RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
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Le azioni regionali nel campo della bonifica sono pertanto finalizzate a: - proteggere, conservare e ammodernare il patrimonio di opere pubbliche di bonifica e di irrigazione; - garantire la sicurezza idraulica del territorio ed assicurare il regolare deflusso delle acque, al fine di limitare o evitare gli effetti dannosi causati dalle avversità atmosferiche. La sicurezza idraulica del territorio si esplica attraverso la manutenzione dei corsi d’acqua e delle opere pubbliche di bonifica attraverso l’individuazione di nuove opere in aree soggette a crisi idrauliche, nonché attraverso il completamento, ammodernamento e funzionalità degli impianti e dei sistemi di bonifica idraulica. Gli interventi, pur dovendo garantire la sicurezza idraulica, debbono tendere al recupero ed alla salvaguardia delle caratteristiche naturali ed ambientali degli alvei. In particolare, l’esecuzione degli interventi volta a realizzare sezioni d’alveo che garantiscano il deflusso delle portate di piena ammissibili, deve essere effettuata in modo tale da non compromettere le funzioni biologiche del corso d’acqua e delle comunità vegetali ripariali. Nel bilancio preventivo della Regione, nei capitoli di competenza della bonifica, sono stati stanziati complessivamente per il triennio 2004, 2005 e 2006 circa 67 milioni di euro. Per il solo anno 2004, lo stanziamento è stato di quasi 34 milioni di euro, mentre per ciascuno degli esercizi 2005 e 2006 sarà circa di 16,5 milioni. E’ in corso di approvazione il finanziamento del Programma triennale di interventi che prevede la realizzazione di svariati studi, sistemazioni idrauliche e riqualificazioni ambientali sul reticolo idrografico laziale, per un importo complessivo di 12.306.246 di euro. Per i numerosi interventi già avviati e in corso d’ultimazione sono invece stati impegnati 39.329.000 euro. GEOSFERA 278 Si riporta di seguito un quadro complessivo degli interventi previsti dal Piano Regionale di Bonifica (fonte: Regione Lazio, 2004), distinti per consorzio di riferimento, i quali si trovano oggi nelle diverse fasi di progettazione (esecutiva, definitiva, preliminare e proposta) e possono distinguersi utilmente secondo tre categorie: sicurezza idraulica, tutela del territorio e opere irrigue. Consorzio Prov. Tipologia Totale Sicurezza idraulica Tutela del Territorio Opere irrigue Consorzio di bonifica della val di Paglia superiore VT 11 - 13 24 Consorzio di bonifica della Maremma Etrusca VT 43 9 - 52 Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano RM 51 5 28 84 Consorzio di bonifica Pratica di mare RM 15 4 2 21 Consorzio di bonifica Agro pontino LT 32 27 17 76 Consorzio di bonifica sud Pontino LT 9 4 1 14 Consorzio della bonifica Reatina RI 3 48 17 68 Consorzio di bonifica a sud di Anagni FR 5 - 2 7 Consorzio di bonifica Conca di Sora FR 31 50 12 93 Consorzio di bonifica Valle del Liri FR 53 61 13 127 TOTALE LAZIO 253 208 105 566 Tabella: Interventi previsti dal Piano Regionale di Bonifica per consorzio e tipologia (2004). Fonte: Regione Lazio.
SCHEDA 4 L’Autorità di Bacino del Tevere GEOSFERA 279 La scelta operata dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere è stata quella di una pianificazione operativa fortemente coordinata con le regioni, le province, le amministrazioni locali: non una pianificazione forzata sulla base delle esigenze di settore, ma scaturente dalla profonda considerazione delle proposizioni delle altre amministrazioni. L’AdB Tevere ha così scelto un proprio percorso nell’ambito delle indicazioni procedurali e normative, caratterizzandosi come un interlocutore attivo, in condizione di risolvere problemi concreti. Le altre amministrazioni hanno positivamente interpretato questo ruolo, fornendo e chiedendo indicazioni e partecipando attivamente alla definizione delle scelte. Sulla base di questa impostazione, l’Autorità di Bacino del Tevere in questi ultimi cinque anni si è proposta come interlocutore sia nei confronti delle Amministrazioni che dei cittadini. Numerosi sono stati i piani adottati: - Prima elaborazione del progetto del Piano di Bacino del Fiume Tevere (settembre 1999) - Progetto di Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico - PAI (luglio 2001) - Progetto di Piano stralcio per la salvaguardia delle acque e delle sponde del Lago di Piediluco - PS3 (febbraio 2003) - Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla foce - PS5 (agosto 2003).
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La scelta operata dall’Autorità di Bacino del Fiume Tevere è stata quella di una pianificazione operativa<br />
fortemente coordinata con le regioni, le province, le amministrazioni locali: non una pianificazione<br />
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Numerosi sono stati i piani adottati:<br />
- Prima elaborazione del progetto del Piano di Bacino del Fiume Tevere (settembre 1999)<br />
- Progetto di Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico - PAI (luglio 2001)<br />
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(febbraio 2003)<br />
- Piano stralcio per il tratto metropolitano del Tevere da Castel Giubileo alla foce - PS5 (agosto 2003).