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Fig. 16 - John Hancock Building, Boston, 1973 Fig. 17 - Citicorp Buiding, New York, 1977<br />

esterna, a pianta quadrata di 63,5 m di lato, re un aspetto formale che accomuna questi<br />

consta di 59 pilastri vuoti per facciata, di 45 grattacieli: l’embrione dell’allontanamento<br />

cm di lato, collegati rigidamente a flessione dalla scatola di vetro razionalista della quarta<br />

generazione verso forme diversificate.<br />

con traversi orizzontali di piano; l’insieme<br />

delle colonne e dei traversi crea una parete John Hancock Center pone in atto per la<br />

Vierendel. I solai, in struttura mista acciaiocalcestruzzo,<br />

poggiano all’interno sulle co-<br />

variabile con l’altezza in virtù della rastre-<br />

prima volta una sezione uniformemente<br />

lonne di acciaio del nucleo, verso l’esterno mazione tronco-piramidale. Sears Tower<br />

sulla gabbia tubolare di facciata; sono realizzati<br />

mediante travi reticolari metalliche della sezione attraverso l’arretramento a<br />

realizza lo stesso principio della variabilità<br />

alte 90 cm, con passo di 2,04 m.<br />

gradoni della facciata. World Trade Center<br />

Il World Trade Center è il primo edificio alto utilizza per la prima volta angoli smussati<br />

della storia progettato sulla scorta di prove<br />

in galleria del vento. Esse dimostrano spigolo vivo. Sono tre dettagli che, incon-<br />

a 45° che sovvertono la concezione dello<br />

che il progetto iniziale, quantunque sicuro sapevolmente, collaborano in termini aerodinamici<br />

al successo del sistema strutturale<br />

nei riguardi degli stati limite ultimi, avrebbe<br />

comportato livelli di accelerazione ai adottato.<br />

piani alti non compatibili con la tollerabilità<br />

fisiologica degli occupanti. A questo si e l’ingegnere perseverano nella realizza-<br />

Accade per contro che, quando l’architetto<br />

pone rimedio distribuendo nell’organismo zione di spigoli vivi e diritti per realizzare<br />

strutturale di ogni torre 10.000 dissipatori strutture di altezza e soprattutto snellezza<br />

visco-elastici, 100 per piano, posti all’estremità<br />

dei controventi reticolari di piano. Essi vibratori macroscopici che inficiano la fun-<br />

elevate, essi vadano incontro a fenomeni<br />

danno luogo a un incremento medio dello zionalità delle loro opere.<br />

smorzamento pari a circa il 2 %.<br />

Il caso più eclatante riguarda la realizzazione<br />

di John Hancock Building (fig. 16) a<br />

Orbene, quasi abbagliati dalla bellezza e<br />

dalle innovazioni strutturali introdotte da Boston nel 1973, una costruzione di 241 m<br />

John Hancock Center, Sears Tower e World di altezza dotata di una pianta trapezoidale<br />

Trade Center, si corre il rischio di non rileva- allungata. Nel 1976, nel corso di una tempesta<br />

di vento, l’edificio subisce vibrazioni<br />

tanto elevate da causare il panico degli<br />

abitanti degli ultimi piani. Le cronache,<br />

evidentemente suggestionate dall’entità<br />

di un fenomeno comunque clamoroso,<br />

narrano addirittura di porte spalancate e di<br />

acqua traboccante dai sanitari. La struttura<br />

è evacuata e chiusa per due anni nel corso<br />

dei quali è sacrificato il 58° piano dell’edificio<br />

per alloggiarvi un enorme congegno<br />

passivo (tuned mass damper, TMD) costituito<br />

da due masse accordate di piombo,<br />

ciascuna di 300 tonnellate. Grazie alla loro<br />

disposizione, esse sono in grado di mitigare<br />

tanto le vibrazioni ortogonali al lato<br />

lungo quanto quelle torsionali. E’ la prima<br />

volta che il controllo passivo è applicato a<br />

un grattacielo, e ciò avviene per sanare una<br />

carenza progettuale. Il costo dell’operazione<br />

è pari a 15 milioni di dollari, circa 1/10<br />

del costo totale dell’opera. E’ molto grave,<br />

oltre al danno economico, la perdita di immagine.<br />

La situazione muta profondamente verso<br />

la fine degli anni ’70, quando i grattacieli<br />

simbolici della quinta generazione [16]<br />

rimpiazzano i grattacieli razionalisti della<br />

quarta generazione ispirandosi a due nuove<br />

tendenze: il formalismo geometrico,<br />

dove l’immagine del grattacielo è legata<br />

alla sua forma volumetrica, e il formalismo<br />

storico, dove si impone la citazione agli stili<br />

architettonici del passato, soprattutto quelli<br />

classici.<br />

Nel processo di transizione dalla quarta alla<br />

quinta generazione le scatole di vetro prismatiche<br />

sono quindi sostituite da simboli<br />

geometrici e storici di forma necessariamente<br />

irregolare (figg. 17-19). L’ingegnere<br />

affronta la transizione verso forme più<br />

complesse, avvalendosi degli strumenti<br />

resi disponibili dall’evoluzione tecnologica,<br />

primi fra tutti il calcolatore elettronico e la<br />

galleria del vento. Si consola inoltre con la<br />

circostanza che l’altezza di questa nuova<br />

generazione di grattacieli inevitabilmente<br />

diminuisce. Mentre un tempo i campanili e<br />

le scatole di vetro potevano affermarsi solo<br />

attraverso l’altezza, i grattacieli simbolici si<br />

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4 COSTRUZIONI METALLICHE LUG AGO 09

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