RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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21.01.2015 Views

Alcuni di questi piani erano stati avviati nel quinquennio precedente ed adottati in questa fase; altri come il “Piano dell’area metropolitana romana” sono stati iniziati e completati all’interno di questa stessa fase. Molti anche i Piani approvati: avviati già nel quinquennio precedente, di questi solo il P.S.1 “Aree soggette a rischio di esondazione nel tratto Orte-Castel Giubileo” era stato già adottato. - Stralcio funzionale “Aree soggette a rischio di esondazione nel tratto Orte-Castel Giubileo” P.S.1 - Piano Straordinario “Aree a rischio idrogeologico molto elevato” (ottobre 1999) - Piano Stralcio del Lago Trasimeno - P.S.2 (agosto 2000) Principali attività in corso: - Attività sperimentale per l’implemetazione della WFD 2000/60 EC sul bacino del Tevere individuato, insieme al bacino del Cecina, come bacino pilota europeo; - redazione del Piano stralcio per la “Tutela e utilizzazione della risorsa idrica superficiale e sotterranea” (P.S.9) di prossima adozione; - redazione del Piano stralcio per la fascia costiera (P.S.4); - redazione del Piano stralcio per l’ottimizzazione dell’uso della risorsa nell’alto Tevere – sistema Chiascio Montedoglio (P.S.4); - quadro di riferimento per il piano decennale degli interventi in materia di difesa idrogeologica e di risorsa idrica; - studi su particolari sistemi acquiferi (Colli Albani, Sabatini, Monte Amiata) Tra esse si segnala la sperimentazione internazionale sul bacino; l’Autorità si è impegnata profondamente nello svolgere tale sperimentazione per rispondere alla fiducia ed all’interesse posto su questo tema da parte dei Ministeri interessati e delle Regioni. GEOSFERA 280 A queste attività si sono affiancate quelle di informazione sulle attività svolte e, in particolare, si segnala la Rivista “TEVERE” che viene pubblicata regolarmente in quattro numeri l’anno ed inviata gratuitamente a tutti i comuni e le amministrazioni operanti sul territorio, oltre che ad un qualificato indirizzario tecnico.

TEMA INDICATORE GEOSFERA – RISPOSTE INTERVENTI DI RIPASCIMENTO COSTIERO Arco di litorale Località Titolo Progetto Generale Anno Estensione (km) Importo (milioni€) Argentario - Capo Linaro Tarquinia Riequilibrio della spiaggia di Tarquinia 1985 2.5 4.98 Capo Linaro - Palo laziale Palo -Fiumicino Focene-Fiumicino Difesa e riequilibrio litorale a Nord della Foce del Tevere 1989 7.0 20.75 Ostia Difesa del Litorale di Ponente 1996 2.1 6,87 Fiumicino -Capo d'Anzio Ostia Difesa del Litorale di Levante 1999 3.5 7,66 Anzio Difesa del litorale 1989 5.2 8,20 Nettuno Difesa del litorale 1989 2.5 7,81 Capo d'Anzio - Circeo Circeo - Gaeta Foce Verde Rio Martino Sabaudia Circeo-C.Sisto- Portatore Terracina Torre Truglia- Sperlonga Riequilibrio spiagge Provincia Latina Riequilibrio spiagge Provincia Latina Riequilibrio spiagge Provincia Latina 1986 17.0 27,28 1991 14.0 25,52 1996 8.0 13,22 GEOSFERA 281 Gaeta - Garigliano Formia-Vindicio Minturno-Scauri Riequilibrio spiagge Provincia Latina Riequilibrio spiagge Provincia Latina 1986 1.2 2,86 1986 2.5 5,57 Lazio 65.5 130,72 Tabella 19. Quadro degli interventi di ripascimento artificiale protetto progettati dal 1985 al 1999. Fonte: Regione Lazio. Con il Decreto Legislativo 112/1998 (art. 89, comma 1, lett. h) sono state definitivamente trasferite alle Regioni le funzioni relative alla programmazione, pianificazione e gestione integrata degli interventi di difesa delle coste e degli abitati costieri. La piena attuazione del decreto consentirà finalmente di superare una situazione operativa complessa in quanto, anche dove era affermata la competenza regionale, rimaneva in ogni caso il parere vincolante di strutture dello Stato per l’esecuzione di lavori su proprietà demaniale marittima. In tale contesto legislativo non facile si è finora operato con spirito di collaborazione tra Regione e Organi dello Stato (Capitanerie, Ufficio Genio Civile opere marittime, Consiglio Superiore Lavori Pubblici) attivando preliminarmente a ciascun intervento, rapporti di verifica e coordinamento.

TEMA<br />

INDICATORE<br />

GEOSFERA – RISPOSTE<br />

INTERVENTI DI RIPASCIMENTO COSTIERO<br />

Arco di litorale Località Titolo Progetto Generale Anno<br />

Estensione<br />

(km)<br />

Importo<br />

(milioni€)<br />

Argentario - Capo Linaro<br />

Tarquinia<br />

Riequilibrio della spiaggia di<br />

Tarquinia<br />

1985 2.5 4.98<br />

Capo Linaro - Palo<br />

laziale<br />

Palo -Fiumicino<br />

Focene-Fiumicino<br />

Difesa e riequilibrio litorale a<br />

Nord della Foce del Tevere<br />

1989 7.0 20.75<br />

Ostia Difesa del Litorale di Ponente 1996 2.1 6,87<br />

Fiumicino -Capo d'Anzio<br />

Ostia Difesa del Litorale di Levante 1999 3.5 7,66<br />

Anzio Difesa del litorale 1989 5.2 8,20<br />

Nettuno Difesa del litorale 1989 2.5 7,81<br />

Capo d'Anzio - Circeo<br />

Circeo - Gaeta<br />

Foce Verde Rio<br />

Martino Sabaudia<br />

Circeo-C.Sisto-<br />

Portatore<br />

Terracina<br />

Torre Truglia-<br />

Sperlonga<br />

Riequilibrio spiagge Provincia<br />

Latina<br />

Riequilibrio spiagge Provincia<br />

Latina<br />

Riequilibrio spiagge Provincia<br />

Latina<br />

1986 17.0 27,28<br />

1991 14.0 25,52<br />

1996 8.0 13,22<br />

GEOSFERA<br />

281<br />

Gaeta - Garigliano<br />

Formia-Vindicio<br />

Minturno-Scauri<br />

Riequilibrio spiagge Provincia<br />

Latina<br />

Riequilibrio spiagge Provincia<br />

Latina<br />

1986 1.2 2,86<br />

1986 2.5 5,57<br />

<strong>Lazio</strong> 65.5 130,72<br />

Tabella 19. Quadro degli interventi di ripascimento artificiale protetto progettati dal 1985 al 1999. Fonte: <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>.<br />

Con il Decreto Legislativo 112/1998 (art. 89, comma 1, lett. h) sono state definitivamente trasferite<br />

alle Regioni le funzioni relative alla programmazione, pianificazione e gestione integrata degli<br />

interventi di difesa delle coste e degli abitati costieri. La piena attuazione del decreto consentirà<br />

finalmente di superare una situazione operativa complessa in quanto, anche dove era affermata la<br />

competenza regionale, rimaneva in ogni caso il parere vincolante di strutture dello Stato per<br />

l’esecuzione di lavori su proprietà demaniale marittima. In tale contesto legislativo non facile si è<br />

finora operato con spirito di collaborazione tra <strong>Regione</strong> e Organi dello Stato (Capitanerie, Ufficio<br />

Genio Civile opere marittime, Consiglio Superiore Lavori Pubblici) attivando preliminarmente a<br />

ciascun intervento, rapporti di verifica e coordinamento.

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