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Gli inestetismi del tessuto adiposo - Salute per tutti

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Periodico <strong>del</strong>l’Istituto Dermatologico Europeo Vol. 3; n. 1, 2008<br />

Supplemento di Scripta MEDICA, vol. 11, n. 1 - 2008<br />

Direttore<br />

Giorgio Belloni<br />

Direttore Scientifico<br />

Stefano Veraldi<br />

Comitato Editoriale<br />

Mauro Barbareschi<br />

Daniela Beretta<br />

Giuliano Cainelli<br />

Marcello Innocenti<br />

Enzo Berardesca<br />

(Roma)<br />

Vincenzo Bettoli<br />

(Ferrara)<br />

Giovanni Borroni<br />

(Pavia)<br />

Tullio Cainelli<br />

(Bergamo)<br />

Carlo Caravaggi<br />

(Milano)<br />

Natale Cascinelli<br />

(Milano)<br />

Leonardo Celleno<br />

(Roma)<br />

Carlo Gelmetti<br />

(Milano)<br />

Sandra Lorenzi<br />

Silvia Pinelli<br />

Rossana Schianchi<br />

M. Tretti Clementoni<br />

Comitato Scientifico<br />

Daniele Innocenzi<br />

(Roma)<br />

Giuseppe Micali<br />

(Catania)<br />

Paolo Daniele Pigatto<br />

(Milano)<br />

Marco Romanelli<br />

(Pisa)<br />

Gianluca Tadini<br />

(Milano)<br />

Massimo Signorini<br />

(Milano)<br />

Antonella Tosti<br />

(Bologna)<br />

Segreteria Scientifica<br />

Federica Basana<br />

IDE Istituto Dermatologico Europeo<br />

Viale Puglie 15 - 20137 Milano<br />

Tel. 02.5492511 - Fax 02.54118174<br />

www.ide.it<br />

Responsabile Rapporti con l’IDE<br />

Antonio Di Maio<br />

<strong>Gli</strong> <strong>inestetismi</strong> <strong>del</strong> <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong><br />

Il presente numero de L’Ideale è dedicato ad un problema estetico che affligge una<br />

porzione rilevante <strong>del</strong>la popolazione. Adiposità localizzate e cellulite sono reale motivo<br />

di profonda insicurezza <strong>per</strong> un crescente numero di pazienti, che sempre più<br />

frequentemente si rivolge a o<strong>per</strong>atori <strong>del</strong> settore, medici e non, <strong>per</strong> trovare qualche<br />

possibile soluzione a questi problemi. Queste figure professionali, tuttavia, non sempre<br />

sono all’altezza <strong>del</strong> compito. Non sono molti, infatti, ad abbracciare il problema dall’alto,<br />

con un’adeguata visione d’insieme <strong>del</strong> settore. Esiste infatti una diffusa tendenza ad<br />

ancorarsi a singole metodologie, <strong>per</strong>dendone di vista molte altre. Ciò risulta spesso in<br />

una minore efficacia dei programmi terapeutici, poiché i risultati migliori si ottengono in<br />

genere dai sinergismi di tecniche associate. I programmi, inoltre, necessitano<br />

inevitabilmente di <strong>per</strong>sonalizzazioni: cellulite, ad esempio, è un termine generico che<br />

definisce la cute “a buccia d’arancia”. Il paziente affetto da questa condizione, tuttavia,<br />

può manifestare quadri clinici molto diversi, può essere normopeso, sovrappeso o<br />

addirittura sottopeso, e il suo iter terapeutico deve necessariamente tenere in<br />

considerazione <strong>tutti</strong> questi fattori. Frequente è anche la difficoltà <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori di<br />

valutare criticamente le numerosissime proposte che l’industria elettromedicale<br />

continuamente introduce. Le alte tecnologie hanno sicuramente allargato le possibilità<br />

terapeutiche negli ultimi anni. Rispetto a 15-20 anni fa, quando massaggi e<br />

mesoterapia erano sostanzialmente le uniche opzioni disponibili, le moderne cure<br />

fisiche assistite da raffinate apparecchiature hanno notevolmente innalzato lo standard.<br />

Tuttavia, l’industria si propone con un marketing molto aggressivo e non è sempre<br />

agevole vagliare la veridicità dei risultati presentati.<br />

IDE, i cui medici già da molti anni si dedicano a questo settore, ha deciso di creare un<br />

settore dedicato al problema degli <strong>inestetismi</strong> <strong>del</strong> <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong>. Trattamento<br />

integrato <strong>del</strong>la cellulite e riduzione non chirurgica dei depositi localizzati mediante<br />

ultrasuoni ne rappresentano i cardini, ma il dovuto ed indispensabile spazio <strong>per</strong><br />

l’aspetto dietetico è ben presente in ogni programma <strong>per</strong>sonalizzato. Ancora una volta,<br />

l’es<strong>per</strong>ienza dei nostri specialisti si mette al servizio dei pazienti <strong>per</strong> soddisfare in modo<br />

onesto e competente una richiesta pressante e particolarmente difficile.<br />

Massimo Signorini


Vol. 3; n. 1, 2008<br />

Periodico <strong>del</strong>l’Istituto Dermatologico Europeo<br />

Trattamento <strong>del</strong>la panniculopatia<br />

edemato-fibro-sclerotica (PEFS): cellulite.<br />

Patrizia Gilardino<br />

Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Istituto Dermatologico Europeo<br />

La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica<br />

(PEFS), popolarmente conosciuta come<br />

cellulite, è una condizione patologica che<br />

colpisce il <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong> sottocutaneo degli<br />

arti inferiori <strong>del</strong>la maggior parte <strong>del</strong>le<br />

donne adulte.<br />

È dovuta a una predisposizione genetica,<br />

associata a fattori ambientali, posturali, ormonali<br />

e farmacologici (come gli estro-progestinici).<br />

La prima alterazione che si riscontra a livello<br />

tissutale è un’alterazione <strong>del</strong>la <strong>per</strong>meabilità<br />

dei capillari. Ne consegue la fuoriuscita<br />

di plasma dai vasi verso gli interstizi,<br />

con conseguente compromissione degli<br />

scambi nutritivi tra capillari e cellule adipose<br />

(edema cellulitico).<br />

Il <strong>tessuto</strong> connettivo è successivamente interessato<br />

da un processo di sclerosi, con<br />

formazione di setti fibrosi che conglobano<br />

le cellule adipose in nodosità e noduli sempre<br />

più voluminosi, fino a divenire palpabili<br />

e visibili (cute a buccia d’arancia).<br />

Per sconfiggere la cellulite è stato recentemente<br />

proposto un protocollo che si basa<br />

su due cardini: da un lato una dieta proteica<br />

che contribuisce a cambiare la com-<br />

piedino.ai 03/10/2007 17.48.24<br />

posizione corporea, favorendo la sostituzione<br />

di parte <strong>del</strong>la massa grassa con massa<br />

magra, nonchè la <strong>per</strong>dita di peso, dall’altro<br />

l’utilizzo di strumenti che simulano il<br />

massaggio manuale, ottimizzandolo.<br />

L’alimentazione proteica trova indicazione in<br />

tutte quelle situazioni in cui sia necessario<br />

ridurre la massa grassa in modo selettivo.<br />

Per le prime tre settimane l’alimentazione<br />

è costituita solo da proteine, divise tra carne<br />

o pesce magri e aminoacidi in polvere,<br />

la cui quantità è stabilita a seguito <strong>del</strong> calcolo<br />

<strong>del</strong>la massa magra e <strong>del</strong>la massa<br />

grassa <strong>del</strong>la paziente, e da verdure. Successivamente,<br />

<strong>per</strong> altre tre settimane, segue<br />

un’alimentazione ipocalorica dissociata;<br />

infine, le ultime tre settimane sono caratterizzate<br />

da una dieta ipocalorica equilibrata,<br />

<strong>per</strong> rieducare la paziente a una alimentazione<br />

corretta.<br />

Questo tipo di alimentazione dà i seguenti<br />

vantaggi:<br />

a) effetto antifame;<br />

b) significativo calo ponderale;<br />

c) conservazione <strong>del</strong>la massa magra, soprattutto<br />

muscolare;<br />

d) miglioramento <strong>del</strong> tono <strong>del</strong>l’umore.<br />

A questo primo elemento <strong>del</strong> protocollo di<br />

cura si aggiunge l’impiego di strumenti che<br />

riproducono l’effetto prodotto da un linfodrenaggio<br />

manuale profondo.<br />

Trattasi <strong>del</strong> Triactive, che deve il suo nome<br />

al fatto di combinare tre azioni in un solo<br />

manipolo (metodo Dermodynamic) e<br />

<strong>del</strong>l’LPG, dal nome <strong>del</strong>la ditta francese che<br />

ha inventato il metodo (metodo Endermologie).<br />

L’utilizzo di un strumento piuttosto che <strong>del</strong>l’altro<br />

è stabilito in seguito alla prima visita<br />

<strong>del</strong>la paziente e dipende fondamentalmente<br />

dalle caratteristiche dei tessuti <strong>del</strong>la<br />

paziente stessa.<br />

Il metodo Dermodynamic agisce mediante<br />

un manipolo che viene passato sull’addome<br />

e sugli arti inferiori e che presenta<br />

tre azioni specifiche:<br />

a) Laser (800 nm), con un’azione antiedema;<br />

b) Raffreddamento localizzato, che porta<br />

a una riduzione <strong>del</strong>l’edema;<br />

c) Vacuum o aspirazione ritmata, che determina<br />

un massaggio che stimola il linfodrenaggio.<br />

Nel complesso, le tre azioni combinate pro-<br />

2


Esempi di pazienti trattate dopo nove settimane di dieta e 18 sedute di LPG.<br />

PRIMA<br />

DOPO<br />

ducono un effetto di ginnastica vascolare e<br />

quindi di drenaggio profondo dei tessuti.<br />

Il metodo Endermologie utilizza invece un<br />

manipolo con due rulli indipendenti, collegato<br />

a un apparecchio che genera un’aspirazione.<br />

Il manipolo viene ripetutamente<br />

passato su tutto il corpo <strong>del</strong>la paziente, secondo<br />

diversi protocolli – drenaggio linfatico,<br />

drenaggio venoso, lipomassage –<br />

scelti a seconda <strong>del</strong>lo specifico problema<br />

<strong>del</strong>la paziente. L’azione sui tessuti determina<br />

un recu<strong>per</strong>o importante <strong>del</strong>la tonicità<br />

cutanea, sottocutanea e <strong>del</strong> tono muscolare.<br />

Il trattamento stimola, cioè, la sintesi<br />

di collagene ed elastina.<br />

La paziente deve sottoporsi a una prima visita<br />

durante la quale si effettua una valutazione<br />

tramite:<br />

Stadiazione <strong>del</strong>la cellulite;<br />

Determinazione <strong>del</strong> peso attuale;<br />

Determinazione <strong>del</strong> peso ideale;<br />

Determinazione <strong>del</strong>l’indice di massa magra<br />

e massa grassa;<br />

Plicometria;<br />

Misurazione circonferenziale dei vari distretti<br />

corporei;<br />

Documentazione fotografica.<br />

A questo punto il medico è in grado di prescrivere<br />

il protocollo dietetico, ove necessario,<br />

e il ciclo di massaggi strumentali utile<br />

<strong>per</strong> il problema specifico <strong>del</strong>la paziente<br />

(LPG o Triactive) da eseguirsi bisettimanalmente<br />

<strong>per</strong> un ciclo di 16-18 sedute totali.<br />

Il Triactive è più utile nei pazienti con tessuti<br />

edematosi e con ritenzione evidente,<br />

l’ LPG invece è impiegato nei soggetti a costituzione<br />

androgina.<br />

Ogni tre settimane la paziente esegue una<br />

visita medica di controllo <strong>per</strong> eventuali modifiche<br />

<strong>del</strong> protocollo, secondo le necessità.<br />

Infine, bisogna ricordare che, essendo la<br />

cellulite una patologia cronica <strong>del</strong> <strong>tessuto</strong><br />

<strong>adiposo</strong> sostenuta da un’alterazione congenita<br />

<strong>del</strong>la circolazione su<strong>per</strong>ficiale, <strong>per</strong><br />

mantenere i risultati ottenuti con questo<br />

protocollo bisogna considerare la possibilità<br />

di proseguire il trattamenti con un mantenimento<br />

(una seduta ogni 2-3 settimane).<br />

3


Vol. 3; n. 1, 2008<br />

Periodico <strong>del</strong>l’Istituto Dermatologico Europeo<br />

Nuova frontiera <strong>per</strong> il trattamento non chirurgico<br />

<strong>del</strong>le lipodistrofie: ultrasuoni focalizzati.<br />

Gabriele Muti<br />

Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Istituto Dermatologico Europeo<br />

PRIMA<br />

L’evoluzione <strong>del</strong>la chirurgia estetica segue<br />

le necessità ed i desideri dei pazienti, ovvero<br />

migliorare la propria figura con tecniche<br />

non invasive. Fino ad ora l’unico modo<br />

<strong>per</strong> modificare la propria silhuette è stato<br />

quello di sottoporsi ad interventi chirurgici<br />

quali la liposuzione-liposcultura o alle<br />

dermolipectomie, ovvero trattamenti chirurgici<br />

che prevedono una ospedalizzazione,<br />

poichè sono eseguiti in anestesia, <strong>del</strong>le medicazioni,<br />

l’applicazione di guaine ed un<br />

tempo di recu<strong>per</strong>o tra i 5 ed i 20 giorni a secondo<br />

<strong>del</strong>la procedura eseguita e <strong>del</strong>la<br />

grandezza <strong>del</strong>la lipodistrofia.<br />

Nell'ottica di essere sempre meno invasivi<br />

ed ottenere buoni risultati la ricerca ha<br />

puntato sugli ultrasuoni, già utilizzati in medicina<br />

diagnostica ed in medicina estetica<br />

<strong>per</strong> ridurre le ritenzioni idriche <strong>del</strong>la cellulite<br />

ed in chirurgia estetica con la liposuzione<br />

ultrasonica.<br />

La novità consiste nella emissione di ultrasuoni<br />

focalizzati in grado di distruggere le<br />

cellule adipose attraverso l’energia meccanica<br />

<strong>del</strong>le onde senza danneggiare le strutture<br />

circostanti come la cute, gli epiteli vascolari<br />

e linfatici ed il loro contenuto, i muscoli<br />

ed i nervi, tutte strutture cha hanno<br />

una diversa suscettibilità agli ultrasuoni. La<br />

distruzione degli adipociti libera trigliceridi<br />

che vengono riassorbiti nei 4-5 giorni successivi<br />

al trattamento ed eliminati dal fegato,<br />

senza che vi sia alcun picco ematico<br />

proprio <strong>per</strong> il lento riassorbimento degli<br />

stessi.<br />

La tecnica ad ultrasuoni focalizzati era già<br />

stata usata in medicina <strong>per</strong> il litotritore <strong>per</strong><br />

i calcoli <strong>del</strong>la colecisti e renali ed in ortopedia<br />

<strong>per</strong> le calcificazioni tendinee ed ossee,<br />

determinando un effetto duraturo nel<br />

tempo. Diversamente da ciò gli ultrasuoni<br />

non focalizzati, usati da tempo in medicina<br />

estetica, hanno un effetto termico che<br />

induce una vasodilatazione <strong>per</strong>iferica temporanea<br />

<strong>per</strong> cui sono utilizzati <strong>per</strong> ridurre<br />

la ritenzione idrica <strong>per</strong>iferica. In chirurgia<br />

estetica in associazione alla liposuzione in<br />

tumescenza gli ultrasuoni non focalizzati<br />

sono stati applicati <strong>per</strong> facilitare la diffusione<br />

<strong>del</strong>la anestesia locale.<br />

<strong>Gli</strong> ultrasuoni focalizzati sono la nuova tecnologia<br />

in grado di distruggere le cellule<br />

adipose dando effetti duraturi nel tempo,<br />

emettendo onde alla frequenza di circa 200<br />

4


kHz con una intensità di 17,5 W/cm 2 ; la seduta<br />

viene eseguita in ambulatorio, non<br />

prevede una ospedalizzazione ed alcun tipo<br />

di anestesia poiché il trattamento è assolutamente<br />

indolore, ed inoltre appena<br />

terminato il trattamento il paziente può riprendere<br />

tutte le sue attività senza alcuna<br />

DOPO<br />

limitazione esponendosi anche al sole.<br />

Presso l'Istituto Dermatologico Europeo<br />

con una visita preliminare si selezionano i<br />

pazienti portatori di accumuli di <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong><br />

con almeno 2 cm di spessore, si informano<br />

circa il trattamento e si esegue<br />

uno screening medico con il quale si escludono<br />

i pazienti con problemi dislipidemici,<br />

con malattie epatiche, con malattie autoimmuni<br />

e tumorali, e patologie cutanee nelle<br />

aree da trattare. Durante la visita preliminare<br />

si mettono in evidenza vantaggi e<br />

svantaggi <strong>del</strong> trattamento, comparandolo<br />

a trattamenti chirurgici alternativi come le<br />

dermolipectomie e la liposuzione, e proponendo<br />

eventualmente trattamenti non chirurgici<br />

da eseguire o in associazione o in<br />

alternativa come radiofrequenza, mesoterapia,<br />

e massaggi connettivali ed eventuali<br />

diete.<br />

Tutti i pazienti vengono fotografati in piedi,<br />

misurati con il plicometro e le loro circonferenze<br />

con un metro autotensore nella sede<br />

di massima proiezione indicando l’altezza<br />

da terra a cui la misura è stata presa.<br />

Il giorno <strong>del</strong>la seduta il paziente viene posizionato<br />

comodamente su di un lettino,<br />

previo disegno <strong>del</strong>la regione con accumulo<br />

di <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong>, evitando di ridurre lo<br />

spessore <strong>del</strong> <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong> a seguito di<br />

eccessive tensioni cutanee <strong>per</strong> eventuali<br />

eminenze ossee sottostanti; si isola con dei<br />

telini la zona da trattare e si cosparge con<br />

<strong>del</strong>l’olio che facilita la diffusione <strong>del</strong>le onde<br />

<strong>del</strong>l’ultrasuono.<br />

Il trattamento viene eseguito sotto la guida<br />

di una telecamera che, collegata ad un<br />

computer, monitora la zona demarcata ed<br />

assicura che il trattamento avvenga uniformemente<br />

una sola volta su tutta l'area gui-<br />

dando il manipolo azionato dall’o<strong>per</strong>atore.<br />

Le zone interessate dall’accumulo <strong>adiposo</strong><br />

vengono sottoposte a 2-3 trattamenti<br />

eseguiti a distanza di un mese l'uno dall’altro<br />

<strong>per</strong> l’ottenimento <strong>del</strong> risultato desiderato<br />

con una riduzione di 4-5 cm <strong>per</strong> paziente.<br />

I pazienti vengono valutati ogni volta che<br />

viene eseguito il trattamento in piedi, e<br />

sempre nella stessa posizione, demarcando<br />

la regione da trattare in modo che corrisponda<br />

alla dimensione ed alla forma <strong>del</strong>la<br />

lipodistrofia.<br />

Il trattamento, che non è doloroso, può lasciare<br />

molto raramente solo un lieve eritema<br />

che si risolve entro l’ora dal termine <strong>del</strong>la<br />

sessione, e non essendo invasivo non<br />

ci sono sieromi o ematomi conseguenti alla<br />

distruzione degli adipociti, e soprattutto<br />

i valori di colesterolo e trigliceridi <strong>per</strong>mangono<br />

nei limiti di norma poiché il riassorbimento<br />

avviene molto lentamente nei giorni<br />

successivi alla seduta.<br />

I migliori risultati si ottengono in pazienti<br />

che necessitano un rimo<strong>del</strong>lamento di modeste<br />

lipodistrofie dei fianchi, dei trocanteri<br />

e <strong>del</strong>l'addome e che abbiano una cute tonica<br />

ed elastica e con <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong> consistente<br />

e compatto anche se ulteriori zone<br />

come l’interno cosce, e la regione pettorale<br />

<strong>per</strong> l’uomo affetto da pseudo-ginecomastia.<br />

L’Ultrashape, che utilizza gli ultrasuoni focalizzati,<br />

ha dimostrato di essere una buon<br />

trattamento non invasivo in grado di essere<br />

una valida alternativa alla liposuzione o<br />

liposcultura <strong>per</strong> <strong>tutti</strong> quei soggetti affetti da<br />

accumuli localizzati di <strong>tessuto</strong> <strong>adiposo</strong> che<br />

non vogliono o non possono sottoporsi alla<br />

chirurgia.<br />

5


Vol. 3; n. 1, 2008<br />

Periodico <strong>del</strong>l’Istituto Dermatologico Europeo<br />

L’importanza <strong>del</strong>lo studio dermatoallergologico<br />

nella gestione <strong>del</strong>le reazioni avverse cutanee<br />

da amalgama dentale.<br />

Paolo Pigatto<br />

Responsabile <strong>del</strong>la Sezione di Dermatologia Allergologica, Istituto Dermatologico Europeo<br />

Presentiamo il caso clinico di una dermatite<br />

sistemica ricorrente associata ad una<br />

risposta idiosincrasica ad amalgami dentali<br />

descritto come esantema rosa.<br />

Nell’aprile 2002, una giovane di 16 anni in<br />

buona salute fino a quel momento si sottopose<br />

a cure odontoiatriche <strong>per</strong> rimuovere<br />

un processo carioso in un dente. Venne<br />

applicato un restauro in amalgama dentale<br />

da otturazione a base di mercurio nella<br />

cavità <strong>del</strong> suo secondo molare su<strong>per</strong>iore<br />

destro. La paziente ebbe in seguito un<br />

<strong>per</strong>iodo posto<strong>per</strong>atorio senza manifestare<br />

nulla di patologico. Tuttavia, 14 giorni<br />

dopo l’esecuzione <strong>del</strong>l’otturazione in amalgama,<br />

sviluppò papule simil-orticarioidi sulle<br />

braccia e sulla parte su<strong>per</strong>iore <strong>del</strong> tronco,<br />

accompagnate da intenso prurito e<br />

sensazione di bruciore. Le papule si presentarono<br />

<strong>per</strong> più di 5 settimane, con un<br />

andamento a ‘va e vieni’.<br />

La paziente non aveva mai presentato prima<br />

rashes cutanei e non aveva preso alcun<br />

farmaco in quel <strong>per</strong>iodo. Non presentava<br />

alcuna storia familiare di malattie cutanee<br />

ma d’interesse era il fratello affetto<br />

da celiachia. Le analisi di laboratorio, eseguite<br />

<strong>per</strong> escludere la possibilità di un<br />

evento infettivo acuto, risultarono tutte con<br />

esito negativo.<br />

Solo i livelli di bilirubina totali erano lievemente<br />

aumentati (1,85 mg/dL; limiti di riferimento<br />

normali 0,3-1,5 mg/dL), mentre<br />

l’esame <strong>del</strong>le urine era positivo <strong>per</strong> le proteine<br />

(1+).<br />

Sei settimane dopo, le lesioni cutanee si<br />

modificarono in una larga placca eritemato-edematosa,<br />

senza evidenza di alcun interessamento<br />

<strong>del</strong>la mucosa orale. La distribuzione<br />

<strong>del</strong> rash coinvolse la parte destra<br />

di collo, spalla ed area sottomandibolare<br />

(1) (Figura 1).<br />

Inoltre, la paziente notò un’eccessiva sudorazione<br />

accompagnata da ritenzione di<br />

liquidi, irritabilità ed affaticamento.<br />

Non fu visto nessun altro segno e/o sintomo<br />

correlato ad esposizione a mercurio<br />

vapore elementare (<strong>per</strong> esempio: febbre,<br />

i<strong>per</strong>tensione, e alterazioni al sistema nervoso).<br />

L’esantema rosa diminuì gradualmente<br />

nel giro di 10 giorni.<br />

Nel 2003 la paziente si presentò spontaneamente<br />

presso l’ambulatorio di allergologia<br />

dermatologica <strong>del</strong>l’IDE eseguendo<br />

esami <strong>per</strong> escludere una probabile allergia<br />

ai componenti <strong>del</strong>l’amalgama dentale,<br />

eseguendo i patch tests con la serie generale<br />

e con quella odontoiatrica. La paziente<br />

presentò una reazione allergica positiva<br />

al potassio bicromato 0.5% in vaselina<br />

(positività <strong>del</strong> patch test ++).<br />

La nostra paziente non presentava nessuna<br />

reazione allergica ai composti mercuriali<br />

organici ed inorganici anche se è più<br />

volte segnalata un’associazione tra allergia<br />

a mercurio e positività al potassio bicromato<br />

(2).<br />

Durante i 4 anni successivi, ha presentato<br />

numerose ricadute e remissioni <strong>del</strong> rash<br />

cutaneo, nonostante i vari trattamenti topici<br />

con steroidi. Al momento <strong>del</strong>l’ultima visita<br />

eseguita nel settembre 2006, la sua<br />

pelle non era assolutamente guarita.<br />

Data la relazione temporale tra otturazione<br />

al mercurio e comparsa <strong>del</strong>le lesioni<br />

<strong>del</strong>la pelle, abbiamo suggerito la rimozione<br />

totale degli amalgami dentali. Con la<br />

misurazione analitica <strong>del</strong> mercurio vapore,<br />

si ottennero dei livelli medi di mercurio<br />

intraorale di 65±14 nanogrammi <strong>per</strong><br />

metro cubo.<br />

6


Figura 1<br />

In condizioni basali senza stimolazione, i<br />

livelli di mercurio totale in saliva erano 4,6<br />

µg/L (valore soglia:


Vol. 3; n. 1, 2008<br />

Periodico <strong>del</strong>l’Istituto Dermatologico Europeo<br />

Nevi, li conosci bene<br />

L’importanza <strong>del</strong>la prevenzione<br />

Scripta MEDICA<br />

Direttore Responsabile<br />

Pietro Cazzola<br />

Direzione Generale<br />

Armando Mazzù<br />

Direzione Marketing<br />

Antonio Di Maio<br />

Consulenza Grafica<br />

Piero Merlini<br />

Impaginazione<br />

Clementina Pasina<br />

Registrazione<br />

Tribunale di Milano n.383<br />

<strong>del</strong> 28/05/1998<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

<strong>del</strong>la Stampa n.10.000<br />

Redazione e Amministrazione<br />

Scripta Manent s.n.c.<br />

Via Bassini, 41 - 20133 Milano<br />

Tel. 0270608091 - 0270608060<br />

Fax 0270606917<br />

E-mail: scriman@tin.it<br />

È vietata la riproduzione totale o parziale,<br />

con qualsiasi mezzo, di articoli, illustrazioni<br />

e fotografie pubblicati su Scripta MEDICA<br />

senza autorizzazione scritta <strong>del</strong>l’Editore.<br />

L’Editore non risponde <strong>del</strong>l’opinione<br />

espressa dagli Autori degli articoli.<br />

Il nevo<br />

Il nevo (o “neo”) è una neoformazione <strong>del</strong>la pelle dovuta ad anomalie di sviluppo di normali componenti<br />

<strong>del</strong>la cute e dei suoi annessi. Può avere forma e dimensioni variabili, essere piano o rilevato,<br />

pigmentato o privo di pigmento. I nevi possono essere presenti alla nascita (congeniti) o comparire<br />

nel corso <strong>del</strong>la vita (acquisiti).<br />

Il nevo melanocitico<br />

Il nevo melanocitico è una neoformazione, presente in numero variabile in <strong>tutti</strong> gli individui, conseguente<br />

alla proliferazione dei melanociti (le cellule che producono la melanina) presenti nella cute. Può essere<br />

congenito (circa il 2%) oppure acquisito; avere dimensioni minime (di pochi millimetri) o importanti<br />

(sino a diversi centimetri nel caso dei nevi congeniti grandi o giganti). Il numero dei nevi melanocitici<br />

è sicuramente condizionato dalla fotoesposizione e la forma ed il colore di essi possono essere<br />

molto vari. Questa variabilità comporta la necessità di una corretta e scrupolosa classificazione <strong>del</strong> nevo<br />

<strong>per</strong> accertarne la benignità o l’eventuale rischio di evoluzione in senso maligno (melanoma).<br />

Il melanoma<br />

Si definisce melanoma il tumore maligno che origina dai melanociti e che può insorgere sia sulla cute<br />

sana che su un nevo preesistente. Questo tumore è particolarmente grave, ma anche assolutamente<br />

e completamente curabile se la diagnosi viene effettuata <strong>per</strong> tempo. Rarissimo nella infanzia<br />

e nella pubertà, colpisce maggiormente nella fascia tra i 35 e i 50 anni.<br />

Perché è importante tenere i nevi sotto controllo<br />

Il nevo - in se - non è <strong>per</strong>icoloso. L’autoesame, teso a rilevare eventuali modificazioni di forma o e/o<br />

di colore <strong>del</strong> nevo, resta importantissimo <strong>per</strong> sa<strong>per</strong>e quando può essere necessario rivolgersi ad un<br />

medico, poiché solo un controllo attento <strong>del</strong>la pelle effettuato da un medico specialista può stabilire<br />

se esistono reali rischi che richiedono la necessità di intervenire.<br />

Chi deve sottoporsi ad un controllo<br />

Chiunque desideri conoscere lo “stato di salute” dei propri nevi e <strong>del</strong>la propria pelle, <strong>per</strong>ché la migliore<br />

cura è proprio la prevenzione. Ma soprattutto si trovano a rischio coloro che hanno:<br />

una storia familiare di melanoma cutaneo;<br />

una pelle chiara con capelli rossi o biondi;<br />

un elevato numero di nevi (su<strong>per</strong>iore a 50);<br />

una storia di scottature solari nell’infanzia;<br />

più di 10 esposizioni all’anno ai raggi UV artificiali (lampade abbronzanti).<br />

Una visita dermatologica annuale, <strong>per</strong> <strong>tutti</strong>, è una sana abitudine che consente di tenere sotto controllo<br />

la vera sentinella <strong>del</strong>lo stato di salute <strong>del</strong> nostro corpo: la pelle.<br />

Le prestazioni IDE<br />

L’Istituto Dermatologico Europeo - IDE - è in grado di fornire ai propri pazienti i seguenti servizi:<br />

vista specialistica dermatologica;<br />

determinazione <strong>del</strong> fototipo;<br />

epidiascopia;<br />

digitalizzazione dei nevi considerati “a rischio”;<br />

consigli e strategie individuali in tema di prevenzione;<br />

escissione chirurgica<br />

Istituto Dermatologico Europeo<br />

PHYTOLASTIL<br />

RIDUZIONE E PREVENZIONE DELLE<br />

SMAGLIATURE<br />

GRAZIE AD UNA SINERGIA VEGETALE<br />

CHE AGISCE DIRETTAMENTE SULLE FIBRE<br />

COLLAGENE ED ELASTICHE<br />

TRATTAMENTO<br />

URTO<br />

Phytolastil Soluté<br />

Phytolastil Ampoules<br />

TRATTAMENTO<br />

PREVENTIVO<br />

E DI<br />

MANTENIMENTO<br />

Phytolastil Gel<br />

LABORATOIRES LIERAC. INNOVAZIONE ESTETICA CORRETTIVA. IN FARMACIA<br />

ALÈS GROUPE ITALIA SPA tel. 02.290.667.1<br />

Sito internet: www.lierac.it E-mail: lierac@alesgroupe.it<br />

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