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20.01.2015 Views

ANSALDO ENERGIA BILANCIO CONSLIDATO 2012 26 ANDAMENTO DELLA GESTIONE PROSPETTIVE DI MERCATO E POSIZIONAMENTO COMPETITIVO Andamento del Mercato Globale della Produzione Elettrica e relative Prospettive L’andamento del mercato della produzione di energia elettrica è intrinsecamente correlato sia alle dinamiche macroeconomiche globali sia alle previsioni future della domanda di energia elettrica. Dopo la profonda crisi mondiale registrata nel 2009 e la modesta ripresa del 2010, il 2012, come in parte il 2011, è stato caratterizzato dalla crisi dei debiti sovrani che ha colpito l’Europa ed in particolare i suoi paesi periferici ma che ha avuto ripercussioni globali soprattutto nei paesi ad economia avanzata dell’area OCSE. La crescita stimata del PIL globale nel 2012, infatti, si è attestata a 3,3% in calo da un 3,8% dell’anno precedente (fonte: International Monetary Found). Tuttavia alcune manovre politico/economiche/finanziarie della banca centrale europea in concomitanza con alcune riforme nei paesi periferici europei, stanno dando maggiore stabilità al sistema finanziario e bancario del vecchio continente. Infatti si prevede una modesta ripresa dalla crisi già a partire dal 2013 con effetti più sostenuti nel biennio 2014/2015. Permane tuttavia una netta discontinuità tra le crescite economiche dei paesi avanzati e quelle dei paesi emergenti con i paesi emergenti in crescita media di circa il 5,5% nel biennio 2012- 2013 ed i paesi avanzati in crescita di circa l’1,5% nello stesso periodo. Le proteste e le agitazioni sociali cominciate tra il 2010 e il 2011 e tuttora in corso in alcuni paesi dell’area del MENA (Middle East and North Africa) hanno provocato fino ad ora dal punto di vista macroeconomico solo un modesto rallentamento della crescita nell’area. Di conseguenza, la domanda di energia elettrica, nel 2009, per la prima volta dopo la grande recessione del ‘29, ha registrato una flessione. Nel 2010 si è registrato un moderato aumento di circa il 4,5% rispetto ai dati del 2009, seguito da un altro aumento nel 2011 di circa il 4%. Per il 2012 si è verificato un aumento più contenuto pari a circa il 3,5% rispetto ai dati del 2011 (fonte: Economist Intelligence Unit). Tale aumento è in buona parte riconducibile alla crescita registrata nei paesi emergenti. Per quanto riguarda le prospettive a medio lungo termine, lo scenario di riferimento formulato dall’International Energy Agency (World Energy Outlook, Dicembre 2012) stima un aumento annuo della domanda di energia elettrica pari a 2,2% per i prossimi 25 anni. La maggior parte dell’aumento però è riconducibile alla crescita nei paesi emergenti. È innegabile, però, che anche altri eventi caratterizzino questo mercato come ad esempio nel 2011 l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi. A circa due anni dall’evento che ha condizionato nel breve termine l’opinione pubblica di alcuni paesi, la maggior parte dei piani nucleari nei paesi chiave dello sviluppo di questa tecnologia vengono oggi confermati anche se gli anni 2011 e 2012 hanno mostrato a consuntivo un rallentamento del mercato. Un altro importante evento che sta caratterizzando questo mercato soprattutto negli ultimi 2-3 anni è lo sviluppo della produzione di gas non convenzionale (shale gas) in particolare nell’area del Nord America. Alcuni istituti internazionali hanno stimato riserve mondiali molto elevate di gas non convenzionale distribuite in modo omogeneo tra le varie aree geografiche. In tal modo potrebbe cambiare drasticamente la geo politica mondiale della distribuzione delle risorse legate al gas naturale con evidenti ripercussioni anche sul mercato della power generation. Per quanto riguarda il mix di combustibili usati per generare elettricità, ad oggi olio e carbone risultano essere ancora la fonte primaria con circa il 40% della produzione, seguiti dal gas con circa il 22%; il contributo del nucleare si attesta sul 12%, l’idroelettrico al 16% mentre il petrolio rappresenta una quota marginale nell’ordine del 4%. Pertanto, le altre fonti rinnovabili (biomasse, eolico, solare, etc.) hanno contribuito nel 2012 per circa il 6% della produzione mondiale di energia elettrica (fonte World Energy Outlook 2012 – EIA). Il mercato globale degli impianti e dei componenti per la produzione elettrica nel 2012 è stimato

ANSALDO ENERGIA BILANCIO CONSOLIDATO 2012 27 attestarsi su livelli inferiori rispetto all’anno 2011 (diminuzione di circa il 20-30%) principalmente a causa del deteriorarsi dello scenario macroeconomico durante la fine del 2011 e per tutto il 2012 e che ha colpito principalmente il mercato degli impianti da fonte fossile (impianti a gas, carbone e petrolio). Inoltre alcuni schemi di incentivazione alle rinnovabili sono stati rivisti al ribasso in alcuni paesi chiave del mercato delle rinnovabili causando quantomeno una stabilizzazione della corposa crescita di questi impianti negli anni precedenti. Nuovi obbiettivi di mercato e il rinnovamento della gamma di prodotti hanno comunque consentito alcuni risultati significativi in termini di nuove acquisizioni. Lo scenario macroeconomico corrente, tuttavia pur in lento miglioramento, non consente ancora di prevedere con certezza e potrebbe contribuire ad una revisione positiva dei piani di investimento delle principali utilities operanti nel settore della power generation soprattutto in US e Europa. Per quanto riguarda l’evoluzione del mix per la produzione di energia elettrica, ad oggi si prevede un aumento significativo del gas e dell’eolico, a scapito soprattutto delle altre fonti fossili a seguito dei seguenti fattori: il cospicuo aumento della produzione di gas non convenzionale (shale gas), in particolare in US ma anche in altri paesi (vedi Cina); un potenziale utilizzo del gas per supportare l’elevata crescita cinese (come previsto dall’ultimo piano di sviluppo energetico cinese); l’utilizzo del gas come back-up alle rinnovabili; gli schemi di incentivazione presenti ormai in tanti paesi anche emergenti; la grid parity dell’eolico ormai raggiunta in alcune aree geografiche in particolare in Europa, Cina e Stati Uniti. Tuttavia molto dipenderà dagli accordi e dalle politiche internazionali per la riduzione delle emissioni inquinanti che verranno messe in campo nel prossimo futuro. In assenza di nuovi accordi (da notare che anche nell’ultimo meeting internazionale su climate change non si è raggiunto ancora un accordo vincolante) a livello internazionale, la produzione di energia elettrica continuerà comunque a dipendere per i prossimi due decenni in maggior parte da impianti sempre più efficienti alimentati da fonti fossili, soprattutto carbone e gas dato anche il minor capacity factor delle rinnovabili intermittenti (eolico e solare). Andamento del Mercato di riferimento e Prospettive Il principale mercato di riferimento per Ansaldo Energia Gruppo è rappresentato dai paesi in cui la frequenza di rete è di 50Hz (con esclusione della Cina) nei quali sono venduti impianti a gas (a ciclo aperto o combinato) con utilizzo di turbine a gas di potenza superiore ai 50MW. I dati del 2012 mostrano per tale segmento una forte contrazione della domanda stimato nell’ordine del 35% rispetto allo stesso periodo del 2011. Questa discesa repentina degli ordini è dovuta principalmente al peggioramento dello scenario macroeconomico a causa della crisi dei debiti sovrani che ha coinvolto l’Europa ma che ha avuto ripercussioni anche sul resto del mondo. Tra le aree di interesse per Ansaldo Energia Gruppo: in Europa occidentale, area maggiormente colpita dalla suddetta crisi, si continuano a registrare ordinativi molto bassi mentre in Europa orientale si segnala una certa ripresa in paesi come la Polonia. Situazione decisamente diversa invece in Turchia dove la forte crescita economica ha determinato un discreto numero di ordinativi per cicli combinati a gas. In diminuzione anche il mercato in Russia dopo un 2011 decisamente positivo. Regge ancora il mercato del MENA nonostante le tensioni geopolitiche che ancora si registrano nell’area e che in un primo momento avevano condizionato il numero degli ordinativi. Uno stop alla crescita degli ordinativi si registra anche in aree promettenti come il sud est Asia principalmente dovuta ai problemi di approvvigionamento della risorsa gas naturale in India. Analizzando gli ordinativi dei turbogas (utilizzati per impianti a ciclo aperto o combinato) all’interno delle regioni appartenenti al principale mercato di riferimento, la quota di mercato di Ansaldo Energia Gruppo nel 2012 si attesta intorno all’8% confermando i buoni risultati nel 2011 ed incrementando rispetto al passato. Nello stesso periodo del 2012 (primi nove mesi), la General Electric, si conferma leader con oltre il 35% di market share mentre Siemens si attesta a più del 20% dello stesso mercato. Alstom si attesta su quote di mercato paragonabili a quelle del gruppo mentre MHI si attesta su quote di mercato decisamente più basse. BHEL, nel corso del 2012 risente della crisi di approvviggioomanti gas in India e fa registare una diminuzione della market share (sotto il 5%). ANDAMENTO DELLA GESTIONE

ANSALDO ENERGIA BILANCIO CONSLIDATO 2012<br />

26<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

PROSPETTIVE DI MERCATO E<br />

POSIZIONAMENTO COMPETITIVO<br />

Andamento del Mercato Globale della Produzione<br />

Elettrica e relative Prospettive<br />

L’andamento del mercato della produzione di<br />

energia elettrica è intrinsecamente correlato sia<br />

alle dinamiche macroeconomiche globali sia alle<br />

previsioni future della domanda di energia<br />

elettrica.<br />

Dopo la profonda crisi mondiale registrata <strong>nel</strong><br />

2009 e la modesta ripresa del 2010, il 2012,<br />

come in parte il 2011, è stato caratterizzato dalla<br />

crisi dei debiti sovrani che ha colpito l’Europa ed in<br />

particolare i suoi paesi periferici ma che ha avuto<br />

ripercussioni globali soprattutto nei paesi ad economia<br />

avanzata dell’area OCSE. La crescita stimata<br />

del PIL globale <strong>nel</strong> 2012, infatti, si è attestata a<br />

3,3% in calo da un 3,8% dell’anno precedente<br />

(fonte: International Monetary Found). Tuttavia<br />

alcune manovre politico/economiche/finanziarie<br />

della banca centrale europea in concomitanza con<br />

alcune riforme nei paesi periferici europei, stanno<br />

dando maggiore stabilità al sistema finanziario e<br />

bancario del vecchio continente. Infatti si prevede<br />

una modesta ripresa dalla crisi già a partire dal<br />

2013 con effetti più sostenuti <strong>nel</strong> biennio<br />

2014/2015. Permane tuttavia una netta discontinuità<br />

tra le crescite economiche dei paesi avanzati<br />

e quelle dei paesi emergenti con i paesi emergenti<br />

in crescita media di circa il 5,5% <strong>nel</strong> biennio 2012-<br />

2013 ed i paesi avanzati in crescita di circa l’1,5%<br />

<strong>nel</strong>lo stesso periodo. Le proteste e le agitazioni<br />

sociali cominciate tra il 2010 e il 2011 e tuttora in<br />

corso in alcuni paesi dell’area del MENA (Middle<br />

East and North Africa) hanno provocato fino ad ora<br />

dal punto di vista macroeconomico solo un modesto<br />

rallentamento della crescita <strong>nel</strong>l’area.<br />

Di conseguenza, la domanda di energia elettrica,<br />

<strong>nel</strong> 2009, per la prima volta dopo la grande<br />

recessione del ‘29, ha registrato una flessione.<br />

Nel 2010 si è registrato un moderato aumento di<br />

circa il 4,5% rispetto ai dati del 2009, seguito da<br />

un altro aumento <strong>nel</strong> 2011 di circa il 4%. Per il<br />

2012 si è verificato un aumento più contenuto pari<br />

a circa il 3,5% rispetto ai dati del 2011 (fonte:<br />

Economist Intelligence Unit). Tale aumento è in<br />

buona parte riconducibile alla crescita registrata<br />

nei paesi emergenti.<br />

Per quanto riguarda le prospettive a medio lungo<br />

termine, lo scenario di riferimento formulato<br />

dall’International Energy Agency (World Energy<br />

Outlook, Dicembre 2012) stima un aumento annuo<br />

della domanda di energia elettrica pari a 2,2% per<br />

i prossimi 25 anni. La maggior parte dell’aumento<br />

però è riconducibile alla crescita nei paesi<br />

emergenti.<br />

È innegabile, però, che anche altri eventi<br />

caratterizzino questo mercato come ad esempio<br />

<strong>nel</strong> 2011 l’incidente alla centrale nucleare di<br />

Fukushima Dai-ichi. A circa due anni dall’evento<br />

che ha condizionato <strong>nel</strong> breve termine l’opinione<br />

pubblica di alcuni paesi, la maggior parte dei piani<br />

nucleari nei paesi chiave dello sviluppo di questa<br />

tecnologia vengono oggi confermati anche se gli<br />

anni 2011 e 2012 hanno mostrato a consuntivo<br />

un rallentamento del mercato.<br />

Un altro importante evento che sta caratterizzando<br />

questo mercato soprattutto negli ultimi 2-3 anni è<br />

lo sviluppo della produzione di gas non<br />

convenzionale (shale gas) in particolare <strong>nel</strong>l’area<br />

del Nord America. Alcuni istituti internazionali<br />

hanno stimato riserve mondiali molto elevate di<br />

gas non convenzionale distribuite in modo<br />

omogeneo tra le varie aree geografiche. In tal<br />

modo potrebbe cambiare drasticamente la geo<br />

politica mondiale della distribuzione delle risorse<br />

legate al gas naturale con evidenti ripercussioni<br />

anche sul mercato della power generation.<br />

Per quanto riguarda il mix di combustibili usati per<br />

generare elettricità, ad oggi olio e carbone<br />

risultano essere ancora la fonte primaria con circa<br />

il 40% della produzione, seguiti dal gas con circa il<br />

22%; il contributo del nucleare si attesta sul 12%,<br />

l’idroelettrico al 16% mentre il petrolio rappresenta<br />

una quota marginale <strong>nel</strong>l’ordine del 4%. Pertanto,<br />

le altre fonti rinnovabili (biomasse, eolico, solare,<br />

etc.) hanno contribuito <strong>nel</strong> 2012 per circa il 6%<br />

della produzione mondiale di energia elettrica<br />

(fonte World Energy Outlook 2012 – EIA).<br />

Il mercato globale degli impianti e dei componenti<br />

per la produzione elettrica <strong>nel</strong> 2012 è stimato

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