Informazioni dai Gruppi Consiliari Continua da pagina 21 senso facile ed imme<strong>di</strong>ato, probabilmente non riusciremo neppure ora a raddrizzare una situazione complessa e che potrebbe <strong>di</strong>ventare <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile gestione dal punto <strong>di</strong> vista socio-politico. A tale proposito basta considerare quanto è successo dopo le elezioni, a quanto tempo ha fatto perdere all’Italia, in questa drammatica situazione economica, la “sinistra” che ha la presunzione <strong>di</strong> essere moralmente, politicamente ed intellettivamente superiore. Vale la pena ricordare che tale forza politica ha la maggioranza in un solo ramo del parlamento, esclusivamente grazie alla legge elettorale che, solo a parole, la stessa forza politica vuole abolire. In questo quadro an<strong>di</strong>amo ad approvare un bilancio che, nonostante i lamenti del Sindaco, presenta a nostro avviso forti criticità. Ancora una volta manca il coraggio <strong>di</strong> fare scelte <strong>di</strong>verse, forse impopolari nell’imme<strong>di</strong>ato, ma <strong>di</strong> grande lungimiranza ed utilità nel tempo , nel campo dello sviluppo, per cercare <strong>di</strong> fare ripartire la crescita, perché è solo ed esclusivamente con la produzione <strong>di</strong> ricchezza che potremo garantire ai citta<strong>di</strong>ni le protezioni che oggi noi <strong>di</strong>amo per scontate, ma che scontate non lo sono affatto. Ancora una volta si punta ad una <strong>di</strong>stribuzione a pioggia <strong>di</strong> contributi, sussi<strong>di</strong> ed elargizioni che sa tanto <strong>di</strong> vecchio sistema clientelare, ancora così fortemente ra<strong>di</strong>cato nella cultura socio-politica della nostra nazione. Oggi, per le forze a cui questa Giunta si rifà, le priorità sembrano essere: nozze gay, citta<strong>di</strong>nanza per tutti, testamento biologico e così via: cose importanti, ma certamente non strategiche e non prioritarie per l’Italia e gli italiani <strong>di</strong> oggi. Potremmo poi elencare numerosissimi errori compiuti da questa Giunta, che hanno impattato sui conti: dall’acquisto ad un prezzo fuori mercato del fabbricato ex Rinascita <strong>di</strong> San Vito, al privilegiare solo una grossa cooperativa, oggi in gravissima <strong>di</strong>fficoltà economico-finanziaria, per interventi e<strong>di</strong>lizi sul territorio, per finire alla melina incomprensibile nell’escutere la fidejssione che garantiva l’esecuzione delle opere della nuova sede della USL. Non siamo profeti <strong>di</strong> sventura, ma ascoltando le così dette “voci del mercato locale”, già in occasione della relazione al bilancio <strong>di</strong> previsione 2011, avevamo pronunciato le seguenti parole: “Sullo spostamento del poliambulatorio, comunque già in ritardo rispetto ai tempi programmati con la delibera dell’aprile 2005, confi<strong>di</strong>amo in una accelerazione dei lavori anche se, e <strong>di</strong> questo siamo sinceramente preoccupati, ci giungono notizie che l’impresa incaricata e facente parte dell’accordo <strong>di</strong> programma, versa in <strong>di</strong>fficili con<strong>di</strong>zioni economico-finanziarie, con previsioni <strong>di</strong> mobilità per quasi la metà dei <strong>di</strong>pendenti”. Gli emendamenti che proponiamo sono frutto <strong>di</strong> una attenta analisi: abbiamo rettificato, con percentuali anche minime, contributi e spese nel settore dell’associazionismo e dello sport, per dare un segnale, che in tempo <strong>di</strong> crisi, tutti quanti dobbiamo fare sacrifici, per lanciare un segnale forte e chiaro <strong>di</strong> contenimento <strong>di</strong> certe spese, <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> controllo nei confronti <strong>di</strong> quelle persone, quasi tutte extracomunitarie, destinatarie <strong>di</strong> risorse pubbliche che, vogliamo ricordarlo in modo chiaro, provengono prevalentemente dai sacrifici dei contribuenti onesti. Desideriamo lanciare un segnale forte e chiaro nei confronti della Pubblica Amministrazione, affinchè sia chiaro che essa è al servizio dei citta<strong>di</strong>ni e non il contrario. Vogliamo dare un segnale ed una speranza ad artigiani, coltivatori, impren<strong>di</strong>tori e professionisti che quoti<strong>di</strong>anamente, combattendo contro una burocrazia asfissiante e contro una legislazione che offre scarse tutele, utilizzando infrastrutture <strong>di</strong> epoca “napoleonica” e sostenendo costi proibitivi per energia e lavoro; operatori che, nonostante tutto, producono ricchezza e posti <strong>di</strong> lavoro. Anche se pronunciate in altre occasioni, desideriamo concludere con le parole che devono essere <strong>di</strong> monito a tutti noi: “troppe volte la politica, anche la più nobile cade in tentazione e spesso è pronta a <strong>di</strong>menticare che ciò che essa spende non è denaro suo, ma dei citta<strong>di</strong>ni contribuenti” Grazie per l’attenzione. Alberto Malmusi Gruppo “<strong>Spilamberto</strong> Solidarietà Ambiente” <strong>Spilamberto</strong> non è un paese povero, ma un povero paese Foto delle cave <strong>di</strong> <strong>Spilamberto</strong>: inizio aprile <strong>2013</strong> …dove si consente <strong>di</strong> svolgere attività industriale dentro una cava, quando la L.R. 17/91 lo vieta. La nostra Amministrazione è rimasta in totale silenzio allorché nell’estate del 2011 l’impianto <strong>di</strong> bitume superò in modo abnorme i limiti <strong>di</strong> inquinamento dell’aria: da 20 mg/m 3 <strong>di</strong> polveri si raggiunsero i 2514 mg/m 3 il 20 luglio e 803 mg/m 3 il 3 agosto. Ora non interviene nonostante, come si vede nelle foto, il bitume e i camion non siano posti su piani impermeabilizzati. Il rischio <strong>di</strong> inquinamento è altissimo poiché dopo aver scavato, supposto che la profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> scavo raggiunta sia regolare, ci si avvicina pericolosamente alle falde acquifere che alimentano i nostri pozzi, non più protette da terra e ghiaia. La Lista Civica assieme all’Associazione Italia Nostra ha contestato duramente nelle se<strong>di</strong> possibili, la variante al piano particolareggiato dell’escavazioni sostenuto dalla sola Maggioranza che permette a queste società <strong>di</strong> allargare l’attività industriale all’interno delle cave del Polo 8. Queste società hanno sponsorizzato con euro 50.000 la mostra comunale dei Longobar<strong>di</strong>. La Lista Civica <strong>Spilamberto</strong> Solidarietà Ambiente ha da tempo chiesto senza che l’Amministrazione si attivi nonostante l’approvazione in Consiglio, un regolamento che vieti la sponsorizzazione a società la cui attività <strong>di</strong>penda da autorizzazioni o concessioni comunali. Cari concitta<strong>di</strong>ni, <strong>Spilamberto</strong> non deve <strong>di</strong>ventare Taranto, occorre la vostra partecipazione attiva e invitiamo a non votare per fede politica, ma attraverso la conoscenza e per l’interesse della nostra comunità. 22 Lista Civica “<strong>Spilamberto</strong> Solidarietà Ambiente” E-mail: listaspilamberto@gmail.com
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