RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio
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9.3.2 LE DETERMINANTI, LE PRESSIONI E GLI IMPATTI 9.3.2.1 LE EMISSIONI Tema Indicatore Copertura spaziale Copertura temporale Fonte informazione Emissioni atmosferiche: quadro generale Regione 1990 - 2000 Regione; APAT Emissioni Emissioni di CO2 Provincia 1990 - 2000 Emissioni di NOx Provincia 1990 - 2000 Emissioni di SOx Provincia 1990 - 2000 Emissione di CO Provincia 1990 - 2000 Emissioni di PM 10 Provincia 1990 - 2000 Regione; APAT Regione; APAT Regione; APAT Regione; APAT Regione; APAT Emissioni Benzene, IPA e metalli pesanti Regione 1990 - 2000 Regione; APAT ATMOSFERA 164
TEMA INDICATORE ATMOSFERA – EMISSIONI EMISSIONI ATMOSFERICHE: QUADRO GENERALE Evoluzione emissioni atmosferiche (indice) 120 100 (1990 = 100) Indice 80 60 40 1990 1995 2000 20 0 SO2 NOX COVNM CO PM10 Figura 13. Andamento delle emissioni atmosferiche nel Lazio (valori indicizzati, 1990=100). Fonte: APAT (banca dati CORINAIR). ATMOSFERA 165 Nel corso degli anni ’90 nel Lazio, seguendo un trend comune all’intero paese, si è registrata una sensibile riduzione delle emissioni atmosferiche di alcuni macro inquinanti, in primo luogo ossidi di azoto e ossidi zolfo, conseguente sia al cambiamento di combustibili nelle centrali termoelettriche e negli impianti di produzione energetica che al miglioramento della combustione nei trasporti. Negli anni successivi al 2000 si può prevedere una consistente riduzione delle emissioni di monossido di carbonio per effetto dell’introduzione di un nuovo parco autoveicoli. I dati usati per la comparazione derivano da stime effettuate a livello nazionale da APAT e disaggregate a livello provinciale con modalità top-down basata su CORINAIR per gli anni 1990, 1995 e 2000. La Regione Lazio, sulla base di una applicazione parzialmente diversa della metodologia CORINAIR, ha prodotto una propria elaborazione, relativa al solo anno 1998, qui utilizzata per la quantificazione delle emissioni dai diversi macrosettori e per l’individuazione delle aree di maggiore criticità sotto il profilo della densità delle emissioni. I trasporti stradali costituiscono la prevalente fonte di emissioni per la quasi totalità dei macroinquinanti, con la sola eccezione delle emissioni di anidride solforosa. Gli impianti di produzione energetica, in particolare termoelettrica, costituiscono la principale fonte di emissione di composti solforati (62% nella stima regionale sul 1998, 57% nella stima APAT 2000) e una fonte rilevante per PM10 (ca. 11 – 9%) e per NOx (ca. 18 – 10%). Le emissioni da sorgenti industriali incidono per il 7 - 8% delle emissioni di ossidi di azoto e per il 24 - 26% delle emissioni di ossidi di zolfo.
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TEMA<br />
INDICATORE<br />
ATMOSFERA – EMISSIONI<br />
EMISSIONI ATMOSFERICHE: QUADRO GENERALE<br />
Evoluzione emissioni atmosferiche (indice)<br />
120<br />
100<br />
(1990 = 100)<br />
Indice<br />
80<br />
60<br />
40<br />
1990<br />
1995<br />
2000<br />
20<br />
0<br />
SO2 NOX COVNM CO PM10<br />
Figura 13. Andamento delle emissioni atmosferiche nel <strong>Lazio</strong> (valori indicizzati, 1990=100). Fonte: APAT (banca dati<br />
CORINAIR).<br />
ATMOSFERA<br />
165<br />
Nel corso degli anni ’90 nel <strong>Lazio</strong>, seguendo un trend comune all’intero paese, si è registrata una<br />
sensibile riduzione delle emissioni atmosferiche di alcuni macro inquinanti, in primo luogo ossidi di<br />
azoto e ossidi zolfo, conseguente sia al cambiamento di combustibili nelle centrali termoelettriche e<br />
negli impianti di produzione energetica che al miglioramento della combustione nei trasporti. Negli<br />
anni successivi al 2000 si può prevedere una consistente riduzione delle emissioni di monossido di<br />
carbonio per effetto dell’introduzione di un nuovo parco autoveicoli.<br />
I dati usati per la comparazione derivano da stime effettuate a livello nazionale da APAT e<br />
disaggregate a livello provinciale con modalità top-down basata su CORINAIR per gli anni 1990,<br />
1995 e 2000. La <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong>, sulla base di una applicazione parzialmente diversa della<br />
metodologia CORINAIR, ha prodotto una propria elaborazione, relativa al solo anno 1998, qui<br />
utilizzata per la quantificazione delle emissioni dai diversi macrosettori e per l’individuazione delle<br />
aree di maggiore criticità sotto il profilo della densità delle emissioni. I trasporti stradali<br />
costituiscono la prevalente fonte di emissioni per la quasi totalità dei macroinquinanti, con la sola<br />
eccezione delle emissioni di anidride solforosa. Gli impianti di produzione energetica, in particolare<br />
termoelettrica, costituiscono la principale fonte di emissione di composti solforati (62% nella stima<br />
regionale sul 1998, 57% nella stima APAT 2000) e una fonte rilevante per PM10 (ca. 11 – 9%) e<br />
per NOx (ca. 18 – 10%). Le emissioni da sorgenti industriali incidono per il 7 - 8% delle emissioni<br />
di ossidi di azoto e per il 24 - 26% delle emissioni di ossidi di zolfo.