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C(T) compact tension per prove di tenacità<br />

a frattura.<br />

Le metallografie condotte sui campioni zincati<br />

hanno mostrato dei rivestimenti molto<br />

simili e confrontabili con quanto presente<br />

in letteratura. In entrambi i casi sono stati<br />

rilevati spessori di circa 100 μm. Sono evidenti<br />

le fasi ferro-zinco (più ricche in ferro in<br />

prossimità del substrato), tipiche di questi<br />

componenti. Sono inoltre presenti cricche,<br />

soprattutto nelle fasi Γ e δ che, in certi casi,<br />

possono essere riscontrate anche nella fase<br />

ζ. La presenza di questi difetti nel ricoprimento<br />

è frequentemente riscontrata nella<br />

pratica ed è riconducibile alla contrazione<br />

volumetrica differenziale tra lo zinco ed il<br />

substrato durante il raffreddamento.<br />

Le superfici dei campioni sono state ulteriormente<br />

esaminate al microscopio elettronico<br />

a scansione per acquisire anche<br />

informazioni sulla presenza di elementi chimici<br />

in prossimità degli apici delle cricche.<br />

Tali verifiche sono state motivate dai timori<br />

riportati in letteratura in merito all’accumulo<br />

anomalo all’apice della cricca di elementi<br />

chimici provenienti dal bagno di zincatura.<br />

In tutti i C(T), sia zincati con bagno tradizionale<br />

che innovativo, è stata verificata la<br />

penetrazione dello zinco all’interno della<br />

fessura. Nelle vicinanze dell’apice della fessura<br />

sono state rilevate fasi intermetalliche<br />

molto ricche in ferro (probabilmente a causa<br />

della limitata presenza dello zinco), che<br />

favorisce la creazione di composti ricchi di<br />

questo elemento. Lo zinco è sempre riuscito<br />

a colmare la fessura. Non è mai stato osservato<br />

un accrescimento della fessura causato<br />

dal trattamento di deposizione. L’analisi<br />

chimica ha inoltre rilevato la presenza solo<br />

di zinco, ferro e manganese (questo ultimo<br />

derivante dal substrato d’acciaio) all’apice<br />

della fessura. Solamente alla radice dell’intaglio<br />

ed in corrispondenza del rivestimento<br />

di zinco sul percorso superficiale della fessura<br />

sono state rinvenute tracce di bismuto<br />

e piombo. Questo ultimo, presente solo nel<br />

bagno tradizionale, è chiaramente visibile<br />

sotto forma di piccoli precipitati chiari.<br />

Le prove di trazione eseguite su campioni<br />

ad “osso di cane”, hanno consentito di rilevare<br />

le proprietà meccaniche sia di elementi<br />

grezzi che zincati. Tra questi ultimi non sono<br />

state riscontrate variazioni significative nella<br />

resistenza statica del materiale. Pertanto si<br />

può asserire che la deposizione non vada<br />

ad affliggere né la resistenza a trazione né<br />

l’allungamento a rottura. I risultati ottenuti<br />

sui campioni con intaglio a V non hanno<br />

fornito dati contrastanti. Anche in presenza<br />

di uno stato triassiale di sforzo non viene<br />

osservato nessun effetto di infragilimento<br />

introdotto con il processo di deposizione.<br />

I campioni C(T) di meccanica della frattura<br />

hanno permesso di rilevare dati inattesi.<br />

L’analisi di tali campioni ha fornito valori del<br />

fattore di intensità degli sforzi KQ che mostrano<br />

un effetto benefico sulla resistenza a<br />

frattura. Quindi è lecito dire che nessuno dei<br />

due bagni induca un qualche fenomeno di<br />

infragilimento, ma l’esatto contrario, con un<br />

lieve incremento nella resistenza a frattura.<br />

L’aumento di K Q<br />

è maggiore della deviazione<br />

standard dei risultati sperimentali, fatto<br />

che porta ad escludere una fluttuazione<br />

statistica dei dati. Infine i campioni sottoposti<br />

solamente ai trattamenti di decapaggio<br />

e di pre-riscaldamento propedeutici alla<br />

zincatura non hanno evidenziato il medesimo<br />

miglioramento manifestato dai campioni<br />

zincati rispetto a quelli tal quali. Tale<br />

miglioramento sembra quindi attribuibile<br />

solo alla deposizione dello zinco.<br />

Gli ultimi due provini della campionatura<br />

sono stati impiegati per ricavare un parametro<br />

valido di meccanica della frattura atto a<br />

quantificare l’entità dell’aumento di tenacità<br />

a frattura indotto dal processo di zincatura a<br />

caldo. Sono state condotte prove di meccanica<br />

della frattura in campo elasto-plastico,<br />

in modo da esprimere la tenacità a frattura<br />

in termini di J IC<br />

(parametro valido in campo<br />

sia elastico che elasto-plastico). Si osserva<br />

in particolare come il processo di zincatura<br />

porti ad un incremento del valore di tenacità<br />

a frattura da quasi 70 kPa•m a 150 kPa•m.<br />

Tale incremento indica ad ogni modo un effetto<br />

benefico della zincatura sulla tenacità<br />

a frattura.<br />

Le prove di corrosione hanno confermato<br />

quanto era ragionevole attendersi; in<br />

nessun caso sono state rilevate differenze<br />

significative tra il comportamento del rivestimento<br />

ottenuto mediante zincatura con<br />

bagno tradizionale e innovativo. Pertanto<br />

non vi sono ragioni che inducano a sconsigliare<br />

l’uso di quello esente da piombo.<br />

Lorenzo Redolfi<br />

Università degli Studi di Trento<br />

Relatori: dr. ing. Stefano Rossi,<br />

prof. ing. Virgilio Montanari<br />

Correlatore: ing. Matteo Benedetti.<br />

Tesi premiata nell’ambito del concorso<br />

indetto da Acai/Collegio degli Ingegneri di<br />

Padova, Comitato “costruire con l’Acciaio”,<br />

C.T.A. (Collegio dei Tecnici dell’Acciaio), rivista<br />

“Costruzioni Metalliche”, a.a 2007-2008<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

[1] – S. Rossi: I rivestimenti metallici per la protezione<br />

contro la corrosione, ASSIM, Amorth, Trento,<br />

2003.<br />

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D. Tsipas: Influence of alloying elements on the<br />

structure and corrosion resistance of galvanized<br />

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Surface and Coatings Technology, vol. 157, 34<br />

(2002).<br />

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[5] – N. Katiforis, G. Papadimitriou: Influence of<br />

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bath on the structure, thickness and cracking<br />

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Coatings Technology, 78, 185 (1996).<br />

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Surface and Coatings Technology, 145, 176<br />

(2001).<br />

[7] – G. Reumont, J.B. Vogta, A. Iost, J. Foct: The effects<br />

of an Fe_Zn intermetallic-containing coating<br />

on the stress corrosion cracking behaviour of a hotdip<br />

galvanized steel, Surface and Coatings Technology,<br />

139, 265 (2001).<br />

4 COSTRUZIONI METALLICHE LUG AGO 09 71

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