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gli italiani e i loro superpoteri. - Erminia Mazzoni

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Le vie del piacere sono infinite. E non temono né la<br />

recessione, né il trionfo dell’era virtuale. Al contrario,<br />

il contatto fisico diretto vive oggi il suo Rinascimento,<br />

tra nuovi consumi e inaspettate riscoperte.<br />

Come quella di una fisicità e di un erotismo coinvolgenti<br />

che si materializzano in mille forme intelligenti.<br />

E in un mercato che non conosce crisi.<br />

18<br />

i<br />

l piacere, anche in tempi di crisi finanziaria,<br />

non conosce recessione.<br />

Cosa hanno in comune un massaggio<br />

tradizionale thai, un iPhone e l’olio di<br />

Argan Visti razionalmente, sono 3 prodotti<br />

come tanti altri: hanno un mercato, un prezzo,<br />

un pubblico. Ma se guardiamo bene, sono<br />

solo alcuni esempi di una tendenza piacevole<br />

verso il contatto fisico diretto, quel “personal<br />

touch” a cui non vo<strong>gli</strong>amo più rinunciare. In<br />

una fase drammatica dell’economia europea,<br />

in cui i consumatori si guardano in tasca<br />

e fanno i conti su tutto, l’unico mercato che<br />

non conosce contrazione è quello della sensorialità.<br />

Dilagano le spa, i pacchetti wellness,<br />

i massaggi, i cosmetici e <strong>gli</strong> oli naturali. Più la<br />

comunicazione si fa digitale e virtuale, più si<br />

afferma questa “controspinta” erotica potente:<br />

il corpo, la pelle, il sesso chiedono di essere<br />

riscoperti. I luoghi di ritrovo, la nightlife, il<br />

contatto diretto con le persone diventano irrinunciabili,<br />

perché risarciscono direttamente<br />

ore passate in rete davanti al computer o al<br />

telefono. Quanto più la pressione finanziaria<br />

e l’incertezza dell’economia reale rendono<br />

instabile la vita, tanto più forte è la necessità<br />

di “vedere le persone faccia a faccia”, stare a<br />

contatto, trascorrere ore insieme nella grande<br />

“vasca” delle relazioni sociali. Il corpo, come<br />

grande veicolo di significazione sociale, si rifiuta<br />

di entrare nel vortice della tensione e del<br />

“respiro corto” della politica e dei mercati.<br />

Ecco allora una ricerca dell’“attimo presente”:<br />

non è più edonismo come “dissipazione”,<br />

ma è erotismo diffuso, sul confine tra “wellness”<br />

e realizzazione di sé. Se il tempo accelera,<br />

possiamo rallentarlo con un massaggio<br />

o con la meditazione. Se il ritmo della vita si<br />

fa sincopato e spezzato, possiamo distenderlo<br />

e recuperarlo ritrovando il piacere. Solo un<br />

osservatore superficiale potrebbe etichettare<br />

tutto questo come “fuga” o “regressione”: la<br />

corporeità sempre più consapevole è invece<br />

un grande moto espansivo e mette in circolazione<br />

molti più stimoli positivi per pensare,<br />

per creare, per agire. Anche nella comunicazione<br />

politica stiamo lasciando il “personal<br />

branding” – che è marketing personale<br />

ed esposizione del candidato come merce/<br />

prodotto. Stiamo invece entrando nell’era<br />

del “personal touch” – quel “tocco personale”,<br />

quella disposizione d’animo che mette le<br />

buone emozioni al centro del messaggio e del<br />

progetto politico. La tecnologia si fa sempre<br />

più “hands-on”, i touchscreen si fanno più<br />

intuitivi e coinvolgenti, e fra pochi anni saranno<br />

3D: proietteremo pezzi di memoria, video,<br />

esperienze e parole facendoli galleggiare<br />

tutto intorno a noi, toccandoli, modificandoli,<br />

più o meno come facciamo oggi sullo schermo<br />

piatto di un iPad. Le merci-touch sono il<br />

desiderio che si materializza in mille forme<br />

intelligenti. L’erotismo “da contatto” dilaga,<br />

e perfino i sexy shop di una volta spariscono<br />

per lasciare il campo a nuovi concept stores,<br />

dove troviamo in vendita vibratori e giocattoli<br />

di design, dalle forme raffinate e imprevedibili.<br />

Insomma: sua maestà il Corpo non ne vuole<br />

assolutamente sapere di andare in pensione.<br />

Dapprima la nuova ondata di farmaci “rivitalizzanti”<br />

per il sesso, poi lo tsunami della<br />

sensorialità diffusa hanno invaso il mercato<br />

e lo hanno completamente trasformato in<br />

meno di 10 anni. Dal “fatto-a-mano” de<strong>gli</strong><br />

artigiani, dei pezzi unici e della haute-couture<br />

siamo passati al “fatto-con-le-mani” dei<br />

touchscreen, dei massaggi e della sperimentazione<br />

sessuale. Il 2.0 ci ha portato in dono la<br />

nuova espansione del piacere, del contatto e<br />

dell’esperienza fisica in genere: siamo pronti a<br />

lasciarci andare<br />

coordina: Alberto Castelvecchi, personal branding<br />

advisor Studio Castelvecchi<br />

tra i partecipanti: Enrico Bertolino, formattore;<br />

Selvaggia Lucarelli, giornalista; Candida Morvillo, Rcs<br />

mediagroup; Vittorio Picello, creative director Newton21<br />

Roma; Ivan Scalfarotto, vicepresidente dell’Assemblea<br />

nazionale Pd; Giovanni Sasso, direttore creativo, Proforma;<br />

Fabio Severino, senior advisor Luce Cinecittà<br />

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