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ANSALDO ENERGIA BILANCIO CONSOLIDATO 2012<br />

47<br />

ANDAMENTO E DATI SIGNIFICATIVI DELLE PRINCIPALI<br />

SOCIETÀ DEL GRUPPO<br />

I dati chiave ed una breve descrizione dei risultati<br />

delle società consolidate integralmente <strong>nel</strong> Gruppo<br />

Ansaldo Energia vengono di seguito esposti.<br />

Tali valori corrispondono ai risultati societari di<br />

periodo convertiti in euro, e non includono le<br />

eventuali rettifiche o elisioni derivanti dal<br />

consolidamento.<br />

ANSALDO NUCLEARE S.p.A.<br />

La Società, si occupa dell’esecuzione e della<br />

fornitura di progetti, e relativi servizi, all’industria<br />

connessa alla produzione di energia<br />

elettronucleare.<br />

Le attività più significative <strong>nel</strong> 2012 si sono<br />

sviluppate <strong>nel</strong>l’area service, che rappresenta il<br />

61% circa del totale: in particolare sono state<br />

avviate le attività per l’estensione della vita<br />

residua ed il repowering di Embalse (Argentina).<br />

Nel campo dei nuovi impianti e componenti (24%<br />

del totale), sono proseguite le attività per<br />

Westinghouse per le nuove unità AP1000 in Cina e<br />

negli Stati Uniti, e le attività in Slovacchia, come<br />

fornitore dell’ENEL <strong>nel</strong> completamento delle due<br />

unità VVER 440 di Mochovce. Un significativo<br />

contributo è anche venuto dall’attività per la<br />

realizzazione della Camera a Vuoto della macchina<br />

per la fusione ITER.<br />

Nel campo del trattamento rifiuti e decommisioning<br />

(15%), le attività più significative sono state quelle<br />

relative alla progettazione dell’impianto di<br />

Andreeva Bay, <strong>nel</strong>l’ambito del programma di Global<br />

Partnership tra Governo <strong>Italia</strong>no e Federazione<br />

Russa a supporto dello smantellamento dei<br />

sommergibili nucleari dismessi della flotta del<br />

Baltico, nonché quelle relative alla Retrieval Facility<br />

per la centrale di Ignalina in Lituania.<br />

il quadro complessivo del mercato nucleare, che<br />

era stato profondamente scosso dall’incidente di<br />

Fukushima e dalle decisioni di abbandono della<br />

fonte nucleare prese da alcuni grandi Paesi<br />

produttori, si è andato lentamente stabilizzando.<br />

In Giappone, dove tutti gli impianti erano stati<br />

fermati dopo l’incidente per una profonda revisione<br />

della loro sicurezza, sono state riavviate le prime<br />

unità ed il nuovo governo sembra orientato a<br />

procedere <strong>nel</strong>la direzione della riqualifica della<br />

maggior parte degli impianti che hanno ancora una<br />

vita di progetto significativa. Procedono inoltre le<br />

operazioni di messa in sicurezza del <strong>sito</strong> di<br />

Fukushima e di progressiva bonifica dell’area, con<br />

uno sforzo economico ed organizzativo ingente.<br />

Negli Stati Uniti, per la prima volta dopo circa<br />

trenta anni, sono in corso di costruzione quattro<br />

nuovi impianti del tipo AP1000, che hanno ricevuto<br />

il benestare definitivo alla costruzione e<br />

all’esercizio da parte della Nuclear Regulatory<br />

Commission anche a fronte delle analisi delle<br />

conseguenze dell’incidente giapponese.<br />

In Europa, sono stati completati gli stress tests<br />

concordati tra i Paesi dell’Unione Europea per<br />

verificare l’effettivo stato di sicurezza degli<br />

impianti e dare assicurazioni sulla congruenza<br />

delle valutazioni fatte dalle singole Autorità nei<br />

diversi Paesi. Come risultato, sono stati individuati<br />

numerosi interventi di miglioramento, ma in<br />

nessun caso sono emerse criticità tali da suggerire<br />

la fermata anticipata di impianti con vita di<br />

progetto ancora significativa. Non è da escludere<br />

che impianti prossimi al fine vita possano essere<br />

fermati anticipatamente per considerazioni<br />

economiche legate al costo delle migliorie<br />

richieste.<br />

Paesi come il Regno Unito, la Repubblica Ceca, la<br />

Polonia, l’Ungheria o la Romania hanno<br />

confermato i loro programmi per la realizzazione di<br />

nuovi impianti.<br />

Peraltro il perdurare della crisi finanziaria sta<br />

creando notevoli difficoltà all’implementazione di<br />

questi piani, anche a fronte delle incertezze sui<br />

costi di investimento generate dai significativi<br />

ritardi ed incrementi di costo registrati <strong>nel</strong>la<br />

realizzazione dei due impianti di tipo EPR in<br />

Finlandia e in Francia.<br />

L’energia nucleare sembra quindi destinata a<br />

mantenere un ruolo significativo <strong>nel</strong>le scelte di<br />

politica energetica di molti Paesi anche <strong>nel</strong><br />

prossimo futuro. Ma l’impatto dell’incidente di<br />

Fukushima ed il perdurare della crisi finanziaria<br />

ANDAMENTO E DATI SIGNIFICATIVI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

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