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Fig. 2 - Arpa eolica di Athanasius Kircher, 1650<br />

Fig. 1 - Mulino a vento persiano, VII secolo d.C. Fig. 3 - Braccio rotante di John Smeaton, 1759<br />

Fig. 4 - Douglas DC-3, 1935 Fig. 5 - Kamm K-3, 1938<br />

Quasi contemporaneamente si diffondono proiettili nell’aria.<br />

in Persia (VII secolo d.C.) curiosi mulini a La concezione dei mulini a vento persiani<br />

vento ad asse verticale (Figura 1), racchiusi ricompare nel 1650 in Misurgia Universalis,<br />

in strutture murarie con un’apertura a forma<br />

di imbuto orientata nella direzione dei realizzazione dell’arpa eolica, lo strumento<br />

l’opera di Athanasius Kircher che illustra una<br />

venti dominanti; il vento si insinua attraverso<br />

questa apertura ed aziona le pale del regnanti. L’arpa è costituita da un imbuto<br />

mitologico il cui suono cullava il sonno dei<br />

mulino sfruttando l’accelerazione dovuta che favorisce l’incanalamento dell’aria entro<br />

all’incanalamento del flusso [6].<br />

una scatola dove sono poste le corde che<br />

Il primo a trattare i problemi aerodinamici risuonano per azione del vento (fig. 2).<br />

su basi tendenzialmente razionali è Leonardo<br />

da Vinci [4]: nel Codice Atlantico è lizza il braccio rotante, il primo strumento<br />

Fra il 1742 e il 1746 Benjamin Robins rea-<br />

riportata un’immagine suggestiva dalla per misurare le azioni aerodinamiche su un<br />

quale si nota come una coppia di piastre, corpo. Il corpo è montato all’estremità di<br />

poste longitudinalmente e trasversalmente un’asta che ruota intorno a un asse verticale;<br />

la forza con cui l’aria resiste alla penetra-<br />

al flusso incidente, diano luogo a scie vorticose<br />

diverse. Lo stesso Leonardo da Vinci zione del corpo è misurata con una puleggia<br />

e un contrappeso. Robins usa la propria<br />

studia a lungo la forma dei pesci e degli<br />

uccelli per ottimizzare la penetrazione dei invenzione per studiare, ancora una volta,<br />

la forma migliore dei proiettili. Pochi anni<br />

dopo John Smeaton, uno dei più grandi<br />

ingegneri della storia, perfeziona il congegno<br />

di Robins realizzando un apparecchio<br />

evoluto (fig. 3) con il quale dapprima misura<br />

la forza del vento sulle pale dei mulini,<br />

poi inverte il problema e determina la<br />

forma delle pale che massimizzano la produzione<br />

energetica; è la prima volta che un<br />

ingegnere studia razionalmente la forma<br />

per perseguire un preciso obiettivo. Probabilmente<br />

non è casuale che due anni dopo<br />

le misure di Smeaton compaia in Olanda il<br />

primo mulino a vento con pale di forma aerodinamica<br />

[2, 6].<br />

Avvalendosi ancora di un braccio rotante,<br />

nel 1878 Vincenc Strouhal stima l’intonazione<br />

dei suoni prodotti da barre e fili metallici<br />

che penetrano l’aria ortogonalmente<br />

al proprio asse. Dimostra in particolare che<br />

i toni eolici (le frequenze n) dipendono da<br />

due parametri: il diametro d dell’elemento<br />

e la velocità v dell’elemento nell’aria (n =<br />

Sv/d, essendo S una grandezza adimensionale<br />

successivamente chiamata numero di<br />

Strouhal). E’ il preludio degli studi condotti<br />

da Theodore Von Karman a Gottinga fra il<br />

1911 e il 1912, che definiscono le proprietà<br />

della scia vorticosa che si forma alle spalle<br />

di un corpo immerso in un flusso [7].<br />

Nel frattempo Christian Vogt, un ingegnere<br />

danese appassionato e studioso del<br />

volo degli albatros, intuisce che gli uccelli<br />

possano librarsi nell’aria non in virtù della<br />

pressione sulla faccia inferiore dell’ala, bensì<br />

della depressione sulla faccia superiore.<br />

Si reca quindi in Inghilterra per esporre le<br />

proprie intuizioni a uno degli studiosi più<br />

insigni dell’epoca, Horatio Frederick Phillips.<br />

Con grande pragmatismo Phillips risponde<br />

che l’unico modo per dimostrare<br />

la veridicità di una simile idea è sviluppare<br />

esperienze. Vogt accetta il consiglio e nel<br />

1893 entra in contatto con Otto Valdemar<br />

Irminger, ingegnere responsabile dell’officina<br />

del gas di Copenhagen e appassionato<br />

di aerodinamica. Dal loro incontro trae origine<br />

la più grande scuola di aerodinamica<br />

del ‘900 [8].<br />

52<br />

4 COSTRUZIONI METALLICHE LUG AGO 09

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