21.01.2015 Views

RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

6.2. 6.2. LE LE PRINCIPALI EVIDENZE<br />

La produzione di energia elettrica nel 2003 è stata pari a 30.728 GWh, con un incremento rispetto al<br />

1990 di circa il 33,2%. La regione <strong>Lazio</strong> risulta così una delle maggiori produttrici di energia<br />

elettrica a livello nazionale. Più del 96% della produzione regionale è di tipo termoelettrico a fonti<br />

fossili, garantita da cinque centrali, quattro ubicate in provincia di Roma e una in provincia di<br />

Viterbo. Tra il 1990 ed il 2003 si registra un forte decremento nell’uso di prodotti petroliferi a<br />

favore del gas naturale che arriva così a garantire più del 60% della produzione termoelettrica<br />

regionale. Nonostante un significativo incremento rispetto al 1990, la quota attuale di produzione di<br />

energia elettrica da fonti rinnovabili continua a rimanere ancora poco significativa. Nel 2003 sono<br />

stati infatti prodotti 1.190,2 GWh, pari al 2,5% del totale nazionale e al 13,1% della quota dell’Italia<br />

centrale, percentuale ancora troppo lontana rispetto a quella delle regioni più “virtuose”. La<br />

quantità maggiore di energia prodotta (843,8 GWh) deriva ancora dal comparto idroelettrico. Una<br />

certa rilevanza incomincia ad avere anche la produzione da biomasse e rifiuti; nel 2003 sono infatti<br />

stati prodotti nel <strong>Lazio</strong> 344,3 GWh pari a circa il 7,7% del totale nazionale ed il 44,8% di quello<br />

dell’Italia centrale. Per quanto riguarda la fonte eolica, sino al 2001 è stata completamente assente<br />

in regione per poi raggiungere gli 1,2 GWh nel 2002 ed i 2,2 GWh nel 2003. Ancora nulla risulta<br />

invece la produzione di energia elettrica da fotovoltaico.<br />

L’analisi dell’evoluzione del sistema energetico regionale nel periodo 1990-2001 evidenzia un<br />

consistente incremento dei consumi, pari al 21,2%, determinato essenzialmente dalle dinamiche del<br />

settore dei trasporti. Tale incremento risulta superiore sia a quello medio nazionale (pari al 16,4%)<br />

che a quello medio dell’Italia Centrale (+ 16%). Rispetto al 1995, e quindi in soli 6 anni, i consumi<br />

energetici aumentano invece del 14%. Il sistema energetico regionale si attesta, pertanto, ad un<br />

livello intermedio rispetto al raggiungimento degli obiettivi al 2010 individuati dal Piano Energetico<br />

Regionale. Tali obiettivi, preso il 1995 come anno di riferimento, prevedono infatti un incremento<br />

dei consumi finali del 6,1% nella cosiddetta ipotesi bassa ed un incremento del 16,7% nella<br />

cosiddetta ipotesi alta. Nel 2001 la regione <strong>Lazio</strong> arriva a detenere il 7,8% dei consumi totali<br />

nazionali, risultando una delle regioni a più elevato utilizzo d’energia, preceduta soltanto da Veneto,<br />

Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia.<br />

ENERGIA<br />

79<br />

All’interno di questa tendenza complessiva, si evidenziano ancora più significative variazioni per<br />

quanto concerne il contributo dei diversi vettori e settori alla composizione del bilancio energetico.<br />

I prodotti petroliferi si riconfermano, nel 2001, la fonte energetica più utilizzata con una quota dei<br />

consumi complessivi pari a ben il 59,2%, seguiti dal gas naturale con il 21% e dall’energia elettrica<br />

con il 17,5%. Di particolare rilievo la presenza di un 2,1% di consumi di fonti rinnovabili (sino al<br />

1995 tali fonti erano risultate completamente assenti nel bilancio regionale). A livello nazionale il<br />

<strong>Lazio</strong> risulta uno dei maggiori consumatori di prodotti petroliferi (secondo solo alla Lombardia) e di<br />

energia elettrica. A questo proposito è importante sottolineare il fatto che gran parte dei consumi di<br />

prodotti petroliferi è imputabile al settore dei trasporti (circa l’84% del totale) e in particolare al<br />

trasporto su strada, mentre quella di gas naturale ed energia elettrica al settore civile (81% e 70%<br />

circa rispettivamente). Tutti i principali vettori energetici seguono una dinamica crescente, in<br />

particolare il gas naturale e l’energia elettrica che guadagnano rispetto al 1990 il 47% ed il 29,3%<br />

rispettivamente. Anche tutti i settori di utilizzo, ad eccezione di quello agricolo, vedono aumentare<br />

in maniera significativa i propri consumi tra il 1990 ed il 2001, in particolare il terziario (+61,5%)<br />

ed i trasporti (+27,9%). Quest’ultimo mantiene anche nel 2001 il primato di settore più energivoro<br />

della realtà regionale, con una quota percentuale di circa il 50%, seguito dal residenziale e dal<br />

terziario. In ambito nazionale, il <strong>Lazio</strong> detiene circa l’11,8% dei consumi per trasporti, risultando<br />

secondo solo alla Lombardia, ed l’11% dei consumi del terziario (dietro Emilia Romagna e<br />

Lombardia). Nel settore residenziale ed in quello terziario si assiste ad un significativo decremento<br />

dei consumi di prodotti petroliferi ed un contemporaneo aumento di quelli di gas naturale ed energia

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!