RAPPORTO SULLO STATO DELL'AMBIENTE DEL ... - Regione Lazio

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21.01.2015 Views

RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE DEL LAZIO 2004 INTRODUZIONE 10 Le azioni istituzionali della Regione Lazio in materia di salvaguardia e di valorizzazione dell'ambiente non possono prescindere da una conoscenza profonda del contesto operativo, rappresentato da un territorio fisico caratterizzato da risorse ambientali e paesaggistiche di notevole valore e da un tessuto socio - economico diversificato ed in continua evoluzione che interagisce profondamente con l'ambiente e con le sue risorse. Pertanto è essenziale, ai fini dell'efficacia e dell'efficienza dell'attività regionale, poter disporre di validi strumenti di analisi e di conoscenza in grado di fornire i presupposti per l'individuazione degli obiettivi generali e delle priorità di azione rivolte alla prevenzione di fattori di rischio per le risorse del territorio, alla conservazione del patrimonio naturale, al recupero di ambiti degradati o alla definizione di programmi di sviluppo sostenibile e di valorizzazione delle risorse locali. Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente risponde quindi all'esigenza di disporre di dati preliminari alla definizione di piani, programmi e interventi, fornisce (pur con i limiti imposti in alcuni casi da carenza di rilevazioni e quindi di informazioni) un quadro aggiornato e integrato delle conoscenze ad oggi possedute nei diversi settori ambientali e individua le azioni di programmazione e di tutela poste in essere. Questo importante lavoro permette, quindi, di riflettere sia sui risultati conseguiti dalle politiche attuate dal Governo regionale e sia su quelle che dovranno essere le future azioni di intervento. Primaria attenzione è rivolta al monitoraggio e alla diffusione di informazioni e dati sull'area territoriale, al fine di evidenziare lo stato e le prestazioni in termini di qualità o di degrado del sistema, e di valutare l'efficacia delle misure e delle risposte adottate o programmate. La metodologia utilizzata si basa su un sistema di indicatori ambientali selezionati in base alla loro attitudine a evidenziare e confrontare nel tempo l'evoluzione dei sistemi ambientali della regione, i miglioramenti, gli andamenti negativi, le criticità. Il Rapporto vuole essere uno strumento agile, di pronta e facile consultazione, in grado di garantire ai cittadini laziali adeguate risposte all'esigenza di conoscere meglio i problemi dell'ambiente, nell'ottica di una politica ambientale partecipativa; nello stesso tempo è utile a tutti coloro che progettano, operano, programmano interventi e iniziative in campo ambientale. È articolato in 3 sezioni che riprendono il modello europeo DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatti, Risposte) che stabilisce una relazione causale fra attività umane, modifiche da esse prodotte alla quantità e qualità delle risorse naturali e politiche ambientali messe in atto in risposta a tali modifiche. Infine il capitolo dedicato alle spese ambientali introduce alcuni spunti di riflessione e quantificazione in tema di contabilità ambientale, volti a sviluppare un utile confronto per il futuro ed è arricchito dal contributo, offerto dall'Istituto Nazionale di Statistica, Direzione Centrale della Contabilità Nazionale, basato su una metodologia messa a punto dall'ISTAT per la riclassificazione dei bilanci pubblici ai fini della quantificazio-

ne della spesa per l'ambiente. Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente del Lazio 2004 è volto a incentivare, in un'ottica di sviluppo sostenibile del territorio, la conoscenza delle problematiche ambientali favorendo una consapevole partecipazione dei cittadini e del mondo economico-produttivo a tutti i processi decisionali. Anche al fine di agevolare questo processo è stata istituita nell'ambito dell'Assessorato all'Ambiente l'Area “Sviluppo Sostenibile” che si configura come un polo regionale di coordinamento e indirizzo dell'insieme di azioni sul territorio volte alla promozione della qualità ambientale, nella quale un ruolo importante deve essere svolto dalla informazione e dalla educazione ambientale. La pluralità di ruoli operativi del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente riflette la varietà di attori che hanno concorso alla sua realizzazione: esso nasce infatti dal lavoro congiunto delle Strutture Regionali e degli Enti Strumentali con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente del Lazio, che ha curato la redazione del Rapporto. La sinergia creatasi tra le risorse umane e professionali coinvolte nel percorso di redazione del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente 2004 conferisce al lavoro stesso un valore aggiunto che vale la pena sottolineare: i valori ambientali sono un patrimonio comune da conoscere, tutelare e valorizzare, attraverso un percorso condiviso, basato sul confronto, sulla collaborazione e sulla concertazione, a cui tutti (cittadini, istituzioni, operatori di settore) sono chiamati a partecipare, secondo le loro attribuzioni e ruoli. A coloro che hanno contribuito alla realizzazione del Rapporto, dai partecipanti ai Gruppi di lavoro istituiti per i vari tematismi agli autori dei paragrafi e a coloro che hanno facilitato il reperimento delle informazioni, da chi ha svolto funzioni di coordinamento al Comitato Tecnico, va dato il merito di aver dimostrato una volta di più come tramite la cultura del fare si superino gli ostacoli temporali e strutturali sino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. INTRODUZIONE 11 L'Assessore all'Ambiente Vincenzo Maria Saraceni

<strong>RAPPORTO</strong> <strong>SULLO</strong> <strong>STATO</strong> <strong>DEL</strong>L’AMBIENTE <strong>DEL</strong> LAZIO 2004<br />

INTRODUZIONE<br />

10<br />

Le azioni istituzionali della <strong>Regione</strong> <strong>Lazio</strong> in materia di salvaguardia e di valorizzazione dell'ambiente<br />

non possono prescindere da una conoscenza profonda del contesto operativo, rappresentato da un territorio<br />

fisico caratterizzato da risorse ambientali e paesaggistiche di notevole valore e da un tessuto socio<br />

- economico diversificato ed in continua evoluzione che interagisce profondamente con l'ambiente e con<br />

le sue risorse.<br />

Pertanto è essenziale, ai fini dell'efficacia e dell'efficienza dell'attività regionale, poter disporre di validi strumenti<br />

di analisi e di conoscenza in grado di fornire i presupposti per l'individuazione degli obiettivi generali<br />

e delle priorità di azione rivolte alla prevenzione di fattori di rischio per le risorse del territorio, alla conservazione<br />

del patrimonio naturale, al recupero di ambiti degradati o alla definizione di programmi di sviluppo<br />

sostenibile e di valorizzazione delle risorse locali.<br />

Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente risponde quindi all'esigenza di disporre di dati preliminari alla<br />

definizione di piani, programmi e interventi, fornisce (pur con i limiti imposti in alcuni casi da carenza di rilevazioni<br />

e quindi di informazioni) un quadro aggiornato e integrato delle conoscenze ad oggi possedute nei<br />

diversi settori ambientali e individua le azioni di programmazione e di tutela poste in essere. Questo importante<br />

lavoro permette, quindi, di riflettere sia sui risultati conseguiti dalle politiche attuate dal Governo regionale<br />

e sia su quelle che dovranno essere le future azioni di intervento.<br />

Primaria attenzione è rivolta al monitoraggio e alla diffusione di informazioni e dati sull'area territoriale,<br />

al fine di evidenziare lo stato e le prestazioni in termini di qualità o di degrado del sistema, e di valutare<br />

l'efficacia delle misure e delle risposte adottate o programmate.<br />

La metodologia utilizzata si basa su un sistema di indicatori ambientali selezionati in base alla loro attitudine<br />

a evidenziare e confrontare nel tempo l'evoluzione dei sistemi ambientali della regione, i miglioramenti,<br />

gli andamenti negativi, le criticità.<br />

Il Rapporto vuole essere uno strumento agile, di pronta e facile consultazione, in grado di garantire<br />

ai cittadini laziali adeguate risposte all'esigenza di conoscere meglio i problemi dell'ambiente, nell'ottica<br />

di una politica ambientale partecipativa; nello stesso tempo è utile a tutti coloro che progettano, operano,<br />

programmano interventi e iniziative in campo ambientale.<br />

È articolato in 3 sezioni che riprendono il modello europeo DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato,<br />

Impatti, Risposte) che stabilisce una relazione causale fra attività umane, modifiche da esse prodotte alla<br />

quantità e qualità delle risorse naturali e politiche ambientali messe in atto in risposta a tali modifiche.<br />

Infine il capitolo dedicato alle spese ambientali introduce alcuni spunti di riflessione e quantificazione in<br />

tema di contabilità ambientale, volti a sviluppare un utile confronto per il futuro ed è arricchito dal contributo,<br />

offerto dall'Istituto Nazionale di Statistica, Direzione Centrale della Contabilità Nazionale, basato su una<br />

metodologia messa a punto dall'ISTAT per la riclassificazione dei bilanci pubblici ai fini della quantificazio-

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