RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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21.01.2015 Views

11.3 GLI INDICATORI 11.3.1 LO STATO 11.3.1.1 CARATTERISTICHE DEI SUOLI Tema Indicatore Copertura spaziale Copertura temporale Fonte informazione Caratteristiche dei suoli Bilancio di nutrienti nel suolo Rischio di compattazione in relazione al numero e potenza delle trattrici Regione 1994 - 2000 APAT Regione 1970 - 2000 ISTAT GEOSFERA 244

TEMA INDICATORE GEOSFERA – CARATTERISTICHE DEI SUOLI BILANCIO DEI NUTRIENTI NEL SUOLO Regione Lazio - Bilancio di nutrienti nel suolo 40 35 30 25 kg/ha 20 15 10 5 0 1994 1998 2000 Surplus di fosforo Surplus di azoto Figura 1. Bilancio di nutrienti nel Lazio. Fonte: APAT (Annuario dei dati ambientali 2004). L’attività agricola utilizza, come concimi, diversi composti, principalmente a base di fosforo e azoto, di origine organica e inorganica. Per evitare un inutile dispendio economico, per non determinare l’insorgere di fitopatie, per limitare l’inquinamento da nitrati nelle acque e i fenomeni d’eutrofizzazione dovuti rispettivamente all’azoto e al fosforo, si rende necessaria l’adozione del “codice di buona pratica agricola” (come previsto nel Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali 19/04/99 “Approvazione del codice di buona pratica agricola”). L’adozione di tale codice indirizza verso un corretto utilizzo dei fertilizzanti per evitare problemi di surplus di elementi nutritivi. GEOSFERA 245 Una metodologia per quantificare tali fenomeni è costituita dal modello econometrico ELBA 40 (Environmental Liveliness and Blent Agriculture), finalizzato allo studio delle variabili dei fattori produttivi delle aziende agricole come Input e Output (mangimi, fertilizzanti, reimpieghi aziendali, produzione vegetale, animale e deiezioni) per valori aggregati su scala provinciale. Mediante l’utilizzo di un Sistema di Gestione di data base (Data Base Management System, DBMS) specificamente realizzato, il modello ELBA gestisce dati di diverse fonti statistiche (ad es. CRONOS, REGIO, ISTAT, RICA, COMEXT) e di natura economica (produzioni, costi, prezzi, margini reddituali, elasticità, consumi, flussi commerciali), tecnologica, politica (misure agro-ambientali), meteorologica, orografica e pedologica. Il modello ELBA consente di calcolare il bilancio di azoto (N) e fosforo (P) nel terreno individuando, pertanto, condizioni di deficit o di surplus di nutrienti di origine organica e inorganica per unità di superficie coltivata. Per il Lazio l’elaborazione dei dati evidenzia una situazione di surplus per entrambi i nutrienti, leggermente più marcata per l’azoto (Figura 1). 40 Tale modello è stato studiato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Dipartimento di Protezione e Valorizzazione agroalimentare (DIPROVAL), sezione distaccata di Economia di Reggio Emilia.

TEMA<br />

INDICATORE<br />

GEOSFERA – CARATTERISTICHE DEI SUOLI<br />

BILANCIO DEI NUTRIENTI NEL SUOLO<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> - Bilancio di nutrienti nel suolo<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

kg/ha<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

1994 1998 2000<br />

Surplus di fosforo<br />

Surplus di azoto<br />

Figura 1. Bilancio di nutrienti nel <strong>Lazio</strong>. Fonte: APAT (Annuario dei dati ambientali 2004).<br />

L’attività agricola utilizza, come concimi, diversi composti, principalmente a base di fosforo e<br />

azoto, di origine organica e inorganica. Per evitare un inutile dispendio economico, per non<br />

determinare l’insorgere di fitopatie, per limitare l’inquinamento da nitrati nelle acque e i<br />

fenomeni d’eutrofizzazione dovuti rispettivamente all’azoto e al fosforo, si rende necessaria<br />

l’adozione del “codice di buona pratica agricola” (come previsto nel Decreto del Ministero<br />

delle Politiche Agricole e Forestali 19/04/99 “Approvazione del codice di buona pratica<br />

agricola”). L’adozione di tale codice indirizza verso un corretto utilizzo dei fertilizzanti per<br />

evitare problemi di surplus di elementi nutritivi.<br />

GEOSFERA<br />

245<br />

Una metodologia per quantificare tali fenomeni è costituita dal modello econometrico<br />

ELBA 40 (Environmental Liveliness and Blent Agriculture), finalizzato allo studio delle<br />

variabili dei fattori produttivi delle aziende agricole come Input e Output (mangimi,<br />

fertilizzanti, reimpieghi aziendali, produzione vegetale, animale e deiezioni) per valori<br />

aggregati su scala provinciale. Mediante l’utilizzo di un Sistema di Gestione di data base<br />

(Data Base Management System, DBMS) specificamente realizzato, il modello ELBA<br />

gestisce dati di diverse fonti statistiche (ad es. CRONOS, REGIO, ISTAT, RICA, COMEXT)<br />

e di natura economica (produzioni, costi, prezzi, margini reddituali, elasticità, consumi, flussi<br />

commerciali), tecnologica, politica (misure agro-ambientali), meteorologica, orografica e<br />

pedologica. Il modello ELBA consente di calcolare il bilancio di azoto (N) e fosforo (P) nel<br />

terreno individuando, pertanto, condizioni di deficit o di surplus di nutrienti di origine<br />

organica e inorganica per unità di superficie coltivata. Per il <strong>Lazio</strong> l’elaborazione dei dati<br />

evidenzia una situazione di surplus per entrambi i nutrienti, leggermente più marcata per<br />

l’azoto (Figura 1).<br />

40 Tale modello è stato studiato dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Dipartimento di Protezione e Valorizzazione agroalimentare<br />

(DIPROVAL), sezione distaccata di Economia di Reggio Emilia.

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