RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
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Provincia Stabilimento chimico o petrolchimico Raffineria oli minerali Deposito oli minerali Oleodotto Punti vendita carburante Serbatoi interrati Sversamento accidentale Trasformatore Enel Discariche Centro raccolta trattamento rifiuti Rifiuti abbandonati N.D. Totale % Frosinone 15 1 1 0 29 3 0 0 69 3 54 1 176 33.8 Latina 8 0 4 3 12 2 8 4 30 0 4 2 77 14.8 Rieti 1 0 0 0 4 1 0 1 11 4 3 2 27 5.2 Roma 6 1 20 2 95 6 7 5 24 2 19 3 190 36.6 Viterbo 0 0 0 0 8 1 3 25 10 0 2 1 50 9.6 Totale 30 2 25 5 148 13 18 35 144 9 82 9 520 % 5.8 0.4 4.8 1.0 28.4 2.5 3.5 6.7 27.7 1.7 15.8 1.7 100,0 Tabella 14. Quadro riassuntivo dei siti contaminati e potenzialmente contaminati nelle province del Lazio (Aprile 2003). Fonte: Arpalazio. GEOSFERA 266 Le province maggiormente interessate da siti di notevole estensione areale e da tipologie di contaminazione complesse sono quelle che presentano una maggiore concentrazione di attività commerciali ed industriali, ovvero quelle di Frosinone e Latina. La provincia di Frosinone (176 siti), oltre ai molti stabilimenti chimici o petrolchimici (9%), vede purtroppo la presenza di numerosissime discariche dismesse (39%) e di rifiuti abbandonati (31%). Nella provincia di Latina (77 siti) si rilevano stabilimenti chimici o petrolchimici (10%), depositi di olio combustibile (5%) e molte discariche dismesse (39%), mentre i casi restanti sono dovuti alla presenza dei punti vendita carburante, ad eventi accidentali e a casi di abbandono di rifiuti. Diverso è invece lo scenario delle province di Viterbo (50 siti) e Rieti (27 siti) nelle quali le cause principali di inquinamento sono legate prevalentemente alla presenza di discariche o di rifiuti abbandonati, da sversamenti accidentali ed alla immancabile presenza di punti vendita carburante.
TEMA INDICATORE GEOSFERA – RISCHIO ANTROPICO AREE DI SERVIZIO E PUNTI VENDITA CARBURANTE Regione Lazio - Punti vendita carburante (1985-2003) 3.500 3.000 3.079 2.966 2.913 2.831 2.794 2.772 2.704 2.684 2.630 2.500 2.395 2.286 2.234 2.210 2.134 2.121 vendita punti n° 2.000 1.500 1.000 500 0 1985 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Figura 7. Numero di punti vendita carburante in ambito regionale (2003). Fonte: Unione Petrolifera Italiana. I punti vendita carburante rappresentano siti potenzialmente inquinanti per il rischio di perdite dai serbatoi e dalla rete di distribuzione. Nel Lazio il problema ha assoluta rilevanza dal momento che, nel 2003, un numero elevato di punti vendita carburante sono stati inclusi nell’elenco dei siti contaminati o potenzialmente contaminati (148 pari al 28,4% del totale). La rete di distribuzione carburanti italiana appare caratterizzata, rispetto a quella dei principali Paesi europei, da un elevato numero di punti vendita di dimensione prevalentemente mediopiccola, caratteristica che si evidenzia anche nell’ambito del Lazio. Negli ultimi anni si è assistito ad una diminuzione del numero degli impianti, conseguenza di una politica legislativa atta ad imprimere un forte impulso alla razionalizzazione e ristrutturazione della rete. GEOSFERA 267 Nel 1998 il Ministero dell’Industria, con il D.Lgs. n.32, 11 febbraio 1998, ha riformato significativamente la disciplina del settore, accelerando il processo di liberalizzazione del comparto distributivo ma prevedendo un periodo transitorio di permanenza della regolamentazione preesistente, al fine di conseguire un consistente taglio del numero di punti vendita. Tale obiettivo, che presupponeva tuttavia un'azione incisiva da parte dei Comuni per l'identificazione degli impianti non compatibili e l'individuazione dei criteri e delle aree per l'installazione dei nuovi impianti, è stato conseguito parzialmente e prevalentemente sulla base delle iniziative volontarie di chiusura da parte delle aziende. Con l'art. 19 della legge 5 marzo 2001, n. 57, il Parlamento è nuovamente intervenuto sul settore prevedendo l'emanazione di un Piano Nazionale contenente le linee guida per l'ammodernamento della rete distributiva carburanti (DM 31 Ottobre 2001). Tale Piano, predisposto dal Ministero delle Attività Produttive, è stato recentemente condiviso dalle Amministrazioni regionali e comunali. Le Regioni sono ora impegnate nella predisposizione dei propri Piani di ammodernamento.
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N.D. Totale %<br />
Frosinone 15 1 1 0 29 3 0 0 69 3 54 1 176 33.8<br />
Latina 8 0 4 3 12 2 8 4 30 0 4 2 77 14.8<br />
Rieti 1 0 0 0 4 1 0 1 11 4 3 2 27 5.2<br />
Roma 6 1 20 2 95 6 7 5 24 2 19 3 190 36.6<br />
Viterbo 0 0 0 0 8 1 3 25 10 0 2 1 50 9.6<br />
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Tabella 14. Quadro riassuntivo dei siti contaminati e potenzialmente contaminati nelle province del <strong>Lazio</strong> (Aprile<br />
2003). Fonte: Arpalazio.<br />
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Le province maggiormente interessate da siti di notevole estensione areale e da tipologie di<br />
contaminazione complesse sono quelle che presentano una maggiore concentrazione di<br />
attività commerciali ed industriali, ovvero quelle di Frosinone e Latina. La provincia di<br />
Frosinone (176 siti), oltre ai molti stabilimenti chimici o petrolchimici (9%), vede purtroppo<br />
la presenza di numerosissime discariche dismesse (39%) e di rifiuti abbandonati (31%). Nella<br />
provincia di Latina (77 siti) si rilevano stabilimenti chimici o petrolchimici (10%), depositi di<br />
olio combustibile (5%) e molte discariche dismesse (39%), mentre i casi restanti sono dovuti<br />
alla presenza dei punti vendita carburante, ad eventi accidentali e a casi di abbandono di<br />
rifiuti. Diverso è invece lo scenario delle province di Viterbo (50 siti) e Rieti (27 siti) nelle<br />
quali le cause principali di inquinamento sono legate prevalentemente alla presenza di<br />
discariche o di rifiuti abbandonati, da sversamenti accidentali ed alla immancabile presenza di<br />
punti vendita carburante.