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Sailko / Wikipedia Alain Patrick Caterina è nata in un sontuoso palazzo di Firenze, culla e centro del Rinascimento italiano Facciata del Palazzo Pazzi e veduta generale di Firenze col duomo nello sfondo mo dell’intensità. Il giorno 25 marzo, sentì impresse nel suo petto le parole “Et Verbum caro factum est”. Il lunedì della Settimana Santa, ricevette le sacre stigmate di Cristo, anche se non in forma visibile. Il giovedì Santo, Suor Maria Maddalena entrò in un’estasi che durò ventisei ore. Nel corso di tutto il periodo nel quale si commemora la Passione del Divino Redentore, ella sentì in sé, fisicamente, gli stessi dolori, le stesse afflizioni, gli stessi tormenti di Gesù. Sorprese e meravigliate, le altre religiose poterono contemplarla mentre percorreva le diverse dipendenze del monastero, ora accompagnando il Divino Maestro nella sua agonia, ora nel suo giudizio, ora anche nella dolorosa corona di spine. Alla fine, la videro entrare, con una croce alle spalle, nella sala del Capitolo dove si stese per terra per esser inchiodata al legno, poi si accostò alla parete e, con le braccia aperte, ripeté le sette ultime parole del Crocifisso. Alcuni giorni dopo, le fu dato di assistere alla discesa di Cristo agli inferi, alla sua Resurrezione e, finalmente, alla sua gloriosa Ascensione. Seguendo le orme dell’Uomo dei dolori A queste grazie tanto insigni doveva seguire un’epoca di grandi difficoltà e lotte. Prima, però, lo stesso Gesù Si degnò di annunciarle questo doloroso periodo, in modo da darle l’opportunità di pronunciare il suo Fiat e unirla sempre più a Cristo obbediente e sofferente. Ella, nella sua semplicità e fiducia, si limitò a rispondere: “Signore, mi basta la tua grazia!”. 5 Da un momento all’altro, si sentì sprofondata nelle tenebre dello spirito – vera “gabbia di leoni”, secondo la sua stessa espressione –, di cui ne approfittò il nemico infernale per attentare al castello delle sue virtù. La terribile prova iniziò nella Solennità della Santissima Trinità del 1585. Suor Maria Maddalena perse completamente il gusto per l’orazione e per qualunque esercizio di pietà; sperimentò tentazioni contro la purezza, contro la fede, contro l’umiltà e persino contro la temperanza nel mangiare; lo spirito maligno le suggerì pensieri di blasfemia e di disperazione, al punto da ispirarle l’idea di abbandonare l’abito religioso e fuggire dalla comunità. In altre occasioni, demoni le apparivano corporalmente e si lanciavano su di lei per picchiarla per ore. A tante tribolazioni, venne ad aggiungersi un’altra amarezza: numerose sue sorelle, non comprendendo i suoi atteggiamenti, la criticavano, accusandola di colpe fittizie. Cinque lunghi anni trascorsero in mezzo a tali lotte, inframmezzate da brevi intervalli di consolazione. Infine, nel giorno di Pentecoste del 1590, ella entrò in estasi durante il canto del Mattutino e si sentì liberata. Il demonio non aveva potuto trionfare su quest’anima. Le apparvero, allora, tutti in una volta, i quattordici santi della sua speciale devozione, congratulandosi con lei per la vittoria ottenuta. La spiritualità dell’amore totale Nella traiettoria di questa santa carmelitana, richiamano potentemente l’attenzione i patimenti che abbiamo appena descritto, come pure le sue continue estasi, il suo virtuoso operato come maestra di novizie e sottopriora, e i grandi miracoli da lei operati in vita, come la guarigione di molti malati e la moltiplicazione di alimenti nel monastero. Per circa vent’anni le sue sorelle d’abito del Convento di San Fridia- 34 Salvami Regina · Maggio 2011 _Salvami_Regina_97_RA113.indb 34 21/04/2011 10:54:59

no raccolsero attentamente le parole sbocciate dalle sue labbra “con tale abbondanza, che una sola persona non sarebbe bastata per scrivere tutto quanto lo Spirito Santo le diceva”. 6 Si rese necessario, allora, incaricare sei religiose per tale servizio, in maniera da non perdere le preziose rivelazioni pronunciate da lei, quando era in estasi. Tali annotazioni vennero a formare numerose opere di profondo contenuto teologico e mistico. Elevata in tal modo ai panorami soprannaturali, la sua anima intravvedeva i misteri di Dio e dialogava con le Tre Divine Persone, come narra uno dei suoi confessori, padre Virgilio Cepari: “Quando diceva il nome del Padre eterno, dava alla sua voce un timbro grave e maestoso, e al suo discorso una dignità incomparabile. Quando pronunciava il nome del Verbo o dello Spirito Santo, mescolava non so che dolcezze alla gravità e maestà della sua parola. Infine, quando parlava a suo nome, la sua voce era più bassa e le sue parole più delicatamente articolate, e diventava palese che, nel sentimento della propria umiltà, lei avrebbe voluto annullarsi davanti a Dio”. 7 La spiritualità di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi era centrata su quello che lei chiama “amore morto”. Ultimo gradino nella scala della perfezione da lei stessa descritta, l’anima che lo possiede “non desidera, non vuole, non anela e non cerca cosa alcuna. [...] Con l’abbandono totale, fa morire se stessa in Dio, non desidera conoscerlo, né intenderlo, né sperimentarlo. Niente vuole, niente sa e niente desidera potere. […] Il dolore non è dolore per lei e non cerca la gloria, ma vive in tutto come morta”. 8 Consumazione dell’amore Questo amore si traduceva in una sete insaziabile di salvare i peccatori e conquistare anime per il Cielo. Dall’interno del suo convento, Maria Maddalena soffriva terribilmente quando riceveva notizie del progresso delle eresie e della grande influenza esercitata da queste nella società. Il suo ardore per la conversione dei nemici della Chiesa la portava a desiderare di rimanere sulla Terra per lungo tempo, in modo da lavorare e mortificarsi sempre di più con quest’intenzione: “Sempre soffrire, mai morire!”, esclamava con frequenza. Gesù, però, e sua Madre Santissima non tardarono a chiamare a Sé questa figlia prediletta, per concederle, finalmente, il possesso pieno dell’unione d’amore, che lei già qui sulla Terra aveva pregustato. Gli ultimi anni della sua vita trascorsero senza consolazioni mistiche, secondo la sua stessa richiesta, in mezzo ai patimenti inerenti alla malattia che le abbreviò i giorni: tosse, febbri, emorragie, mal di testa. Infine, il 25 maggio 1607, a 41 anni consegnò la sua bella anima a Dio, dopo aver ricevuto il Santo Viatico la vigilia, e aver fatto una solenne richiesta di perdono delle sue colpe a tutta la comunità. Santa Teresa di Gesù e Santa Maria Maddalena de’ Pazzi venerano la Madonna, insieme ai profeti Eliseo ed Elia Dipinto del soffitto della chiesa del Carmine a Itu (Brasile) La sua luminosa traiettoria e il suo messaggio per la posterità possono esser riassunti in queste parole, esalate dal suo amoroso cuore: “Senza di Te non posso vivere né esser contenta. [...] Se mi dessi tutta la felicità che si può avere sulla Terra, con tutti i suoi piaceri; se mi dessi tutta la fortezza di tutti i forti, la saggezza di tutti i saggi e le grazie e virtù di tutte le creature, senza di Te io, lo riterrei un inferno. E se mi dessi lo stesso inferno con tutte le sue pene e tormenti, ma con Te, io lo considererei un paradiso”. 9 1 YUBERO, Alberto. Introducción. In: SANTA MARIA MAGDALE- NA DE PAZZI. Éxtasis, amor y renovación. Revelaciones e Inteligencias. Renovación de la Iglesia. Madrid: BAC, 1999, pag.XX. 2 VETTARD, Th. Sainte Marie-Madeleine Pazzi. In: Un Saint pour chaque jour du mois. Paris: Maison de la Bonne Presse, 1932, t.V, pag.226. 3 CEPARI, Virgile. Vie de la Sainte, apud BRANCACCIO, Laurent- Marie. Introduccion. In: SANTA MARIA MAGDALENA DE PAZ- ZI. Oeuvres. Paris: Victor Palmé, 1837, t.I, pag.XIII. 4 SANTA MARIA MAG- DALENA DE PAZZI, Vita, c.II, n.22, apud ROHR- BACHER. Vidas dos Santos. São Paulo: Américas, 1960, v.IX, pag.245. 5 VETTARD, op. cit., pag.230. 6 CEPARI, op. cit., pag.XIV. 7 Idem, ibidem. 8 SANTA MARIA MAG- DALENA DE PAZZI, Revelaciones e Inteligencias. In: Éxtasis, amor y renovación, op. cit., pag.158-159. 9 ROYO MARÍN, OP, Antonio. Los grandes maestros de la vida espiritual. Madrid: BAC, 2002, pag.319. Maggio 2011 · Salvami Regina 35 _Salvami_Regina_97_RA113.indb 35 21/04/2011 10:55:00

no raccolsero attentamente le parole<br />

sbocciate dalle sue labbra “con tale<br />

abbondanza, che una sola persona<br />

non sarebbe bastata per scrivere<br />

tutto quanto lo Spir<strong>it</strong>o Santo le diceva”.<br />

6 Si rese necessario, allora, incaricare<br />

sei religiose per tale servizio,<br />

in maniera da non perdere le preziose<br />

rivelazioni pronunciate da lei,<br />

quando era in estasi. Tali annotazioni<br />

vennero a formare numerose opere<br />

di profondo contenuto teologico<br />

e mistico.<br />

Elevata in tal modo ai panorami<br />

soprannaturali, la sua anima intravvedeva<br />

i misteri di Dio e dialogava<br />

con le Tre Divine Persone, come<br />

narra uno dei suoi confessori,<br />

padre Virgilio Cepari: “Quando diceva<br />

il nome del Padre eterno, dava<br />

alla sua voce un timbro grave e<br />

maestoso, e al suo discorso una dign<strong>it</strong>à<br />

incomparabile. Quando pronunciava<br />

il nome del Verbo o dello<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo, mescolava non so che<br />

dolcezze alla grav<strong>it</strong>à e maestà <strong>della</strong><br />

sua parola. Infine, quando parlava a<br />

suo nome, la sua voce era più bassa<br />

e le sue parole più delicatamente<br />

articolate, e diventava palese che,<br />

nel sentimento <strong>della</strong> propria umiltà,<br />

lei avrebbe voluto annullarsi davanti<br />

a Dio”. 7<br />

La spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à di Santa<br />

Maria Maddalena de’ Pazzi<br />

era centrata su quello che<br />

lei chiama “amore morto”.<br />

Ultimo gradino nella scala<br />

<strong>della</strong> perfezione da lei stessa<br />

descr<strong>it</strong>ta, l’anima che lo<br />

possiede “non desidera,<br />

non vuole, non anela e non<br />

cerca cosa alcuna. [...] Con<br />

l’abbandono totale, fa morire<br />

se stessa in Dio, non<br />

desidera conoscerlo, né intenderlo,<br />

né sperimentarlo.<br />

Niente vuole, niente sa e<br />

niente desidera potere. […]<br />

Il dolore non è dolore per<br />

lei e non cerca la gloria, ma<br />

vive in tutto come morta”. 8<br />

Consumazione dell’amore<br />

Questo amore si traduceva in una<br />

sete insaziabile di salvare i peccatori<br />

e conquistare anime per il Cielo.<br />

Dall’interno del suo convento, Maria<br />

Maddalena soffriva terribilmente<br />

quando riceveva notizie del progresso<br />

delle eresie e <strong>della</strong> grande influenza<br />

eserc<strong>it</strong>ata da queste nella società. Il<br />

suo ardore per la con<strong>versione</strong> dei nemici<br />

<strong>della</strong> Chiesa la portava a desiderare<br />

di rimanere sulla Terra per lungo<br />

tempo, in modo da lavorare e mortificarsi<br />

sempre di più con quest’intenzione:<br />

“Sempre soffrire, mai morire!”,<br />

esclamava con frequenza.<br />

Gesù, però, e sua Madre Santissima<br />

non tardarono a chiamare a Sé<br />

questa figlia prediletta, per concederle,<br />

finalmente, il possesso pieno<br />

dell’unione d’amore, che lei già qui<br />

sulla Terra aveva pregustato. Gli ultimi<br />

anni <strong>della</strong> sua v<strong>it</strong>a trascorsero senza<br />

consolazioni mistiche, secondo la<br />

sua stessa richiesta, in mezzo ai patimenti<br />

inerenti alla malattia che le abbreviò<br />

i giorni: tosse, febbri, emorragie,<br />

mal di testa. Infine, il 25 maggio<br />

1607, a 41 anni consegnò la sua bella<br />

anima a Dio, dopo aver ricevuto il<br />

Santo Viatico la vigilia, e aver fatto<br />

una solenne richiesta di perdono delle<br />

sue colpe a tutta la comun<strong>it</strong>à.<br />

Santa Teresa di Gesù e Santa Maria Maddalena<br />

de’ Pazzi venerano la Madonna, insieme ai profeti<br />

Eliseo ed Elia<br />

Dipinto del soff<strong>it</strong>to <strong>della</strong> chiesa del Carmine a Itu (Brasile)<br />

La sua luminosa traiettoria e il suo<br />

messaggio per la poster<strong>it</strong>à possono esser<br />

riassunti in queste parole, esalate<br />

dal suo amoroso cuore: “Senza di Te<br />

non posso vivere né esser contenta.<br />

[...] Se mi dessi tutta la felic<strong>it</strong>à che si<br />

può avere sulla Terra, con tutti i suoi<br />

piaceri; se mi dessi tutta la fortezza di<br />

tutti i forti, la saggezza di tutti i saggi<br />

e le grazie e virtù di tutte le creature,<br />

senza di Te io, lo r<strong>it</strong>errei un inferno. E<br />

se mi dessi lo stesso inferno con tutte<br />

le sue pene e tormenti, ma con Te, io<br />

lo considererei un paradiso”. 9 <br />

1<br />

YUBERO, Alberto. Introducción.<br />

In: SANTA MARIA MAGDALE-<br />

NA DE PAZZI. Éxtasis, amor y renovación.<br />

Revelaciones e Inteligencias.<br />

Renovación de la Iglesia. Madrid:<br />

BAC, 1999, pag.XX.<br />

2<br />

VETTARD, Th. Sainte Marie-Madeleine<br />

Pazzi. In: Un Saint pour<br />

chaque jour du mois. Paris: Maison<br />

de la Bonne Presse, 1932, t.V,<br />

pag.226.<br />

3<br />

CEPARI, Virgile. Vie de la Sainte,<br />

apud BRANCACCIO, Laurent-<br />

Marie. Introduccion. In: SANTA<br />

MARIA MAGDALENA DE PAZ-<br />

ZI. Oeuvres. Paris: Victor Palmé,<br />

1837, t.I, pag.XIII.<br />

4<br />

SANTA MARIA MAG-<br />

DALENA DE PAZZI, V<strong>it</strong>a,<br />

c.II, n.22, apud ROHR-<br />

BACHER. Vidas dos Santos.<br />

São Paulo: Américas, 1960,<br />

v.IX, pag.245.<br />

5<br />

VETTARD, op. c<strong>it</strong>.,<br />

pag.230.<br />

6<br />

CEPARI, op. c<strong>it</strong>., pag.XIV.<br />

7<br />

Idem, ibidem.<br />

8<br />

SANTA MARIA MAG-<br />

DALENA DE PAZZI, Revelaciones<br />

e Inteligencias.<br />

In: Éxtasis, amor y renovación,<br />

op. c<strong>it</strong>., pag.158-159.<br />

9<br />

ROYO MARÍN, OP, Antonio.<br />

Los grandes maestros<br />

de la vida espir<strong>it</strong>ual. Madrid:<br />

BAC, 2002, pag.319.<br />

Maggio 2011 · Salvami Regina 35<br />

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