>fatica</strong>.<br />
Un elogio all’autore Collo<strong>di</strong> che ha saputo affidare magistralmente al burattino<br />
il compito <strong>di</strong> trasmettere al lettore attento tutti i vari stati d’animo e<br />
i sentimenti che accompagnano <strong>la</strong> vita <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi.<br />
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