RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
• i capitoli di spesa a finalità incerta, ossia i capitoli per i quali le informazioni contenute nel rendiconto sono generiche e tali quindi da non consentirne l’inclusione/esclusione rispetto al dominio di analisi dell’EPEA e/o la classificazione in base alla CEPA; • i capitoli di spesa disomogenei, ossia: i capitoli di spesa solo in parte per la protezione dell’ambiente, tali cioè da includere sia spese per la protezione dell’ambiente, sia altre spese (spese non di protezione dell’ambiente e/o spese incerte); i capitoli di spesa “multiCEPA”, ossia capitoli che contengono (esclusivamente o meno) spese per la protezione dell’ambiente non classificabili in un’unica classe della CEPA. L’impostazione adottata dall’ ISTAT per lo svolgimento delle analisi di secondo stadio è la seguente 1. privilegiare la ricerca di informazioni aggiuntive (anche attraverso contatti con persone informate) sulle uscite finanziarie dell’ente che consentano di identificare/quantificare nel modo più accurato possibile le spese per la protezione dell’ambiente dei capitoli a finalità incerta e dei capitoli disomogenei; 2. considerare solo come seconda opzione la possibilità di adottare metodi statistici di stima. Nell’ambito dei metodi di stima si adotta la seguente impostazione: a. viene data priorità all’uso di coefficienti di stima basati su indicatori fisici il più possibile correlati all’output delle attività/azioni finanziate con le uscite finanziarie dei capitoli di spesa che necessitano di approfondimento (capitoli a finalità incerta e capitoli disomogenei); b. solo in ultima analisi si considera la possibilità di effettuare le stime per mezzo di indicatori finanziari calcolati in base ai dati desunti dal rendiconto oggetto di riclassificazione. 16.2.2 16.2.2 LA SPESA LA SPESA AMBIENTALE AMBIENTALE DELLA DELLA REGIONE LAZIO “IN IN BREVE” Nel periodo 1995-2000 le risorse che la Regione Lazio destina alla “protezione dell’ambiente” – in termini di nuovi stanziamenti e residui provenienti dagli esercizi precedenti (“massa spendibile”) – rappresentano mediamente il 2% delle risorse totali 84 . Ciò è in linea con il dato nazionale che si registra per il complesso delle amministrazioni locali, per le quali la spesa per la protezione dell’ambiente nello stesso periodo rappresenta mediamente il 2,3% della spesa complessiva (ISTAT, 2004a). Nel caso invece delle amministrazioni statali (Ministeri) le risorse destinate alla protezione dell’ambiente rappresentano in media l’1% dell’intera massa spendibile (ISTAT, 2004b). Lo sforzo finanziario della Regione si concentra in particolare in alcuni settori ambientali di intervento, quali la gestione delle acque reflue, la protezione del suolo e delle acque del sottosuolo, la protezione della biodiversità e del paesaggio: nel periodo considerato questi settori nel complesso assorbono mediamente oltre il 70% delle risorse destinate dalla Regione alla protezione dell’ambiente. Una quota ragguardevole della massa spendibile è destinata anche a porre in essere una serie di azioni strumentali che si sostanziano principalmente in attività di amministrazione e regolamentazione generale dell’ambiente e in attività di comunicazione, informazione e formazione finalizzate alla protezione ambientale. Questo genere di attività – insieme alle attività che comportano spese non divisibili – assorbe mediamente circa il 21% delle risorse regionali destinate alla protezione dell’ambiente 85 . La maggior parte delle risorse della Regione per la protezione dell’ambiente vengono trasferite ad altri enti (mediamente l’81% della massa spendibile e il 75% delle somme pagate). I principali LE SPESE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO 483 84 Il calcolo è al netto degli stanziamenti e dei residui connessi alle uscite finanziarie rientranti nelle seguenti voci economiche che includono tipologie di transazioni non contabilizzate nel conto satellite EPEA (tra parentesi viene riportato il codice della classificazione economica di 1° e 2° grado): interessi (da 170 a 173), restituzione di tributi (182), altre partite che si compensano nell’entrata (183), spese per rimborso di mutui e prestiti (da 300 a 330), spese per partite di giro (da 400 a 413). 85 Classe 9 (“altre attività per la protezione dell’ambiente”) della classificazione europea della spese per la protezione dell’ambiente (CEPA), riportata nella Scheda 1.
destinatari sono i Comuni cui mediamente viene erogato oltre il 70% dei trasferimenti della Regione per la protezione dell’ambiente. 16.2.3 LA 16.2.3 SPESA LA SPESA DELLA DELLA REGIONE REGIONE ANALIZZATA IN IN DETTAGLIO La Figura 5 mostra, per ciascun anno del periodo 1995-2000, le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Lazio per la protezione dell’ambiente (in seguito chiamate semplicemente “massa spendibile”); tali risorse sono cresciute nell’intero periodo di circa il 61%, a fronte di una crescita del totale delle risorse finanziarie della Regione del 42% (si osservi che l’aumento della massa spendibile non corrisponde necessariamente ad un aumento delle somme pagate). Nello stesso periodo il deflatore implicito del PIL segnala una crescita dei prezzi di circa il 15%, il che fa comprendere come la crescita delle risorse della Regione – e in particolare di quelle destinate alla protezione dell’ambiente – sebbene inferiore a quanto emerge dalle variazioni percentuali sopra menzionate – calcolate sulla base dei dati a prezzi correnti – sia sensibile anche in termini reali. 400.000 LE SPESE PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE DELLA REGIONE LAZIO 484 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 - 1995 1996 1997 1998 1999 2000 Figura 5. Massa spendibile per la protezione dell'ambiente. Regione Lazio – Anni 1995-2000 (valori in migliaia di euro a prezzi correnti). Fonte: ISTAT. La Figura 6 mostra l’andamento della massa spendibile per la protezione dell’ambiente distinguendo le sue componenti, ossia i residui iniziali e gli stanziamenti di competenza: dal 1995 al 2000 i residui si sono progressivamente ridotti fino quasi a dimezzarsi, mentre gli stanziamenti si sono più che raddoppiati. I residui quindi costituiscono una quota sempre più piccola della massa spendibile, passando dal 34% nel 1995 (punta massima nel periodo considerato) al 12% nel 2000 (punta minima).
- Page 432 and 433: TEMA INDICATORE BIOSFERA - PAESAGGI
- Page 434 and 435: TEMA INDICATORE BIOSFERA - PAESAGGI
- Page 436 and 437: Codice Descrizione Area (ha) % Terr
- Page 438 and 439: superfici occupate dai vigneti e da
- Page 440 and 441: TEMA INDICATORE BIOSFERA - FORESTE
- Page 442 and 443: 15.3.2 LE DETERMINANTI, LE PRESSION
- Page 444 and 445: Cacciatori 1996/1997 ha ATC/ caccia
- Page 446 and 447: TEMA INDICATORE BIOSFERA - PRESSION
- Page 448 and 449: TEMA INDICATORE BIOSFERA - PRESSION
- Page 450 and 451: TEMA INDICATORE BIOSFERA - PRESSION
- Page 452 and 453: Sono sempre i mesi estivi quelli ma
- Page 454 and 455: TEMA INDICATORE BIOSFERA - RISPOSTE
- Page 456 and 457: Rete ecologica, 5 interventi in for
- Page 458 and 459: - creazione di corridoi ecologici;
- Page 460 and 461: TEMA INDICATORE BIOSFERA - RISPOSTE
- Page 462 and 463: Regione Lazio - Superfici interessa
- Page 464 and 465: Il numero più elevato di controlli
- Page 466 and 467: BONIFAZI ET AL. (in corso di stampa
- Page 468: 469
- Page 471 and 472: 16. LE SPESE PER LA TUTELA DELL’A
- Page 473 and 474: - al primo stadio, ci si è avvalsi
- Page 475 and 476: Per quanto riguarda la distribuzion
- Page 477 and 478: 16.2 16.2LE LE SPESE AMBIENTALI DEL
- Page 479 and 480: LE SPESE PER LA TUTELA DELL’AMBIE
- Page 481: Alcuni termini di finanza pubblica
- Page 485 and 486: della regione di interventi per la
- Page 487 and 488: (ai quali vengono destinati l’8%
- Page 489 and 490: 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 - 1995
- Page 491 and 492: 100% Gestione delle acque reflue (C
- Page 493 and 494: 16.2.4 TAVOLE 16.2.4 TAVOLE STATIST
- Page 495 and 496: LE SPESE PER LA TUTELA DELL’AMBIE
- Page 497 and 498: LE SPESE PER LA TUTELA DELL’AMBIE
- Page 499 and 500: 16.2.5 BIBLIOGRAFIA 16.2.5 BIBLIOGR
- Page 501 and 502: Assi Prioritari Annualità Spesa Pu
- Page 503 and 504: LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE DEI PRI
- Page 505 and 506: APQ8 sulle risorse idriche APQ8 sul
- Page 507 and 508: 18. 17. I I PROGRAMMI DI DI INFORMA
- Page 509 and 510: 18.2.1 I 18.2.1 LABORATORI I LABORA
- Page 511 and 512: messa a punto di un sistema di indi
- Page 513 and 514: I PROGRAMMI DI INFORMAZIONE ED EDUC
- Page 515 and 516: SEZIONE C SPESE AMBIENTALI, PIANI F
- Page 517 and 518: mere spese di gestione. Si è mante
- Page 519 and 520: 2003 rispetto a quelle rilevate dal
- Page 521 and 522: Inquinamento luminoso 0,08% Tutela
- Page 523 and 524: Scheda 1. Nota metodologica: defini
- Page 525 and 526: 6. protezione della biodiversità e
- Page 527 and 528: • i capitoli di spesa a finalità
- Page 529 and 530: 400.000 350.000 300.000 250.000 200
- Page 531 and 532: 160.000 140.000 120.000 100.000 80.
• i capitoli di spesa a finalità incerta, ossia i capitoli per i quali le informazioni contenute nel<br />
rendiconto sono generiche e tali quindi da non consentirne l’inclusione/esclusione rispetto al dominio<br />
di analisi dell’EPEA e/o la classificazione in base alla CEPA;<br />
• i capitoli di spesa disomogenei, ossia:<br />
i capitoli di spesa solo in parte per la protezione dell’ambiente, tali cioè da includere sia spese per<br />
la protezione dell’ambiente, sia altre spese (spese non di protezione dell’ambiente e/o spese<br />
incerte);<br />
i capitoli di spesa “multiCEPA”, ossia capitoli che contengono (esclusivamente o meno) spese per<br />
la protezione dell’ambiente non classificabili in un’unica classe della CEPA.<br />
L’impostazione adottata dall’ ISTAT per lo svolgimento delle analisi di secondo stadio è la seguente<br />
1. privilegiare la ricerca di informazioni aggiuntive (anche attraverso contatti con persone informate)<br />
sulle uscite finanziarie dell’ente che consentano di identificare/quantificare nel modo più accurato<br />
possibile le spese per la protezione dell’ambiente dei capitoli a finalità incerta e dei capitoli<br />
disomogenei;<br />
2. considerare solo come seconda opzione la possibilità di adottare metodi statistici di stima. Nell’ambito<br />
dei metodi di stima si adotta la seguente impostazione:<br />
a. viene data priorità all’uso di coefficienti di stima basati su indicatori fisici il più possibile correlati<br />
all’output delle attività/azioni finanziate con le uscite finanziarie dei capitoli di spesa che<br />
necessitano di approfondimento (capitoli a finalità incerta e capitoli disomogenei);<br />
b. solo in ultima analisi si considera la possibilità di effettuare le stime per mezzo di indicatori<br />
finanziari calcolati in base ai dati desunti dal rendiconto oggetto di riclassificazione.<br />
16.2.2 16.2.2 LA SPESA LA SPESA AMBIENTALE AMBIENTALE <strong>DEL</strong>LA <strong>DEL</strong>LA REGIONE LAZIO “IN IN BREVE”<br />
Nel periodo 1995-2000 le risorse che la <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> destina alla “protezione dell’ambiente” – in<br />
termini di nuovi stanziamenti e residui provenienti dagli esercizi precedenti (“massa spendibile”) –<br />
rappresentano mediamente il 2% delle risorse totali 84 .<br />
Ciò è in linea con il dato nazionale che si registra per il complesso delle amministrazioni locali, per<br />
le quali la spesa per la protezione dell’ambiente nello stesso periodo rappresenta mediamente il<br />
2,3% della spesa complessiva (ISTAT, 2004a). Nel caso invece delle amministrazioni statali<br />
(Ministeri) le risorse destinate alla protezione dell’ambiente rappresentano in media l’1% dell’intera<br />
massa spendibile (ISTAT, 2004b).<br />
Lo sforzo finanziario della <strong>Regione</strong> si concentra in particolare in alcuni settori ambientali di<br />
intervento, quali la gestione delle acque reflue, la protezione del suolo e delle acque del sottosuolo,<br />
la protezione della biodiversità e del paesaggio: nel periodo considerato questi settori nel complesso<br />
assorbono mediamente oltre il 70% delle risorse destinate dalla <strong>Regione</strong> alla protezione<br />
dell’ambiente.<br />
Una quota ragguardevole della massa spendibile è destinata anche a porre in essere una serie di<br />
azioni strumentali che si sostanziano principalmente in attività di amministrazione e<br />
regolamentazione generale dell’ambiente e in attività di comunicazione, informazione e formazione<br />
finalizzate alla protezione ambientale. Questo genere di attività – insieme alle attività che<br />
comportano spese non divisibili – assorbe mediamente circa il 21% delle risorse regionali destinate<br />
alla protezione dell’ambiente 85 .<br />
La maggior parte delle risorse della <strong>Regione</strong> per la protezione dell’ambiente vengono trasferite ad<br />
altri enti (mediamente l’81% della massa spendibile e il 75% delle somme pagate). I principali<br />
LE SPESE PER LA TUTELA <strong>DEL</strong>L’AMBIENTE<br />
<strong>DEL</strong>LA REGIONE LAZIO<br />
483<br />
84 Il calcolo è al netto degli stanziamenti e dei residui connessi alle uscite finanziarie rientranti nelle seguenti voci economiche che includono<br />
tipologie di transazioni non contabilizzate nel conto satellite EPEA (tra parentesi viene riportato il codice della classificazione economica di 1° e 2°<br />
grado): interessi (da 170 a 173), restituzione di tributi (182), altre partite che si compensano nell’entrata (183), spese per rimborso di mutui e prestiti<br />
(da 300 a 330), spese per partite di giro (da 400 a 413).<br />
85 Classe 9 (“altre attività per la protezione dell’ambiente”) della classificazione europea della spese per la protezione dell’ambiente (CEPA), riportata<br />
nella Scheda 1.