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Serge François
“A
Lourdes: 68ª guarigione
miracolosa riconosciuta
dalla Chiesa
Papa Benedetto XVI ha ricevuto
in udienza il giorno 11 marzo una delegazione
di membri dell’Associazione
belga Pro Petri Sede, che offre annualmente
un contributo finanziario
per le necessità della Santa Sede.
Nel salutare il Santo Padre, Don
Dirk Van Kerchove, direttore di questa
istituzione benefica, ha evidenziato
che i suoi membri “sentono un forte
vincolo di comunione e obbedienza
al Papa” ed ha riaffermato l’impegno
di continuare ad aiutare il Santo
Padre “in modo che possa proseguire
la sua azione spirituale e materianome
della Chiesa, riconosco pubblicamente il
carattere ‘straordinario’ della guarigione di cui
ha beneficiato il Sig. Serge François, a Lourdes, il 12
aprile 2002” – ha affermato Mons. Emmanuel Delmas,
Vescovo di Angers, in Francia, in una dichiarazione
del 27 marzo scorso.
Con questo sale a 68 il numero di guarigioni avvenute
nel Santuario riconosciute ufficialmente come
miracolose dalla Chiesa. Ad esse è necessario
sommare i 7.000 casi di guarigioni catalogate come
inspiegabili dal Comitato Medico Internazionale.
Serge François aveva 56 anni e soffriva di un’ernia
discale con paralisi quasi totale di una gamba
e forti dolori quando si recò in pellegrinaggio a
Lourdes, il 12 aprile 2002. Dopo aver pregato nella
grotta dove la Madonna apparve a Santa Bernadette
e aver bevuto l’acqua della fonte, sentì un calore
nell’arto immobilizzato e subito cominciò a camminare
normalmente.
Dopo minuziosi esami,
i periti del Comitato Medico
Internazionale di Lourdes
conclusero concluso trattarsi di
una guarigione improvvisa, completa,
durevole e senza relazione
con una terapia specifica. In altre parole,
un fatto inspiegabile per la scienza
allo stato attuale. È stato sulla base di questa conclusione,
e dopo aver ascoltato il parere della Commissione
Canonica, che Mons. Delmas ha riconosciuto in modo
ufficiale il carattere straordinario della guarigione.
Oltre a vedersi liberato dalla malattia, Serge
François “ha aumentato la sua vita di fede e di preghiera,
e oggi egli prega molto per altri infermi” –
informa il giornale spagnolo La Razón. In segno di
gratitudine, ha fatto un pellegrinaggio da Angers al
Santuario di Santiago de Compostela, un percorso
di 1570 chilometri a piedi.
Paulo Mikio
non deve essere in contrapposizione
con i fondamenti religiosi della civiltà
europea, ai quali il cristianesimo
ha dato un contributo essenziale”. Si
riconosce anche il dovere di “garantire
ad ogni Paese un margine di valutazione
del valore dei simboli religiosi
nella propria storia culturale
e nell’identità nazionale e del luogo
della loro esposizione”.
La sentenza, aggiunge Don Lombardi,
“è la benvenuta anche perché
contribuisce efficacemente a ristabilire
la fiducia nella Corte Europea dei
Diritti Umani, da parte di una grande
percentuale di europei convinti
e coscienti del ruolo determinante
dei valori cristiani, non solo nella loro
propria Storia, ma anche nella costruzione
dell’unità europea”.
A sua volta, il Ministro degli Esteri
italiano, Franco Frattini, ha dichiarato
all’agenzia ANSA: “Oggi ha
trionfato il sentimento popolare di
tutta l’Europa”. E il Ministro dell’Istruzione,
Mariastella Gelmini ha affermato
che si tratta “di una grande
vittoria per la difesa di un simbolo irrinunciabile
della Storia e dell’identità
culturale del nostro Paese”, come
informa il giornale Avvenire.
La disputa ebbe inizio nel 2002,
quando un’italiana di origine finlandese
pretese di obbligare una scuola
pubblica di Abano Terme, nella quale
studiavano i suoi due figli, a ritirare
dalle classi le immagini di Cristo
Crocifisso. La scuola si rifiutò, fu
processata civilmente, ma uscì vincitrice
nelle istanze giudiziarie in Italia.
La causa fu allora portata alla
Corte Europea dei Diritti Umani.
Donazione per le opere
di carità del Papa
Maggio 2011 · Salvami Regina 39
_Salvami_Regina_97_RA113.indb 39 21/04/2011 10:55:11