RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
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Oltre agli interventi sopra citati, ne saranno avviati altri a breve in virtù delle risorse finanziarie previste per il Lazio dalla Legge 388/2001 e dall’Accordo di Programma Quadro APQ5. Le risorse finanziarie previste dalla Legge 388/2001 – Attuazione della pianificazione di bacino di cui alla Legge 183/1989 derivano dai trasferimenti effettuati dalla Tesoreria dello Stato in applicazione di specifici decreti ministeriali di ripartizione dei fondi tra le Autorità di bacino. Il primo finanziamento riferibile a questa normativa è stato concretizzato solo recentemente, trasferendo alle Autorità di bacino Tevere, Liri-Garigliano, Fiora e Tronto la somma di 1.868.760,68 euro, ancora da suddividere fra le Regioni competenti, e la somma di 288.130,85 spettante all’Autorità dei Bacini Regionali del Lazio. È necessario intervenire per definire con le Autorità di bacino citate le modalità di utilizzazione di tali risorse. Non è possibile al momento sapere quando saranno trasferite dallo Stato le rimanenti risorse finanziarie messe a disposizione dalla legge. L’Accordo di Programma Quadro APQ5, recentemente stipulato, costituisce il riferimento programmatico per il triennio 2003-2005 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Lazio ai fini dell’attuazione coordinata di un sistema integrato di interventi. Il programma è finalizzato alla difesa del suolo e alla tutela della costa del Lazio, secondo un quadro organico di interventi che discendono da una capillare conoscenza del territorio che ha consentito di costruire una banca dati relativa alle situazioni di maggiore rischio idraulico e geomorfologico presenti sul territorio regionale, nonché alle situazioni di maggiore degrado ed erosione del litorale ed alle necessità di intervento conseguenti. Il costo complessivo dell’accordo è di Euro 152.852.617,00, in parte a carico del bilancio regionale. Non considerando interventi ricompresi in programmi già avviati, l’accordo di programma consentirà l’avvio di ulteriori nuovi 84 interventi sul territorio regionale. GEOSFERA 276
SCHEDA 3 Gli interventi di bonifica ed irrigazione L’attività primaria dei Consorzi di bonifica, istituiti nel 1933 con il RD 215, è di provvedere all’esecuzione delle opere di bonifica idraulica, alla manutenzione ed esercizio dei corsi d’acqua, nonché all’esecuzione di interventi di sistemazione idraulica (bonifica integrale). La struttura della Regione Lazio competente in materia di bonifica, provvede “a dare attuazione al piano regionale ed ai programmi di intervento per l’esecuzione di opere di bonifica e di irrigazione”, provvede “alla manutenzione delle opere di bonifica”, ed “alla classificazione e declassificazione e delimitazione dei comprensori di bonifica”, nonché “al controllo degli atti dei Consorzi”. L’Area Bonifica è inserita entro la Direzione Regionale Ambiente e Protezione Civile dell’Assessorato Ambiente. Nel Lazio sono stati individuati sei comprensori di bonifica entro i quali sono stati definiti 10 Consorzi di bonifica: Provincia Viterbo Roma Latina Rieti Frosinone Consorzio Consorzio di bonifica della val di Paglia superiore Consorzio di bonifica della Maremma Etrusca Consorzio di bonifica Tevere e Agro Romano Consorzio di bonifica Pratica di mare Consorzio di bonifica Agro pontino Consorzio di bonifica sud Pontino Consorzio della bonifica Reatina Consorzio di bonifica a sud di Anagni Consorzio di bonifica Conca di Sora Consorzio di bonifica Valle del Liri Rientrano nella competenza e quindi nella gestione della “bonifica” circa 10.126 km di corsi d’acqua naturali, 3.282 km di rete artificiale (canali) e 55 impianti idrovori. Le finalità delle attività di bonifica si estendono dalla sicurezza territoriale, attraverso azioni di difesa e conservazione del suolo, alla valorizzazione e razionale utilizzazione delle risorse idriche a usi prevalentemente irrigui, e alla tutela dell'ambiente, come ecosistema, in una concezione globale degli interventi sul territorio. GEOSFERA 277 La sicurezza territoriale e ambientale richiede, in via prioritaria, azioni di protezione e difesa del suolo attraverso un idoneo governo degli usi del suolo e una sana politica di gestione del territorio fondata sulla prevenzione e sulla manutenzione. Il Consiglio regionale, con deliberazione in data 22 dicembre 1998 n.492, ha approvato il Piano Regionale di Bonifica, previsto dalla legge regionale 21 gennaio 1984, n. 4 “Norme in materia di bonifica e di Consorzi di bonifica”, che all’articolo 4 comma 1, stabilisce che la Regione Lazio, per perseguire la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del territorio in relazione agli obiettivi regionali di sviluppo, adotta un piano finalizzato al completamento, all’ammodernamento ed alla funzionalità dei sistemi di bonifica idraulica ed alla sistemazione idrogeologica e forestale delle aree montane e collinari idraulicamente connesse, nonché allo sviluppo dell’irrigazione. Il Piano stesso è stato aggiornato nel corso dell’anno 2003 con deliberazione n.1338 del 12 dicembre.
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Oltre agli interventi sopra citati, ne saranno avviati altri a breve in virtù delle risorse finanziarie<br />
previste per il <strong>Lazio</strong> dalla Legge 388/2001 e dall’Accordo di Programma Quadro APQ5.<br />
Le risorse finanziarie previste dalla Legge 388/2001 – Attuazione della pianificazione di bacino<br />
di cui alla Legge 183/1989 derivano dai trasferimenti effettuati dalla Tesoreria dello Stato in<br />
applicazione di specifici decreti ministeriali di ripartizione dei fondi tra le Autorità di bacino. Il<br />
primo finanziamento riferibile a questa normativa è stato concretizzato solo recentemente,<br />
trasferendo alle Autorità di bacino Tevere, Liri-Garigliano, Fiora e Tronto la somma di<br />
1.868.760,68 euro, ancora da suddividere fra le Regioni competenti, e la somma di 288.130,85<br />
spettante all’Autorità dei Bacini Regionali del <strong>Lazio</strong>. È necessario intervenire per definire con le<br />
Autorità di bacino citate le modalità di utilizzazione di tali risorse. Non è possibile al momento<br />
sapere quando saranno trasferite dallo Stato le rimanenti risorse finanziarie messe a disposizione<br />
dalla legge.<br />
L’Accordo di Programma Quadro APQ5, recentemente stipulato, costituisce il riferimento<br />
programmatico per il triennio 2003-2005 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del<br />
Territorio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> ai fini dell’attuazione<br />
coordinata di un sistema integrato di interventi. Il programma è finalizzato alla difesa del suolo e<br />
alla tutela della costa del <strong>Lazio</strong>, secondo un quadro organico di interventi che discendono da una<br />
capillare conoscenza del territorio che ha consentito di costruire una banca dati relativa alle<br />
situazioni di maggiore rischio idraulico e geomorfologico presenti sul territorio regionale, nonché<br />
alle situazioni di maggiore degrado ed erosione del litorale ed alle necessità di intervento<br />
conseguenti. Il costo complessivo dell’accordo è di Euro 152.852.617,00, in parte a carico del<br />
bilancio regionale. Non considerando interventi ricompresi in programmi già avviati, l’accordo di<br />
programma consentirà l’avvio di ulteriori nuovi 84 interventi sul territorio regionale.<br />
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