RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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km 2 ) e il Lago di Vico (12,270 km 2 ). Delle rimanenti aree 10 sono comprese tra 6 e 1 km 2 , mentre le altre sono inferiori ad 1 km 2 . La Convenzione di Ramsar, che tutela le zone umide ritenute di importanza internazionale per la sopravvivenza degli uccelli acquatici, è un accordo internazionale in materia di aree protette sottoscritto dall'Italia (D.P.R. 13 marzo 1976, n.448). Nelle zone umide designate è possibile svolgere attività a carattere produttivo, purché non venga arrecato alcun danno alle caratteristiche ecologiche e non venga modificato lo stato dei luoghi. Con 46 zone umide “Ramsar” l'Italia, tra i Paesi firmatari della Convenzione, è quello con il maggior numero di siti tutelati. Nel Lazio ricadono 5 zone umide “Ramsar”, per una superficie complessiva di 12,292 km 2 . BIOSFERA 415

TEMA INDICATORE BIOSFERA – AREE PROTETTE, ZONE UMIDE E RETE NATURA 2000 SITI D’IMPORTANZA COMUNITARIA Regione Lazio - N° SIC 200 180 183 160 140 120 N° 100 80 60 40 20 26 26 47 27 38 19 BIOSFERA 416 0 Frosinone Latina Roma Rieti Viterbo Siti con habitat di Posidonia oceanica Figura 13. Numero di SIC presenti nelle province del Lazio (2004). Fonte: Regione Lazio. La Rete Natura 2000 costituisce la più importante strategia d’intervento dell’Unione Europea per la tutela del territorio. Tenuto conto della necessità di attuare una politica più incisiva di salvaguardia degli habitat e delle specie di flora e fauna, si è voluto dar vita ad una rete coerente di aree destinate alla conservazione della biodiversità del territorio dell’Unione Europea. I siti che compongono la Rete (Siti Natura 2000) sono rappresentati dai Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS), individuati dagli Stati membri in base alla presenza di habitat e specie vegetali e animali d’interesse europeo. Quando un SIC (proposto dalle Regioni) viene inserito nell’Elenco Comunitario lo Stato membro designa tale sito come Zona speciale di Conservazione (ZSC). In Italia l’individuazione di SIC e ZPS è avvenuta tra il 1995 e il 1996 grazie alla realizzazione del progetto LIFE “Bioitaly”. I siti della Rete Natura sono regolamentati dalle Direttive Europee 79/409/CEE (ZPS) e 92/43/CEE anche se la legislazione europea, fissati gli obiettivi generali, lascia gran parte degli strumenti per realizzarli agli Stati membri. La direttiva 92/43/CEE “Habitat” è stata recepita dallo stato italiano con DPR 8 settembre 1997, n.357 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”. Il DPR n. 357/1997 e s.m.i. definisce il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) come “un sito che, nella o nelle regioni biogeografiche cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all'allegato A o di una specie di cui all'allegato B Lazio

TEMA<br />

INDICATORE<br />

BIOSFERA – AREE PROTETTE, ZONE UMIDE E RETE NATURA 2000<br />

SITI D’IMPORTANZA COMUNITARIA<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> - N° SIC<br />

200<br />

180<br />

183<br />

160<br />

140<br />

120<br />

N° 100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

26 26<br />

47<br />

27<br />

38<br />

19<br />

BIOSFERA<br />

416<br />

0<br />

Frosinone Latina Roma Rieti Viterbo Siti con habitat di<br />

Posidonia<br />

oceanica<br />

Figura 13. Numero di SIC presenti nelle province del <strong>Lazio</strong> (2004). Fonte: <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

La Rete Natura 2000 costituisce la più importante strategia d’intervento dell’Unione Europea per la<br />

tutela del territorio. Tenuto conto della necessità di attuare una politica più incisiva di salvaguardia<br />

degli habitat e delle specie di flora e fauna, si è voluto dar vita ad una rete coerente di aree destinate<br />

alla conservazione della biodiversità del territorio dell’Unione Europea.<br />

I siti che compongono la Rete (Siti Natura 2000) sono rappresentati dai Siti d’Importanza<br />

Comunitaria (SIC) e dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS), individuati dagli Stati membri in<br />

base alla presenza di habitat e specie vegetali e animali d’interesse europeo.<br />

Quando un SIC (proposto dalle Regioni) viene inserito nell’Elenco Comunitario lo Stato membro<br />

designa tale sito come Zona speciale di Conservazione (ZSC).<br />

In Italia l’individuazione di SIC e ZPS è avvenuta tra il 1995 e il 1996 grazie alla realizzazione del<br />

progetto LIFE “Bioitaly”. I siti della Rete Natura sono regolamentati dalle Direttive Europee<br />

79/409/CEE (ZPS) e 92/43/CEE anche se la legislazione europea, fissati gli obiettivi generali, lascia<br />

gran parte degli strumenti per realizzarli agli Stati membri.<br />

La direttiva 92/43/CEE “Habitat” è stata recepita dallo stato italiano con DPR 8 settembre 1997,<br />

n.357 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli<br />

habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”.<br />

Il DPR n. 357/1997 e s.m.i. definisce il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) come “un sito che,<br />

nella o nelle regioni biogeografiche cui appartiene, contribuisce in modo significativo a mantenere<br />

o a ripristinare un tipo di habitat naturale di cui all'allegato A o di una specie di cui all'allegato B<br />

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