gli italiani e i loro superpoteri. - Erminia Mazzoni
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Un territorio tutto ancora da esplorare. È l’interstizio<br />
che separa l’immaginazione – luogo d’elezione<br />
del cinema – dalla realtà. Una realtà fatta di leggi<br />
ambigue, problemi di finanziamento, difesa della<br />
proprietà intellettuale. Tra racconto e capitale, tra<br />
talento e logiche di mercato, il cinema alla prova<br />
della rivoluzione digitale (e della crisi).<br />
i<br />
l cinema è un territorio capitale dell’immaginazione.<br />
Un luogo dove il passaggio<br />
dall’ordinario allo straordinario, perfino al<br />
super eroico, è sempre possibile. Ma il sogno<br />
di alcuni - quando c’è - è il prodotto del lavoro<br />
di tanti. Accanto alla levità della fantasia il<br />
mezzo incarna la pesantezza delle logiche terrene<br />
dell’industria e del mercato. Ed è prevalentemente<br />
di questa dimensione, propedeutica<br />
alla grande fascinazione della narrazione,<br />
che veDrò si occuperà con il suo working group.<br />
Partiamo dal tema più sensibile, quello della<br />
difesa della proprietà intellettuale. Questione<br />
su cui, in linea di principio, si trovano tutti<br />
d’accordo: il fenomeno della contraffazione, si<br />
dice, va contrastato perché assimilabile al furto,<br />
lesivo dei diritti de<strong>gli</strong> artisti e de<strong>gli</strong> operatori<br />
del settore. Sfortunatamente, l’applicazione<br />
delle affermazioni di principio si scontra, molto<br />
spesso, con l’asserita tutela di diritti superiori:<br />
uno su tutti, quello alla libertà di espressione.<br />
La disomogeneità della legislazione europea<br />
in materia, se rende più ardua una definizione<br />
univoca di ciò che è illecito, d’altro canto offre<br />
l’esempio di paesi dalla tradizione democratica<br />
indiscutibile che hanno dimostrato un’assoluta<br />
fermezza nel contrasto a tali pratiche. Vi è infine<br />
il tema della lotta alla pirateria attraverso<br />
la costituzione di un’offerta legale efficace ed<br />
efficiente.<br />
Ma il cinema è anche - e dal punto di vista<br />
dello spettatore, soprattutto - racconto. La<br />
produzione italiana ne<strong>gli</strong> ultimi anni ha guadagnato<br />
un riscontro di pubblico confortante ma<br />
che potremmo definire “monocolore”, spinto<br />
quasi esclusivamente dalle performance della<br />
commedia. La riflessione sulle ragioni dietro la<br />
fortuna del genere si accompagna, in un’ottica<br />
produttiva, a un interrogativo più sostanziale:<br />
può considerarsi maturo un cinema la cui<br />
capacità competitiva, sul piano dei contenuti,<br />
aderisce ai risultati di un solo tipo di prodotto<br />
Gli horror di Fulci, <strong>gli</strong> spaghetti western di Leone<br />
e dei suoi epigoni, i poliziotteschi di Lenzi, sono<br />
scomparsi o tuttalpiù sopravvissuti in forme<br />
sporadiche e sbiadite insieme a tutto il cosiddetto<br />
cinema di “genere”. Fenomeno non comune<br />
a<strong>gli</strong> altri Paesi europei, che mantengono<br />
viva una galleria di filoni, esperimenti, contaminazioni.<br />
Come interpretare questo fenomeno<br />
Il cinema è, infine, capitale. Il film è sotto il profilo<br />
finanziario la più onerosa tra le creazioni<br />
artistiche, in ragione di una complessità realizzativa<br />
che ruota attorno a professionalità numerose<br />
e altamente specializzate. Vittima della<br />
crisi globale e della pirateria, il settore incrocia<br />
sulla sua prospettiva le incognite e le opportunità<br />
generate da<strong>gli</strong> sviluppi tecnologici della comunicazione<br />
e dalle nuove modalità di consumo<br />
mediatico. È lecito chiedersi, nello scenario<br />
attuale, se sia possibile immaginare nuovi canali<br />
di finanziamento per l’industria cinematografica<br />
e se le risorse mobilitate dai nuovi mezzi<br />
di comunicazione possano nei prossimi tempi<br />
costituire un’arma in più.<br />
L’obiettivo del gruppo di veDrò sarà quello di<br />
sviluppare, grazie al concorso di esperti e addetti<br />
ai lavori, un dibattito attorno a questi tre<br />
temi di riflessione. Immaginando de<strong>gli</strong> elementi<br />
di proposta legislativa che interessino il cinema<br />
italiano e ne favoriscano il consolidamento<br />
come industria, laboratorio creativo, produttore<br />
di cultura.<br />
coordinano: Fabiana Cutrano, capo staff amministratore<br />
delegato Rai Cinema; Marianna Madia, deputato Pd;<br />
Alessandro Usai, amministratore delegato Colorado film<br />
tra i partecipanti: Angelo Argento, responsabile veDrò<br />
culture; Paolo Barletta, imprenditore; Barbara Bettelli,<br />
avvocato Studio Bettelli Belaw; Nicolò Bongiorno, regista<br />
e produttore; Luca Calvani, attore; Gianluca Cannizzo,<br />
Ceo Cannizzo management; Martha Capello, presidente dei<br />
giovani produttori cinematografici e dei produttori indipendenti;<br />
Cristiana Capotondi, attrice; Luigi Cecinelli, regista e<br />
sceneggiatore; Rodrigo Cipriani, presidente Istituto Luce;<br />
Volfango De Biasi, regista e sceneggiatore; Paolo Del<br />
Brocco, amministratore delegato Rai Cinema; Giuseppe<br />
Fiorello, attore; Marcello Foti, direttore del Centro<br />
sperimentale di cinematografia; Chiara Francini, attrice;<br />
Mario Gianani, produttore Wildside; Dino Giarrusso,<br />
sceneggiatore; Nicola Giuliano, produttore Indigo Film; Elisa<br />
Greco, esperta di comunicazione culturale; Giuliano Lesca,<br />
giornalista; Nicola Maccanico, amministratore delegato<br />
Warner Bros Italia; Vinicio Marchioni, attore; Davide<br />
Marengo, regista; Paolo Marzano, partner Legance studio<br />
legale associato, presidente del Comitato consultivo permanente<br />
per il diritto di autore, consulente della Presidenza del Consi<strong>gli</strong>o dei<br />
ministri per la proprietà intellettuale; Silvio Maselli, Ceo Apulia<br />
film commission e presidente nazionale Italian film commissions;<br />
Francesca Medolago, centro studi Associazione nazionale<br />
industri cinematografiche audiovisive e multimediali; Francesco<br />
Melzi D’Eril, distributore Good films; Valerio Mieli, regista e<br />
sceneggiatore; Mattia Mor, imprenditore, attore, produttore<br />
cinematografico; Riccardo Neri, produttore Lupin film;<br />
Massiliano Orfei, responsabile Affari legali e societari Rai<br />
Cinema; Giannandrea Pecorelli, produttore Aurora film;<br />
Marco Ponti, regista e sceneggiatore; Claudia Potenza,<br />
attrice; Matteo Rovere, regista e produttore cinematografico;<br />
Riccardo Scamarcio, attore*; Alessio Venturini,<br />
sceneggiatore; Astrid Wiedersich Avena, avvocato, De Tullio<br />
& Partners, Intellectual Property Attorneys<br />
wg manager: Valentina Montalto, Lo Spazio<br />
della politica<br />
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