Valutazione dell'attivita antimicrobica e del meccanismo di azione di ...
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<strong>Valut<strong>azione</strong></strong> <strong><strong>del</strong>l'attivita</strong> <strong>antimicrobica</strong> e <strong>del</strong> <strong>meccanismo</strong> <strong>di</strong> <strong>azione</strong> <strong>di</strong><br />
pepti<strong>di</strong> naturali al fine <strong>di</strong> un potenziale impiego terapeutico<br />
Responsabile/i <strong>di</strong> progetto:<br />
Petruzzelli Raffaele<br />
Abstract<br />
Le istatine possono essere considerate una famiglia <strong>di</strong> antibiotici naturali e potrebbero rappresentare un nuovo<br />
agente terapeutico per la cura <strong>del</strong>la can<strong>di</strong>dosi, il cui agente infettivo è rappresentato principalmente da specie<br />
<strong>del</strong>la Can<strong>di</strong>da albicans, che nell'uomo è infezione superficiale indotta da fattori traumatici o meccanici o da<br />
immunodeficienza da infezione da HIV. Pochi farmaci sono <strong>di</strong>sponibili per il trattamento <strong>del</strong>la can<strong>di</strong>dosi orale<br />
o sistemica e l'uso intenso <strong>di</strong> questi agenti antifungini ha avuto come risultato un aumento <strong>del</strong>la resistenza <strong>di</strong><br />
questa specie al trattamento con tali farmaci, soprattutto quelli a base <strong>di</strong> azolo. Al contrario, è stato <strong>di</strong>mostrato<br />
che le istatíne sono efficaci nella terapia contro specie <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>da azolo-resistenti e ciò implica un<br />
<strong>meccanismo</strong> d'<strong>azione</strong> <strong>di</strong>fferente rispetto ai farmaci antifungini azolo-derivati. L'assenza <strong>di</strong> tossicità <strong>del</strong>le<br />
istatine verso le cellule umane e la loro efficacia nell'inibire la crescita <strong>di</strong> ceppi <strong>di</strong> lievito resistenti ai farmaci a<br />
base <strong>di</strong> azolo sottolineano l'importanza <strong>del</strong>la conoscenza dettagliata <strong>del</strong> loro <strong>meccanismo</strong> d'<strong>azione</strong>. Questi<br />
stu<strong>di</strong> potranno essere utili per la progett<strong>azione</strong> e la sintesi su base razionale <strong>di</strong> nuove molecole a basso peso<br />
molecolare capaci <strong>di</strong> interagire selettivamente con bersagli molecolari in<strong>di</strong>spensabili alla crescita batterica.<br />
Sulla base <strong>di</strong> quanto esposto e considerata la forte potenzialità che le istatine hanno nel legare i metalli come<br />
zinco, rame e nichel, la nostra unità <strong>di</strong> ricerca intende stu<strong>di</strong>are tale interazioni e valutare se è correlabile con il<br />
<strong>meccanismo</strong> d'<strong>azione</strong> antimicrobico o se è importante proprietà strutturale. Inoltre vogliamo stu<strong>di</strong>are quali<br />
sono i determinanti strutturali che sono alla base <strong>del</strong>l'attività inibitoria, già <strong>di</strong>mostrata per l'istatina-5, verso<br />
cisteino-proteasi <strong>di</strong> origine batterica e se tale attività può essere correlata con le proprietà chelanti <strong>di</strong> tale<br />
peptide. Sulla base dei risultati ottenuti ed in consider<strong>azione</strong> <strong>del</strong> fatto che le istatine non sono i soli pepti<strong>di</strong><br />
antimicrobici presenti nella saliva, cercheremo <strong>di</strong> valutare, in collabor<strong>azione</strong> con le unità <strong>di</strong> Pisa e Roma, se le<br />
Istatine stesse o pepti<strong>di</strong> contenenti epitopi leganti metalli derivati dalla sequenza <strong>del</strong>le Istatine in associ<strong>azione</strong><br />
con altre molecole pepti<strong>di</strong>che presenti nella saliva o no, hanno <strong>azione</strong> sinergica nei riguar<strong>di</strong> <strong>del</strong>la attività<br />
<strong>antimicrobica</strong>.<br />
Recentemente la nostra unità ha messo in evidenza che un altro peptide ad attività <strong>antimicrobica</strong>,<br />
l'epci<strong>di</strong>na-25, ha la capacità <strong>di</strong> interagire con i metalli per la presenza <strong>di</strong> un motivo strutturale (ATCUN<br />
motif), simile a quello presente nella istatina-5. Siccome l'epci<strong>di</strong>na-25 presenta complessivamente<br />
caratteristiche strutturali completamente <strong>di</strong>verse da quelle <strong>del</strong>la istatina-5, e poichè per entrambi i pepti<strong>di</strong> non<br />
si è ancora indagato come si esplica la attivita antibatterica, avvalendoci <strong>del</strong>le competenze <strong>del</strong>la Unità <strong>di</strong><br />
Cagliari, inten<strong>di</strong>amo valutare se la loro attivita battericida o quella <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> derivati dalla loro sequenza<br />
amminoaci<strong>di</strong>ca è il risultato <strong>di</strong> uno dei seguenti processi: i) variazioni <strong>del</strong>la permeabilità <strong>di</strong> membrana<br />
attraverso la form<strong>azione</strong> <strong>di</strong> pori o <strong>di</strong>sintegr<strong>azione</strong> <strong>del</strong>la membrana stessa; ii) inter<strong>azione</strong> dei pepti<strong>di</strong> con gli<br />
aci<strong>di</strong> nucleici ed interferenza con la sintesi <strong>del</strong> DNA o con la sintesi proteica; iii) legame dei pepti<strong>di</strong> ad altri<br />
bersagli intracellulari con inibizione <strong>di</strong> funzioni vitali.<br />
La ricerca si artícolerà nelle seguenti fasi:<br />
I) progett<strong>azione</strong> e sintesi <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> a lunghezza variabile, derivati dalla sequenza amínoaci<strong>di</strong>ca <strong>del</strong>le principali<br />
istatine e dalla epci<strong>di</strong>na, contenenti domini capaci <strong>di</strong> legare metalli o no;<br />
2) stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la capacità <strong>di</strong> tali pepti<strong>di</strong> <strong>di</strong> legare i metalli (Cu, Ni, Zn) e caratterizz<strong>azione</strong> strutturale <strong>di</strong> tali<br />
complessi;<br />
3) valut<strong>azione</strong> <strong>del</strong>la capacità dei pepti<strong>di</strong> e dei complessi peptide-metallo <strong>di</strong> interagire in vitro con<br />
macromolecole biologiche quali proteine ed aci<strong>di</strong> nucleici;<br />
4) valut<strong>azione</strong> <strong>del</strong>la capacità che i pepti<strong>di</strong> ed i complessi peptide-metallo hanno <strong>di</strong> inibire la crescita microbica<br />
ed eventuale loro inter<strong>azione</strong> con specifici bersagli molecolari.<br />
Le fasi <strong>del</strong> programma saranno le seguenti:<br />
I) Sintesi <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong> legame con i metalli.<br />
La progett<strong>azione</strong> dei pepti<strong>di</strong> sarà effettuata sulla base <strong>del</strong>la struttura primaria <strong>del</strong>le principali istatine e dei<br />
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motivi strutturali potenzialmente capaci <strong>di</strong> interagire con i metalli. Potranno essere utilizzati pepti<strong>di</strong><br />
commerciali purificati me<strong>di</strong>ante cromatografia liquida ad alta risoluzione su colonne a fase inversa C8 o C18<br />
eluite con gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> acetonitrile. La purezza dei pepti<strong>di</strong> e la loro struttura primaria verrà confermata<br />
attraverso microsequenziamento con la chimica <strong>di</strong> Edman e la spettrometria <strong>di</strong> massa.<br />
La form<strong>azione</strong> dei complessi peptide-metalli ed in particolare la caratterizz<strong>azione</strong> strutturale <strong>del</strong>l' "ATCUN<br />
motif" sarà effettuata utilizzando varie tecniche spettroscopiche. La spettroscopia nel visibile in un intervallo<br />
<strong>di</strong> lunghezze d'onda tra 400 e 700 nm, sarà utilizzata per analizzare il legame con il Cu(II) ed il Ni(II). E' noto<br />
infatti che le proteine che legano il rame sullo specifico motivo strutturale presentano un massimo <strong>di</strong><br />
assorbimento a 525 nm che è visibile a pH acido ed è mantenuto in un ampio spettro <strong>di</strong> pH. Proteine che<br />
invece non posseggono il motivo presentano un massimo <strong>di</strong> assorbimento intorno a 600 nm che si sposta<br />
intorno a 520 nm solo a pH> 10. Lo spettro <strong>di</strong> proteine che legano il nichel sul motivo strutturale presentano<br />
invece un massimo <strong>di</strong> assorbimento a pH neutro intorno a 420 nm che è caratteristico <strong>del</strong>la coor<strong>di</strong>n<strong>azione</strong><br />
planare. Tali spettri <strong>di</strong> assorbimento verranno effettuati a concentr<strong>azione</strong> <strong>di</strong> peptide micromolare in presenza<br />
<strong>di</strong> concentrazioni stechiometriche <strong>di</strong> metallo ed in funzione <strong>del</strong> pH. Si valuterà inoltre se l'inter<strong>azione</strong> con i<br />
metalli produce variazioni conformazionali dei pepti<strong>di</strong> attraverso l'analisi <strong>di</strong> spettri <strong>di</strong> <strong>di</strong>croismo circolare<br />
effettuati in funzione <strong>del</strong> pH e <strong>del</strong> solvente. Tali spettri saranno registrati in un intervallo <strong>di</strong> lunghezze d'onda<br />
variabile tra 190 e 250 nm ed a concentr<strong>azione</strong> <strong>di</strong> peptide micromolare. La transizione tra strutture <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nate<br />
e strutture ad alfa-elica sarà valutata dall'aumento in negativo <strong>del</strong>l'ellitticità a 207 nm e 222 nm. Si valuterà<br />
anche se alcuni solventi organici come il trifluoroetanolo hanno influenza sulla stabilizz<strong>azione</strong> <strong>del</strong>la struttura<br />
secondaria.<br />
II) Stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>le proprietà biologiche dei complessi peptide-metallo in rel<strong>azione</strong> all'attività <strong>antimicrobica</strong>.<br />
E' stato <strong>di</strong>mostrato da Pauling e collaboratori che i complessi tra il Cu(II) e pepti<strong>di</strong> corrispondenti a motivi<br />
ATCUN, derivati dalla sequenza N-terminale <strong>del</strong>la albumina <strong>di</strong> varie specie animali in presenza <strong>di</strong> ascorbato<br />
hanno la capacità <strong>di</strong> uccidere cellule tumorali <strong>del</strong>l'ascite <strong>di</strong> Erlich. Inoltre è stato <strong>di</strong>mostrato che tali complessi<br />
hanno la capacità <strong>di</strong> idrolizzare sia gli aci<strong>di</strong> nucleici che le proteine in presenza <strong>di</strong> ascorbato. Tale proprietà è<br />
stata messa in rel<strong>azione</strong> con la capacità che tali complessi hanno <strong>di</strong> produrre specie reattive <strong>del</strong>l'ossigeno<br />
(ROS) come i ra<strong>di</strong>cali idrossilici. Anche i complessi peptide-nichel hanno la proprietà <strong>di</strong> scindere gli aci<strong>di</strong><br />
nucleici attraverso la produzione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>cali idrossilici in presenza <strong>di</strong> H2O2. Tali complessi causano anche<br />
cross-linking <strong>del</strong>le proteine attraverso reazioni me<strong>di</strong>ate dagli amminoaci<strong>di</strong> aromatici.<br />
Poiché recentemente è stato <strong>di</strong>mostrato che il target intracellulare <strong>del</strong>l'Istatina-5 è il mitocondrio <strong>del</strong>la cellula<br />
fungina ed è stato anche <strong>di</strong>mostrato che i seguito a tale ingresso la concentr<strong>azione</strong> <strong>del</strong>le specie reattive<br />
<strong>del</strong>l'ossigeno aumenta in maniera significativa, vogliamo stu<strong>di</strong>are se in vitro complessi metallo-peptide<br />
istatina-derivati o epci<strong>di</strong>na-derivati, hanno la capacita <strong>di</strong> produrre danno ossidativi, mo<strong>di</strong>ficando<br />
covalentemente le proteine o idrolizzando le proteine stesse e gli aci<strong>di</strong> nucleici.<br />
Il sistema sperimentale in vitro sarà costituito da miscele <strong>di</strong> incub<strong>azione</strong> in tampone fosfato <strong>di</strong> peptide, Cu(II)<br />
ed ascorbato a concentrazioni micromolari e le proprietà ossidative nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> e proteine saranno<br />
evidenziate me<strong>di</strong>ante la spettrometria <strong>di</strong> massa ed in particolare la ESI-MS. Ossidazioni a carico <strong>di</strong> specifici<br />
aminoaci<strong>di</strong> saranno rivelate attraverso esperimenti <strong>di</strong> MS/MS.<br />
Inoltre, in collabor<strong>azione</strong> con l'unità <strong>di</strong> Roma, sarà saggiata la capacità che i complessi istatina-nickel hanno<br />
<strong>di</strong> interagire con gli aci<strong>di</strong> nucleici. Mack e Dervan [3,4] hanno per primi ingegnerizzato una proteina con un<br />
motivo strutturale ATCUN e <strong>di</strong>mostrato la sua capacità <strong>di</strong> scindere il DNA.<br />
L'inter<strong>azione</strong> tra i metallopepeti<strong>di</strong> e gli aci<strong>di</strong> nucleici sarà valutata attraverso esperimenti <strong>di</strong> "mobility shift" su<br />
gel nativi <strong>di</strong> poliacrilammideo me<strong>di</strong>ante gel-elettroforesi e gli esperimenti <strong>di</strong> sissione effetuati in presenza <strong>di</strong><br />
complessi peptide-Ni ed agenti ossidanti come l'acido monoperossiftalico o acido ascorbico/H2O2 saranno<br />
analizzati me<strong>di</strong>ante gel elettroforesi <strong>di</strong> poliacrilammide al 20% seguita da autora<strong>di</strong>ografia.<br />
Nella fase successiva i pepti<strong>di</strong> con specifiche proprietà saranno utilizzati per verificare la loro attività<br />
fungicida contro specie resistenti (o non) <strong>del</strong>la Can<strong>di</strong>da e la loro capacità <strong>antimicrobica</strong>. In particolare saranno<br />
saggiati contro isolati clinici <strong>di</strong> patogeni <strong>del</strong> cavo orale resistenti (o non) come A. actinomycetemcomitans, S.<br />
mutans e P. gingivalis.<br />
Inoltre poiché è noto che nella saliva sono presenti altri pepti<strong>di</strong> ad attività <strong>antimicrobica</strong> e poiché l'unità <strong>di</strong><br />
Pisa vuole purificare e caratterizzare la presenza <strong>di</strong> beta defensina-3 (HBD-3) nella saliva stessa, ci<br />
proponiamo in collabor<strong>azione</strong> con tale unità e con l'unità <strong>di</strong> Roma <strong>di</strong> verificare se miscele costituite dalle<br />
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istatine o da pepti<strong>di</strong> istatino-derivati ed altre pepti<strong>di</strong> ad attività <strong>antimicrobica</strong>, hanno attività antibiotica<br />
potenziata contro i patogeni sopra nominati.<br />
III) Stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>la inter<strong>azione</strong> dei pepti<strong>di</strong> selezionati con membrane batteriche e componenti <strong>del</strong>la parete<br />
attraverso meto<strong>di</strong>che prettamente biofisiche. In una prima fase si stu<strong>di</strong>erà l'<strong>azione</strong> dei pepti<strong>di</strong> su membrane<br />
mo<strong>del</strong>lo o componenti <strong>del</strong>la parete (LPS e/o acido lipoteicoico),<strong>di</strong>namica dei pepti<strong>di</strong> in membrane mo<strong>del</strong>lo<br />
stu<strong>di</strong>ata attraverso la fluorimetria e in una seconda fase si potrà stu<strong>di</strong>are l'effetto morfo-strutturale dei pepti<strong>di</strong><br />
sui batteri integri me<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> microscopia confocale ed elettronica.<br />
IV) Stu<strong>di</strong>o <strong>del</strong>l'attività inibitoria <strong>di</strong> pepti<strong>di</strong> salivari nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> enzimi proteolitici <strong>di</strong> origine batterica.<br />
E' noto che l'istatina-5 può avere <strong>azione</strong> antibatterica in<strong>di</strong>retta, poiché è stata <strong>di</strong>mostrata la sua <strong>azione</strong><br />
inibitoria nei riguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> enzimi proteolitici implicati nella degrad<strong>azione</strong> dei tessuti e favorenti l'infiltr<strong>azione</strong> <strong>di</strong><br />
batteri patogeni nel cavo orale. Gli enzimi proteolitici inibiti appartengono alla famiglia <strong>del</strong>le cisteino-proteasi<br />
o sono metallo-proteasi Ca++ o Zn++ <strong>di</strong>pendenti.<br />
In un recente stu<strong>di</strong>o abbiamo <strong>di</strong>mostrato che il danno esercitato dall'Istatina-5 sui mitocondri purificati da<br />
cellule <strong>di</strong> mammifero, non si esplica attraverso la attiv<strong>azione</strong> <strong>del</strong>la cascata apoptotica, perché il peptide non<br />
provoca rilascio <strong>di</strong> citocromo c, inoltre abbiamo <strong>di</strong>mostrato che in vitro l'istatina-5 è in grado <strong>di</strong> inibire la<br />
caspasi-3 umana.<br />
Tale attività inibitoria può rappresentare un importante proprietà biologica <strong>di</strong> questo peptide anche in<br />
consider<strong>azione</strong> <strong>del</strong> fatto che in C. albicans esiste una attività proteasica caspasi-simile che regola l'apoptosi<br />
nel lievito.<br />
Tenendo presente che le caspasi appartengono ala famiglia <strong>del</strong>le cisteino-proteasi, ci proponiamo <strong>di</strong> indagare<br />
sul <strong>meccanismo</strong> <strong>di</strong> inibizione esercitato dalla istatina-5 o da pepti<strong>di</strong> derivati utilizzando caspasi ricombinanti<br />
commerciali. Cercheremo <strong>di</strong> caratterizzare i parametri cinetici, il tipo <strong>di</strong> inibizione e quali aminoaci<strong>di</strong> sono<br />
essenziali per l'espletamento <strong>di</strong> tale attività. Inoltre valuteremo se tale attività inibitoria può essere messa in<br />
rel<strong>azione</strong> alla capacità <strong>di</strong> chelare metalli esplicata da tali pepti<strong>di</strong>.<br />
I risultati conseguiti potranno essere utilizzati per sintetizzare pepti<strong>di</strong> o peptidomimetici in grado <strong>di</strong> inibire<br />
selettivamente enzimi appartenenti alla famiglia <strong>del</strong>le cisteino-proteasi o metalloproteasi.<br />
Classific<strong>azione</strong> MIUR Scientifico-Disciplinare<br />
05 - Scienze Biologiche<br />
Biochimica<br />
Biologia Molecolare<br />
Classific<strong>azione</strong> MIUR Scientifico-Disciplinare<br />
06 - Scienze Me<strong>di</strong>che<br />
CHIRURGIA MAXILLOFACCIALE<br />
MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE<br />
MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA<br />
Classific<strong>azione</strong> WIPO-IPC<br />
CHEMISTRY; METALLURGY<br />
ORGANIC CHEMISTRY (such compounds as the oxides, sulfides, or oxysulfides of carbon, cyanogen,<br />
phosgene, hydrocyanic acid or salts thereof C01; products obtained from layered base-exchange silicates by<br />
ion-exchange with organic compounds such as ammoniu<br />
Tipologia <strong>del</strong> progetto <strong>di</strong> ricerca: Mo<strong>del</strong>lo B<br />
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