Scarica questo numero della Borsa della spesa - ACSI
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La borsa <strong>della</strong> <strong>spesa</strong><br />
7.2011 3<br />
editoriale<br />
Laura Regazzoni Meli<br />
segretaria generale <strong>ACSI</strong><br />
Premi di cassa malati<br />
e acquistiall'estero<br />
Esiste davvero un margine di manovra per imporre a breve (brevissimo) termine una riduzione dei premi<br />
delle casse malati per gli assicurati ticinesi? Con le leggi che ci ritroviamo (leggi che l'<strong>ACSI</strong> critica da anni e<br />
che qualcuno in parlamento ha pur votato) no, anche se ciò sarebbe economicamente più che giustificato.<br />
nella situazione attuale solo la buona volontà delle casse malati potrebbe portare a premi più bassi. Buona<br />
volontà a cui l'<strong>ACSI</strong> non crede nel modo più assoluto.<br />
Ecco perché commentando la leggera riduzione del premio medio di cassa malati 2012 per il canton<br />
Ticino l'<strong>ACSI</strong> ha espresso la valutazione contrastante di "delusione" (per l'entità <strong>della</strong> diminuzione che avrebbe<br />
potuto essere ben maggiore) e di "soddisfazione" (per una diminuzione dopo ben 15 anni di aumenti e<br />
per la prospettiva – tutta da verificare – di una stabilizzazione negli anni futuri).<br />
Ecco perché l'<strong>ACSI</strong> non è scesa in piazza per rivendicare l’irrealistica riduzione dei premi preferendo dare<br />
un messaggio chiaro e concretamente realizzabile: la raccolta di firme destinate alla riuscita dell'iniziativa<br />
per una cassa malati pubblica e unica. Per <strong>questo</strong> obiettivo, da anni rivendicato, l’<strong>ACSI</strong> si impegna per la terza<br />
volta! L'<strong>ACSI</strong> mette la priorità sulla cassa malati pubblica e unica perché convinta <strong>della</strong> necessità di cambiare<br />
in modo radicale un sistema che ha troppi difetti e che non è possibile riformare pezzo per pezzo, come<br />
da anni si sta tentando di fare senza successo a causa degli immani interessi in gioco a cui molti dei politici non<br />
sono indifferenti.<br />
L'indignazione e i <strong>numero</strong>si appelli alla riduzione dei premi sono più che condivisibili ma sono solo parole:<br />
meglio usare le energie per far riuscire e poi far accettare l'iniziativa per una cassa malati pubblica. Chi non<br />
l’avesse ancora firmata può scaricare il formulario direttamente dal nostro sito www.acsi.ch o richiederlo in<br />
segretariato.<br />
oltre alle casse malati un altro tema ha fatto discutere: l'invito (in parte provocatorio ma sostenuto dalla<br />
ComCo) a acquistare all'estero quei prodotti importati che in Svizzera non sono diminuiti di prezzo malgrado<br />
la notevole riduzione dell'euro. L'<strong>ACSI</strong> è stata accusata di non sostenere l'economia locale. una precisazione:<br />
l’<strong>ACSI</strong> sostiene da sempre e con convinzione l’economia locale e il consumo responsabile.<br />
Ma per quale ragione dovremmo acquistare in Svizzera un pacco di biscotti Mulino Bianco al prezzo di<br />
fr. 4.50 quando in Italia lo stesso pacco costa 1 euro? oppure un forno da Ikea che costa 1'300 franchi sul catalogo<br />
svizzero e 449 euro su quello francese? o ancora «La settimana enigmistica» a franchi 5,80 venduta<br />
a pochi chilometri da noi a 1 euro e 50? È ovvio che qualcuno ha intascato (e intasca) sulle spalle dei consumatori<br />
queste macroscopiche differenze di prezzo che solo in minima parte possono essere giustificate con la<br />
diversa struttura dei costi (in particolare salariali) cui sono confrontati gli imprenditori svizzeri.<br />
ora i prezzi hanno cominciato a scendere in molti settori (basta guardare le pubblicità per le automobili<br />
che nelle ultime settimane offrono sconti eurobonus di migliaia di franchi e che rischiano di far venire il mal di<br />
stomaco a chi ha comperato un'automobile a caro prezzo negli ultimi mesi). Ma sarebbe successo lo stesso<br />
se i consumatori svizzeri (non solo quelli ticinesi, ovviamente) non avessero fatto pressione anche minacciando<br />
di fare i loro acquisti all'estero? Pure su <strong>questo</strong> punto abbiamo forti dubbi.<br />
diventa amico<br />
dell’<strong>ACSI</strong><br />
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