RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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21.01.2015 Views

6. ENERGIA 6.1. VALUTAZIONE SINTETICA ENERGIA 78 Indicatori chiave Produzione locale di energia elettrica per fonte energetica Consumi finali totali e per fonte energetica Consumi finali per categoria di utilizzatori Commento Andamento Giudizio di sintesi Nel 2003 la produzione totale di energia elettrica nel Lazio è stata pari a 30.728 GWh 17 . Rispetto al 1990 si assiste ad un incremento complessivo del 33,29%. Con il 10,5% della produzione totale nazionale ed il 53% di quella dell’Italia centrale, il Lazio si conferma una delle maggiori produttrici di energia elettrica in Italia. Più del 96% circa della produzione regionale è di tipo termoelettrico a fonti fossili. Tra il 1990 ed il 2003 si registra un forte decremento nell’uso di prodotti petroliferi a favore del gas naturale. La quota attuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è pari a circa il 4% del totale regionale. Nel 2003 sono stati infatti prodotti 1.190,2 GWh, pari al 2,5% del totale nazionale e al 13,1% della quota dell’Italia centrale. Rispetto al 1990 la produzione da rinnovabili è aumentata di circa il 70%. Nel 2001 i consumi energetici totali della regione Lazio sono risultati pari a 9.712 ktep 18 . Rispetto al 1990 si assiste ad un incremento complessivo del 21,2%. I prodotti petroliferi risultano la fonte energetica più utilizzata con una quota parte dei consumi complessivi pari al 59,2%. La provincia di Roma detiene il 72,4% dei consumi di prodotti petroliferi per autotrazione, il 70% circa dei consumi di gas naturale e poco meno del 68% di quelli di energia elettrica. Tutti i settori, tranne quello agricolo, vedono aumentare in maniera significativa l’entità dei propri consumi tra il 1990 ed il 2001. Il terziario e i trasporti, in particolare, arrivano a guadagnare il 61,5% ed il 27,9% rispettivamente. In ambito nazionale, la regione Lazio detiene l’11,8% dei consumi per trasporti, l’ 11% dei consumi del terziario, il 7,9% di quelli del residenziale. Il settore dei trasporti si riconferma come il più energivoro della realtà regionale, con una quota dei consumi totali pari a circa il 50%. La provincia di Roma detiene il 72,7% dei consumi del settore dei trasporti e l’83% dei consumi per usi civili. 17 Il consumo e la produzione di energia elettrica vengono espressi in KWh e suoi multipli (MWh= migliaia di kWh; GWh= milioni di kWh). 18 Tep= tonnellate equivalenti di petrolio.

6.2. 6.2. LE LE PRINCIPALI EVIDENZE La produzione di energia elettrica nel 2003 è stata pari a 30.728 GWh, con un incremento rispetto al 1990 di circa il 33,2%. La regione Lazio risulta così una delle maggiori produttrici di energia elettrica a livello nazionale. Più del 96% della produzione regionale è di tipo termoelettrico a fonti fossili, garantita da cinque centrali, quattro ubicate in provincia di Roma e una in provincia di Viterbo. Tra il 1990 ed il 2003 si registra un forte decremento nell’uso di prodotti petroliferi a favore del gas naturale che arriva così a garantire più del 60% della produzione termoelettrica regionale. Nonostante un significativo incremento rispetto al 1990, la quota attuale di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili continua a rimanere ancora poco significativa. Nel 2003 sono stati infatti prodotti 1.190,2 GWh, pari al 2,5% del totale nazionale e al 13,1% della quota dell’Italia centrale, percentuale ancora troppo lontana rispetto a quella delle regioni più “virtuose”. La quantità maggiore di energia prodotta (843,8 GWh) deriva ancora dal comparto idroelettrico. Una certa rilevanza incomincia ad avere anche la produzione da biomasse e rifiuti; nel 2003 sono infatti stati prodotti nel Lazio 344,3 GWh pari a circa il 7,7% del totale nazionale ed il 44,8% di quello dell’Italia centrale. Per quanto riguarda la fonte eolica, sino al 2001 è stata completamente assente in regione per poi raggiungere gli 1,2 GWh nel 2002 ed i 2,2 GWh nel 2003. Ancora nulla risulta invece la produzione di energia elettrica da fotovoltaico. L’analisi dell’evoluzione del sistema energetico regionale nel periodo 1990-2001 evidenzia un consistente incremento dei consumi, pari al 21,2%, determinato essenzialmente dalle dinamiche del settore dei trasporti. Tale incremento risulta superiore sia a quello medio nazionale (pari al 16,4%) che a quello medio dell’Italia Centrale (+ 16%). Rispetto al 1995, e quindi in soli 6 anni, i consumi energetici aumentano invece del 14%. Il sistema energetico regionale si attesta, pertanto, ad un livello intermedio rispetto al raggiungimento degli obiettivi al 2010 individuati dal Piano Energetico Regionale. Tali obiettivi, preso il 1995 come anno di riferimento, prevedono infatti un incremento dei consumi finali del 6,1% nella cosiddetta ipotesi bassa ed un incremento del 16,7% nella cosiddetta ipotesi alta. Nel 2001 la regione Lazio arriva a detenere il 7,8% dei consumi totali nazionali, risultando una delle regioni a più elevato utilizzo d’energia, preceduta soltanto da Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. ENERGIA 79 All’interno di questa tendenza complessiva, si evidenziano ancora più significative variazioni per quanto concerne il contributo dei diversi vettori e settori alla composizione del bilancio energetico. I prodotti petroliferi si riconfermano, nel 2001, la fonte energetica più utilizzata con una quota dei consumi complessivi pari a ben il 59,2%, seguiti dal gas naturale con il 21% e dall’energia elettrica con il 17,5%. Di particolare rilievo la presenza di un 2,1% di consumi di fonti rinnovabili (sino al 1995 tali fonti erano risultate completamente assenti nel bilancio regionale). A livello nazionale il Lazio risulta uno dei maggiori consumatori di prodotti petroliferi (secondo solo alla Lombardia) e di energia elettrica. A questo proposito è importante sottolineare il fatto che gran parte dei consumi di prodotti petroliferi è imputabile al settore dei trasporti (circa l’84% del totale) e in particolare al trasporto su strada, mentre quella di gas naturale ed energia elettrica al settore civile (81% e 70% circa rispettivamente). Tutti i principali vettori energetici seguono una dinamica crescente, in particolare il gas naturale e l’energia elettrica che guadagnano rispetto al 1990 il 47% ed il 29,3% rispettivamente. Anche tutti i settori di utilizzo, ad eccezione di quello agricolo, vedono aumentare in maniera significativa i propri consumi tra il 1990 ed il 2001, in particolare il terziario (+61,5%) ed i trasporti (+27,9%). Quest’ultimo mantiene anche nel 2001 il primato di settore più energivoro della realtà regionale, con una quota percentuale di circa il 50%, seguito dal residenziale e dal terziario. In ambito nazionale, il Lazio detiene circa l’11,8% dei consumi per trasporti, risultando secondo solo alla Lombardia, ed l’11% dei consumi del terziario (dietro Emilia Romagna e Lombardia). Nel settore residenziale ed in quello terziario si assiste ad un significativo decremento dei consumi di prodotti petroliferi ed un contemporaneo aumento di quelli di gas naturale ed energia

6. ENERGIA<br />

6.1. VALUTAZIONE SINTETICA<br />

ENERGIA<br />

78<br />

Indicatori<br />

chiave<br />

Produzione<br />

locale di energia<br />

elettrica per<br />

fonte energetica<br />

Consumi finali<br />

totali e per fonte<br />

energetica<br />

Consumi finali<br />

per categoria di<br />

utilizzatori<br />

Commento Andamento Giudizio<br />

di sintesi<br />

Nel 2003 la produzione totale di energia elettrica nel<br />

<strong>Lazio</strong> è stata pari a 30.728 GWh 17 . Rispetto al 1990 si<br />

assiste ad un incremento complessivo del 33,29%. Con<br />

il 10,5% della produzione totale nazionale ed il 53% di<br />

quella dell’Italia centrale, il <strong>Lazio</strong> si conferma una<br />

delle maggiori produttrici di energia elettrica in Italia.<br />

Più del 96% circa della produzione regionale è di tipo<br />

termoelettrico a fonti fossili. Tra il 1990 ed il 2003 si<br />

registra un forte decremento nell’uso di prodotti<br />

petroliferi a favore del gas naturale. La quota attuale di<br />

produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è<br />

pari a circa il 4% del totale regionale. Nel 2003 sono<br />

stati infatti prodotti 1.190,2 GWh, pari al 2,5% del<br />

totale nazionale e al 13,1% della quota dell’Italia<br />

centrale. Rispetto al 1990 la produzione da rinnovabili<br />

è aumentata di circa il 70%.<br />

Nel 2001 i consumi energetici totali della regione<br />

<strong>Lazio</strong> sono risultati pari a 9.712 ktep 18 . Rispetto al<br />

1990 si assiste ad un incremento complessivo del<br />

21,2%. I prodotti petroliferi risultano la fonte<br />

energetica più utilizzata con una quota parte dei<br />

consumi complessivi pari al 59,2%. La provincia di<br />

Roma detiene il 72,4% dei consumi di prodotti<br />

petroliferi per autotrazione, il 70% circa dei consumi<br />

di gas naturale e poco meno del 68% di quelli di<br />

energia elettrica.<br />

Tutti i settori, tranne quello agricolo, vedono<br />

aumentare in maniera significativa l’entità dei propri<br />

consumi tra il 1990 ed il 2001. Il terziario e i trasporti,<br />

in particolare, arrivano a guadagnare il 61,5% ed il<br />

27,9% rispettivamente. In ambito nazionale, la regione<br />

<strong>Lazio</strong> detiene l’11,8% dei consumi per trasporti, l’<br />

11% dei consumi del terziario, il 7,9% di quelli del<br />

residenziale. Il settore dei trasporti si riconferma come<br />

il più energivoro della realtà regionale, con una quota<br />

dei consumi totali pari a circa il 50%. La provincia di<br />

Roma detiene il 72,7% dei consumi del settore dei<br />

trasporti e l’83% dei consumi per usi civili.<br />

17 Il consumo e la produzione di energia elettrica vengono espressi in KWh e suoi multipli (MWh= migliaia di kWh; GWh= milioni di kWh).<br />

18 Tep= tonnellate equivalenti di petrolio.

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