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Le riduzioni gesuite del Paraguay Mossi dal desiderio di conquistare anime per Cristo, i figli di Sant’Ignazio di Loyola hanno fondato una grande opera basata sull’amore a Dio e al prossimo. Martín Miraca Le rovine di maestosi edifici testimoniano la grandezza indiscutibile di quegli insediamenti nati dall’amore per Dio (Veduta aerea di Riduzioni della Santíssima Trinidad de Paraná) 48 Salvami Regina · Maggio 2011 _Salvami_Regina_97_RA113.indb 48 21/04/2011 10:56:07

IGesuiti arrivarono in Brasile nel 1549, stabilendosi inizialmente a San Salvador de Bahia, da dove partirono per evangelizzare le terre circostanti. Tanto impeto misero in quest’opera che alla fine di quel secolo, alcuni di loro avevano già percorso più di 2.000 chilometri che li separavano dal Paraguay, guidati dal nobile entusiasmo che nasce dalla sete di anime. In un primo momento il lavoro di questi missionari in questo paese fu molto difficile, poiché i Guarani fuggivano terrorizzati da quella presenza per loro così strana. Gradualmente, tuttavia, i gesuiti riuscirono ad attrarli attraverso la musica o anche la cura delle loro malattie. Per aiutarli a crescere nella fede e progredire dal punto di vista umano, li riunirono in insediamenti lontani dai territori colonizzati dagli europei, dando luogo alle Riduzioni gesuite. Queste comunità erano gestite da sacerdoti che, oltre ad insegnare il Catechismo ed esercitare il loro ministero, insegnavano agli indiani a leggere, scrivere e contare. Lì imparavano anche un mestiere: agricoltura, allevamento, falegnameria, lavorazione dei metalli, orologeria e altri mestieri che, dopo qualche tempo di pratica, essi riuscivano ad eseguire alla perfezione. Dal punto di vista politico le Riduzioni erano organizzate come un municipio, col suo cabildo (assemblea municipale) presieduto da un corregidor o parokaitara, nel linguaggio degli indigeni. C’era abbondanza dei beni necessari per una esistenza dignitosa e l’amore fraterno univa i cuori, determinando un’affettuosa dolcezza di tratto. Solo alcune decine di gesuiti governavano più di 150.000 indigeni. Facile, quindi, sarebbe stato per questi espellere o uccidere i sacerdoti. Invece, esprimevano ammirazione e amore per i ministri di Foto: Gustavo Kralj e Darío Iallorenzi Statue e dipinti, prodotti dagli stessi indiani, che abbellivano le chiese delle riduzioni (“San Francesco d’Assisi” - Sant’Ignazio Guazú) Maggio 2011 · Salvami Regina 49 _Salvami_Regina_97_RA113.indb 49 21/04/2011 10:56:11

IGesu<strong>it</strong>i arrivarono in Brasile<br />

nel 1549, stabilendosi<br />

inizialmente a San Salvador<br />

de Bahia, da dove<br />

partirono per evangelizzare le terre<br />

circostanti. Tanto impeto misero in<br />

quest’opera che alla fine di quel secolo,<br />

alcuni di loro avevano già percorso<br />

più di 2.000 chilometri che li<br />

separavano dal Paraguay, guidati dal<br />

nobile entusiasmo che nasce dalla<br />

sete di anime.<br />

In un primo momento il lavoro<br />

di questi missionari in questo paese<br />

fu molto difficile, poiché i Guarani<br />

fuggivano terrorizzati da quella<br />

presenza per loro così strana. Gradualmente,<br />

tuttavia, i gesu<strong>it</strong>i riuscirono<br />

ad attrarli attraverso la musica<br />

o anche la cura delle loro malattie.<br />

Per aiutarli a crescere nella fede<br />

e progredire dal punto di vista<br />

umano, li riunirono in insediamenti<br />

lontani dai terr<strong>it</strong>ori colonizzati dagli<br />

europei, dando luogo alle Riduzioni<br />

gesu<strong>it</strong>e.<br />

Queste comun<strong>it</strong>à erano gest<strong>it</strong>e<br />

da sacerdoti che, oltre ad insegnare<br />

il Catechismo ed eserc<strong>it</strong>are il loro<br />

ministero, insegnavano agli indiani<br />

a leggere, scrivere e contare.<br />

Lì imparavano anche un mestiere:<br />

agricoltura, allevamento, falegnameria,<br />

lavorazione dei metalli,<br />

orologeria e altri mestieri che,<br />

dopo qualche tempo di pratica, essi<br />

riuscivano ad eseguire alla perfezione.<br />

Dal punto di vista pol<strong>it</strong>ico le Riduzioni<br />

erano organizzate come un<br />

municipio, col suo cabildo (assemblea<br />

municipale) presieduto da un<br />

corregidor o paroka<strong>it</strong>ara, nel linguaggio<br />

degli indigeni. C’era abbondanza<br />

dei beni necessari per una esistenza<br />

dign<strong>it</strong>osa e l’amore fraterno<br />

univa i cuori, determinando un’affettuosa<br />

dolcezza di tratto.<br />

Solo alcune decine di gesu<strong>it</strong>i governavano<br />

più di 150.000 indigeni.<br />

Facile, quindi, sarebbe stato per<br />

questi espellere o uccidere i sacerdoti.<br />

Invece, esprimevano ammirazione<br />

e amore per i ministri di<br />

Foto: Gustavo Kralj e Darío Iallorenzi<br />

Statue e dipinti, prodotti dagli stessi<br />

indiani, che abbellivano le chiese delle<br />

riduzioni (“San Francesco d’Assisi” -<br />

Sant’Ignazio Guazú)<br />

Maggio 2011 · Salvami Regina 49<br />

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