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20.01.2015 Views

sure o nei pori della roccia, e, quando è soggetta a congelamento, aumenta di volume, favorendone la disgregazione. La roccia può disgregarsi in frammenti più o meno grossolani a seconda delle sue caratteristiche chimico-fisiche e delle modalità con cui il processo si esplica. L’acqua incanalata in forre o grotte, inoltre, esercita un’azione di erosione, trasporto e deposito e tende quindi ad allontanare i frammenti di roccia e le minute particelle che derivano dall’erosione del suolo. Fig. 5. – Alcuni esempi di dinamiche all’interfaccia tra le componenti, nel geosistema carsico. Il suolo, insieme agli animali e alla vegetazione che gli sono associati, è l’espressione della dinamica complessa che deriva dall’interazione tra tutte le componenti del geosistema; in esso, infatti, si ritrovano tutte le tre diverse fasi della materia e si verificano continue trasformazioni delle componenti inorganiche, organiche e biologiche. Le piante, ad esempio, ricavano dal suolo acqua e sali che provengono, almeno in parte, dalla roccia, mentre le attività che l’uomo svolge nel geosistema carsico interessano da vicino il suolo stesso, di frequente modificandone profondamente le caratteristiche. L’uomo, infatti, si comporta come un agente modificatore di equilibri e di processi. In relazione al diverso uso delle risorse può determinare, con le sue attività (ad esempio insediamenti, agricoltura, allevamento, cave, discariche), variazioni nei caratteri della copertura vegetale, accelerazione di processi, come quello dell’erosione del suolo, asportazione di materiali come la stessa roccia, copertura di superfici con edifici, strade, immissione nell’ambiente di solidi e liquidi inquinanti, ecc. 60

3.3. Fase C: Analisi dei flussi o analisi “dinamica” - II parte Per numerosi elementi di un geosistema è possibile riconoscere una serie di tappe di formazione e/o trasformazione, che vanno a costituire una “storia” degli elementi stessi. Questa storia può di frequente essere ricondotta ad un ciclo, o ad un flusso, o ricollegarsi agli eventi ciclici o ai grandi flussi presenti nelle dinamiche dell’intero pianeta. Nel geosistema carsico, ad esempio, il calcare – ovvero la roccia solubile che costituisce la maggior parte della sua massa – è il risultato di una lunga storia che è iniziata con la fissazione dell’anidride carbonica presente in grandi quantità nell’atmosfera primitiva della Terra da parte della biosfera. Il calcare è carbonato di calcio (CaCO3) e può essere scisso con il calore in ossido di calcio (CaO) e anidride carbonica (CO6). La stessa roccia, che oggi appare come la costituente passiva del geosistema, è pertanto il risultato di un flusso di materia fra l’atmosfera e la litosfera, che si è esplicato, in seguito all’attività della biosfera, alla scala dei tempi geologici. In genere il flusso che percepiamo in modo più immediato nei geosistemi è quello dell’acqua, che scende sotto forma di precipitazioni e scorre sia in superficie, sia in profondità alimentando i corsi d’acqua superficiali, i flussi sotterranei, le sorgenti, i fiumi e le falde della pianura e il mare. Se consideriamo i processi di evaporazione dell’acqua e di formazione delle nubi – il cui “motore” è la radiazione solare che colpisce il sistema Terra – tale flusso è assimilabile ad un ciclo. Nel geosistema carsico il flusso dell’acqua assume caratteri molto particolari, a causa del suo sviluppo notevole nella porzione “nascosta” ipogea del sistema stesso, ed è di fondamentale importanza come “registratore” delle dinamiche del sistema stesso (Fig. 6). Il tempo impiegato dall’acqua di deflusso per raggiungere le sorgenti può variare da pochi minuti ad alcuni anni. Quest’acqua cambia nel corso FASE C Analisi dei flussi Obiettivi Obiettivi Possibili temi Esempi di generali specifici di indagine attività Prerequisiti - acquisire i concetti di flusso e di ciclo - stabilire relazioni trasversali - comprensione dell’unitarietà del sistema - approccio quantitativo alle dinamiche del sistema - seguire idealmente il percorso (con input e output, oppure ciclico) dell’energia o della materia (in particolare l’acqua), all’interno del sistema es. «flusso dell’acqua» - individuazione del percorso dell’acqua, dei principali serbatoi, dei processi nei quali è maggiormente coinvolta - misura della temperatura dell’acqua - calcolo delle precipitazioni e delle perdite per evapotraspirazione - calcolo delle portate delle sorgenti - analisi chimica dell’acqua in entrata e di quella in uscita - calcolo dell’erosione chimica - individuazione degli elementi che partecipano ai processi - nozioni di base per la comprensione dei processi 61

sure o nei pori della roccia, e, quando è soggetta a congelamento, aumenta<br />

<strong>di</strong> volume, favorendone la <strong>di</strong>sgregazione. La roccia può <strong>di</strong>sgregarsi in<br />

frammenti più o meno grossolani a seconda delle sue caratteristiche chimico-fisiche<br />

e delle modalità con cui il processo si esplica.<br />

L’acqua incanalata in forre o grotte, inoltre, esercita un’azione <strong>di</strong><br />

erosione, trasporto e deposito e tende <strong>qui</strong>n<strong>di</strong> ad allontanare i frammenti <strong>di</strong><br />

roccia e le minute particelle che derivano dall’erosione del suolo.<br />

Fig. 5. – Alcuni esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>namiche all’interfaccia tra le componenti, nel geosistema carsico.<br />

Il suolo, insieme agli animali e alla vegetazione che gli sono associati,<br />

è l’espressione della <strong>di</strong>namica complessa che deriva dall’interazione tra<br />

tutte le componenti del geosistema; in esso, infatti, si ritrovano tutte le tre<br />

<strong>di</strong>verse fasi della materia e si verificano continue trasformazioni delle componenti<br />

inorganiche, organiche e biologiche. Le piante, ad esempio, ricavano<br />

dal suolo acqua e sali che provengono, almeno in parte, dalla roccia,<br />

mentre le attività che l’uomo svolge nel geosistema carsico interessano da<br />

vicino il suolo stesso, <strong>di</strong> frequente mo<strong>di</strong>ficandone profondamente le caratteristiche.<br />

L’uomo, infatti, si comporta come un agente mo<strong>di</strong>ficatore <strong>di</strong><br />

e<strong>qui</strong>libri e <strong>di</strong> processi. In relazione al <strong>di</strong>verso uso delle risorse può determinare,<br />

con le sue attività (ad esempio inse<strong>di</strong>amenti, agricoltura, allevamento,<br />

cave, <strong>di</strong>scariche), variazioni nei caratteri della copertura vegetale,<br />

accelerazione <strong>di</strong> processi, come quello dell’erosione del suolo, asportazione<br />

<strong>di</strong> materiali come la stessa roccia, copertura <strong>di</strong> superfici con e<strong>di</strong>fici, strade,<br />

immissione nell’ambiente <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> e li<strong>qui</strong><strong>di</strong> in<strong>qui</strong>nanti, ecc.<br />

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