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ce sboccerà un fiore. Così viene rappresentata
la Vergine nella bacchetta
e il suo parto nel fiore”. 17
Prototipica è la profezia di Isaia,
raccolta da San Matteo: “Tutto
questo accadde affinché si compisse
quanto il Signore aveva detto
per mezzo del profeta: ‘Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un figlio,
che chiamerà Emanuele’ (Is 7, 14),
che significa: ‘Dio con noi’” (Mt 1,
22-23).
Nel Nuovo Testamento, la concezione
verginale è attestata da San
Luca e San Matteo, quando affermano
che Gesù è stato generato dallo
Spirito Santo: “Lo Spirito Santo
scenderà su di te, su te stenderà
la sua ombra la potenza dell’Altissimo.
Colui che nascerà sarà dunque
santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc
1, 35); “Giuseppe, figlio di Davide,
non temere di prendere con te Maria,
tua sposa, perché quel che è generato
in lei viene dallo Spirito Santo”
(Mt 1, 20).
Nonostante questi indizi della
scrittura, la maternità verginale
di Maria è stata bersaglio degli attacchi
di varie eresie nei primi secoli,
come la corrente degli ebioniti,
la quale negava la divinità di Gesù.
Tuttavia, la concezione verginale
era già considerata dalla Chiesa come
indiscutibile patrimonio dottrinale
18 , e fu posta a servizio della difesa
della divinità del Redentore. È
in questo periodo che, con San Giustino,
l’espressione “la Vergine” comincia
a diventare caratteristica per
designare Maria Santissima. 19
Nel IV secolo ci fu un’ampia
esplicitazione di questo dogma, come
reazione agli errori allora diffusi.
Difesero la verginità perpetua di
Maria grandi scrittori come Sant’Epifanio,
San Girolamo, Sant’Ambrogio
e Sant’Agostino. Belle sono le
pagine dedicate dal Vescovo di Ippona
alla lode di questo privilegio
mariano, come ci mostra il seguente
passo: “Maria permane vergine
nel concepire suo Figlio, vergine come
gestante, vergine nel darLo alla
luce, vergine nell’alimentarLo al seno,
sempre vergine. Perché ti meravigli
per questo, o uomo Una volta
che Dio Si è degnato di farSi uomo,
conveniva che nascesse in questo
modo”. 20
Non passò molto tempo che
all’approfondimento teologico si aggiungesse
il riconoscimento del Magistero.
Toccò al Sinodo del Laterano
del 649, convocato da Papa San
Martino I, la proclamazione del
dogma.
Dopo le grandi controversie cristologiche
dei suoi primordi, la Chiesa
avrebbe aspettato dodici secoli
per una nuova definizione dogmatica
solenne sulle qualità della Madre
di Dio. Questa volta non sarà spinta
dalla necessità di combattere eresie,
ma da un altro potente fattore di sviluppo
dogmatico: il sensus fidei.
Il dogma dell’Immacolata
Concezione: trionfo della
pietà cristiana
La definizione del dogma
dell’Immacolata Concezione è un
esempio paradigmatico della Fede
ecclesiale che, per speciale assistenza
dello Spirito Santo, cresce e si approfondisce
nella comprensione delle
verità rivelate. In questo caso, il
popolo cristiano, “che non sa di teologia,
ma ha l’‘istinto della fede’, che
proviene dallo Spirito Santo stesso e
Ricardo Castelo Branco / Sergio Hollmann / Gustavo Kralj
Immacolata Concezione – La definizione del dogma dell’Immacolata Concezione è un esempio paradigmatico
della Fede ecclesiale che, per speciale assistenza dello Spirito Santo, cresce e
si approfondisce nella comprensione delle verità rivelate
Monumenti di onore all’Immacolata Concezione a Roma e a Siviglia e “Il Beato Duns Scoto difende
il dogma dell’Immacolata a Sorbona” – Monastero della Visitazione, Ein Kerem (Israele)
22 Salvami Regina · Maggio 2011
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