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Mobilità attiva sul termalismo dell'ASL Napoli 2 Nord: - Age.Na.S.

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<strong>Mobilità</strong> <strong>attiva</strong> <strong>sul</strong> <strong>termalismo</strong> dell’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong>:<br />

Oltre 10.000 cittadini lombardi scelgono la Campania per curarsi<br />

Thomas Schael – già Commissario Amministrativo ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong><br />

Più che viaggi della speranza possiamo chiamarli viaggi del benessere quelli che oltre 10.000 lombardi<br />

hanno effettuato nel 2009 scegliendo Ischia come luogo di cure sanitarie termali. Il fenomeno non è nuovo<br />

né sorprendente, a meno che non lo si osserva nel complessivo sistema dell’assistenza sanitaria assicurata<br />

dalla Campania: infatti, se da un lato migliaia di assistiti della nostra regione si rivolgono a strutture<br />

extraregionali per ricevere assistenza su diversi tipi di patologie, un flusso da nord verso sud di cittadini si<br />

rivolge agli stabilimenti campani per ricevere assistenza sanitaria termale.<br />

In termini economici si tratta di un valore di grande interesse: la sola Ischia – che conta 103 fonti termali e<br />

70 stabilimenti convenzionati con il Sistema Sanitario – eroga servizi sanitari termali a cittadini residenti in<br />

altre Regioni d’Italia per circa 6 milioni e 100 mila euro al netto del ticket. Da sola, la Roma A, l’Azienda<br />

Sanitaria del centro della capitale, ha assicurato oltre 350.000€ di introiti alle casse della Sanità campana,<br />

grazie alla scelta dei propri assistiti di effettuare cure termali ad Ischia.<br />

Sulla base di questi dati, l’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong> sta portando avanti studi ed analisi finalizzate a promuovere<br />

iniziative di turismo sanitario. Lo studio si basa anche <strong>sul</strong>le esperienze che da molti anni l’ospedale Rizzoli<br />

di Ischia ed i termalisti dell’isola stanno portando avanti attraverso accordi di collaborazione.<br />

L’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong> sta lavorando con le Associazioni di Termalisti ed Albergatori dell’isola di Ischia per<br />

trovare soluzioni che assicurino un aumento delle erogazioni di servizi sanitari su ricetta rossa a cittadini<br />

non campani. I percorsi permetto ai turisti di integrare le cure termali con visite mediche, esami diagnostici<br />

o altre prestazioni sanitarie. In questo modo aumenteranno le risorse economiche dell’ASL, e si sviluppa<br />

l’economia dell’isola ampliando il portafoglio di servizi a disposizione dei turisti.<br />

Gli studi dell’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong> puntano anche a verificare cosa accade oltre i confini regionali,<br />

evidenziando che la tendenza in alcune Regioni come la Lombardia o l’Emilia-Romagna è proprio quella di<br />

una maggiore integrazione tra i servizi termali e quelli sanitari; in altre parole il turista termale sceglie una<br />

destinazione per le caratteristiche delle acque e dei servizi turistici, ma approfitta del soggiorno per<br />

sottoporsi a visite cardiologiche, esami dermatologici o per con<strong>sul</strong>tare un ortopedico.<br />

L’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong> eroga servizi per circa 1.040.000 cittadini residenti in 32 Comuni del territorio<br />

provinciale di <strong><strong>Na</strong>poli</strong> a nord del capoluogo; per far questo l’Azienda si avvale di 4 ospedali, 13 distretti<br />

sanitari e 5 cliniche provvisoriamente accreditate e del lavoro di 6000 persone . La popolazione è tra le più<br />

giovani d’Italia ma presenta problematiche sociali complesse: il 40,34% degli abitanti ha meno di 30 anni<br />

ma l’indice di disoccupazione in Provincia di <strong><strong>Na</strong>poli</strong> si attesta al 14% contro una media nazionale del 7,8%<br />

ed una media regionale del 12,9% .<br />

Il territorio dell’ASL <strong><strong>Na</strong>poli</strong> 2 <strong>Nord</strong> ha una vocazione economica molto differenziata, ma con forte<br />

prevalenza di aziende operanti nel settore del turismo e dell’agroalimentare, soprattutto nelle aree<br />

costiere ed in<strong>sul</strong>ari . Complessivamente il numero di imprese attive in provincia di <strong><strong>Na</strong>poli</strong> è di circa 261.000<br />

di cui circa il 5% (13.000) è registrata alla Camera di Commercio come <strong>attiva</strong> nel settore del turismo.<br />

In genere si considera un’Azienda Sanitaria come una realtà che ha una capacità di impatto economico <strong>sul</strong><br />

contesto soprattutto in ragione della necessità di acquisire beni e servizi funzionali alla propria missione.


Viceversa, le competenze delle Aziende Sanitarie spaziano in ambiti tanto diversificati da poter qualificare<br />

un ASL come un acceleratore di sviluppo economico. Nel settore del turismo e del suo indotto, per<br />

esempio, un’Azienda Sanitaria ha competenza diretta su tematiche quali: autorizzazioni sanitarie, controlli<br />

igienico-sanitari, rispetto di normative per la sicurezza, controlli <strong>sul</strong>la salubrità ambientale, verifiche<br />

inerenti le procedure per le preparazioni alimentari, etc..<br />

In altre parole, un’ASL può determinare un fortissimo impatto economico <strong>sul</strong> turismo con azioni quali: il<br />

rilascio di un parere, l’affiancare produttori nello sviluppo di percorsi di preparazione di alimenti rispettosi<br />

sia delle tipicità gastronomiche che delle normative, la valutazione (per quanto di competenza dell’ASL)<br />

della balneabilità delle acque.<br />

L’influenza della Sanità pubblica <strong>sul</strong>le imprese turistiche diventa ancora più forte se il turismo di cui si parla<br />

è caratterizzato da un’ottima offerta termale, come accade <strong>sul</strong>l’isola di Ischia. In questo caso, infatti, la<br />

richiesta di relax e svago si affianca alla ricerca della soddisfazione del bisogno di benessere – soddisfatta<br />

da centri termali quasi totalmente accreditati con il SSN - e ad una potenziale domanda di servizi per<br />

fronteggiare “malattia” - ad oggi ancora non adeguatamente soddisfabile con un’offerta adeguata.<br />

L’isola di Ischia, infatti, rappresenta una peculiarità sia per il contesto termale nazionale che per il contesto<br />

economico regionale. Con un’estensione di 42 kmq ed una popolazione di circa 60.000 abitanti, l’isola<br />

conta oltre 103 fonti termali che assicurano l’attività di 70 centri convenzionati con il Sistema Sanitario<br />

<strong>Na</strong>zionale. Tali strutture generano prestazioni sanitarie erogate in favore di cittadini provenienti da fuori<br />

Regione per circa 6 milioni di euro annui, mentre il fatturato complessivamente derivante da servizi non in<br />

convenzione (termali e “benessere”) con il SSN è stato di circa 21 Mln di Euro nel 2008.<br />

Tuttavia, il turismo termale è una componente estremamente qualificante del turismo di Ischia, ma<br />

rappresenta solo una quota delle circa 4 mln di presenze (di cui 980.000 sono attribuibili a cittadini<br />

stranieri ed il 70% dei quali è di lingua tedesca) che l’isola registra mediamente ogni anno, potendo<br />

contare su 401 strutture ricettive per complessivi 24.000 posti letto.<br />

Oggi, tuttavia, questo modello di offerta deve confrontarsi con altre realtà fortemente competitive del<br />

panorama italiano. In particolare, le località termali emiliano-romagnole, venete, toscane e lombarde sono<br />

riuscite ad integrare i servizi termali con prestazioni sanitarie di tipo diagnostico, specialisticoambulatoriale,<br />

di piccola chirurgia. Questo passaggio permette alle strutture termali di queste regioni di<br />

qualificare ancora meglio la propria offerta nel segno del turismo sanitario, puntando ad assicurare oltre<br />

che il soddisfacimento dei bisogni inerenti il wellness, anche la soddisfazione delle necessità derivanti<br />

dall’illness.<br />

Per quanto concerne l’isola di Ischia, i dati relativi alla mobilità extraregionale segnalano un disavanzo di<br />

quasi 2 milioni ed 800 mila euro annuale come si evince dalla tabella seguente<br />

Numero di ricoveri totali 884<br />

Numero di ricoveri in regime ordinario 660<br />

Numero di ricoveri in regime di DH 224<br />

Totale GG di degenza in regime ordinario 5547<br />

Totale accessi in DH 467<br />

Totale rimborso per ricoveri ordinari € 2.577.304,54<br />

Totale rimborso per ricoveri in DH € 208.821,92

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