RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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Sono sempre i mesi estivi quelli maggiormente a rischio. Nell’intervallo di tempo considerato (1997 – 2003) agosto è il mese con il maggior numero medio di incendi (163) mentre luglio è quello durante il quale si verificano gli eventi più estesi (14,3 ha di media). Numero incendi Superficie media per incendio (ha) 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Frosinone 245 96 65 144 107 26 159 9,48 16,5 7,66 12 9,82 4,86 11,2 Latina 228 106 107 226 190 41 267 14,1 10,6 10,9 15,2 10,4 6,52 20,7 Rieti 129 92 12 67 62 50 54 7,01 7,27 6 11,1 13,8 6,23 4,47 Roma 92 83 67 137 86 39 116 8,43 11,9 12 15,7 10,4 7,42 10,9 Viterbo 45 62 17 69 98 27 81 4,4 9,71 14,9 14,2 8,69 14,3 3,05 Lazio 739 439 268 643 543 183 677 10 11,3 10,5 14,1 10,4 7,55 13,4 Tabella 28. N° incendi e superficie media per incendio (1997 – 2003) nelle diverse province laziali. Fonte: Coordinamento Regionale del CFS del Lazio. A livello provinciale, nel 2003, la situazione peggiore è sempre quella di Latina, sia per numero (267) che per dimensione degli eventi (20,7 ha di media). In entrambi i casi si tratta dei valori più elevati degli ultimi anni. Gli incendi nel Lazio non costituiscono soltanto un problema essenzialmente forestale e tipico esclusivamente di aree boscate, perché interessano ormai l’insieme del territorio montano, rurale ed urbano e riguardano pertanto l’intera collettività. Quasi i tre quarti della superficie forestale del Lazio sono rappresentati da cedui, ivi comprese le diverse unità fisionomiche a macchia mediterranea. Quando il ceduo o la macchia si trovano in contesti territoriali degradati ed in situazioni di marginalità economica e sociale, il pericolo di incendi si innalza rapidamente. C’è infatti un rapporto molto stretto tra contesto territoriale-umano ed incendi, ossia un forte nesso tra progressiva condizione di marginalità del bosco, di ritardo socio economico ed aumento del numero e delle superfici percorse. Infatti sono relativamente immuni dagli incendi soltanto le faggete di quota dei rilievi più alti e più freschi, ma in talune annate la tendenza degli incendi è quella di spingersi verso località sempre più elevate dal punto di vista altitudinale e più pregevoli da un punto di vista forestale e sociale. A causa di comportamenti umani irresponsabili, dolosi o negligenti ed imprudenti, nella regione il problema degli incendi può assumere potenzialmente contorni di gravità soprattutto in taluni contesti in cui è prevalente la componente dolosa e nelle aree di interfaccia urbano-foresta, nelle quali il sistema bosco è limitrofo ad insediamenti umani e notevoli sono le presenze turisticoresidenziali. BIOSFERA 453

15.3.3 LE 15.3.3 RISPOSTE LE RISPOSTE Tema Indicatore Copertura spaziale Copertura temporale Fonte informazione Miglioramento del territorio (PSR) Finanziamenti Comunitari (DOCUP) Provincia 2004 Regione Lazio Regione 2004 Regione Lazio Le risposte Finanziamenti per la Rete ecologica regionale Finanziamenti per le aree protette Provincia 2004 Regione Lazio Provincia 2004 Regione Lazio Miglioramenti forestali Provincia 2004 Regione Lazio Interventi di prevenzione incendi Provincia 2004 Regione Lazio BIOSFERA 454 Attività di controllo Provincia 2003 Coordinamento Regionale del CFS Lazio

Sono sempre i mesi estivi quelli maggiormente a rischio. Nell’intervallo di tempo considerato (1997<br />

– 2003) agosto è il mese con il maggior numero medio di incendi (163) mentre luglio è quello<br />

durante il quale si verificano gli eventi più estesi (14,3 ha di media).<br />

Numero incendi<br />

Superficie media per incendio (ha)<br />

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003<br />

Frosinone 245 96 65 144 107 26 159 9,48 16,5 7,66 12 9,82 4,86 11,2<br />

Latina 228 106 107 226 190 41 267 14,1 10,6 10,9 15,2 10,4 6,52 20,7<br />

Rieti 129 92 12 67 62 50 54 7,01 7,27 6 11,1 13,8 6,23 4,47<br />

Roma 92 83 67 137 86 39 116 8,43 11,9 12 15,7 10,4 7,42 10,9<br />

Viterbo 45 62 17 69 98 27 81 4,4 9,71 14,9 14,2 8,69 14,3 3,05<br />

<strong>Lazio</strong> 739 439 268 643 543 183 677 10 11,3 10,5 14,1 10,4 7,55 13,4<br />

Tabella 28. N° incendi e superficie media per incendio (1997 – 2003) nelle diverse province laziali. Fonte: Coordinamento<br />

Regionale del CFS del <strong>Lazio</strong>.<br />

A livello provinciale, nel 2003, la situazione peggiore è sempre quella di Latina, sia per numero<br />

(267) che per dimensione degli eventi (20,7 ha di media). In entrambi i casi si tratta dei valori più<br />

elevati degli ultimi anni.<br />

Gli incendi nel <strong>Lazio</strong> non costituiscono soltanto un problema essenzialmente forestale e tipico<br />

esclusivamente di aree boscate, perché interessano ormai l’insieme del territorio montano, rurale ed<br />

urbano e riguardano pertanto l’intera collettività.<br />

Quasi i tre quarti della superficie forestale del <strong>Lazio</strong> sono rappresentati da cedui, ivi comprese le<br />

diverse unità fisionomiche a macchia mediterranea. Quando il ceduo o la macchia si trovano in<br />

contesti territoriali degradati ed in situazioni di marginalità economica e sociale, il pericolo di<br />

incendi si innalza rapidamente.<br />

C’è infatti un rapporto molto stretto tra contesto territoriale-umano ed incendi, ossia un forte nesso<br />

tra progressiva condizione di marginalità del bosco, di ritardo socio economico ed aumento del<br />

numero e delle superfici percorse.<br />

Infatti sono relativamente immuni dagli incendi soltanto le faggete di quota dei rilievi più alti e più<br />

freschi, ma in talune annate la tendenza degli incendi è quella di spingersi verso località sempre più<br />

elevate dal punto di vista altitudinale e più pregevoli da un punto di vista forestale e sociale.<br />

A causa di comportamenti umani irresponsabili, dolosi o negligenti ed imprudenti, nella regione il<br />

problema degli incendi può assumere potenzialmente contorni di gravità soprattutto in taluni<br />

contesti in cui è prevalente la componente dolosa e nelle aree di interfaccia urbano-foresta, nelle<br />

quali il sistema bosco è limitrofo ad insediamenti umani e notevoli sono le presenze turisticoresidenziali.<br />

BIOSFERA<br />

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